Sono arrivata al decimo capitolo e la metafora dei cani continua:
Il pastore tedesco di Royal urina su una cabina: "Royal provò un piccolo moto di orgoglio per quel gesto, che rinnovava un primordiale istinto territoriale. Marcando quella porta con la sua limpidissima urina, il cane identificava il piccolo territorio che era passato sotto il dominio del suo padrone".
Quindi i cani sono anche un´arma per imporre e ricordare la propria superiorità territoriale.
Una cosa ricorrente è il ruolo delle videocamere e del voler riprendere tutto. Interessante, perchè in realtà è una cosa che associamo alla nostra epoca più attuale, in cui tramite il telefono viene ripreso tutto, non si è più liberi di fare la minima cosa che probabilmente si viene ripresi. Non capisco bene l´interesse per Wilder di voler fare un documentario sulla situazione nel condominio: un´idea simile dovrebbe avere una base razionale, una consapevolezza che quel che sta succedendo è degno di ripresa perchè inumano e abnorme; ma non mi sembra che Wilder abbia questa consapevolezza. è agghiacciante anche quel che dice Anne:
"Si fanno tutti i loro film laggiù" gli aveva raccontato la moglie, chiaramente affascinata dalla sua violenta esperienza, dal vivo, dei piani bassi. -"Ogni volta che qualcuno viene pestato ci sono almeno dieci videocamere in funzione."
"Li fanno vedere nella sala di proiezione. "Aveva confermato Jane. "Si ammassano là dentro tutti insieme per assistere agli attacchi dell´uno e dell´altro."
Perchè? Vedendosi ci si fomenta di più?
Sempre più spesso c´è inoltre il riferimento all´istinto sessuale, come se violenza e sesso siano due istinti in stretta relazione, perchè anche tramite il sesso si dimostra una sorta di dominio e di territorio conquistato, di superiorità e sottomissione. Tuttavia, molte delle pagine devo rileggerle più volte perchè mi sembra siano un lungo elenco di scene tutte simili, e come dice Pier, l´assenza di un approfondimento psicologico mi fa percepire il libro come una lungalista degli istinti peggiori e immotivati dell´essere umano, che però lasciano un po´ il tempo che trovano se non viene descritto cosa è che causa tale cambiamento e cosa c´è dietro. Sì, la situazione del grattacielo è il punto di rottura, ma mi sembra l´evoluzione e il precipitare degli eventi sia troppo rapida. Come Giulia, anche io non ho apprezzato molto Cecitá proprio perchè il genere non mi confa, ma là la situazione si evolve in modo molto più graduale e quindi credibile e coinvolgente.
"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert