Martedì, 04 Novembre 2025

Marzo 2024 - Frankenstein

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20/03/2024 16:03 #66533 da Sax2787
Risposta da Sax2787 al topic Marzo 2024 - Frankenstein
Libro finito! Mi è piaciuto molto!Anche secondo me il vero mostro è Victor, troppo concentrato verso se stesso ed è anche per questo che non capisce la minaccia della creatura a proposito della notte di nozze…Questo libro fa riflettere sulle ossessioni dell’uomo, alcune volte prima di precipitarsi in un progetto conviene meditare e guardare le cose in modo più distaccato. Victor secondo me è una persona sola come la sua creatura, ha parenti ed amici ma in realtà non ha nessuno con cui confidarsi, qualcuno che gli faccia comprendere gli aspetti negativi del suo progetto o gli possa consigliare come rimediare alle sue azioni.
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20/03/2024 16:14 #66534 da SARA1984
Risposta da SARA1984 al topic Marzo 2024 - Frankenstein
io sono poco più che alla metà e mi sta lasciando senza parole ho preso l'edizione per ragazzi i classici di battello a vapore vers. integrale così poi da passarla ai miei figli e devo dire che si legge che è un piacere scorrevole ottima traduzione la consiglio anche per chi come me non è più un ragazzo da un pò....
per quanto riguarda la storia è indubbia la tematica genitoriale che nasce così come l'abbandono e ciò che ne comporta ...mi domando se Frankenstein non fosse scappato davanti alle sue responsabilità  verso il mostro (nemmeno un nome gli ha dato ) cosa sarebbe successo forse il suo esperimento sarebbe andato a buon fine perchè in fondo ciò che spaventa all'inizio è solo il suo aspetto (normale dato il modo in cui è stato creato)
ps prima di leggere questo libro ho sempre creduto che FRANKENSTEIN fosse il nome del mostro e non del suo creatore ma devo dire che a questo punto è prorio il nome del vero mostro
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22/03/2024 09:25 #66566 da lettereminute
Risposta da lettereminute al topic Marzo 2024 - Frankenstein

Questo libro fa riflettere sulle ossessioni dell’uomo, alcune volte prima di precipitarsi in un progetto conviene meditare e guardare le cose in modo più distaccato. Victor secondo me è una persona sola come la sua creatura, ha parenti ed amici ma in realtà non ha nessuno con cui confidarsi, qualcuno che gli faccia comprendere gli aspetti negativi del suo progetto o gli possa consigliare come rimediare alle sue azioni.


Ho finito il libro da poco e mi trovo molto d'accordo! Pensavo proprio di commentare qualcosa di simile. Una cosa che mi ha colpito molto pensando alla storia nel suo insieme sia come questo libro parli tantissimo di solitudine: per via dell'abbandono fisico, ma anche dell'abbandono emotivo, oppure per l'isolamento auto-impostosi (questo è il caso di Victor).

Frankenstein è il ritratto sputato della depressione ossessiva: non fa che rimuginare, niente può farlo stare meglio, è vittima di un'angoscia consumante ed è inequivocabilmente solo. Solo nel suo progetto, perché non ne parla a nessuno, lo porta avanti in totale autonomia e questo lo priva di un confronto che avrebbe potuto farlo riflettere sulle implicazioni (nota bene: decide lui di farò, è chiaro... anche se non si capisce bene il perché! E' come colto da una frenesia e non si ferma a riflettere). Solo nel subirne le conseguenze, perché spiegare una situazione del genere rischia di farti prendere per pazzo e poi è sempre troppo tardi, troppo tardi, troppo tardi... in un crescendo angosciante.

Ora mi metto nel mio psicoangolo e non mi domando se forse Victor non sia cresciuto un po' troppo privo di limiti: nessuno gli ha mai imposto nulla, i genitori santi nei suoi confronti, sempre benvolenti, sempre a pensare il meglio di lui qualsiasi cosa accada... la base ideale per un narcisismo senza confini, insomma. :D

Maria Chiara | Redattrice editoriale e per il Web | Social: @lettereminute
Anch'egli sarebbe invecchiato, anch'egli un giorno sarebbe dovuto morire [...]. Ma oggi egli era giovane, era un bambino, il nuovo Siddharta, ed era pieno di gioia. (Siddharta, Herman Hesse)
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22/03/2024 11:59 #66574 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Marzo 2024 - Frankenstein
Che bello, mi ero segnata molte cose durante la lettura ma questo aspetto di come le azioni di Viktor siano anche la conseguenza di un abbandono emotivo che ha subito lui stesso non mi aveva colpito, e invece avete perfettamente regione e rende le dinamiche tra i due e il parallelismo ancora più complessi e ben strutturati! Nonostante le crtiche che ho già mosso, concordo anche io che per essere l'opera di una 19enne c'è veramente tanto di spessore psicologico.

invece mi sembra che io sia stata l'unica a soffermarmi anche sulla negatività del personaggio di Walton Forse perchè ovviamente rimane in ombra rispetto agli altri due, ma secondo me fa anche lui da perfetto equilibrio nell'opera riguardo ai vari aspetti in cui si manifesta l'egoismo, come dicevo appunto qualche commento fa riguardo alla fame di gloria, di superare i confini per dimostrare bene non si sa che.

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert

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22/03/2024 12:10 #66575 da SARA1984
Risposta da SARA1984 al topic Marzo 2024 - Frankenstein
leggo i vostri commenti con estremo piacere e mi trovo un pò su tutto quello che dite ma non riesco realmente a delineare un pensiero preciso su questo libro prima di terminare forse mi aspetto che in tutto ciò qualcosa di buono esca fuori soprattutto in Victor ma la vedo dura

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22/03/2024 21:03 - 22/03/2024 21:03 #66585 da muchentuchen
Risposta da muchentuchen al topic Marzo 2024 - Frankenstein

bibbagood post=66574 userid=1044invece mi sembra che io sia stata l'unica a soffermarmi anche sulla negatività del personaggio di Walton

Forse perchè ovviamente rimane in ombra rispetto agli altri due, ma secondo me fa anche lui da perfetto equilibrio nell'opera riguardo ai vari aspetti in cui si manifesta l'egoismo, come dicevo appunto qualche commento fa riguardo alla fame di gloria, di superare i confini per dimostrare bene non si sa che.

In effetti c'è un certo parallelismo tra Victor e Walton. Entrambi hanno un'ambizione smisurata che li spinge ad oltrepassare certi limiti che non dovrebbero essere oltrepassati. Victor desidera creare un altro essere umano, e Walton aspira a raggiungere il Polo Nord, un luogo all'epoca poco esplorato e soprattutto pericoloso. Entrambi mostrano una certa mancanza di responsabilità per le loro azioni: Victor non si preoccupa delle possibili conseguenze della sua creazione, e Walton ignora i pericoli del viaggio, mettendo a rischio la vita dei suoi uomini. Però almeno Walton,
Attenzione: Spoiler!


Infatti Victor, portando avanti il suo esperimento in piena segretezza, non ha avuto nessuno che gli dicesse: "Ma che cosa stai combinando?"
Ultima Modifica 22/03/2024 21:03 da muchentuchen.

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23/03/2024 11:28 #66592 da elis_
Risposta da elis_ al topic Re:Marzo 2024 - Frankenstein
Ragazzi devo ammetterlo: ho provato più piacere a leggere i vostri commenti che il libro stesso! :laugh: complimenti davvero, avete sviscerato questo libro in una maniera incredibile, ognuno di voi ha messo un pezzettino di sé e del suo modo di vedere le cose, è meraviglioso, credo che sia una delle esperienze di lettura condivisa più belle che abbiamo fatto qui! Mi dispiace essere stata in viaggio e non aver potuto commentare man mano, per lo stesso motivo ho letto il libro un po' troppo di fretta non apprezzandolo a pieno per cui dovrò assolutamente rileggerlo e con le vostre chiavi di lettura sarà ancora più ricco.

Cercherò di rispondere a un po' tutti i temi trattati (attenzione a chi non ha letto fino alla fine perché potrei spoilerare):

Sul punto sollevato da Guido e Bea riguardo la creazione poco dettagliata e argomentata mi trovo molto d'accordo, sembra un passaggio messo lì giusto per darci contesto quando in realtà secondo me sarebbe valsa la pena entrare più in alcuni dettagli che avrebbero fatto la differenza, per esempio sapere da chi avesse preso il cervello, e qui mi ricollego al commento di Giorgia sul galvanismo (grazie Giorgia, interessantissimo!) per cui credo anch'io che in questo modo l'autrice potesse far passare l'espediente di un cervello preesistente e quindi già "formato" quindi nessuna sorpresa nel vedere che la creatura alcune cose le conosce o comunque ci mette poco a "rispolverarle". La grande differenza qui, permettetemi la deformazione professionale, si pone con gli organi riproduttivi: Frankenstein è uno scienziato, dovrebbe sapere che per riprodursi non basta avere un pene e una vagina :laugh: a questo punto mi sorge spontanea anche la domanda sulla fisiologia della creatura: ha sangue che scorre nelle sue vene? Produce fluidi corporei? Io credo di no, credo che la creatura sia molto simile ad uno zombie per cui ha tutti gli organi ed ha avuto la scarica elettrica che gli ha fornito la vita (e che comunque, ancora oggi, serve a far ripartire un cuore fermo quindi a grandi linee come idea potrebbe anche essere accettabile) ma sicuramente non sarebbe in grado di donarla a sua volta. Posso giustificare l'autrice su questo punto perché magari poco colta al riguardo però non so, poiché possedeva comunque tutta una serie di conoscenze magari avrebbe potuto chiedere una consulenza di fisiologia :P

Chiaramente è diverso poi invece il desiderio della creatura di avere una compagna, Orwell in 1984 scrisse "forse non si desidera tanto essere amati quanto essere capiti" quindi magari alla creatura non interessava poi così tanto l'aspetto romantico della relazione in sé, come invece pensava Viktor, ma semplicemente avere qualcuno che lo capisse e soprattutto che non lo facesse sentire solo. Penso che la creatura chiaramente sia in parte vittima, giustamente viene da chiedersi chi non avrebbe reagito così al suo posto, però a me stona molto questo cambiamento repentino di personalità e l'improvvisa voglia di vendetta: passa dall'avere sentimenti di compassione, d'amore a quelli di vendetta e rabbia, esattamente come il suo creatore. Se mi mettessi al posto della creatura, credo che la mia prima reazione al rifiuto e al disgusto da parte degli altri sarebbe stato la tristezza profonda e l'isolamento, forse avrei anche valutato l'idea di togliermi la vita poiché solo e inutile ma mai avrei potuto pensare di toglierla a qualcuno perché mi sento rifiutato (soprattutto se consapevole che il mio aspetto può suscitare queste emozioni), per cui mi dispiace ma non mi sento affatto di giustificare le sue azioni, anche perché dopo il primo omicidio ne ha commessi altri, alcuni proprio con l'intenzione di fare del male colpendo però delle persone innocenti. Avevo capito subito che la sua minaccia riferita alla notte di nozze si riferisse più ad Elizabeth che a Viktor, e Viktor non l'ha capito perché accecato dal suo egoismo, che poi ha causato tutto fin dal principio.

Il vero mostro per me in realtà sono entrambi, proprio perché credo anch'io che siano una sorta di alter ego, sono due creature estremamente simili tra loro, condanno Viktor per il suo egoismo e per la crudeltà e inaffettività mostrata per una vita che lui stesso ha creato ma condanno anche la creatura per gli stessi motivi, rispetto a Viktor poteva anche avere delle giustificazioni per le sue azioni ma credo che il fine non giustifichi i mezzi.

In conclusione, a me il libro è piaciuto così così solo perché avevo delle aspettative completamente diverse, colpa della notorietà della storia e dell'immagine che mi ero fatta, anche i protagonisti mi hanno molto delusa nei loro atteggiamenti, mi aspettavo una storia completamente diversa quindi forse questo ha rovinato un po' l'esperienza di lettura, che sicuramente riprenderò più avanti per poterla guardare con occhi diversi. Resta il fatto che, obiettivamente, sia una storia davvero incredibile e meritevole della fama di cui gode.
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28/03/2024 10:50 #66639 da Paola92
Risposta da Paola92 al topic Marzo 2024 - Frankenstein
Ho finito da un po' il libro, ho voluto darmi tempo per pensare e leggere i vostri commenti. Rispondendo a bibbagood io credo che uno degli scopi dell'uomo è la socialità, essere accettati, avere una compagnia, l'uomo è un animale sociale (come scriveva Aristotele), si è possibile vivere senza, in solitudine, ma che vita è? spesso sfocia nella depressione.
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01/04/2024 21:41 #66695 da greenintro
Risposta da greenintro al topic Marzo 2024 - Frankenstein
Ho riletto il romanzo e devo dire di aver recuperato intatte le belle sensazioni della prima volta, che mi avevano portato a considerare il romanzo come tra i miei preferiti in assoluto. Le splendide ambientazioni degli scenari naturali, soprattutto montani ,sono fortemente evocative e sono descritte in modo tale che la loro bellezza si manifesta in modo inteso, in forma dolce-amara, una bellezza aulica e al tempo stesso cupa, nel modo in cui viene percepita dall'animo del protagonista, in quanto sembra dialogare costantemente con le sue angosce, il suo terrore, la sua disperazione. Dal punto di vista stilistico le ambientazioni della natura incontaminata incontro il gusto tipico del Romanticismo europeo, ma anche a livello tematico penso che il romanzo esprima in modo anche piuttosto chiaro valori e idee di tale orientamento culturale. In primo luogo, in polemica con l'Illuminismo, la critica alla concezione secondo cui ci sarebbe un'ineluttabile necessità per cui il progresso della conoscenza scientifica e relative applicazioni tecnologiche dovrebbe condurre l'uomo ad un benessere e livello di autorealizzazione sempre maggiore. La vicenda di Frankenstein è il perfetto esempio di come la pretesa prometeica dell'uomo di avvicinarsi a Dio, creare dal nulla la vita, porti a disastri e autodistruzione, quando non accompagnata da un più importante progresso, quello etico interiore, per il quale si auspicherebbe lo sviluppo di una capacità di scorgere il bene nel cuore delle persone al di là delle apparenze esteriori. L'assenza di tale capacità è il motore iniziale della tragedia. In parte collegato alla critica dell'idea scientista dell'autosufficienza del progresso scientifico e tecnologico nel fare il bene dell'uomo è la visione, romantica e rousseauiana di una bontà e purezza originaria dell'uomo, poi corrotta al contatto con la società, nell'esempio della Creatura, nata ricca di bontà e umanità, poi divenuta malvagia e seguito della delusione del contatto con una società in cui l'estetica e l'esteriorità divengono il parametro necessario di valutazione delle persone, purezza peraltro offuscata, occultata, ma non distrutta letteralmente, come le pagine finali sembrano svelare, per come riemerge nel cuore della Creatura.
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06/04/2024 19:30 #66771 da mulaky
Risposta da mulaky al topic Marzo 2024 - Frankenstein
Vi segnalo l'articolo di approfondimento scritto da Bibi su Mary e Percy Shelley , buona lettura!

Un uomo dovrebbe essere ciò che sembra
e chi uomo non è, uomo non dovrebbe sembrare.

Otello - William Shakespeare
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Avatar di mulaky mulaky - 29/10/2025 - 10:03

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Avatar di bibbagood bibbagood - 27/10/2025 - 19:21

Ciao Cristina, in che senso? Oggi sei riuscita a scrivere sul forum :-/ scrivimi una mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) con l'errore che ti esce quando provi a fare cosa ;)

Avatar di Cri_cos Cri_cos - 27/10/2025 - 15:37

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Avatar di mulaky mulaky - 27/10/2025 - 09:21

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Avatar di guidocx84 guidocx84 - 20/10/2025 - 16:44

Ciao Marialuisa! Sezione "News & Eventi" del sito: ;)

Avatar di bibbagood bibbagood - 16/10/2025 - 21:24

Ciao!Sìsì lo abbiamo già pubblicato, trovi il link nell'ultimo numero della newsletter :) buona lettura!

Avatar di Marialuisa Marialuisa - 16/10/2025 - 17:22

Ciao! Ma mi sono persa il resoconto dell'ultimo raduno di Bologna?? Mi piacerebbe molto leggere il seguito della "saga" !! Dove posso trovarlo??

Avatar di monteverdi monteverdi - 14/10/2025 - 12:55

Buongiorno, sono un appassionato di cinema e romanzi di vario genere. Il mio autore preferito è John Fante, ultimamnete leggo molto i gialli di Manzini. Mi piace scrivere.

Avatar di Nonna Iaia Nonna Iaia - 10/10/2025 - 10:14

Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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