Ho iniziato la lettura ieri e oggi ho già finito di leggero. Preferivo a questo punto la parte iniziale che il Madre Teresa di Calcutta arrivato dopo nella figure del marito e di BuonaNova!!

Io non vedo per nulla infantilità nelle liti tra marito e moglie, magari può sembrarlo a occhi esterni ma non riuscite a immaginare cosa vuol dire non sopportare nemmeno la voce di una persona? Ogni suo singolo movimento o quant'altro può venire fuori dall'altra persona? Immaginate quanto sia invivibile la cosa dopo l'amore e l'affetto che hai avuto per una persona... Secondo me nessuno può essere condannato dei due, ne lui che tratta male lei e ne lei che lo tradisce, solo ed esclusivamente perché è facile essere lucidi quando non si è dentro il tutto, senza averci messo ne il cuore ne l'anima. Lo stesso secondo me vale per i pensieri che la moglie ha su di lei, non fa altro che dirsi buona, una brava persona non perché si sente veramente una brava persona ma solo perché si sente colpevole di ciò che ha fatto - tradire il marito e chiedergli il divorzio - e giustifica il tutto ricordandosi che è medico, che aiuta la gente. Quindi passo sulle osservazioni e giudizi della coppia, che a mio avviso sono facili e normali quando non si vivono le situazioni descritte, e arrivo al surreale del libro. Meno male l'ironia ma sinceramente ho trovato fastidioso tutto questo perbenismo dopo la cattiveria che aveva dentro il marito (vi ricordo la lista dei nomi su cui hanno sparato sentenze negative con un amico per esempio), anche se ovviamente lo scopo era proprio questo per far luce a determinate cose. Capisco il messaggio che vuol mandare, di questa società strafottente, soprattutto per i figli, cosa per nulla facile da attuare visto tutto ciò che ci circonda, vedo la mia esperienza con Ilaria. Tento di far capire questo e adesso riesce a capirlo ma solo perché è piccola e crede che tutto ciò che le dico sia corretto ma quando questa onda di pensiero sarà passata vedo la cosa molto difficile da attuare. Trovo però che l'attuazione di questo essere buoni è stato talmente esagerato da portare una visione negativa della cosa, esperimento che per esempio fallisce, e che mette una sorta di freno al marito, con la sorella del "tizio spirituale"

e del marito con un tizio che non si ricordava nemmeno di lui (dopo tutte la cattiverie gratuite che aveva regalato un po' in tutti quegli anni di vita aveva scelto proprio una cosa insignificante).
Non sono riuscita però a cogliere in pieno secondo me ciò che Hornby avrebbe voluto dire con questo libro ma ho trovato la lettura sicuramente interessante e che lascia da pensare.