Sabato, 06 Settembre 2025

Febbraio 2021 - Shakespeare and Company

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11/02/2021 19:33 #50821 da Marialuisa
Risposta da Marialuisa al topic Febbraio 2021 - Shakespeare and Company
Help! Sono terribilmente indietro sulla tabella di marcia! Ho appena terminato il sesto capitolo...:blush: diciamo che non trovo la lettura tediosa... ma neanche accattivante...forse dipenderà dalla mia scarsa dimestichezza con questo genere :unsure:
La lettera di Bernard Shaw, però, mi ha fatto sorridere: ho apprezzato molto lo stile, l'epiteto con cui apostrofa Sylvia è davvero irresistibile!!:laugh:
Mi ha molto divertito la similitudine azzardata tra l'intento didascalico dell'opera di Joyce e la modalità irlandese per inibire le deiezioni feline...:laugh: :laugh:

"Prendete la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall'alto, non avere macigni sul cuore"
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11/02/2021 19:51 #50823 da elis_
Risposta da elis_ al topic Febbraio 2021 - Shakespeare and Company
Sto procedendo un po' a rilento anch'io perché devo ammettere che sto trovando faticoso seguire il filo e, sopratutto, trovo un po' noiosetti alcuni capitoli tipo il 14 in cui mi sembra di leggere semplicemente un elenco di nomi buttato lì a casaccio! Mentre prima era più avvincente seguire la storia perché comunque c'erano personaggi e personalità nonché "spaccati di vita quotidiane" (quotando Francis qui sotto con cui mi trovo perfettamente d'accordo!)

Quello che trovo affascinante di questo tipo di libri è lo spaccato di vita vera di giornate trascorse di cui non si avrebbe memoria.
Leggere, ad esempio, che la mattina del 2 febbraio 1922 una donna attendeva, in una stazione ferroviaria parigina, il treno da Digione. Il capotreno, alle sette del mattino, una votla giunto in stazione, consegna alla donna due copie di un libro. Una di queste copie, la Beach la porta subito da Joyce come regalo di compleanno. L'altra la espone imprudentemente (e un po' sprovvedutamente, direi) in vetrina nel suo negozio.
Uno spaccato di una giornata parigina vissuta davvero. Non trovate che sia meraviglioso da leggere???

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11/02/2021 19:56 #50824 da elis_
Risposta da elis_ al topic Febbraio 2021 - Shakespeare and Company



Nel capitolo 13 si parla di un concerto così rivoluzionario che la gente ha cominciato a darsi pugni, a litigare e urlare. Ho cercato il pezzo su youtube e riesco a immaginarmi il perchè della reazione, era sicuramente molto diverso da quel che la gente era abituata a sentire nelle sale da concerto di inizio Novecento! Questo è stato un altro episodio che ho molto apprezzato, riesce a farti immaginare benissimo che tipo potesse essere Pound.


Grazie per il video, mi domandavo cosa avessero ascoltato di così scandaloso da suscitare quelle reazioni! È sicuramente un pezzo fastidioso da ascoltare (almeno per un orecchio ignorante come il mio) ma prendersi a pugni mi sembra comunque una reazione esagerata! :laugh:

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12/02/2021 15:11 #50833 da Francis
Risposta da Francis al topic Febbraio 2021 - Shakespeare and Company



Ho atteso di terminare il Capitolo 13 per commentare, ma già sapevo che sensazioni avrei provato.
Io sono un detrattore all'ennesima potenza della musica d'avanguardia, che secondo me ha instradato la Musica Classica verso la sua decadenza totale. Oggi la Musica Classica, cioè quella scritta appositamente per essere considerata innovativa e di neoavanguardia, è completamente scollata dal pubblico e rimane d'élite, come mai la musica è stata nel corso della sua storia.
Se Ezra Pound talmente tanto si dimenava dalle logge per difendere quest'opera, tanto che pareva cadesse giù in platea, io sarei stato giù dabbasso pronto a litigarci con acerrima acredine!!!
Con ciò non voglio dire che non capisca il significato storico del periodo. Il futurismo, il surrealismo... per carità. Ma questi atteggiamenti di avanguardia secondo me hanno allontanato il pubblico, che si è avvicinato a stili ben più semplici e poco interessanti.

Un appunto, poi, a margine del capitolo: l'incontro con Gershwin è relegato a mezza paginetta alla fine del racconto del concerto di Anthelm... A distanza di tempo mi fa sorridere, visto che il primo è considerato il ponte tra classicismo e jazz, mentre il secondo non è nemmeno citato nei libri di Storia della Musica...


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12/02/2021 19:19 - 12/02/2021 19:59 #50844 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Febbraio 2021 - Shakespeare and Company


Ho atteso di terminare il Capitolo 13 per commentare, ma già sapevo che sensazioni avrei provato.
Io sono un detrattore all'ennesima potenza della musica d'avanguardia, che secondo me ha instradato la Musica Classica verso la sua decadenza totale. Oggi la Musica Classica, cioè quella scritta appositamente per essere considerata innovativa e di neoavanguardia, è completamente scollata dal pubblico e rimane d'élite, come mai la musica è stata nel corso della sua storia.
Se Ezra Pound talmente tanto si dimenava dalle logge per difendere quest'opera, tanto che pareva cadesse giù in platea, io sarei stato giù dabbasso pronto a litigarci con acerrima acredine!!!
Con ciò non voglio dire che non capisca il significato storico del periodo. Il futurismo, il surrealismo... per carità. Ma questi atteggiamenti di avanguardia secondo me hanno allontanato il pubblico, che si è avvicinato a stili ben più semplici e poco interessanti.


Io non ascolto musica in generale quindi non faccio molta differenza tra musica di avanguardia o meno,, però il tuo commento mi ha fatto pensare che in realtà il raccontare quell'episodio sottolinea ancora di più l'epoca di fermento e cambiamento culturale rappresentata in quegli anni. Non trovi infatti che la tua critica a Pound e Antheil possa esser simile alle critiche che volgevano a Joyce (le critiche non sulla volgarità, quanto sullo stile e sul fatto che non volesse attenersi alle 500 parole, più che sufficienti per esprimersi in inglese)? Secondo me è un parallelo bellissimo che la Beach ci ha presentato. Era un'epoca in cui si voleva osare, in cui si credeva nell'arte, sia letteraria che musicale (e sicuramente anch figurativa), e anche per questo c'era una forte sintonia tra letterati e musicisti. La Beach descrive secondo me appassionatamente il rapporto che gli scrittori avevano con la musica, il legame che veniva a crearsi tra letterati e musicisti e in cui spesso una persona si dilettava con passione in entrambi i campi. Questo è avvenuto sicuramente in tutte le epoche, ma negli anni e nell'ambiente raccontati dalla Beach secondo me è stato determinante per creare movimenti di avanguardia (la Beach si riferisce spessissimo al Dada parlando di poesie, mentre io conoscevo il movimento prevalentemente dal punto di vista delle arti figurative!).

Quindi: secondo me il discorso che fai tu non è solo relativo alla musica. Proprio di recente nella discussione sul Colibri di Veronesi si parlava del romanzo "postmoderno", che non so, forse si può paragonare alla musica pop o teen pop, o forse a quel che tu definisci "stili ben più semplici e poco interessanti" :) . "Purtroppo" si parla sempre di gusti, nel senso che un canone del bello non esiste, specialmente in campo artistico. I gusti sono personali e molto figli del proprio tempo (vedi il concetto di moda e il fenomeno che riusciamo con facilità ad accettare con facilità cose che 20 anni fa erano inimmaginabili o molto "avanguardistiche").

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert
Ultima Modifica 12/02/2021 19:59 da bibbagood.
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12/02/2021 19:24 #50845 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Febbraio 2021 - Shakespeare and Company

Help! Sono terribilmente indietro sulla tabella di marcia! Ho appena terminato il sesto capitolo...:blush: diciamo che non trovo la lettura tediosa... ma neanche accattivante...forse dipenderà dalla mia scarsa dimestichezza con questo genere :unsure:


Non ansiarti :laugh: :laugh: Secondo me questo libro va benissimo leggerlo a piccole dosi, da affiancare a qualcos'altro (tipo la maratona dei Tudor :lol: ), perchè non è un romanzo, la bellezza sta secondo me nei singoli episodi sparsi e raccontati qua e là. Tanto la Beach parla dei personaggi senza introdurli, come se tutti quei nomi dovessero dirci qualcosa e dovessimo sapere a cosa si sta riferendo quando dice cose "quando X morì in quel modo restai molto colpita" senza minimamente dirci quale fosse sto modo :pinch: Quindi se leggi un capitolo ogni tanto non devi aver paura di esserti dimenticata nomi o fatti :laugh: è una continua scoperta volta a farci condividere la vita che l'autrice ha vissuto per una ventina d'anni :)

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert
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12/02/2021 22:43 #50853 da vanna
Risposta da vanna al topic Febbraio 2021 - Shakespeare and Company
Finito di leggere questo libro che definirei un diario, una cronaca in cui l'autrice racconta la storia della libreria che ha creato a Parigi e che negli anni venti del secolo passato e' stata luogo d'incontro di famosi e meno noti scrittori, pittori, musicisti..
Lo stile è semplice ma garbato , la lettura gradevole, almeno per me, e fin verso il capitolo 13 sono stata piacevolmente attratta dall'atmosfera che si respirava in questo ambiente frequentato da scrittori come Hemingway ,Gide ma soprattutto Joyce che grazie alla proprietaria vedrà la pubblicazione del suo Ulisse rifiutato da diversi editori. Questa la parte che più ho apprezzato e che mi ha fatto ripensare ad aspetti che durante la lettura impegnativa e complessa dell'opera non mi erano chiari del tutto.
Aneddoti, fatti di vita quotidiana ti aiutano a darti un'impressione dell'autore talvolta diversa da quella che ti eri costruita.
Confesso che l'ultima parte l' ho trovata noiosa i nomi di personalità minori o per nulla conosciute erano stati fin troppi, l'interesse diminuisce e si fa fatica a portare a termine la lettura.
A parte questi ultimi aspetti la storia della Shakespeare and Company è stata una scoperta gradita.

Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk
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13/02/2021 09:03 #50856 da Francis
Risposta da Francis al topic Febbraio 2021 - Shakespeare and Company
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Io non ascolto musica in generale quindi non faccio molta differenza tra musica di avanguardia o meno,, però il tuo commento mi ha fatto pensare che in realtà il raccontare quell'episodio sottolinea ancora di più l'epoca di fermento e cambiamento culturale rappresentata in quegli anni. Non trovi infatti che la tua critica a Pound e Antheil possa esser simile alle critiche che volgevano a Joyce (le critiche non sulla volgarità, quanto sullo stile e sul fatto che non volesse attenersi alle 500 parole, più che sufficienti per esprimersi in inglese)?


Hai assolutamente ragione! ;)
Infatti io Joyce non l'avrei mai acquistato. Mai avrei firmato la sottoscrizione in libreria per l'acquisto del libro. Ma per lo stile, non di certo per la volgarità (che è una critica anche un po' relativa, che lascia il tempo che trova).
Lo stile del flusso di coscienza è molto meglio espresso in altri autori. Ad esempio Virginia Woolf col suo bellissimo Le onde...
Non si può non negare quanto un libro come l'Ulysses sia lontano dal pubblico. Questa ricerca d'avanguardia che si è avuta in tanti ambiti della cultura (letteratura, musica, arte) ha allontanato l'arte e la bellezza dalla gente ed io, nel mio piccolo, questo aspetto lo biasimo. Opere di estrema grandezza, come ad esempio la lirica di Verdi e Puccini, non erano scritti perché fini a se stesse, ma per essere fruite dal grande pubblico, che pure in alcune occasioni non apprezzava (ad esempio Madama Butterfly fu fischiata alla prima...). Però la Bellezza che c'è dentro quella Musica è indiscutibile ed è il motivo per cui ancora oggi riempie i teatri quando viene eseguita... Se vai al concerto di un compositore d'avanguardia trovi la solita ghenga d'élite (scelta di parole non casuale).

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13/02/2021 18:46 #50871 da Mattia P.
Risposta da Mattia P. al topic Febbraio 2021 - Shakespeare and Company
Sono a circa il 75% del libro e concordo con chi ha trovato un po pesante una lunga parte in cui si avvicendano in rapida successione una serie di personaggi di cui non si fa nemmeno in tempo a fare la conoscenza che già sono volati via; quasi clienti di passaggio.

Mi ha colpito invece la vicenda e la persona del poeta Fargue. Un personaggio istrionico che certamente ha rivitalizzato il racconto. Persona sicuramente difficile da gestire e da avere come amico, ma con cui chiaramente non ci si annoiava.

Su Wikipedia viene descritto come malinconico e dall'acuta sensibilità, probabilmente per il fatto di esser stato riconosciuto dal padre solo all'età di 16 anni.

"Bea sostiene che leggere è un'arte in via di estinzione e che i libri sono specchi in cui troviamo solo ciò che abbiamo dentro di noi, e che la lettura coinvolge mente e cuore, due merci sempre più rare"

Carlos Ruiz Zafon

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14/02/2021 15:01 - 14/02/2021 15:22 #50890 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Febbraio 2021 - Shakespeare and Company

Mi ha colpito invece la vicenda e la persona del poeta Fargue. Un personaggio istrionico che certamente ha rivitalizzato il racconto. Persona sicuramente difficile da gestire e da avere come amico, ma con cui chiaramente non ci si annoiava.

Su Wikipedia viene descritto come malinconico e dall'acuta sensibilità, probabilmente per il fatto di esser stato riconosciuto dal padre solo all'età di 16 anni.


Vero, anche Fargue ricopre una dei paragrafi-perle di questo libro, che non conoscevo.

Ho trovato qui delle belle foto dell'epoca (quanto meno le prime che appaiono nella pagina), e della libreria, vi consiglio di accompagnare la lettura guardandone qualcuna , così da essere ancora più partecipi dell'aria che si respirava in quella libreria: www.gettyimages.it/immagine/sylvia-beach...ach&sort=mostpopular

Ho trovato anche un'intervista a Sylvia Beach, quando da anziana racconta le vicissitudini della pubblicazione dell'Ulisse. Qui potete trovare la versione ridotta (poco più di un minuto), con possibilità di sottotitoli in inglese:


Altrimenti qui quella integrale (24 minuti, ma con youtube si può accelerare la velocità :laugh):


Dopo aver letto le sue memorie, è bello anche vederla e sentire raccontare di persona :)

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert
Ultima Modifica 14/02/2021 15:22 da bibbagood.
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