Ragazzi non so se mi unirò a voi, pensavo ci fosse la versione eBook.. al momento non riesco a procurarmi la copia cartacea.

NON AVEVO LETTO CHE COMINCIAVAMO A DISCUTERNE LUNEDI', PERDONATEMI!!

guidocx84 ha scritto:

Sono aperte le discussioni sul Libro del Mese di Febbraio 2021: "Shakespeare and Company" di Sylvia Beach.

Come sempre inizieremo a discuterne dal primo giorno del mese. Avete ancora un paio di giorni per procurarvelo

Modera la discussione Anna96. Buona lettura a tutti!

Allora, visto che la discussione è già aperta anche se qualche giorno in anticipo, non ho potuto non cominciarlo!!
Io adoro le biografie!! Insieme ai saggi, sono il mio genere preferito!!
Già leggendo il primo capitolo ho incontrato tanti personaggi conosciuti della storia americana ed è stato già piacevolissimo!!

L'Italia, nel primo capitolo, non ci fa una gran bella figura...
Più volte ho sentito di gente che si è ritrovata registrata con un nome diverso all'Anagrafe di qualche posto per colpa dell'incompetenza dei funzionari municipali...
Mi riferisco a Carlotta Welles.

Già mi piace questo libro!!!

Bibi ha scritto:

Ragazzi non so se mi unirò a voi, pensavo ci fosse la versione eBook.. al momento non riesco a procurarmi la copia cartacea.

Bibi se per te non è un problema leggerlo in inglese posso indicarti dove trovarlo

Mi spiace molto per questa cosa dell'ebook non capisco perché non l'abbiano fatto!

Anche per me le biografie o comunque i libri tratti da storie vere sono tra i miei preferiti! Forse perché non riesco ad a togliermi l'impostazione molto scolastica del voler sempre imparare qualcosa quando leggo

Credo di iniziare la lettura già da domani, ma ho dato una veloce letta all'introduzione e già promette molto bene

Margarethe ha scritto:

Bibi se per te non è un problema leggerlo in inglese posso indicarti dove trovarlo

Non sono molto brava con le lingue, posso provare... in qualche modo farò

Ciao a tutti!
Anche io ho iniziato la lettura...
Ho letto l'introduzione e le prime 40 pagine e devo dire che promette bene. Non sono una fan particolare di saggi e biografie, ma questa ha una tematica e una storia veramente bella e stimolante. Inoltre, fino ad ora, la trovo ben scritta.
Quindi buona lettura a tutti!

La bellezza di leggere un libro incentrato su una vita vera sta nel poter ritrovare luoghi, situazioni e personaggi all'interno della narrazione.
Ad esempio la Beach parla della sua prima abitazione a Parigi, nel 1916, al Palais Royale e vi consiglio di leggere la descrizione che si fa su Wikipedia di questo luogo che per secoli, prima della riqualificazione del quartiere, come scrive la stessa autrice, ha rappresentato uno dei punti di attrazione principale della vita francese.

Poi, se mi racconti che nella piccola libreria di Adrienne Monnier spesso c'erano intermezzi musicali di Erik Satie e (soprattutto) di Francis Paulenc, come faccio a non invidiarti???

Buongiorno a tutti, un po' prematuramente ho terminato questa lettura. Non faro' spoiler, devo dire che ho trovato questa biografia assolutamente piacevole come lettura e un bel tuffo nel passato agli anni venti. Parigi in quegli anni era la capitale artistica del mondo e si respirava aria di liberta', a differenza dell'America in cui regnava il Proibizionismo. Sarebbe interessante, quando si potra' ritornare a viaggiare, potere visitare questa graziosa libreria piena di ricordi e di storia. Buona lettura a tutti.

Grazie Francis per l'approfondimento, in effetti è davvero interessante la storia del Palais Royal, io probabilmente sarei andata oltre senza farci troppo caso

Comunque anche io ho letto le prime 40 pagine e per ora sono molto soddisfatta per prima cosa sto apprezzando lo stile di scrittura di Sylvia Beach che, nonostante non fosse una scrittrice, riesce nell'intento di creare una storia avvincente che tenga i lettori incollati e soprattutto non si perde in dettagli superflui o eccessivamente personali che potrebbero essere poco Interessanti per il lettore del 2021.

Come tutte le volte che leggo libri di questo tipo (biografie/saggi su autori del passato) una delle mie prime riflessioni è: quante cose non conosco e probabilmente non conoscerò mai infatti L'autrice inizia a citare tutta una serie di autori molto popolari all'epoca, sia inglesi che francesi, che però a me sono completamente sconosciuti e dubito che le loro opere siano oggi pubblicate da qualche editore italiano. Insomma queste opere sono destinate ad essere perse per sempre?

Anche io ho pensato al contrasto tra la situazione Americana, appunto dominata dal proibizionismo, e invece la libertà molto più ampia di cui si godeva a Parigi: secondo me per una donna non doveva esserci proprio paragone tra le due realtà, infatti si capisce che Sylvia Beach alla fine è stata molto contenta di rimanere a Parigi

Proseguo con la lettura e ci risentiamo i prossimi giorni