Eilà Bea! Interessante il tuo contributo. Sinceramente non avrei mai pensato che così tanti tedeschi addirittura avessero ospitato i rifugiati in casa tanto da avere conoscenti che lo hanno fatto con cui poter parlare. Credevo fosse un fenomeno isolato...
Penso che quello che dice Katya sia uno degli aspetti principali per cui qui ci sentiamo "bloccati" in tal senso: la paura è sicuramente una componente. Paura intesa sotto vari punti di vista immagino. Quindi ad esempio paura di essere aggrediti piuttosto che paura di essere derubati, paura di eventuali malattie? Non so, sto solo provando ad ipotizzare delle ragioni. Paura di cosa?
Il programma a cui ti riferisci Katya è Pechino Express? Perché anche io e Sara lo guardiamo! Ci piace molto il fatto che il programma serva per farci conoscere nuove possibili mete di viaggio e soprattutto nuove culture ed effettivamente quello che si vede in televisione è che gente che cena a mala pena con un tozzo di pane, accetta di ospitare degli sconosciuti in casa e senza problemi. In quel caso però vedono le telecamere (e probabilmente la RAI paga a telecamere spente...) ed è la gente che sta bene ad essere ospitata da chi sta peggio. Il contrario non si vede spesso. Ed è per questo che, riconducendomi al primo post, forse per non avere paura di ospitare chi soffre forse non abbiamo sofferto abbastanza, non abbiamo mai provato le difficoltà che provano loro... io mi sento di "predicare bene e razzolare male"... ammetto di sentirmi in difetto su questo argomento...
Tornando al tuo post Bea, forse in Germania ce la faresti ad ospitarli perché ti senti più tutelata dalle condizioni al contorno? Anche qui in Italia un tempo la gente dormiva a porte aperte nei paesi. Ci sono ancora alcuni paesini dove è normale non sigillarsi in casa. Noi invece in città ci barrichiamo e nonostante tutto spesso i ladri entrano lo stesso. Abbiamo persone che si spacciano per dipendenti della società del gas o dell'elettricità e che invece entrano in casa degli anziani e gli svaligiano l'abitazione o li accoppano... Il clima di terrore che viviamo nelle città non credo sia d'aiuto nel farci accettare di buon grado di ospitare uno sconosciuto in casa... la scorsa settimana ho suonato più volte all'anziana signora che abita al piano sotto di me per parlarle della riunione di condominio e, benché sentissi che lei era dietro la porta, non mi ha mai aperto. Né a me, né a Sara né agli altri condomini. C'è sfiducia nel prossimo... c'è forse davvero troppa paura... motivata?