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Ottobre 2016 - Come diventare buoni

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27/10/2016 21:49 #27309 da guidocx84
Risposta da guidocx84 al topic Ottobre 2016 - Come diventare buoni
Eilà Bea! Interessante il tuo contributo. Sinceramente non avrei mai pensato che così tanti tedeschi addirittura avessero ospitato i rifugiati in casa tanto da avere conoscenti che lo hanno fatto con cui poter parlare. Credevo fosse un fenomeno isolato...

Penso che quello che dice Katya sia uno degli aspetti principali per cui qui ci sentiamo "bloccati" in tal senso: la paura è sicuramente una componente. Paura intesa sotto vari punti di vista immagino. Quindi ad esempio paura di essere aggrediti piuttosto che paura di essere derubati, paura di eventuali malattie? Non so, sto solo provando ad ipotizzare delle ragioni. Paura di cosa?

Il programma a cui ti riferisci Katya è Pechino Express? Perché anche io e Sara lo guardiamo! Ci piace molto il fatto che il programma serva per farci conoscere nuove possibili mete di viaggio e soprattutto nuove culture ed effettivamente quello che si vede in televisione è che gente che cena a mala pena con un tozzo di pane, accetta di ospitare degli sconosciuti in casa e senza problemi. In quel caso però vedono le telecamere (e probabilmente la RAI paga a telecamere spente...) ed è la gente che sta bene ad essere ospitata da chi sta peggio. Il contrario non si vede spesso. Ed è per questo che, riconducendomi al primo post, forse per non avere paura di ospitare chi soffre forse non abbiamo sofferto abbastanza, non abbiamo mai provato le difficoltà che provano loro... io mi sento di "predicare bene e razzolare male"... ammetto di sentirmi in difetto su questo argomento...

Tornando al tuo post Bea, forse in Germania ce la faresti ad ospitarli perché ti senti più tutelata dalle condizioni al contorno? Anche qui in Italia un tempo la gente dormiva a porte aperte nei paesi. Ci sono ancora alcuni paesini dove è normale non sigillarsi in casa. Noi invece in città ci barrichiamo e nonostante tutto spesso i ladri entrano lo stesso. Abbiamo persone che si spacciano per dipendenti della società del gas o dell'elettricità e che invece entrano in casa degli anziani e gli svaligiano l'abitazione o li accoppano... Il clima di terrore che viviamo nelle città non credo sia d'aiuto nel farci accettare di buon grado di ospitare uno sconosciuto in casa... la scorsa settimana ho suonato più volte all'anziana signora che abita al piano sotto di me per parlarle della riunione di condominio e, benché sentissi che lei era dietro la porta, non mi ha mai aperto. Né a me, né a Sara né agli altri condomini. C'è sfiducia nel prossimo... c'è forse davvero troppa paura... motivata? :dry:

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29/10/2016 17:58 #27406 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Ottobre 2016 - Come diventare buoni

Katya ha scritto: Bea tu ti senti più tutelata in Germania o in Italia? Oggi è successa una cosa in famiglia, un abuso di potere così eccessivo che ti rendi conto di essere da solo, di non poter chiedere aiuto alle autorità proprio perché sono loro contro di te. Io non mi sento tutelata, e non solo oggi, dallo stato in cui vivo, non ho fiducia di nulla. Può essere che questo mio modo sentirmi sia diverso fuori dall'Italia? Visto che tu dici di essere diversa in base al paese mi fai nascere questa domanda.

Io non riuscirei ad ospitare una persona sconosciuta a casa mia per aiutarla ma questo non vuol dire che non vorrei farlo, ma la paura mi spinge a decidere così. Ho pensato a molti programmi televisivi dove in molte parti del mondo, come dici tu guido, per esempio in Perù, ospitano senza nessun problema la gente. Credo che sia per una questione di semplicità della gente e della vita. Non credo c'entri il non avere nulla, anzi meno hai e più importanza dovresti avere per ciò che hai.

Queste le mie riflessioni

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Sì, probabilmente come fate presente te e Guido, sono le condizioni a contorno che influenzano molto la fiducia. Non voglio dipingere la Germania come un paese felice, perchè ovviamente c'è violenza e insicurezza anche qui, però come dice Katya, qua almeno ti senti tutelato dallo Stato e dalle forze dell'ordine. Un paio di anni fa abbiamo subito anche noi a Roma un brutto furto e quando siamo andati al commissariato per denunciarlo affermando che conoscevamo i responsabili, siamo stati letteralmente derisi come se con quella denuncia avessimo chissà che pretese. Esperienza veramente pessima. Il programma di accoglienza dei rifugiati qui ovviamente è estremamente organizzato quindi si è tutelati al 100% ed è chiaramente un caso particolare, non so se in condizioni normali la gente ospiterebbe gente "a buffo". Quello che pero riesco ad immaginarmi è che se anche in Italia ci fosse un programma simile, sarebbero sicuramente molte di meno le famiglie ad aderirvi, proprio per questa sfiducia nel sistema e nel prossimo. E secondo me Guido, la motivazione un po' risiede proprio in questo sentimento di sfiducia nei confronti dello Stato, che come ha fatto presente Katya, non ci fa sentire tutelati, rendendo più forti e sicure persone disoneste e più fragili e ingiustificatamente non degni di fiducia coloro che invece la meriterebbero senza problemi.

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30/10/2016 12:05 #27422 da Novel67
Risposta da Novel67 al topic Ottobre 2016 - Come diventare buoni
Bella discussione :) Sostanzialmente, il mio parere non si discosta dal vostro: anch'io, "idealmente", mi sentirei disposto ad ospitare un senzatetto; ma tra il dire e il fare c'è poi di mezzo un mare, anche (ma forse non solo) per ragioni che già sono state rilevate. Eccoci allora qui a sollevare dubbi sulla capacità dello Stato di tutelarci adeguatamente. Ma per quanto motivata, la sfiducia nelle istituzioni non dovrebbe a mio avviso tramutarsi in alibi per giustificare quello che - da parte nostra - è fondamentalmente un atto di egoismo. Perché scommetto che tutti noi, in un dibattito teorico, saremmo ancora pronti ancora a schierarci apertamente contro coloro che fanno sempre di tutta un'erba un fascio, e che alimentano le nostre paure prendendo spunto da specifici fatti di cronaca. Eppure, non è proprio il comportamento egoista che rinfacciamo a coloro che non sono disposti ad ospitare un senzatetto entro i confini del proprio Stato d'appartenenza? Ecco che allora, riallacciandomi al titolo del libro che ha dato origine alla discussione, mi chiedo: noi siamo buoni o cattivi? :unsure:

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31/10/2016 07:48 #27433 da Librotta
Risposta da Librotta al topic Ottobre 2016 - Come diventare buoni
Finito adesso il libro.
Riprendendo la vostra discussione, io non mi sentirei invece di ospitare un estraneo,però mi piacerebbe poterlo aiutare cmq per le sue esigenze quotidiane.
Non ho durato fatica a leggere il libro,però mi ha lasciato un po'di amaro in bocca.
David secondo me aveva bisogno di un cambiamento sostanziale per la sua vita ed è stato coinvolto dalla prima cosa che gli è passata davanti.Non si è chiesto se era veramente quello che cercava,si è fatto solo travolgere, inevitabile che poi finisse.


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31/10/2016 18:45 #27451 da Katya
Risposta da Katya al topic Ottobre 2016 - Come diventare buoni
Secondo me c'è qualcosa di diverso Lorenzo tra avere qualcuno a casa e aiutarlo e ospitare profughi nel proprio paese, la differenza sta nel conoscere ciò che viene fatto veramente. Mi spiego meglio. Se io ospitassi qualcuno a casa mia conoscerei la situazione del singolo, quindi scattano sentimenti umani, e mi rendermi conto della necessità del mio gesto oltre il fatto che sono in prima persona a fare qualcosa.
Per i profughi abbiamo dietro vari timori e i dubbi di non sapere cosa viene veramente fatto.
Quindi ci sono vari motivi per non volerli, ma principalmente sono due, uno sarebbero i fatti di cronaca, come detto da te Lorenzo, dalle violenze alle rapine, ma se ci pensiamo quello lo fanno anche gli italiani e chiunque ne ha voglia o bisogno e li lo stato non ci tutela molto e allora scatta una delle paure. Nell'altro caso quando sappiamo che devono essere ospitati parte tutto un meccanismo, non solo non conosciamo come vengono veramente accolti e le storie dei singoli, che poi diventano della massa, ma sappiamo cosa succede quando ci sono troppi soldi in gioco, quindi un'altra sfiducia nella situazione. Da qui nascono i 45 euro al giorno dati a loro singolarmente, le case o gli alberghi dati agli immigrati e non agli italiani e dietro a questo c'è, oltre alla disinformazione anche, il sentimento di abbandono da parte dello stato quindi mancanza di tutela e ritorniamo al punto di partenza. Magari sbaglio ma sommo modo la vedo così.

Un libro dev'essere un'ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi.

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01/11/2016 12:53 #27478 da guidocx84
Risposta da guidocx84 al topic Ottobre 2016 - Come diventare buoni

Novel67 ha scritto: Bella discussione :) Sostanzialmente, il mio parere non si discosta dal vostro: anch'io, "idealmente", mi sentirei disposto ad ospitare un senzatetto; ma tra il dire e il fare c'è poi di mezzo un mare, anche (ma forse non solo) per ragioni che già sono state rilevate. Eccoci allora qui a sollevare dubbi sulla capacità dello Stato di tutelarci adeguatamente. Ma per quanto motivata, la sfiducia nelle istituzioni non dovrebbe a mio avviso tramutarsi in alibi per giustificare quello che - da parte nostra - è fondamentalmente un atto di egoismo. Perché scommetto che tutti noi, in un dibattito teorico, saremmo ancora pronti ancora a schierarci apertamente contro coloro che fanno sempre di tutta un'erba un fascio, e che alimentano le nostre paure prendendo spunto da specifici fatti di cronaca. Eppure, non è proprio il comportamento egoista che rinfacciamo a coloro che non sono disposti ad ospitare un senzatetto entro i confini del proprio Stato d'appartenenza? Ecco che allora, riallacciandomi al titolo del libro che ha dato origine alla discussione, mi chiedo: noi siamo buoni o cattivi? :unsure:


D'accordo con tutto ciò che hai detto tranne che con la domanda finale perché non credo sia in base ad una singola azione che si giudica se si è buoni o cattivi. Non sarà accogliere un senzatetto a renderci buoni né non accoglierlo a renderci cattivi. Secondo me dovremmo scavare più a fondo di così ma non è per niente facile. E' vero che non dobbiamo nasconderci dietro le istituzioni (che alla fine sono lo specchio dei tempi...) ma è anche vero che poi vengono fuori storie strane... tipo i comuni che accolgono i senza tetto per lucrare... e allora ti domandi: dove andremo a finire.

Io nel frattempo ho finito il libro (ma non ho capito la fine... che succede??) ma credo che non sia finita la discussione perché se la vogliamo affrontare immagino sia più ampia di quanto crediamo... voi che ne pensate?

Comunque un buon libro. Magari non lo rileggerei. Non so se leggerò altro di Hornby ma senza dubbio è apprezzabile il fatto che ci abbia dato così tanti spunti di riflessione. ;)

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03/11/2016 20:14 #27581 da mstesym
Risposta da mstesym al topic Ottobre 2016 - Come diventare buoni
Finalmente l'ho terminato, una lettura che ho trovato un po' noiosa, come diventare buoni ma alla fine non riuscirci... devo dire che mi ha lasciato un po' di amaro in bocca... i problemi della coppia non affrontati e non risolti anzi un aumento della frustrazione ai livelli massimi, anche per il lettore... per quanto riguarda ospitare qualcuno a casa, io avrei grosse difficoltà e neanche idealmente mi verrebbe in mente


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Tutto può essere distante. Ma niente irraggiungibile.

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04/01/2017 22:19 #28542 da Chiara91
Risposta da Chiara91 al topic Ottobre 2016 - Come diventare buoni
Anche per me, "Come diventare buoni" e' stato spunto per molte riflessioni... conoscendomi non avrei mai scelto questo libro, ma sono contenta di averlo fatto perche' e' sembro bello , ogni tanto riflettere su temi cosi' importanti..
L' andamento del libro, a mio parere, e' stato anche un po' troppo lento , a tratti noioso, molte volte surreale.
Ho trovato il personaggio di BuoneNuove ovviamente molto eccessivo, irritante,; la vicenda nell'insieme, a tratti mi ha fatto ridere, innervosire ma mi ha trasmesso allo stesso tempo tanta ansia.. speravo in un risvolto positivo.. ma forse e' proprio questo il punto.. nella realta' non esiste un finale positivo in ogni caso...un po' pessimistica come visione forse.. ma questo approccio che (premetto) non mi piace per niente.. mi ha fatto pensare molto ..(come a tutti) sull'egoismo, l'altruismo, il finto altruismo, l'amore, il matrimonio, la routine,la societa' in cui viviamo e i NON Valori che la caratterizzano , i modi di vivere e di pensare delle persone.. e come tutto sia soggettivo..

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Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

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