Lunedì, 03 Novembre 2025

Gennaio 2024 - I monologhi della vagina

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04/01/2024 09:52 #65284 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Gennaio 2024 - I monologhi della vagina
Io invece non so se sono d'accordo. Sicuramente concordo con voi che bisognerebbe fare molto di più e soprattutto fare concretamente qualcosa invece che parlarne e basta; però non sono stufa di sentirne parlare, perché penso che questo sia già di per sè un enorme passo avanti. A noi sembra diventata quasi una moda sentire queste storie, ma se ci pensate è solamente da pochi, pochissimi anni che è così. Ci vuole tempo per cambiare un modo di pensare. Secondo me è già un passo avanti se per le generazioni più piccole di noi, per i ragazzi che vanno a scuola adesso, parlare di femminismo e di queste storie sia una cosa normale e parte della quotidianeità, perchè credo possa servire a maturare una consapevolezza che invece manca a chi come me è cresciuto senza che si parlasse di questi temi. Quindi secondo me anche se per ora sono spesso chiacchiere fine a se stesse, è meglio così che non parlarne.

Poi si, sono assolutamente d'accordo con voi che bisognerebbe fare molto di più. Ma penso sia chiaro che il problema è più complesso di quel che sembra, se la maggior parte della popolazione italiana non riconosce una disparità di genere, non sa cosa significhi patriarcato, e così via :-( Prima di pretendere nuove leggi, credo bisogna aspettare un cambiamento di mentalità. E per questo ci vuole tempo :-(.

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert
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04/01/2024 17:20 #65295 da Frankie
Risposta da Frankie al topic Gennaio 2024 - I monologhi della vagina

michxk.4 ha scritto:

Sono stufo di vedere e sentire storie di violenza sulle donne, che vengono trattate solo con lo scopo di fare audience e poi non si fa' nulla di concreto, anzi si stimola l'emulazione. Questo libro andrebbe letto nelle scuole. Come è scritto nel libro, la violenza non si combatte con i rigidi idealismi, ma con la cultura e l'arte che questo testo diffonde.

Sono assolutamente d'accordo con te. A proposito di scuole, approfitto della tua riflessione per estendere la questione anche in ambito educativo, perché il problema, secondo me, è anche pedagogico. Sembra banale dirlo, ma c'è una carenza paurosa sul piano dell'educazione sessuale e tutto ciò si concretizza in una realtà dove anche pronunciare certe parole causa un'ingiustificata vergogna. 
In merito a ciò ho letto poco fa un articolo interessantissimo che approfondisce questa tematica facendo un focus anche su altri Paesi:  www.focus-scuola.it/educazione-sessuale-...osa-si-fa-nel-mondo/

Ed anche sulla sessualità l'Italia è indietro, ma vedo che i programmi che parlano di cronaca di violenza proliferano a tutte le ore, non vedo un solo programma che parla di sessualità. Comunque il libro è bello, scorrevole e molto educativo.

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04/01/2024 18:21 #65298 da ChiaraPen
Risposta da ChiaraPen al topic Gennaio 2024 - I monologhi della vagina
Ciao a tutti, mi affaccio oggi per la prima volta ad una discussione di gruppo in merito al libro in questione.
i temi affrontati sono decisamente forti e, nonostante già dal trafiletto di presentazione del libro si parli di "humor trasgressivo", devo ammettere che tutto questo "humor" non l'ho percepito. Sì, ci sono parti più brillanti, forse, ma mai realmente umoristiche... per la maggior parte della lettura, il sentimento che mi ha accompagnato è stato un profondo senso di pena e angoscia, raramente di sollievo, come nei capitoli Il laboratorio sulla vagina o Perché gli piaceva guardarla
È possibile che l'intensità delle emozioni suscitate sia legato anche alla modalità di scrittura, raramente narrativa: la poesia di cui è impregnata l'intera opera, non fa altro che scavare ancora più a fondo nell'anima... mi sono ripromessa di cercare anche qualche rappresentazione teatrale, pure tramite canali tipo YouTube, per poter apprezzare (e forse, sentire e capire!) ulteriormente questo testo. 
Il movimento internazionale V-day mi ha profondamente rincuorata: in mezzo a tanta disperazione, sapere che qualcosa si è mosso per le donne e con le donne - e si continua a muovere - porta di certo una speranza! 
Ho scoperto con piacere che abbiamo un'organizzazione V-day anche in Umbria e chissà che ora non provi a seguire qualche passo con questo progetto. 

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04/01/2024 19:43 #65301 da Bibi
Risposta da Bibi al topic Gennaio 2024 - I monologhi della vagina
Mi ci ritrovo nelle sensazioni di ChiaraPen.. il libro l'ho concluso perché è talmente veloce da leggere che nemmeno te ne accorgi, eppure pesa molto il contenuto che ci è stato consegnato. 

È stato facile immedesimarsi nelle protagoniste di queste storie raccontate in modo crudo, anche se credo fermamente sia l'unico modo efficace! 

Come Bea credo che parlarne fino allo sfinimento sia una delle cose che il singolo individuo può fare per portare avanti questa battaglia, e sono d'accordo con chi dice che è un testo adatto alle scuole. 

Ho sottolineato alcune cose che ho trovato interessanti, ad esempio nel capitolo "Perché gli piaceva guardarla" la protagonista
Attenzione: Spoiler!


Poi mi ha colpito la storia delle donne di conforto, che non conoscevo e nel capitolo "Ne ho abbastanza" mi sono sentita spezzata quando ho letto questa frase: "Bisogna che le persone provino a immaginare davvero - una volta per tutte - che cosa si prova a essere invase nel corpo, la mente fatta a pezzi e l'anima in frantumi". 

Poi un giorno forse capirò anche perché in alcune storie il giorno in cui alle ragazzine arrivano le mestruazioni volano schiaffi. 
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04/01/2024 20:41 #65306 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Gennaio 2024 - I monologhi della vagina
E poi vi lamentate di me che sono troppo veloce coi libri del mese eh

Bibi post=65301 userid=1269Poi un giorno forse capirò anche perché in alcune storie il giorno in cui alle ragazzine arrivano le mestruazioni volano schiaffi. 



Mah, assurdo, già si paga col ciclo, assurdo che si debba essere ulteriormente punite anche con la violenza per qualcosa che non si è scelto né voluto Però io ho anche esempi dell'esatto contrario, che anche mi hanno sconvolto: da piccola tr ai libri che leggevo e rileggevo c'era "Strega come me" di Giusi Quarenghi e quando alla protagonista viene per la prima volta il ciclo, la famiglia fa una grande festa e questa cosa mi lasciava ogni volta perplessa; anche alcune mie compagne di scuola erano state contentissime quando gli è venuto il ciclo, perchè finalmente voleva dire che erano donne. Io non ho mai capito queste reazioni, non ho ben capito cosa è che bisognerebbe festeggiare quel giorno
Se però qui ci sono donne contente di essere nate donne e che hanno festeggiato quando gli è venuto il ciclo, fatemi cambiare volentieri idea

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04/01/2024 20:59 - 04/01/2024 21:09 #65309 da Bibi
Risposta da Bibi al topic Gennaio 2024 - I monologhi della vagina
No, non ho festeggiato nemmeno io.   Ho vissuto l'esperienza di mia sorella che è più grande quindi sapevo che prima o poi sarebbe successo anche a me. Ricordo che c'è stato il classico giro di chiamate, qualche piantino di commozione (non da parte mia, io ero scocciata ma rassegnata, della serie "che voglio fare, mi tocca") e poi l'abbiamo presa come è giusto che sia, con naturalezza, come una cosa che succede alle donne.. senza estremi né in positivo né in negativo. 

In generale non rimpiango di essere nata donna ma sono consapevole di quanto sia difficile. A volte penso che gli uomini non possano sopportare certe cose (non parlo solo di ciclo) e ricordo a me stessa quanto siamo forti. Al mio fidanzato lo dico sempre, "sono felice che tu sia nato uomo o saresti morto al primo ciclo". 

 
Ultima Modifica 04/01/2024 21:09 da Bibi.

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05/01/2024 11:13 #65315 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Gennaio 2024 - I monologhi della vagina

michxk.4 post=65277 userid=7064
A proposito di scuole, approfitto della tua riflessione per estendere la questione anche in ambito educativo, perché il problema, secondo me, è anche pedagogico. Sembra banale dirlo, ma c'è una carenza paurosa sul piano dell'educazione sessuale e tutto ciò si concretizza in una realtà dove anche pronunciare certe parole causa un'ingiustificata vergogna.
In merito a ciò ho letto poco fa un articolo interessantissimo che approfondisce questa tematica facendo un focus anche su altri Paesi:  www.focus-scuola.it/educazione-sessuale-...osa-si-fa-nel-mondo/


Ho recuperato ora l'articolo, che ho trovato molto interessante, grazie! Si rimane perplessi come alcune cose dovrebbero ormai essere scontate, e invece ci ritroviamo 50 anni indietro rispetto a Paesi a noi in teoria vicini. Ma come dicevo negli altri messaggi, non è così strano che non si prendano in considerazione questi argomenti nei programmi scolastici se la maggior parte della popolazione è convinta che non ce ne sia bisogno 

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05/01/2024 14:18 #65323 da michael.h04
Risposta da michael.h04 al topic Gennaio 2024 - I monologhi della vagina

Ho recuperato ora l'articolo, che ho trovato molto interessante, grazie! Si rimane perplessi come alcune cose dovrebbero ormai essere scontate, e invece ci ritroviamo 50 anni indietro rispetto a Paesi a noi in teoria vicini. Ma come dicevo negli altri messaggi, non è così strano che non si prendano in considerazione questi argomenti nei programmi scolastici se la maggior parte della popolazione è convinta che non ce ne sia bisogno 

Verissimo! Anch'io, comunque, sono rimasto sorpreso (in positivo) leggendo la situazione negli altri Paesi. 

"Ogni lettore, quando legge, legge se stesso." (Marcel Proust, Alla ricerca del tempo perduto)

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06/01/2024 15:25 #65340 da guidocx84
Risposta da guidocx84 al topic Gennaio 2024 - I monologhi della vagina
Ho letto le vostre riflessioni e vorrei commentare anch'io alcune di esse.

Relativamente all'esposizione mediatica di episodi di violenza sulle donne, soprattutto negli ultimi tempi, credo anch'io che non se ne parli mai abbastanza. Quindi ben venga la trasparenza su questo genere di notizie. Anzi, il parlarne, il sentire ogni giorno una nuova storia di violenza, fa riflettere su quanto il fenomeno sia più comune di quanto si pensi. È una cosa raccapricciante e credo che il rischio di un'emulazione sia inferiore al beneficio di diffondere queste informazioni per creare consapevolezza. Ritengo infatti che sapere ed accettare l'esistenza di un problema sia il primo primo passo per risolvere il problema stesso.

Tuttavia trovo assolutamente fuori luogo e fastidioso ciò a cui forse faceva specifico riferimento Frankie nel suo commento, ovvero quei talk show, quelle trasmissioni televisive che per settimane, approfittando della notizia e del dolore delle persone coinvolte, sfruttano l'evento per "riempire palinsesti".
Sono dunque a favore dell'informazione seria, della diffusione della notizia, dell'approfondimento onesto. Il confine è molto sottile ma delimita molto bene due modi completamente diversi di fare giornalismo, informazione e formazione.

A tal proposito, concordo sulla necessità di riformare il sistema scolastico italiano. L'articolo condiviso da michxk.4 è molto interessante. Ci sono paesi europei (quindi culturalmente molto vicini a noi) che prevedono nei propri programmi scolastici svariate ore di educazione sessuale ormai da più di 50 anni come ha notato Bea. Questo è il tempo che ci vuole per intraprendere un cambiamento culturale in una società. Mi sarebbe piaciuto che nell'articolo avessero correlato anche il dato dei femminicidi in un anno di riferimento per ciascuna delle nazioni. Ad ogni modo, basta fare una rapida ricerca su Internet per trovare qualche informazione in merito, ad esempio questa statistica sull'UE . Tra l'altro secondo me andrebbe re-introdotta anche l'educazione civica. Quando andavo alle elementari io (trentaquattro anni fa) facevamo educazione civica qualche ora a settimana, avevamo anche un libro di testo. E ricordo che alle medie ci portarono qualche volta al consultorio e, durante le ore di scienze, erano previste anche ore di educazione sessuale. Non so se erano iniziative spontanee delle scuole che ho frequentato io oppure se anni fa educazione civica e sessuale facevano parte dei programmi scolastici anche in Italia.

Secondo me questi dati evidenziano come l'introduzione dell'educazione sessuale nelle scuole a livello formale non dovrebbe essere considerata come l'unica soluzione al problema, anche se certamente sarebbe un primo passo importante e quindi assolutamente auspicabile.

A quanto sopra andrebbe associata almeno una solida legislazione che consenta di applicare pene certe e severe; andrebbero previsti programmi di sostegno alle donne vittime di abusi e canali a cui chi si sente in pericolo possa fare riferimento senza avere paura di ritorsioni ancor peggiori.

Venendo al libro, anche io come Chiara trovo poco humor in questo libro, anzi, è un libro che fa male. È un libro di denuncia. È una raccolta di grida disperate e richieste d'aiuto. Almeno questo è l'effetto che sta facendo a me. È come se ogni storia fosse un pugno nello stomaco, un calcio nelle palle, una coltellata, ecc.

Tratto da "Il ricordo della sua faccia".

Lei è là dentro questo macello
Dentro questa maschera mostruosa
Dentro la morte della sua stima di sé
Dentro il desiderio di lui di annientarla
Lei è là, lo giuro
L'ho sentita ansimare
L'ho sentita sospirare
L'ho sentita balbettare qualcosa
Con quella cosa che era stata la sua bocca
Io l'ho sentita. Lo giuro
Lei vive là dentro.


Ci siamo capiti... 

E allora credo sia inevitabile l'indignazione, la rabbia!

Tratto da "Ne ho abbastanza"

Ne ho abbastanza che la violenza contro le donne non sia una priorità internazionale quando una donna su tre verrà stuprata o picchiata nella sua vita - distruggere e ridurre al silenzio e sminuire le donne è la distruzione della vita stessa. [...] 

Ne ho abbastanza della passività degli uomini buoni. Dove cazzo siete? Vivete con noi, fate l'amore con noi, ci fate da padri, amici, fratelli, nutriti, accuditi ed eternamente sostenuti da noi, quindi perché non siete al nostro fianco? Perché il nostro stupro e la nostra umiliazione non vi spinge alla rabbia e all'azione?


Ribadisco, pugno nello stomaco, presa di coscienza, volontà di cambiare le cose, ma come cambiarle nel nostro piccolo? Cosa può fare ciascuno di noi per promuovere il cambiamento? Ve lo siete chiesti? Continuo la lettura (sono al 64%) e seguo con interesse questa discussione. Nel Forum da sempre la percentuale di donne è superiore alla percentuale di uomini. Personalmente sono interessato alle riflessioni di ambo le parti ma, da uomo, mi piacerebbe conoscere le impressioni di altri uomini sull'ultimo estratto che ho riportato. Grazie.

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06/01/2024 16:34 #65341 da Giami23
Risposta da Giami23 al topic Gennaio 2024 - I monologhi della vagina
Ho letto tutti i vostri commenti e mi sono fermata a riflettere.
Innanzitutto, concordo con voi sulla necessità di continuare a parlare incessantemente e senza sosta del tema della violenza di genere e di profondere ogni sforzo sull'educazione sessuale e sull'educazione sentimentale nelle scuole. Non c'è dubbio che questo vuol dire investire tempo ben speso ed energie per gettare delle solide fondamenta per una crescita umana sana. Certo non ci si può aspettare che la scuola rimedi a quello che i genitori non fanno o sbagliano. Sicuramente è soprattutto lì che bisogna fare la differenza.
Sono d'accordo anche quando qualcuno dice che i media e i social fanno un abuso delle notizie di cronaca che fanno venire fuori ancora di più la turpitudine dall'essere umano ( che è già lì nascosta) . tutti segnali di una società fondata su un' emotività handicappata, trascurata che mi fa temere che non vi sia via d'uscita. Piccoli passi si sono fatti è vero soprattutto con l'impegno delle ultime generazioni. Conquiste che prese singolarmente possono sembrare una goccia in mezzo al mare. Siamo lontani dal vero traguardo, tanto lontani ( ci pensavo guardando "C'é ancora domani", film ambientato nel primo dopoguerra eppure così attuale), però conta fare qualcosa perché ogni gesto sommato a migliaia di altri nel tempo saprà dare i suoi risultati.
Per quanto riguarda l'essere donna non posso dire di odiarlo...ma non nego che molte volte sarei voluta nascere uomo. So anche però tutto quello che essendo uomo non sarei e allora dico sono grata, davvero grata.
Questa lettura è molto intensa a tratti,come dice Guido, angosciante. Quando ad esempio parla degli stupri perpetrati dai soldati, quando parla dei femminicidi di Juarez ancora in corso, quando scopro cosa fossero le donne di conforto,  di una donna seppellita ogni giorno dalla cultura del Burqa...ecc.
Fa male e c'è rabbia, tanta rabbia. Come non capire, anche in situazioni di minor gravità, quanto possa essere doloroso essere donna o semplicemente cosa voglia dire dover essere donna ogni giorno? Chi di noi non è stata molestata almeno una volta? Chi non è stata discriminata? Se solo ognuna di noi del cdl scrivesse qui le sue esperienze potremmo andare avanti per ore e ore.
Hai ragione Bea bisognerebbe parlare denunciare ma non è così facile. Le tue parole le sento le condivido ma so anche quanto è difficile difendersi dalla violenza, difendersi dalla molestia, dalla discriminazione e dagli insulti. Fa paura, ci vuole coraggio e non sempre basta.
Spesso urli solo che scopri che il mondo ti ha tagliato le corde vocali o è stato anestetizzato dall'effetto che fanno quelle parole e il tuo è un suono muto..si sente solo il caos e le voci di quelli autorizzati a parlare più forte di te, la cui parola conta. Questo mi fa rabbia, questo a volte mi ha fatto dire è tutto inutile. Ma non per questo mi sono mai arresa.
Continuare a parlarne come dicevi, credo serva anche per rincuorare le donne per ritrovare le energie per dare ancora battaglia.

Ad ogni modo prima di questa lettura non sapevo molte cose, tra cui dell' esistenza del v day

 

“Interrogo i libri e mi rispondono. E parlano e cantano per me. Alcuni mi portano il riso sulle labbra o la
consolazione nel cuore. Altri mi insegnano a conoscere me stesso.”

(Francesco Petrarca)
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Avatar di mulaky mulaky - 29/10/2025 - 10:03

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Avatar di Marialuisa Marialuisa - 16/10/2025 - 17:22

Ciao! Ma mi sono persa il resoconto dell'ultimo raduno di Bologna?? Mi piacerebbe molto leggere il seguito della "saga" !! Dove posso trovarlo??

Avatar di monteverdi monteverdi - 14/10/2025 - 12:55

Buongiorno, sono un appassionato di cinema e romanzi di vario genere. Il mio autore preferito è John Fante, ultimamnete leggo molto i gialli di Manzini. Mi piace scrivere.

Avatar di Nonna Iaia Nonna Iaia - 10/10/2025 - 10:14

Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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