Martedì, 04 Novembre 2025

I miserabili - Discussione

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22/06/2017 23:33 #31418 da Kira990
Risposta da Kira990 al topic I miserabili - Discussione
:) :) :) No ma appena trovo il tempo lo riprendo, voglio finirlo (se non lo scordo ancora ;) )

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Non si mette la vita nei libri, la si trova - Alan Bennett (la sovrana lettrice)

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23/06/2017 08:59 #31422 da EmilyJane
Risposta da EmilyJane al topic I miserabili - Discussione
Si, anch'io voglio finirlo....magari tra una decina d'anni però!!! :D :D :D

"Tutto ciò che possiamo decidere è come disporre del tempo che ci è dato" (Il signore degli anelli - Tolkien)
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23/06/2017 10:54 #31423 da Kira990
Risposta da Kira990 al topic I miserabili - Discussione
:D :) :) :D :D :) :)

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Non si mette la vita nei libri, la si trova - Alan Bennett (la sovrana lettrice)
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27/10/2019 21:42 #41864 da vanna
Risposta da vanna al topic I miserabili - Discussione
Dopo tantissimi anni ho deciso di rileggere I Miserabili , ci ho impiegato tutta l'estate alternandoli con altre letture. Nonostante le numerose e lunghe pause non mi è venuto in mente di mollare la lettura che ricordavo nella vicenda principale e pochissimo nelle digressioni che talvolta fanno perdere di vista la storia fra i personaggi principali : Jean Waijan, Cosette, Javert, Mario, ecc...
Mi è piaciuto rileggere questo romanzo che è sicuramente un'opera grandiosa, ben scritta, tipica della moda romantica e ormai lontana dal gusto dei nostri giorni, ma alla fine ho provato soddisfazione di averla portata a termine. Certo i romanzi moderni si leggono più velocemente e ci coinvolgono di più, questo risulta invecchiato e talvolta persino fastidioso per l' enfasi predicatoria e lo scoperto intento di commuovere , ma nonostante tutto fa riflettere su temi ancora attuali: povertà, pregiudizio, riscatto sociale, giustizia, idealismo politico, punizione e redenzione.
Per apprezzare opere classiche di tal genere lunghe e corpose , come del resto quelle della letteratura russa, bisogna armarsi di pazienza e determinazione per portarle a termine, consiglio dato in radio da uno studioso di nome Nori che mi trova d'accordo.


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12/05/2024 19:36 #67125 da Kheper
Risposta da Kheper al topic I miserabili - Discussione
Ciao a tutti!
da poco più di un mese ho iniziato a leggere questo libro che avevo in lista da tanto e di cui avevo una gran voglia dal termine della maratona de Il conte di Montecristo dell'anno scorso!
Sono quasi alla fine della seconda parte (Cosette) e posterò qualcosa nelle varie sezioni, ma innanzitutto i pensieri generali!
Il libro è un capolavoro assoluto! Ti cattura fin dalle prime pagine; è immersivo in modo incredibile e ti trasporta letteralmente in un'altra epoca. 
La scrittura di Victor Hugo è sofisticata ma accessibile e non c'è paragone con quella di Dumas. Ho fatto quest'esempio, quella di Dumas è da salotto di casa, mentre quella di Hugo è da salotto letterario.
Si può aprire il libro in una pagina a caso (anzi, i libri! Ho preso l'edizione Einaudi in 2 volumi) e scoprirci grandi verità e frasi che ti restano impresse.
Anche il personaggio di Jean Valjean è molto più interessante, strutturato e costruito (ad esempio rispetto a Edmont Dantes), ma in generale tutta la storia, almeno fino al punto in cui sono arrivato, è ben pensata e decisamente ben scritta.
E' vero che anche in questo caso, a volte ci si dilunga davvero tanto in alcune descrizioni, ma se si sceglie di leggere un libro simile, per forza di cose si sa a cosa si va incontro.
Le 50 pagine sulla descrizione della battaglia di Waterloo solo per introdurre un personaggio ne sono l'esempio, eppure non ho mai letto una descrizione più bella, appassionata e dettagliata di quegli eventi! 
Si percepisce che è un racconto che ti prende per mano e ti accompagna per mesi (credo mi ci vorranno altri 40-60 gg per terminarlo), e anche adesso quasi a pagina 500, c'è come la sensazione di essere ancora all'inizio della storia.
Di tanto in tanto mette una tristezza infinita, ma va preso così com'è e non vedo l'ora di proseguire!
Ciao!
 
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28/05/2024 13:33 #67277 da muchentuchen
Risposta da muchentuchen al topic I miserabili - Discussione
Sto leggendo anch'io questo libro come lettura condivisa insieme a Kheper, che si trova molto più avanti nella storia di me (mi trovo a circa 300 pagine).

Il libro piace moltissimo anche a me. Già dalle prima pagine, si viene immersi in un mondo di miseria e ingiustizia, con una serie di personaggi ben descritti e quindi indimenticabili. I due che mi hanno colpito di più finora sono Jean Valjean e l'ispettore Javert, che formano una bella coppia protagonista-antagonista. Jean Valjean commuove molto come personaggio, perseguitato dal suo passato ma capace di amore e compassione. Non posso fare a meno che tifare per lui, per la sua redenzione, e sperare che possa trovare la felicità duratura. Anche gli altri personaggi sono complessi e realistici, come Fantine che 
Attenzione: Spoiler!
Concordo pienamente con Kheper che ci sono molte scene descrittive che a volte risultano essere troppo lunghe, come appunto la parte che riguarda la battaglia di Waterloo, che a parere mio poteva essere accorciata di molto. Ma lo stile di scrittura è molto piacevole da leggere, ricco e coinvolgente. Mi piace come Hugo descrive con crudo realismo la miseria dei poveri e l'ingiustizia del sistema giudiziario.

Detto per corto, mi sta appassionando molto e non vedo l'ora di continuare a leggerlo.
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01/10/2024 13:37 #68173 da muchentuchen
Risposta da muchentuchen al topic I miserabili - Discussione
Alla fine, dopo quasi sei mesi, sono riuscita a finire questo mattone, iniziato con il mio fedele compagno di lettura Kheper.Inizio subito dicendo che, nonostante la lunghezza del libro, la storia è molto commovente. Leggendo gli ultimi capitoli ho pianto molto. Raramente ho letto una storia così emotivamente coinvolgente.

L'autore non si è limitato a raccontare una storia, ma ha approfondito temi come la giustizia, la redenzione, l'amore, la rivoluzione e la miseria umana in generale, con tutte le sue sfaccettature. Attraverso le vicende dei suoi personaggi, ci offre una critica sociale dura, denunciando le ingiustizie di una società divisa in classi e le conseguenze della disuguaglianza. Il suo linguaggio è molto potente, infatti scene come la battaglia di Waterloo o l'assalto alle barricate, sono descritte con grande realismo.

Tutti i personaggi sono memorabili e intriganti, anche i peggiori, ma il mio preferito rimane Jean Valjean, pronto sempre a dare tutto ma a non ricevere nulla in cambio.

L'unica pecca sono i capitoli troppo lunghi che trattano vari argomenti e servono a dimostrare la conoscenza enciclopedica dell'autore piuttosto che ad avanzare la trama. Confesso di averne saltati alcuni, soprattutto verso la fine quando ero troppo presa dagli avvenimenti del racconto e volevo vederli svolgersi il più veloce possibile. Un giorno forse li leggerò con calma. Non so se esista, ma secondo me non sarebbe male avere un'edizione del libro che riprenda solo la trama, lasciando i paragrafi descrittivi alla fine come appendice, nel caso il lettore voglia approfondire certe tematiche.

Per dare tutte le mie opinioni su questo libro dovrei scriverne uno altrettanto lungo, ma mi limiterò a dire che merita pienamente di essere considerato un classico, e consiglio a tutti di non farsi spaventare troppo dalla lunghezza e dai capitoli riempitivi, perché alla fine ne varrà la pena. È sicuramente interessante per chi è interessato alla storia della società francese di quell'epoca, perché Hugo, essendoci vissuto, ne aveva una conoscenza molto profonda e autentica. Ammiro anche la sua capacità di orchestrare vari personaggi, senza perderne di vista nemmeno uno, riportandoli a galla sempre con le dovute spiegazioni. Qui si differenzia da Boris Pasternak, per esempio, che con il suo Il dottor Zivago ha altrettanto messo in gioco tanti personaggi che però poi quando riapparivano non suscitavano alcun ricordo, ma solo confusione.
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19/12/2024 17:33 - 19/12/2024 17:42 #69018 da Kheper
Risposta da Kheper al topic I miserabili - Discussione
Ciao a tutti!
Ho da qualche settimana terminato la lettura di questo libro che mi ha tenuto compagnia praticamente per 6 mesi, e ammetto che anche se non è stata sempre una lettura facile, ne è valsa la pena dalla prima all'ultima pagina.
Solo ora capisco il significato di "opera enciclopedica". Tutti gli approfondimenti su cui Hugo si sofferma (anche se alcuni sono parecchio pesanti - e forse eccessivamente lunghi), servono ad inquadrare il periodo storico e le circostanze in cui i personaggi si muovono. Rimangono inoltre come memoria storica di un tempo e di una realtà ormai spariti (come ad esempio tutta la toponomastica - fogne comprese - di una Parigi che non esiste più).
Sulla scrittura di Hugo mi sono già soffermato in un altro messaggio ma voglio ripetere come la penso: la trovo elegante e ricca; le metafore non sono mai banali, ogni parola sembra scelta accuratamente, le descrizioni dei fatti e degli eventi sono sempre coinvolgenti; mi da l'idea di un livello superiore di padronanza di scrittura rispetto a tanti altri autori famosi.
Sui temi e sugli argomenti trattati, come ha scritto Muchentuchen, se ne potrebbe parlare e scrivere per secoli (come in effetti accade!) e quindi sviscerarli tutti è impossibile.
Al di là poi dell'universalità di concetti come ingiustizia, povertà, redenzione, perdono e sacrificio, alcune parti mi sono rimaste più impresse di altre. Ad esempio, quando racconta dei sacrifici di Fantine; la volta in cui lei già sola e disperata, con la bimba in braccio, sente quella donna dire riguardo ai bambini senza padre: "siamo onesti, mica possono considerarsi figli questi, sono solo svaghi".
Oppure il primo incontro di Cosette e Jean Valjean quella notte nel bosco. Il racconto di come la bimba era trattata, la descrizione di come lei pure appese lo zoccolo la notte di Natale… In alcuni punti è davvero difficile non farsi coinvolgere emotivamente dal racconto.
Sul personaggio di Jean Valjean e sulla sua metamorfosi poi si potrebbero scrivere interi saggi (e probabilmente è stato fatto), ma una delle parti che mi ha colpito di più è stata quando lui sindaco, ricco e al sicuro, si dedica ad aiutare le persone e scopre della situazione di Fantine e Cosette ma nello stesso periodo viene a sapere del processo in cui uno sconosciuto è accusato di essere il forzato Jean Valjean recidivo e pertanto rischia di essere condannato al suo posto.
La battaglia psicologia che affronta Jean Valjean quella notte è probabilmente uno dei momenti chiave del romanzo. E' in quel punto che la trasformazione si completa, mettendo al primo posto l'integrità. Non può permettere che un innocente venga condannato al suo posto; qualsiasi buona azione costruita su questa base, non sarebbe tale e quindi l'unica via possibile è quella di consegnarsi. Anche se questo vuol dire non poter aiutare Fantine e Cosette né nessun altro. Questo concetto è quasi karmico e infine rassicurante, come la pace che si prova alla fine di una tempesta: devi fare quello che va fatto, e al resto ci pensa la provvidenza. C'è morale e speranza in tutto ciò.
Potrebbe (dovrebbe) essere spunto per tutti. Noi tutti sappiamo, dentro, in ogni momento, qual è la scelta giusta. E se non la scegliamo è perchè siamo pigri; perchè fare la cosa giusta è faticoso, spesso doloroso, a volte straziante (come nel libro) e quindi quasi sempre scegliamo un compromesso (nella migliore delle ipotesi), ma in questo modo, quasi sempre, tutto quello che viene dopo è come "viziato"...

Il personaggio di Javert, invece, mi ha un po' deluso. Nel finale si è rivelato inconcludente mentre avrebbe potuto avere una parte più rilevante nella storia e per Thénardier avrei preferito un qualche tipo di punizione divina, ma probabilmente (anzi sicuramente), tutta la sua vita lo è. 

Sono d'accordo con Muchentuchen anche quando scrive che le ultime pagine sono state commoventi; dopo tante vicende passate insieme ad un personaggio, condividendone la sorte, ti ci affezioni, che ci vuoi fare…

In conclusione che dire, prendetevi il tempo che vi serve ma è un libro che bisogna leggere. Monumentale.

Lascio una citazione che mi ha colpito e che esprime bene una delle anime del libro:

Era l'anno 1823. Verso la fine di ottobre, gli abitanti di Tolone videro rientrare in porto, dopo un temporale che l'aveva gravemente danneggiata, la nave Orione. Quella nave, così sciancata com'era, entrando in rada ricevette il regolamentare saluto di undici cannonate, restituite una dopo l'altra; totale: ventidue. E' stato calcolato che fra salve, cortesie regali e militari, scambi di schiamazzi, segnali di etichetta, formalità di rade e cittadelle, albe e tramonti salutati tutti i giorni da tutte le fortezze e da tutte le navi da guerra, apertura e chiusura delle porte, ecc ecc, il mondo civile spara a salve, ogni ventiquattr'ore, centocinquantamila cannonate inutili. A sei franchi la cannonata sono novecentomila franchi al giorno. Trecento milioni all'anno che se ne vanno in fumo.
Intanto i poveri muoiono di fame.

Ultima Modifica 19/12/2024 17:42 da Kheper.
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20/01/2025 21:54 #69641 da macs
Risposta da macs al topic I miserabili - Discussione
Lessi il romanzo una trentina d'anni fa ed è ancora impresso nel mio cuore, nella mia personalità, nei miei tessuti vitali: una pietra miliare. Nel momento in cui lo terminai, e ne sono tuttora persuaso, pensai che non si può vivere senza averlo letto. E' profondo, avvincente, ricco, interessante, istruttivo, emozionante, appagante in modo incommensurabile; ad un libro non si può chiedere di più. Alcuni episodi sono indimenticabili anche per l'anima più insensibile. Certo, de gustibus, ma in questo caso credo che la grandezza dell'opera sia indiscutibile.
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01/08/2025 18:03 #71636 da Ornitorinco
Risposta da Ornitorinco al topic I miserabili - Discussione
Grazie pandemia ahahah.

Un romanzo che si fa fatica a portare a termine, ma pieno di Luce. 
Per la profondità delle riflessioni e dei concetti morali che esprime, potrebbe essere considerato quasi una Bibbia laica.

Commovente. indimenticabile.

 

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Avatar di mulaky mulaky - 29/10/2025 - 10:03

Buongiorno! Se qualcuno avesse ancora problemi di login, dovete prima cancellare la cache del pc/smartphone, ricaricare la pagina, riaccettare i cookies e poi fare il login ;)

Avatar di bibbagood bibbagood - 27/10/2025 - 19:21

Ciao Cristina, in che senso? Oggi sei riuscita a scrivere sul forum :-/ scrivimi una mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) con l'errore che ti esce quando provi a fare cosa ;)

Avatar di Cri_cos Cri_cos - 27/10/2025 - 15:37

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Avatar di mulaky mulaky - 27/10/2025 - 09:21

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Avatar di guidocx84 guidocx84 - 20/10/2025 - 16:44

Ciao Marialuisa! Sezione "News & Eventi" del sito: ;)

Avatar di bibbagood bibbagood - 16/10/2025 - 21:24

Ciao!Sìsì lo abbiamo già pubblicato, trovi il link nell'ultimo numero della newsletter :) buona lettura!

Avatar di Marialuisa Marialuisa - 16/10/2025 - 17:22

Ciao! Ma mi sono persa il resoconto dell'ultimo raduno di Bologna?? Mi piacerebbe molto leggere il seguito della "saga" !! Dove posso trovarlo??

Avatar di monteverdi monteverdi - 14/10/2025 - 12:55

Buongiorno, sono un appassionato di cinema e romanzi di vario genere. Il mio autore preferito è John Fante, ultimamnete leggo molto i gialli di Manzini. Mi piace scrivere.

Avatar di Nonna Iaia Nonna Iaia - 10/10/2025 - 10:14

Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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