Martedì, 04 Novembre 2025

Ottobre 2019 - Naufraghi senza volto

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07/10/2019 12:39 #41734 da SARA1984
Risposta da SARA1984 al topic Ottobre 2019 - Naufraghi senza volto

Graziella ha scritto: Ho appena letto su internet il curriculum vitae della Cattaneo nata nel 1964. Per avere 55 anni ne ha fatte di cose! Normale che un medico abbia voglia di scrivere. Non le mancano certo i mezzi culturali: ha fatto il liceo classico a Novara. Molti medici che conosco personalmente hanno questa passione, cioè la scrittura. Perché non la Cattaneo? Janacci da medico cardiologo rianimatore, mio amico, ha fatto una bellissima carriera come cantautore.
Quello che c'è di positivo in questo "saggio" per ora mi esprimo così perché sono ancora alle prime pagine, è il fatto che i suoi proventi andranno per Libanof o altre cose associazioni umanitarie del genere. Per questo motivo sono contenta di aver partecipato con il mio piccolo contributo economico ad una buona causa. Credo di non aver altro da dire sull'argomento, per ora. Passo e chiudo. (Certo ogni idea ovviamente è personale)


Cosi mi sembra che si sminuisce un pò il lavoro della scritrice che credo ci abbia messo il cuore in questo saggio , lei ha toccato con mano questa tragedia e (almneo per me ) in questo libro trasmette tutta la sua voglia di fare, le sue emozioni e le sue conoscenze per un briciolo di umanità e come dice Pierbusa ci porta a conoscenza di qualcosa che non pò trovarci indiffereti la prossima volta che si parlerà di cadaveri in mare ...ed ecco che è la conoscenza più che il viaggio a renderci più uniti e quindi più sensibili a gioie e dolori

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07/10/2019 13:02 #41735 da porthosearamis
Risposta da porthosearamis al topic Ottobre 2019 - Naufraghi senza volto

davpal3 ha scritto:

porthosearamis ha scritto: vorrei tornare un secondo sul tema "vicinanza culturale-geografica" e in particolare sulle perplessità di Guido...

in realtà anche la distanza culturale è un dato oggettivo e riguarda la condivisione o meno di tutta una serie di elementi che ci avvicinano agli uni piuttosto che agli altri
faccio un esempio: le fiamme che colpiscono Notre Dame de Paris ci hanno lasciato tutti colpiti;
meno ci hanno colpito le immagini dei Buddha di Bamiyan, distrutti dai talebani, proprio perchè avevano un valore culturale diverso per noi


Però io continuo a porre il quesito già accennato. Quanto di questo è dovuto al ruolo dei mass media, che tendono ad enfatizzare un evento rispetto ad un altro?
Le distanze geografiche e culturali nel mondo della globalizzazione e della comunicazione istantanea sono estremamente ridotte rispetto al passato.


secondo me il ruolo dei mass media è ridotto, nel senso che gli stessi media sono soggetti a dei criteri di scelta nella presentazione delle notizie e tali criteri coincidono con la vicinanza geografica e culturale...nei tg troviamo corrispondenti da New York e da Londra e da Parigi, solo in caso di necessità e temporaneamente troviamo il corrispondente da Pechino o da Buenos Aires

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07/10/2019 21:03 #41736 da guidocx84
Risposta da guidocx84 al topic Ottobre 2019 - Naufraghi senza volto

porthosearamis ha scritto:

davpal3 ha scritto:

porthosearamis ha scritto: vorrei tornare un secondo sul tema "vicinanza culturale-geografica" e in particolare sulle perplessità di Guido...

in realtà anche la distanza culturale è un dato oggettivo e riguarda la condivisione o meno di tutta una serie di elementi che ci avvicinano agli uni piuttosto che agli altri
faccio un esempio: le fiamme che colpiscono Notre Dame de Paris ci hanno lasciato tutti colpiti;
meno ci hanno colpito le immagini dei Buddha di Bamiyan, distrutti dai talebani, proprio perchè avevano un valore culturale diverso per noi


Però io continuo a porre il quesito già accennato. Quanto di questo è dovuto al ruolo dei mass media, che tendono ad enfatizzare un evento rispetto ad un altro?
Le distanze geografiche e culturali nel mondo della globalizzazione e della comunicazione istantanea sono estremamente ridotte rispetto al passato.


secondo me il ruolo dei mass media è ridotto, nel senso che gli stessi media sono soggetti a dei criteri di scelta nella presentazione delle notizie e tali criteri coincidono con la vicinanza geografica e culturale...nei tg troviamo corrispondenti da New York e da Londra e da Parigi, solo in caso di necessità e temporaneamente troviamo il corrispondente da Pechino o da Buenos Aires


Ma se avessi visitato l’Afghanistan e me ne fossi innamorato, la mia reazione probabilmente sarebbe stata diversa, magari anche più intensa a livello emotivo di quella provata per Notre Dame.
Per questo io dicevo che non è vero che all’aumentare della distanza culturale meno ci tocca l’eventuale disastro, perché dipende appunto dal tipo di culture che ci affascinano. Trovo invece molto più vero in generale essere turbato in proporzione alla distanza geografica tra la mia abitazione e il disastro. Non so se mi sono spiegato. Altrimenti mi arrendo, promesso! :D

«Heaven goes by favor. If it went by merit, you would stay out and your dog would go in.» Mark Twain

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07/10/2019 21:53 #41737 da pierbusa
Risposta da pierbusa al topic Ottobre 2019 - Naufraghi senza volto

guidocx84 ha scritto:
Ma se avessi visitato l’Afghanistan e me ne fossi innamorato, la mia reazione probabilmente sarebbe stata diversa, magari anche più intensa a livello emotivo di quella provata per Notre Dame.
Per questo io dicevo che non è vero che all’aumentare della distanza culturale meno ci tocca l’eventuale disastro, perché dipende appunto dal tipo di culture che ci affascinano. Trovo invece molto più vero in generale essere turbato in proporzione alla distanza geografica tra la mia abitazione e il disastro. Non so se mi sono spiegato. Altrimenti mi arrendo, promesso! :D


Ma davvero vi state confrontando su questa cosa?:unsure:

Oramai sentiamo estranei le persone che abitano nel nostro stesso condominio figurarsi popoli che stanno a migliaia di Km di sistanza!!!

L'avevo scritto prima che mi sembrava una teoria banalmente condivisibile. :laugh:

(Su Anna Karenina) È un'opera d'arte perfetta, che arriva assai a proposito; un libro assolutamente diverso da ciò che si pubblica in Europa: la sua idea è completamente russa.Fëdor Dostoevskij
Tanti anni nel Club e nemmeno una medaglia!

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07/10/2019 23:02 #41738 da Graziella
Risposta da Graziella al topic Ottobre 2019 - Naufraghi senza volto

SARA1984 ha scritto:

Graziella ha scritto: Ho appena letto su internet il curriculum vitae della Cattaneo nata nel 1964. Per avere 55 anni ne ha fatte di cose! Normale che un medico abbia voglia di scrivere. Non le mancano certo i mezzi culturali: ha fatto il liceo classico a Novara. Molti medici che conosco personalmente hanno questa passione, cioè la scrittura. Perché non la Cattaneo? Janacci da medico cardiologo rianimatore, mio amico, ha fatto una bellissima carriera come cantautore.
Quello che c'è di positivo in questo "saggio" per ora mi esprimo così perché sono ancora alle prime pagine, è il fatto che i suoi proventi andranno per Libanof o altre cose associazioni umanitarie del genere. Per questo motivo sono contenta di aver partecipato con il mio piccolo contributo economico ad una buona causa. Credo di non aver altro da dire sull'argomento, per ora. Passo e chiudo. (Certo ogni idea ovviamente è personale)


Cosi mi sembra che si sminuisce un pò il lavoro della scritrice che credo ci abbia messo il cuore in questo saggio , lei ha toccato con mano questa tragedia e (almneo per me ) in questo libro trasmette tutta la sua voglia di fare, le sue emozioni e le sue conoscenze per un briciolo di umanità e come dice Pierbusa ci porta a conoscenza di qualcosa che non pò trovarci indiffereti la prossima volta che si parlerà di cadaveri in mare ...ed ecco che è la conoscenza più che il viaggio a renderci più uniti e quindi più sensibili a gioie e dolori


Non fa la scrittrice, fa il medico anatomo patologo forense e ci descrive il suo lavoro fatto con amore e con umanità. Certo e mi pare ovvio. Pensa se lo facesse con sadismo: "Ah, che bello, ora squarto un cadavere, intanto non sente nulla perché è morto"Quindi questo libro è un saggio, una cronaca minuziosa di un lavoro, se vogliamo un po' particolare, ma per sempre un lavoro. Il problema che viene posto da questo medico anatomo- patologo, che invece di curare i vivi, si prenda cura dei morti, è un problema deontologico e morale. e cioè, un medico di questo tipo non riesce ad applicare il giuramento di Ippocrate, sacro o così dovrebbe alle categoria, e giustamente compie scrivendo questo libro, un gesto che più di tutti serve a lei, ed è giusto così, per mantenere la sua umanizzazione, la sua "pietas", nei confronti dei corpi che sta "violando" a fin di bene questo è ovvio, ma comunque li sta violando.
Questo è un aspetto del problema, una facciata della medaglia. E secondo me girarci intorno non serve ad affrontare un problema così drammatico, che anche senza le autopsie, è sicuramente un vero dramma, o almeno così dovrebbe essere per tutti, vicini o lontani a noi che possano esserci, questi poveri umani periti a migliaia cercando una salvezza e una vita possibile che non sono riusciti a trovare. I volti, i corpi dilaniati, l'identificazione dei morti, si, h a volte hanno la loro importanza per l'elaborazione del lutto da parte del parente, ma le ecatombe di morti non potranno mai, secondo me, impedirci di pensare a chi se la sente, che questa cosa è orribile, inaccettabile, disumana, vergognosa per ognuno di noi che viviamo comodi al caldo nelle nostre case.

"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)

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08/10/2019 08:59 - 08/10/2019 09:00 #41739 da davpal3
Risposta da davpal3 al topic Ottobre 2019 - Naufraghi senza volto

porthosearamis ha scritto:

davpal3 ha scritto:

porthosearamis ha scritto: vorrei tornare un secondo sul tema "vicinanza culturale-geografica" e in particolare sulle perplessità di Guido...

in realtà anche la distanza culturale è un dato oggettivo e riguarda la condivisione o meno di tutta una serie di elementi che ci avvicinano agli uni piuttosto che agli altri
faccio un esempio: le fiamme che colpiscono Notre Dame de Paris ci hanno lasciato tutti colpiti;
meno ci hanno colpito le immagini dei Buddha di Bamiyan, distrutti dai talebani, proprio perchè avevano un valore culturale diverso per noi


Però io continuo a porre il quesito già accennato. Quanto di questo è dovuto al ruolo dei mass media, che tendono ad enfatizzare un evento rispetto ad un altro?
Le distanze geografiche e culturali nel mondo della globalizzazione e della comunicazione istantanea sono estremamente ridotte rispetto al passato.


secondo me il ruolo dei mass media è ridotto, nel senso che gli stessi media sono soggetti a dei criteri di scelta nella presentazione delle notizie e tali criteri coincidono con la vicinanza geografica e culturale...nei tg troviamo corrispondenti da New York e da Londra e da Parigi, solo in caso di necessità e temporaneamente troviamo il corrispondente da Pechino o da Buenos Aires


Mi riferisco esattamente a questo. La nostra percezione degli eventi è influenzata da fattori casuali, come la presenza o meno di un inviato in una certa città.
Ultima Modifica 08/10/2019 09:00 da davpal3.

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08/10/2019 09:04 #41740 da davpal3
Risposta da davpal3 al topic Ottobre 2019 - Naufraghi senza volto

pierbusa ha scritto: Oramai sentiamo estranei le persone che abitano nel nostro stesso condominio figurarsi popoli che stanno a migliaia di Km di sistanza!!!


Io non sono d'accordo. Il processo di globalizzazione e la possibilità di comunicazione istantanea con persone che si trovano a (centinaia di) migliaia di km di distanza rende possibile stringere legami con persone fisicamente molto lontane e probabilmente influenza anche i rapporti con i "vicini".

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08/10/2019 10:46 #41741 da pierbusa
Risposta da pierbusa al topic Ottobre 2019 - Naufraghi senza volto

davpal3 ha scritto:

pierbusa ha scritto: Oramai sentiamo estranei le persone che abitano nel nostro stesso condominio figurarsi popoli che stanno a migliaia di Km di sistanza!!!


Io non sono d'accordo. Il processo di globalizzazione e la possibilità di comunicazione istantanea con persone che si trovano a (centinaia di) migliaia di km di distanza rende possibile stringere legami con persone fisicamente molto lontane e probabilmente influenza anche i rapporti con i "vicini".


E io mica parlavo di persone con cui si stringono legami. Si discuteva di un comune sentire distanti persone distanti. :)

(Su Anna Karenina) È un'opera d'arte perfetta, che arriva assai a proposito; un libro assolutamente diverso da ciò che si pubblica in Europa: la sua idea è completamente russa.Fëdor Dostoevskij
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08/10/2019 11:49 #41742 da Bibi
Risposta da Bibi al topic Ottobre 2019 - Naufraghi senza volto
Sono quasi alla fine della lettura, mi sta piacendo molto, tratta un tema delicato ma è scritto in modo estremamente semplice e diretto e questo credo sia uno dei punti di forza del libro.
Devo dire che quest'anno con Il corso dell'amore e Naufraghi senza volto ho avuto modo di avvicinarmi ai saggi che ho sempre guardato con un po' di terrore in più rispetto alla narrativa e per questo non posso fare a meno che ringraziare il Club e voi. :) Sono molto contenta che sia venuta fuori una bella discussione con tanti spunti di riflessione.

Per quanto riguarda la citazione di Pier, capisco che possa essere difficile capire ma trovo del tutto normale che un uomo si entusiasmi del proprio lavoro, al contrario non esisterebbero le passioni. Questo non vuol dire che un avvocato penalista provi piacere a tirare fuori dalle carceri gli assassini, o che un barman provi piacere a far ubriacare la gente, per fare due esempi comuni e pure idioti! :laugh: :laugh: :laugh:
Secondo me tutto sta nel saper vedere il lato migliore della situazione: i protagonisti del libro non vedono l'ora di poter esaminare un corpo per poter dare risposte alle famiglie, un medico non vede l'ora di mettere mano su un tumore gigante per poter dire di averlo sconfitto, ecc. ecc.
Quindi, sì, è un'immagine dura, però è reale! Certo è che un anatomopatologo non ha le stesse responsabilità di un barman.. questo è chiaro e lo sottolineo.

Invece rispondendo a Guido credo che viaggiare sia un modo straordinario per avvicinare le culture, quindi capisco il suo discorso. Ogni volta che si torna a casa da un viaggio è risaputo che si torna con un pezzettino in più che è proprio quello che ci porta ad empatizzare poi con quel paese/cultura, e aggiungo che anche la lettura aiuta. Quanti dopo aver letto questo libro si sentono più vicini alla questione migranti? Questo è un esempio lampante di come la lettura e i libri, ma soprattutto la conoscenza, possono colmare vuoti grandi come oceani.
La catastrofe in Giappone ti tocca perché hai vissuto il Giappone, una catastrofe in India ti tocca lo stesso (perché sei umano) ma in modo diverso da come ti tocca quella in Giappone, seppur siano due posti lontanissimi da te.

Resto comunque convinta, e sono sicura anche voi, che una cosa non la capisci fino in fondo se non l'hai provata sulla tua pelle.

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09/10/2019 12:01 #41744 da FrancescaeP
Risposta da FrancescaeP al topic Ottobre 2019 - Naufraghi senza volto
Tornando un attimo alla realtà.. avete pensato che probabilmente la dottoressa Cattaneo proprio in questi giorni avrà del nuovo lavoro a Lampedusa?
Ammetto che aver sentito la notizia del naufragio di 2 giorni fa proprio durante la lettura di questo libro (quasi finito) mi ha colpita molto.. non riesco a togliermi dalla mente la frase sentita al telegiornale (tra l'altro l'hanno ripetuto più volte) secondo cui la più giovane delle donne ritrovate morte aveva solo 12 anni, come se esistesse una qualche parte del mondo in cui a 12 anni una ragazzina è già una donna, come se in fondo fosse meno importante che se fosse stata italiana, sicuramente in quel caso l'annuncio sarebbe suonato più tipo "era presente anche una minore di soli 12 anni".
So che non cambia il succo della questione.. è solo un modo diverso di comunicare la stessa cosa.. in ogni caso che brutto mondo :(
I seguenti utenti hanno detto grazie : Bibi

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Avatar di mulaky mulaky - 29/10/2025 - 10:03

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Avatar di Marialuisa Marialuisa - 16/10/2025 - 17:22

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Buongiorno, sono un appassionato di cinema e romanzi di vario genere. Il mio autore preferito è John Fante, ultimamnete leggo molto i gialli di Manzini. Mi piace scrivere.

Avatar di Nonna Iaia Nonna Iaia - 10/10/2025 - 10:14

Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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