Ancora non ho terminato il libro però sono d'accordo con te Claudia sulla partenza interessante e sul perdersi dopo. Ogni ulteriore pagina che leggo, mi viene da chiedere quando si arriverà al nocciolo della questione. Sono ancora curiosa di scoprire cosa è accaduto al party e di capire perchè Martin viene interrogato dalla polizia, però mi sembra che l'autrice voglia allungare il brodo e questo mi indispettisce.

Ciao.
Ho appena finito il libro. L'ho letto in pochi giorni perché l'ho trovato scorrevole, mi intrigava molto e da subito ha acceso la mia curiositá e la voglia di arrivare presto al finale ma... c'é stata un po' di delusione

1) Non sono riuscita a simpatizzare con nessuno dei personaggi (é la prima volta che mi capita)
2) Concordo con tutti coloro che hanno notato i molti argomenti "superflui" o comunque lasciati in sospeso
3) Non c'é un finale effettivo, concreto.

Un libro é sempre una buona opzione e, nonostante quanto sritto sopra, lo valuto con un piú che sufficiente.

Ho terminato anche io la lettura del mio primo Libro del Mese insieme a voi e devo dire che mi sento soddisfatta.

Ho trovato lo sviluppo della trama nelle mie corde, nonostante tutti i flashback, perché penso che le digressioni siano state funzionali alla comprensione della storia. Ho apprezzato molto la ricercata precisione nel linguaggio e la presentazione introspettiva dei personaggi - Martin assolutamente e volutamente inquietante direi -.

L'unica delusione l'ho percepita nel finale. Dopo un libro del genere, mi sarei aspettata qualcosa di più di un "il ricco vince sempre" e di un'immagine ostentata dell'ossessione del protagonista, che, come nei polizieschi americani, continua a spiare la vita dell'(ormai ex-)amico, con uno di quei tabelloni a punti,frecce e ritagli di giornale.

In ogni caso, è stato un ottimo inizio per la mia avventura nel Club del Libro e ringrazio chi ha suggerito e scelto questo titolo!

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Terminato il libro del mese che ho paragonato ad un soufflé inizialmente molto promettente ma che poi si sgonfia improvvisamente.
Il party non è un romanzo da condannare totalmente, la Day scrive bene e un'altra chance la merita almeno dal mio punto di vista.
I personaggi sono stati caratterizzati bene, soprattutto Martin che è il protagonista, ma anche gli altri, leggendo mi sono fatta un'idea abbastanza compiuta della personalità di Lucy, Ben, Serena, Jarvis, Fliss, George...

La storia non sarebbe neanche male, solo che è stata tirata troppo per le lunghe, l'interrogatorio di Martin è stato estenuante dal punto di vista della lettura, per poi non dire nulla.
La parte peggiore il finale, è veramente orrendo, di una banalità assurda.
Se dovessi esprimere un voto 6,5.

Nautilus ha scritto:

Terminato il libro del mese che ho paragonato ad un soufflé inizialmente molto promettente ma che poi si sgonfia improvvisamente.

Anche io ho terminato il libro da giorni ormai, mi sono presa del tempo per leggere tutti i commenti e per raccogliere le idee. Trovo calzante il paragone di Nautilus, o almeno lo è per me Un soufflè, ma nel mio caso potrebbe trattarsi di un qualsiasi impasto visto che sono pessima ai fornelli
La storia non è male, prende infatti ho letteralmente divorato le prime 200 pagine circa, la Day infatti svela pian piano e questo cattura poi il suo punto di forza è lo stile, scorrevole, fine e sagace. Però ecco questo crescendo di interesse si smorza arrivata ad un certo punto, quando sembra ormai evidente come andrà a finire...ecco ed io una volta immaginato e capito il finale ne sono rimasta delusa, davvero troppo banale. è un vero peccato! Il libro in sostanza mi è piaciuto, è una lettura che trasuda amarezza, i personaggi sono messi a nudo nelle loro parti più vere e in un certo senso peggiori, le loro debolezze e paure. è stato incredibile per me non simpatizzare per nessuno di loro, non si è creata nessuno empatia, sono tutti alquanto disprezzabili e meschini e Martin per quanto mi riguarda è pure inquietante. In definitiva l'ho letto con piacere, in gran parte spinta dalla curiosità di scoprire di più mentre sul finale per scoprire se effettivamente l'autrice mi avrebbe deluso.
Consiglierei questo libro come LETTURA DA VACANZA!

Sono riuscita a terminare un libro del mese in tempooo!! Leggo tutti i vostri commenti e torno a lasciarvi il mio parere.

Ciao ragazzi, a mente fredda e dopo aver letto tutti i vostri commenti non posso che allinearmi al pensiero della maggioranza.

Mi aspettavo una storia più complessa, più dolorosa.. e invece mi sono ritrovata davanti una lettura scorrevole, sì, ma che non mi ha lasciato praticamente nulla. Dov'è Ben in tutta la storia? A dire solo vecchio mio a destra e a manca?! È totalmente assente anche nella scena

Rifletto sul fatto che per tutto il tempo Martin viene descritto come la piccola ombra di Ben, ma dove sarebbe Ben se non ci fosse stato Martin? La Piccola Ombra le ha salvato la reputazione e la vita.

Come molti di voi anche io avrei preferito approfondire certi episodi che l'autrice sembra aver buttato lì per darci conferma di quello che pensiamo, e a parer mio erano cose veramente inutili, l'esempio maggiore è l'episodio del cameriere. Lo trovo totalmente inutile, e soprattutto la sequenza di questo episodio non mi è piaciuta affatto con tutte quelle e di congiunzione... "e camminavo e guardavo e andavo e allora i pantaloni e e e e".. boh.

Peccato, era una storia piena di potenziale ma secondo me l'autrice non è riuscita a giocarsela bene.. più dell'ossessione il libro è una critica verso i ricchi nei confronti dei cosiddetti nessuno.

Hi terminato il.libro da 15 giorni . Appena terminata la lettura non avevo niente da dire . Il vuoto . Ho.letto tutti i commenti . Anche io ho notato come molti che l'autrice ha messo troppa tensione e dopo la meta del.libro si era quasi spenta la curiosità.
Il finale invece non l'avevo immaginato , avevo.ipotizzato la morte di Ben per mano di Martin , infatti a carte scoperte il finale mi e piaciuto , mi ha sorpreso e incuriosito.

In conclusione la lettura e stata piacevole e ha soddisfatto le mie aspettative

ho appena terminato la lettura di questo libro e di tutto questo topic nel Forum.

Io l'ho trovato un libro meraviglioso, scritto con sapienza e bravura!
I piani narrativi che si intrecciano sono geniali; la vita narrata dai diversi punti di vista e nelle diverse epoche si delinea in maniera compiuta e totale.

Ho letto in alcuni commenti nel topic che qualcuno non ha apprezzato il fatto che il libro si dilati troppo, che non arrivi mai al nocciolo della questione.
Invece secondo me è proprio qui il bello dell'opera: il nocciolo della questione era già delineato all'inizio, in uno dei primi capitoli. Il bambino di Lucy e Martin!
Io sono rimasto per tutta la lettura del libro con il pensiero fisso in testa di quanto poco abbia potuto influire quell'episodio sulla vita di coppia dei due protagonisti. Era assurdo che non se ne fosse più parlato. E' un argomento enorme da affrontare per una coppia, soprattutto visto il rifiuto categorico di Martin ad avere bambini e il gesto compiuto da Lucy.
Quello è il momento in cui il matrimonio è finito! 
Io sono rimasto per tutto il tempo a pensare: possibile che questo non influisca sulla vita di Lucy e di Martin?
Ed invece è proprio quello il motivo scatenante della furia di Lucy e del cosiddetto "incidente" della sera del party! Perché Lucy scatta proprio quando Serena le dice che un bambino le addolcirebbe la vita!!!

Io l'ho trovato assolutamente geniale!
Ho pensato, a quel punto: ecco il grande rancore che era stato covato per tutto il tempo e che alla fine è esploso!

I personaggi sono delineati in una maniera brillante.
Ben ne esce vincitore su tutti i fronti. Sia nel male (il non aver assunto le proprie colpe per l'episodio di Vicky, sotto la protezione della potente famiglia), sia soprattutto nel bene, perché è coerente con il suo ruolo, col suo personaggio. Lui è così come lo si vede. 

Una frase, che racchiude in maniera completa l'ossessione di Martin, è: "Quanta fatica ci vuole ad essere spontanei!"
Lui la dice in relazione a quanto abbia faticato per assomigliare in tutto e per tutto a Ben.
E' lui che ha costruito l'amicizia con Ben sui presupposti peggiori e non se ne rende conto neppure quando l'amicizia si rompe, né ancora quando, due anni dopo, dichiara di essersi messo le cose alle spalle, dichiara che lui non ruota più intorno al Sole di Ben, ma nello studio del cotatge ha imbastito una camera simile a quella dei peggiori stalker psicopatici...

Non so se si è capito quanto mi sia piaciuto questo libro!
Devo ringraziare il Club, perché io tendo a non leggere romanzi e di certo questo in libreria non l'avrei comprato mai.

Ho appena iniziato a leggere questo libro, sono alle prime pagine e volontariamente non mi sono soffermata sui messaggi che precedono.
Di primo acchito, leggendo la recensione mi è venuto da accostare, con tutti i distinguo del caso, questo libro con il film "Il talento di Mr. Ripley", mi pare che i due protagonisti siano molto simili.  Entrambi di modesta estrazione e di buona cultura che fanno di tutto per essere ciò che non sono.
Procedo con la lettura