Posso buttare lì una domanda provocatoria? Mandatecimi pure, ma se non vi avessero inculcato una religione sin da piccoli con catechismo, sacramenti, messe, e ore di religione, e foste arrivati alla maggiore età senza condizionamenti, abbraccereste ancora la religione cattolica?
Il problema della religione cattolica, e mi limite a parlare di questa perchè mi ci hanno fatto entrare a forza, è che non è un' istituzione passiva che si accontenta di assecondare i bisogni spirituali del gregge.
Pensateci: quanto ci è voluto perchè si accettasse la sfericità della Terra, per non parlare del rifiuto delle teorie eliocentriche?
Eppur si muove.
Quanti scienziati sono stati perseguitati, quanti eretici sono stati messi al rogo solo perchè sostenevano idee diverse da quelle propinate da Roma? Penso alle persecuzioni dei catari, dei valdesi, dei dolciniani..ricordate Il Nome della Rosa? Per non parlare della persecuzioni di tutte le eresie, di Giordano Bruno
bella chiesa è questa, governata da ignorantazzi et asini... e poi l' ambiguità ai tempi del fascismo, l' opposizione a istanze assolutamente
sacrosante (si, voglio usare questo termine) come aborto, divorzio, convivenza e procreazione fuori dal matrimonio, diffusione della contraccezione (ricordate Benedetto XVI, che durante un viaggio in Africa dichiarò che la risposta all' AIDS non sono i preservativi, ma è Cristo?), diritti degli omosessuali, fecondazione eterologa, ricerca sulle cellule staminali. Oppure l' opposizione all' eutanasia, un caso emblematico dell' arroganza delle gerarchie ecclesiastiche. Chi è favorevole al diritto di non soffrire inutilmente non propugna un obbligo, ma appunto un diritto. Chi vuole restare attaccato alla vita in qualsiasi circostanza deve essere libero di farlo, chi invece non vuole non può essere obbligato a farlo dalla pedanteria di un istituzione anacronistica e parassitaria.
Se la chiesa è sempre stata dalla parte sbagliata, è perchè la chiesa E' la parte sbagliata.
Le religioni sono abitudini tramandate dalla società in cui nasciamo e cresciamo, in particolare dalla famiglia di provenienza. Credere è uno stato mentale. Chi nasce in Italia sarà cattolico, chi nasce da famiglia ebrea sarà ebreo, chi nasce in Arabia sarà musulmano, chi nasce in Thailandia buddhista Theravada ecc. ecc.
Chi non crede non lo fa e basta, in qualsiasi parte del mondo si trovi. Chi non crede è pronto a modificare le proprie opinioni in base a concetti come il razionalismo e l' empirismo.
In Italia la chiesa fa politica, perpetuando il suo potere. Lo fa grazie ai soldi che le diamo con l' 8x1000 e con le nostre donazioni, e lo fa risparmiando le tasse che lo Stato
non le fa pagare
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La religione deve rimanere un fatto personale, una cosa che rimane nella mente di ognuno e al massimo tra le mura di casa. Sempre che questo non porti a reati, come purtroppo succede nel mondo musulmano ortodosso contro chi cerca di condurre uno stile di vita occidentale (donne in primis).
Personalmente sono nato cattolico purtroppo, battezzato ad un mese di vita. Tutti i sacramenti fatti, chierichetto in chiesa e asilo dalle suore. Ora ateo, sbattezzato, e di conseguenza scomunicato
latae sentientae.
Per chi fosse interessato alle ragioni dello sbattezzo posto questo link, spero nessuno se ne abbia a male.
www.uaar.it/laicita/sbattezzo/
E se con le mie parole ho offeso qualcuno e sono contravvenuto alle regole del forum, chiedo perdono.