Molto di più mi sono piaciuti due discorsi fatti nel momento delle barricate, da Combereffe e da Enjolras.
Comberre sull´"eogismo" di morire in guerra e lasciare i propri cari a se stessi:
Su via, bisogna avere un po' di pietà. Sapete di che si tratta qui? Si tratta delle donne. Vediamo, ci sono sì o no le mogli? ci sono sì o no i figlioli?.. Ah! voi volete farvi ammazzare. Anch'io che vi parlo lo voglio, ma non voglio sentirmi intorno dei fantasmi di donne che si torcono le braccia. Morite, sia pure, ma non fate morire. I suicidi come quelli che si compiono qui sono sublimi; ma il suicidio è ristretto, non ammette estensione, e appena tocca i parenti, il suicidio si chiama assassinio...Ebbene se ne vada colui, si affretti di andare a dire a sua madre: - Eccomi, mamma! - Quando col lavoro si sostengono i propri cari; non si ha più il diritto di sacrificarsi; sarebbe un disertare la famiglia.
E quelli che hanno le figliole! e quelli che hanno le sorelle! Ci pensate? Voi vi fate uccidere, eccovi morti, sta bene; e domani?
Delle ragazze che non hanno pane, è una cosa terribile. L'uomo mendica, la donna si vende. .. Pensi alle sue sorelle, chi ne ha... Ah! voi vi siete fatti uccidere! ah! non siete più là! Sta bene: avete voluto sottrarre il popolo alla monarchia e abbandonate le vostre figlie alla polizia! Amici, badate, abbiate compassione! Non avete l'abitudine di pensare troppo alle donne, alle sventurate donne. Vi fidate perché non hanno ricevuto l'educazione dell'uomo, perché si impedisce loro di leggere, di pensare, di occuparsi di politica; ma impedirete loro di recarsi questa sera alla morgue a riconoscere i vostri cadaveri?...Amici miei c'è un domani; voi non ci sarete a quel domani, ma le vostre famiglie ci saranno. E quanti patimenti!.. Su via, mettiamoci una mano sulla coscienza e prendiamo consiglio dal nostro cuore.
Sappiamo bene chi siete, sappiamo bene che siete tutti coraggiosi, per Dio!; sappiamo bene che avete tutti nell'anima la gioia e la gloria di dare la vita per la grande causa; sappiamo bene che vi sentite chiamati a morire utilmente e magnificamente, che ciascuno di voi ci tiene alla sua parte di trionfo. Benissimo. Ma voi non siete soli a questo mondo. Ci sono altre creature a cui dovete pensare; non dovete essere egoisti.
L´ho trovato un discorso molto bello (di cui vi ho tagliato un po di parti), perchè lo condivido in pieno. Il pensiero di farsi uccidere e immolarsi per un ideale può aver portato tanti progressi, ma nella maggior parte dei casi, se quel che si cerca è la gloria e basta (come spesso è), è un atto egoistico; si pensa che farsi da parte con la scusa di dover pensare alla famiglia sia un atto di codardia, ma è decisamente più ragionevole. Se magari si pensasse di più ai propri cari, se si pensasse in modo più altruistico a quello ch potremmo fare per gli altri, invece di rincorrere ideali vacui e sogni di gloria, magari ci sarebbero meno guerre e sacrifici inutili.
"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert