Mercoledì, 05 Novembre 2025

Ottobre 2016 - Come diventare buoni

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14/10/2016 17:04 #26859 da guidocx84
Risposta da guidocx84 al topic Ottobre 2016 - Come diventare buoni

vanna ha scritto: Certe scelte come le separazioni talvolta vengono fatte in modo affrettato, quasi istintivamente pensando che il nuovo sia tutto positivo, ma non sempre è così e si può rimpiangere ciò che abbiamo buttato. Anche solo per questa riflessione il libro valeva la pena leggerlo.


Concordo al 100%!! Se marito e moglie dedicassero anche solo un quarto del tempo che hanno dedicato ai primi appuntamenti, alla fase di innamoramento, alle uscite da fidanzati anche nel momento di difficoltà, probabilmente parlando, discutendo, molto potrebbe essere risolto. E' un dispiacere soprattutto vedere come coppie giovani con figli piccoli decidano di separarsi dopo neanche due/tre anni di matrimonio. E' successo ad una mia compagna di classe delle scuole elementari e ciò che vedo su Facebook è rammarico e disperazione. Non dico che tutto può essere risolto parlandone ma credo che una coppia se lo debba in tutti i modi un tentativo di approfondire i motivi delle discussioni che li stanno portando alla separazione.

Ciò che vedo dalle prime pagine del libro invece è un non dialogo. E' la volontà di farsi dispetti e torti. Per di più di fronte ai figli che, seppur piccoli, capiscono tutto. Situazioni come queste credo siano all'ordine del giorno purtroppo... vado avanti con la lettura. Sono ancora al 15%...

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15/10/2016 06:45 #26873 da pierbusa
Risposta da pierbusa al topic Ottobre 2016 - Come diventare buoni

vanna ha scritto: E dopo aver digerito quest'estate diversi" polpettoni" di mille pagine e oltre, un po' di leggerezza non nuoce!


Si Vanna è vero un po' di leggerezza non nuoce!

I temi trattati dal libro però non sono così "leggeri" (rapporto di coppia, il fallimento nelle proprie aspirazioni, l'ecologia, l'utilità della bontà). Il fatto di trattarli utilizzando il regsitro di un'ironico surrealismo tendendolo fino allo spasimo come un elastico fa si che in alcuni lettori, come me, questo elastico si sia rotto facendomi perdere il senso del tutto e alla fin fine annoiandomi un po'.

(Su Anna Karenina) È un'opera d'arte perfetta, che arriva assai a proposito; un libro assolutamente diverso da ciò che si pubblica in Europa: la sua idea è completamente russa.Fëdor Dostoevskij
Tanti anni nel Club e nemmeno una medaglia!

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17/10/2016 08:20 #26914 da Ariel
Risposta da Ariel al topic Ottobre 2016 - Come diventare buoni
Ho finito anche io il libro!
Allora da dove comincio, innanzitutto sono contenta di aver letto qualcosa di questo autore, mi ero procurata già un pò di tempo fa un altro dei suoi libri (febbre a 90°- consigliato da P.Dorfless :) :) )
Questa volta non so dire se il libro mi sia piaciuto o meno, e questo non è per forza una cosa negativa!
In generale lo stile è scorrevole, ma sinceramente una volta chiuso il libro non provavo il desiderio di riprenderlo in mano al più presto.
Quindi faccio alcune considerazioni:
1) La prima cosa che mi ha colpito è stata che la storia fosse raccontata da una prospettiva femminile, confesso di aver riguardato il nome dell'autore dopo le prime righe... immagino non sia una cosa rara per uno scrittore uomo, ma nella mia personalissima esperienza di lettrice non ricordo mi fosse già capitato.
2) Seconda cosa, essendo io una persona molto romantica :blush: che crede nell’amore sopra ogni cosa ecc… in genere fatico a simpatizzare per personaggi che tradiscono e comunque in questo caso si tratta di una coppia che sembra quasi non si sia mai amata visto il rancore raccontato. È solo una considerazione personale legata alle vicende di un libro, nella vita reale mi rendo conto che le relazioni di coppia sono molto più complesse e non mi permetto di giudicarle.
3) Terza cosa, secondo me il tema del libro è la bontà, cosa vuol dire essere buoni, o meglio cosa crediamo voglia dire essere buoni piuttosto che in che modo siamo buoni. Nel libro viene portato all’estremo un ideale di bontà quasi perfetto e pertanto irrealizzabile. Da un lato abbiamo Katie che crede sia sufficiente essere medico per essere buoni (fatto comunemente accettato) dall’altra abbiamo BuoneNuove e David che sembrano aspirare alla Santità.
4) Le vicende prendono una piega comica grazie ai personaggi BuoneNuove e Rimba Brian, ammetto di aver detestato BuoneNuove, nella vita diffido sempre di persone così, io non credo si posso essere BUONI come cerca di fare questo personaggio, che alla fine scopriamo non essere poi cosi perfetto visto il rapporto con sua sorella, e menomale aggiungerei.
In conclusione direi che, ognuno di noi dovrebbe essere buono a modo a suo e non aspirare ad un ideale impossibile da raggiungere, siamo essere umani non siamo perfetti.

"...Non importa quanto sia stretta la porta,
quanto piena di castighi la vita,
io sono il padrone del mio destino:
io sono il capitano della mia anima." William Ernest Henley

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17/10/2016 09:10 #26917 da Ariel
Risposta da Ariel al topic Ottobre 2016 - Come diventare buoni
Dimenticavo :laugh:

"è l'atto di leggere in sè che mi manca la possibilità di ritirarmi sempre più dal mondo fino a che non ho trovato un pò di spazio, un pò d'aria che non sia viziata, che non sia già stata respirata migliaia di volte dalla mia famiglia. Il monolocale di Janet sembrava enorme quando ci abitavo, enorme e tranquillo, ma questo libro è ancora più grande. E quando lo avrò finito ne comincerò un altro, e quello forse sarà ancora più grande, e poi un altro ancora, e allora la mia casa si allargherà fino a diventare una magione, piena di stanze dove loro non potranno trovarmi."

Condivido con voi questa citazione, premetto che l'idea della fuga dalla famiglia e dalla vita reale come fosse una prigione o una cosa negativa non mi piace, ma apprezzo l'idea di trovare altro spazio altra aria nei libri.
Forse ho stravolto quello che voleva dire l'autore on queste parole, ma in queste frasi io ho trovato l'idea che i libri possano aprire spazi e darti aria nuova!
Ma è solo un mio pensiero!

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17/10/2016 15:08 #26922 da Emy
Risposta da Emy al topic Ottobre 2016 - Come diventare buoni
Salve a tutti, sono una new entry nel club del libro. Ho da poco finito di leggere il libro del mese e mi piacerebbe condividere con voi le mie impressioni a riguardo :)

Questo libro mi suscita delle emozioni piuttosto contrastanti e tocca cosi tanti aspetti che è difficile farsene un’idea chiara, tant’è che ho passato gran parte della lettura a chiedermi dove volesse andare a parare lo scrittore sollevando tutte quelle problematiche. Alla fine sono arrivata alla conclusione che il punto forse è proprio questo: mettere all’attenzione del lettore tutta una serie di problemi senza cercare di risolverli.

Nonostante abbia trovato i personaggi e le vicende estenuanti, irritanti e a tratti anche noiose o assurde nella loro improbabilità, ho notato che invece le problematiche sollevate sono fin troppo tristemente realistiche.
Un matrimonio che naufraga, due persone che quasi non riescono più a sopportarsi nonostante si siano amate, le conseguenze che si riversano sui figli, i preconcetti, l’ipocrisia, il buonismo, il dilemma giusto/sbagliato buono/cattivo, e chi più ne ha più ne metta!

Non è stato difficile immedesimarsi in almeno una di queste cose, a chi non è capitato almeno una volta di non sentirsi capito, di tenersi tutto dentro, di usare ciò che si conosce di una persona solo per sapere come e dove ferirla, di volere qualcuno che ci dicesse semplicemente cosa fare, di arrovellarsi il cervello nel tentativo di capirlo o di restare inerti di fronte ai problemi…Attraverso Katie ho vissuto tutto questo.
Il personaggio di David invece mi ha fatto notare quanto divario ci possa essere tra una buona azione e il compierla e i sentimenti contrastanti che possono derivarne (rabbia, egoismo, imbarazzo…); non ci sono dubbi sul fatto che ospitare un senza tetto, fare la carità o dar via delle cose siano tutte buone azioni ma a conti fatti compierle e tutto un altro paio di maniche e può rivelarsi “fastidiosamente” difficile.

A ogni modo, in tutto questo, alla fine la problematica principale della storia, ovvero il rapporto tra Katie e David, resta insopportabilmente irrisolto: lei nonostante sia al limite della sopportazione non parla chiaramente al marito, e l’unico sfogo che ha avviene nel momento e luogo più sbagliato in presenza dei figli, diventando così del tutto controproducente; d’altro canto lui rivolge tutta la sua attenzione a problemi completamenti esterni al nucleo familiare e il problema del divorzio non sembra neanche sfiorarlo…davvero irritante!

Le soluzioni per noi che abbiamo vissuto la storia dall’esterno sembrano lì a portata di mano ma i protagonisti ne sono ben lontani, tant’e’ che alla fine Katie decide di non fare assolutamente nulla e abbandonarsi alla situazione, regalandoci un finale piuttosto amaro e frustrante per quanto mi riguarda ahahah!

Insomma tirando le somme, trovo che come libro non sia male, certo non credo che lo rileggerei ma cose su cui riflettere me ne ha date parecchie e questo a mio avviso è assolutamente positivo. ;)
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17/10/2016 16:21 #26923 da Bibi
Risposta da Bibi al topic Ottobre 2016 - Come diventare buoni
Ciao Emy, mi viene proprio da dirti che come inizio non c'è male, hai colto in pieno lo spirito del Club del Libro è e come piccolo premio ti assegno un punto Karma per un benvenuto migliore! :woohoo:
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17/10/2016 17:45 #26925 da guidocx84
Risposta da guidocx84 al topic Ottobre 2016 - Come diventare buoni
Sono d'accordo sia con Ariel che con Emy. Sono in linea con i vostri pensieri.

Nello specifico, leggere di quanto i due protagonisti si facciano la guerra, per di più davanti ai figli, mette proprio rabbia addosso ma purtroppo, tralasciando il potere guaritore del ciarlatano di turno, ciò che ci racconta Hornby non è troppo lontano dalla realtà della vita coniugale. Piccoli screzi possono starci ma quando gli screzi diventano la normalità tanto da non ricordarsi più i momenti felici, allora è un problema. E credo che sia il caso di David e Katie (anche se lei ogni tanto ha dei piccoli ripensamenti nei momenti in cui vive un momento piacevole con la sua famiglia).

E sì, è frustrante leggere di come il loro rapporto vada a rotoli e di come non facciano niente di sensato per rimediare e venirsi incontro.

Il mio commento forse è troppo prematuro dato che non ho ancora raggiunto la metà del libro ma mi sento di dire che il buonismo esasperato ed estremizzato di David è così surreale da farci arrabbiare perché forse lo riteniamo impossibile per un essere umano. Io mi sto ancora domandando: ci fa o c'è? Sta "giocando" a fare il buono per far innervosire la moglie o è diventato veramente buono (follemente buono)?

Detto questo, relativamente al primo punto di cui parlava Ariel, non dev'essere stato facile per l'autore far parlare il personaggio femminile. Un esercizio che credo gli sia riuscito davvero bene.

Il titolo del libro è "Come diventare buoni" ma non credo che la ricetta fornitaci da David sia quella corretta. Credo piuttosto che l'essere buoni (volendo generalizzare) dipenda dai piccoli gesti di tutti i giorni verso il prossimo e perché no, anche verso noi stessi.

Qualcuno diceva "Non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te". :cheer:
A me è sempre piaciuto vederla anche come "Fai agli altri ciò che vorresti che gli altri facessero a te". Non so, ha un'accezione un po' più positiva e forse è la via per diventare davvero buoni (ma un buono normale) :laugh: :laugh: :laugh: ;)

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18/10/2016 08:14 #26938 da Emy
Risposta da Emy al topic Ottobre 2016 - Come diventare buoni
Wow grazie mille :D
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18/10/2016 21:54 #26973 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Ottobre 2016 - Come diventare buoni
Finito già da un po' il libro del mese, data la facilità con cui si riesce a leggere: caratteristica che ho riscontrato anche negli altri libri di Hornby!

Nonostante siano pochi quelli tra voi cui è piaciuto completamente il libro, Honrby è riuscito comunque a suscitare molte riflessioni interessanti, e direi che ci voleva quindi un libro del mese cosi!

Mi ritrovo in molte delle cose dette,ma da altre prendo le distanze. Molti di voi trovano il rapporto tra David e Kate troppo triste e pessimista; sì, non è una storia d'amore felice o un matrimonio riuscito, ma non mi è sembrato particolarmente sconvolgente. Penso nella realtà i rapporti tra molte coppie siano ben peggiori e anche in tanti libri viene descritto lo sgretolarsi di rapporti in modo decisamente più intenso. Secondo me Hornby è stato semplicemnte realista. In vent'anni di storia unico piccolo, pentito, insignificante tradimento da parte di una delle due parti, la quale comunque è quella che dimostra di più la volontà di impegnarsi a far andare bene le cose. Avete criticato la sua filosofia secondo cui "sono medico quindi sono buona"; sì, è vero, puo non avere senso, ma secondo me lei non vuole cosi lavarsene le mani pensando che la sua parte in questo modo l'ha fatta, quanto invece è una riflessione da "esame di coscienza", cerca di ripensare alle motivazioni che l'hanno spinta a intraprendere una professione in cui si sarebbe dovuta dedicare agli altri, e quindi cercare di capire perchè si senta cosi cattiva. Inoltre, David appunto non è interessato minimanete all'allontanamento della moglia e al possibile andare in frantumi della famiglia, perchè è tutto preso dal bene superiore, mentre lei decide di stargli accanto; non gli sta acccanto secondo me perchè è tonta ( :laugh: ), ma perchè, credo, realizzi che il loro rapporto stia essendo messo alla prova e devono superare questa fase insieme, una fase che lei sa già dall'inizio che finirà, e vuole aiutare il marito ad affrontarla insieme. In sostanza, il personaggio di lei non mi sembra affatto cosi terribile.

Sul buonismo: bo, mi ritrovo in tutto quel che avete detto, è inutile cercare di rivoluzionare il mondo diventando "buoni" in senso assoluto da un giorno all'altro; si può fare molto probabilmente anche nel proprio piccolo, rendendo intanto felici coloro che ci stanno intorno o semplificando loro la vita il piu possibile (e non vuol dire per forza regalare soldi e computer in eccesso, ma anche semplicemente offrendo piccoli aiuti quotidiani a famigliari, amici, dimostrando gentilezza a chi incontriamo durante la giornata: non salverà l'umanità dalla fame nel mondo, ma secondo me è un'alternativa per poter diventare buoni ;) ).

Sono molto soddisfatta, grazie a questo libro ho avuto la possibilità di conoscere il pensiero di molti di voi su molte questioni, andando oltre il commento "mi è piaciuto"/"non mi è piaciuto" :)

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert

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18/10/2016 22:45 #26976 da guidocx84
Risposta da guidocx84 al topic Ottobre 2016 - Come diventare buoni

bibbagood ha scritto: Sul buonismo: bo, mi ritrovo in tutto quel che avete detto, è inutile cercare di rivoluzionare il mondo diventando "buoni" in senso assoluto da un giorno all'altro; si può fare molto probabilmente anche nel proprio piccolo, rendendo intanto felici coloro che ci stanno intorno o semplificando loro la vita il piu possibile (e non vuol dire per forza regalare soldi e computer in eccesso, ma anche semplicemente offrendo piccoli aiuti quotidiani a famigliari, amici, dimostrando gentilezza a chi incontriamo durante la giornata: non salverà l'umanità dalla fame nel mondo, ma secondo me è un'alternativa per poter diventare buoni ;) ).

Sono molto soddisfatta, grazie a questo libro ho avuto la possibilità di conoscere il pensiero di molti di voi su molte questioni, andando oltre il commento "mi è piaciuto"/"non mi è piaciuto" :)


Esatto! Era esattamente ciò che intendevo io. Per essere buoni non bisogna essere folli diventando tanti nuovi San Francesco, spogliandoci di tutti i nostri averi. Hai detto bene: sono tanti i modi in cui possiamo dare il meglio di noi stessi con il prossimo.

Concordo anche sulla riflessione finale... effettivamente, guardando i topic relativi agli ultimi Libri del Mese, può capitare di provare la sensazione di leggere delle recensioni piuttosto che affrontare una discussione, che è quello per cui è nato e si alimenta Il Club del Libro e a cui ambiscono i suoi iscritti.
Questo credo possa dipendere in primis dalla volontà di ciascuno di noi di mettersi costantemente in gioco sforzandosi di esternare le proprie sensazioni. In seconda ipotesi molto dipende anche dal libro letto. E' chiaro che libri come "Il baco da seta", benché apprezzabili, non lascino gli spunti di riflessione che possono aver lasciato libri come "Leggere Lolita a Teheran". Quindi ok, la tua considerazione mi torna ma è giusto anche contestualizzarla. Nel caso di Hornby, viste le tematiche affrontate, era immaginabile che la discussione avrebbe preso piede e così è stato. Ovvio che anche l'aumento della partecipazione e degli utenti interessati nella lettura del Libro del Mese fanno la loro parte... ;)

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Avatar di mulaky mulaky - 29/10/2025 - 10:03

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Avatar di Marialuisa Marialuisa - 16/10/2025 - 17:22

Ciao! Ma mi sono persa il resoconto dell'ultimo raduno di Bologna?? Mi piacerebbe molto leggere il seguito della "saga" !! Dove posso trovarlo??

Avatar di monteverdi monteverdi - 14/10/2025 - 12:55

Buongiorno, sono un appassionato di cinema e romanzi di vario genere. Il mio autore preferito è John Fante, ultimamnete leggo molto i gialli di Manzini. Mi piace scrivere.

Avatar di Nonna Iaia Nonna Iaia - 10/10/2025 - 10:14

Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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