antonella ha scritto:Viviamo in un momento storico a mio avviso in cui vi è molta confusione e spesso ci sentiamo molto disorientati da tante voci e tante idee. Io sono convinta che il bianco debba essere chiamato bianco ed il nero debba essere chiamato nero.
Non vi è più molta distinzione fra ciò che è bene e ciò che è male e spesso tante cose vengono giustificate in nome della libertà.Ad esempio, il divorzio che in certi casi gravi (violenze o altro) anch'io reputo una cosa giusta, pensiamo adesso con quanta leggerezza viene affrontato da tante coppie, a scapito maggiore poi dei figli, che per quanto si possa dire e cercare di giustificare, pagano un maggior prezzo della mancanza di una famiglia in cui crescere sereni
...io credo che non ci sia un momento storico che si possa definire di facile comprensione e facile da vivere...dunque non credo che la maggiore o minore vicinanza ai valori cattolici sia dovuto alla difficoltà del momento....
in secondo luogo credo che il problema principale sia proprio quello della libertà...nel senso che tu sei perfettamente libera di chiamare il bianco bianco e il nero nero...ma mi sembra giusto che venga garantito anche chi non la pensa così...
il divorzio è un esempio particolare...tuttavia...per ottenere il divorzio oggi ci vogliono tre anni circa (ora non ricordo i termini precisi)...previsti proprio perchè le persone riflettano attentamente su ciò che stanno facendo....ma in realtà cosa centra il divorzio con i figli...se due persone stanno insieme, dopo tre mesi fanno un figlio e dopo otto "divorziano" (le tempistiche le ho arrotondate per eccesso), probabilmente c'è qualcosa che non va nella coppia, sono persone irresponsabili e superficiali a prescindere dal divorzio...inoltre ti posso assicurare che i figli vengono traumatizzati anche da lunghi anni di matrimonio durante i quali madre e padre non si parlano....
facciamo un altro esempio...l'eutanasia....rifiutata perchè tecnicamente si parla di suicidio....non ammessa nel nostro ordinamento perchè...boh non so....ecco qui il discorso sulla libertà che facevamo prima....
prendiamo la situazione delle persone in coma...
alcuni dicono "è una persona che si può sempre risvegliare dal coma e dunque dobbiamo continuare a farla vivere"...
io penso che ci vuole tanto coraggio, è un percorso di grande sofferenza...io pensandoci ho tanta paura...quindi capisco se qualcuno dice "io in certe condizioni non voglio arrivarci e non voglio costringere chi mi sta a fianco a vivere determinate cose...per cui scelgo di morire"...
....perchè non si deve dare a questa persona questa possibilità....
un cattolico credente praticante quale sua libertà vede lesa se a quel tizio viene data questa possibilità???....
Non conosco un'associazione, un partito politico o qualunque altro "agglomerato" umano in cui si possano riconoscere gradi di perfezione.
nessuno di questi pretende di parlaare ex catedra...
Per questo nella mia ricerca di fede, mi sono abituata a discernere le due cose: la chiesa "umana" e la voce di Dio, cercando di non farmi offuscare dalle miserie della prima.
questa è una delle parti più difficili da capire per me....
esempio...1)il Papa dice che occorre perdonare chi ti fa del male e pregare per lui, perchè solo così si può trovare la serenità.....è sicuramente una cosa giusta....riuscire a non provare rancore nei confronti di chi ti ha fatto del male ti aiuta a superare.....
2) qualche mese fa in colombia un marito geloso segue la moglie e scopre che effettivamente lo tradisce....con il parroco della diocesi dove vivono.....
chiesa "umana" che si è abbandonata ai vizi più turpi....
3) il Papa afferma che non è giusto diffondere l'uso del preservativo in Africa perchè la sessualità deve essere rivolta alla procreazione....(scusate la semplificazione).....
questa è la voce di Dio o la chiesa "umana"....
Io penso che in ciascuno di noi ci sia un anelito d'infinito che ci spinge a cercare............
perfettamente d'accordo
P.S. non so bene come esca il discorso...quindi ti chiedo scusa se in alcuni punti appaio un po' troppo diretto...in realtà non volevo essere aggressivo