guidocx84 ha scritto: Io sono cattolico praticante e la fede riveste un ruolo importante nella mia vita. Questo è un argomento intricato, quasi un ginepraio senza fine. Ma per quanto mi riguarda ti posso dire che gli "scandali" (innegabili) che hanno coinvolto la chiesa cattolica nel passato, non fanno vacillare per niente la mia fede. Questo perché sono sicuro che quello che è stato fatto "in nome di Dio" (i crociati urlavano "Dio lo vuole!" prima di sterminare gli eserciti musulmani..) non è stato fatto perché ha veramente chiesto Dio di farlo. Mi dispiace che sia stato fatto ma alla fine chi ha commesso certe atrocità avrà pagato e pagherà: quelli che hanno interpretato male i messaggi che ci danno le scritture pagheranno. Non noi. E' una cosa che mi dispiace ma che sinceramente non mi tange personalmente. Posso essere triste, deluso e sconfortato di quello che è stato fatto prima della mia nascita da chi professava la mia stessa fede. E posso capire che ci siano persone che ancora oggi contestano quei comportamenti. In fondo è storia. Non si può cancellarla. Posso essere triste di certe decisioni che ancora oggi prende la chiesa (o di quelle che non prende).. ma continuo a fregarmene.. questo perché per me, la mia fede e cosa fa la chiesa, sono cose abbastanza slegate tra loro.
Il mio parere personale, e sicuramente mi sbaglierò, è che non c'è bisogno di essere cattolico convinto, fervente, praticante e innamorato di tutto quello che fa la chiesa e dice il papa per stare bene con se stessi, per avere fede e per comportarsi veramente come Dio vuole. L'importante è avere dei principi corretti ed applicarli nella vita di tutti i giorni, con il prossimo, con chi ci sta vicino. E questo cerco di farlo indipendentemente dal fatto che in una remota chiesetta della germania, un prete cattolico, ha deciso di molestare un bambino. Sono cose che mi fanno schifo, certo, e che condanno pienamente! Ma per colpa di quelli che perdono la retta via, perché dovrei perderla anche io?! Questo è un ragionamento che non mi è mai tornato. E' come se un mio amico si drogasse e allora automaticamente io fossi un drogato. E, se allarghiamo l'insieme, dato che nel mondo c'è gente senza scrupoli che uccide, allora siamo tutti assassini?!
La mia fede potrà vacillare per tanto altro ma l'unica cosa di cui sono certo è che non vacillerà mai per le scelte che ha fatto e che farà la chiesa. Con il mio Dio mi ce la vedo io!
Giudicherà me e non lo farà guardando cosa hanno fatto gli altri.
E concludo con una frase che mi sta molto a cuore di Sant'Agostino e che, se ci pensate, può riassumere tutti e 10 i comandamenti:
"Ama e fa' ciò che vuoi"
Devo dire che, pur non conoscendoci e senza mai esserci confrontati, abbiamo raggiunto ognuno nel suo cammino le stesse identiche convinzioni. Sottoscrivo riga per riga il tuo pensiero... perché è il mio! Wow. Mai trovato in vita mai una tale coincidenza di pensiero sul fronte religioso.
Volevo poi chiedere: ma poi qualcuno l'ha letto o no questo libro di Odifreddi?

E chi l'ha letto cosa ne pensa? Mi interessa saperlo perché non so se vale la pena affrontarne la lettura.
Aggiungo un primo piccolo consiglio. Quando si parla della Bibbia, è utilissimo distinguere sempre l'Antico Testamento dal Nuovo Testamento. Per i cristiani è il Nuovo Testamento ad essere fondamentale, per via di Cristo, che è figura dominante.
Secondo piccolo consiglio. In tv e sui media in generale si parla spesso di Islam con un'approssimazione che fa venire il voltastomaco (mi chiedo quanto ne rimangano sconcertanti i musulmani colti). Per chi vuol sapere quanto sia incredibilmente variegato e diviso il mondo islamico consiglio di leggere il libro di Zambon "Isis, daesh, wahabiti, salafiti". Trattasi di un lavoro magari poco curato dalla piccola casa editrice, ma non lungo e molto chiaro nei punti chiave.
Terzo piccolo consiglio. Mi rivolgo a chi non riesce a sposare nessuna religione in particolare ed è agnostico. Consiglierei in questo caso di leggere qualcosa sull'approccio di Einstein alle questioni religiose e ai grandi interrogativi che ogni essere umano di pone. Lo dico perché Einstein ha una visione veramente avanzata, umile e pacifica e davvero merita di essere meditata.
Concludo con una mia osservazione personale. Rimango un po' stranito quando sento dire "se Dio è buono, allora perché...". Io reputo come minimo buffo giudicare il/un creatore con le categorie che utilizziamo noi quotidianamente. Mi sembra che le ragioni di un creatore non visibile siano imperscrutabili. Se sapessimo quale fine ultimo si pone un creatore ignoto, beh, avremmo risolto il problema alla radice e allora potremmo valutarne l'eventuale incoerenza. Ma metterci a giudicare Dio o metterci nei suoi panni, mi sembra... fuorviante. Abbiamo a disposizione solo i messaggi e la testimonianza di Cristo e quelle possiamo valutare e dibattere.