Martedì, 04 Novembre 2025

Marzo 2024 - Frankenstein

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10/03/2024 18:41 #66366 da guidocx84
Risposta da guidocx84 al topic Marzo 2024 - Frankenstein
Sto andando avanti con la lettura e c'è una cosa che mi ha colpito e che vorrei condividere con voi.

La storia inizia con il dottore che riesce a creare la sua creatura e i capitoli che anticipano la creazione sono pregni di entusiasmo, eccitazione, impazienza, frenesia e curiosità. Come lettore, sono rimasto un po' deluso dalla superficialità di questo passaggio. L'autrice dedica pagine a spiegare quanto il dottore si sia preparato, mediante i suoi studi, ad arrivare a questo momento ma non dedica molte pagine come avrei immaginato ai singoli passaggi che l'hanno portato a raggiungere il suo obiettivo (anche se possiamo immaginarceli, complici anche i film che negli anni sono stati realizzati traendo spunto dal libro).

Successivamente avviene il fattaccio e, mediante il racconto del dottore, siamo portati a provare paura, terrore, rabbia, odio per questa creatura distruttrice. Il dottore stesso non si dà pace e si rammarica per aver generato "un mostro".

Poi l'autrice cambia prospettiva, facendoci vedere il mondo con gli occhi della creatura e si inizia a provare pena, dispiacere, tristezza. Molto toccante la scena in cui la creatura vede sé stessa allo specchio. È commovente leggere come la creatura osserva il mondo che la circonda.

Tutte queste emozioni sono condensate in pochi capitoli del libro. Sotto questo punto di vista, anche io sono d'accordo con Bea. Ci sono aspetti troppo poco argomentati. Come la creatura si sia formata e abbia imparato a leggere (libri peraltro neanche troppo semplici) non ci è dato saperlo (almeno fino al punto a cui sono arrivato io).

Ad ogni modo, è un libro che non mi aspettavo. Trovo che sia un libro che con l'horror non ha niente a che fare. Lo trovo più un romanzo psicologico, fatto per dare spunti di riflessione al lettore. La paura del diverso che avete citato sicuramente è uno di questi. Oltre a questo, il tema scientifico correlato all'etica (si pensi ad esempio alla clonazione).

Continuo la lettura 

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10/03/2024 19:42 #66368 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Marzo 2024 - Frankenstein
Sì, ho trovato anche io superficiale la creazione in sè, ma forse perchè non aveva competenze per entrare nei dettagli e almeno là sapeva che sarebbe risultata poco credibile... è quello che avrei preferito avesse fatto anche nella descrizione dell'evoluzione della creatura, ovvero dire semplicemente che era in grado di parlare e leggere, senza dare una spiegazione così poco credibile.

Idem per il fatto di creare una compagna alla creatura. Frankenstein è terrorizzato perchè tra le altre cose questo vorrebbe dire che loro procreeranno e ci sarà così una discendenza di mostri. Allora, parliamone Non è sufficiente riportare in vita un cadavere o costruire un corpo con organi umani per renderlo fertile Diciamo che ho trovato piuttosto inutilmente ridicola anche questa paura e poteva risparmiarsi questa riflessione sul procreare...

Pensando alla necessità che ha la creatura di una compagna, mi ha colpito come questa sembra essere la cosa più importante, ovvero la cosa che conta veramente per noi è l'essere accettati e avere qualcuno a noi simile, qualcuno che ci accetti, ci capisca, condivida il nostro destino. Shelly lo fa apparire come se questo fosse il vero obiettivo e l'unica vera necessità dell'uomo, o voi che impressione ne avete avuto?

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10/03/2024 21:05 #66374 da guidocx84
Risposta da guidocx84 al topic Re:Marzo 2024 - Frankenstein
Sì, ci sta. Di fatto l’essere umano è notoriamente un animale sociale. Abbiamo bisogno di socializzare per crescere e stare bene.
Siccome tutti schifano la creatura, persino quando questa fa del bene (mi riferisco all’episodio della bambina che cade nel fiume), è normale che la creatura sia portata a credere che soltanto un’altra creatura generata dal suo creatore possa farlo vivere dignitosamente.
Sarebbe qualcuno con cui socializzare. Sarebbe qualcuno di simile a lui, che lo renderebbe meno “creatura”, meno invenzione. Più simile all’uomo, seppur più spaventoso.
A me fa davvero pena.

Comunque ci rendiamo conto che questo libro è stato scritto da una ragazza di 19 anni? Tanta roba!

Vi lascio questo articolo di approfondimento molto ben scritto a mio parere e davvero interessante: losbuffo.com/2022/10/09/frankenstein-un-mito-della-letteratura/

Contiene spunti di riflessione sulla lettura che stiamo facendo ;)

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11/03/2024 14:45 #66383 da mulaky
Risposta da mulaky al topic Re:Marzo 2024 - Frankenstein
Letto qualche anno fa, ricopio qui le mie osservazioni :)

Interessante la figura della “creatura” (che la Shelley non chiamerà mai “mostro”) perché ci permette di esser solidali per via dei maltrattamenti subiti, ma allo stesso tempo non possiamo apprezzare la cattiveria con cui opera.

La figura di Victor Frankenstein è quella di un codardo che non si prende le responsabilità di ciò che ha creato e per questo motivo muoiono persone innocenti. Solo alla fine, di fronte a una richiesta della sua creatura opta per la scelta forse più giusta… ma anche qui, forse, si poteva optare per una via di mezzo perché condannare una creatura alla solitudine non è certamente una cosa bella e altruistica da fare. Tutti abbiamo bisogno di essere (e sentirci) amati e di amare, di un po’ di affetto in questa valle di lacrime…

Altro tema su cui riflettere è anche fin dove la scienza può spingersi, se ci devono o meno essere dei limiti... probabilmente la Shelley pensava che sì, un limite deve esserci e io mi trovo d’accordo con lei.

Lo stile della Shelley è abbastanza pomposo anche se comunque a me è piaciuto. Si sente, infatti, l’influenza della sua combriccola di amici poeti (tra cui il marito), ma non dobbiamo dimenticare che la stessa autrice era molto istruita.
Per me è stata una bella lettura e credo sia uno di quei classici che bisogna leggere nella vita.


Aggiungo inoltre che un conoscente mi fece un parallelismo con il dottor Jekyll di Stevenson, per indicare lo scienziato che vuole oltrepassare i limiti ma poi se ne vergogna. Io, tuttavia, non sono d’accordo con questa visione perché Victor Frankenstein non è affatto il dr Jekyll. Jekyll è felice del suo risultato, poi cambia idea quando sente che l’altro sta prendendo il sopravvento e farà di tutto per cercare di controllare la situazione. Laddove Hyde fa danno, Jekyll paga i risarcimenti; Frankenstein, invece, se ne lava le mani. Jekyll cercherà, fino alla fine dei suoi giorni, di rifare la pozione proprio perché Hyde si manifesta sempre più prepotentemente e vuole fermarlo a tutti i costi (protegge ingredienti e scritti sui ripiani più alti perché Hyde è più basso e quindi non può arrivarci, fino alla risoluzione finale che non spoilero). Jekyll “crea” per se stesso (ha motivazioni discutibili, certo), Frankenstein invece lo fa solo per la gloria; inoltre, si approcciano in modo completamente diverso “al problema” e alla risoluzione di esso. Vedete cose comuni tra i due “creatori” oppure Frankenstein vi ricorda un altro personaggio letterario?

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11/03/2024 16:02 - 11/03/2024 16:22 #66385 da Frankie
Risposta da Frankie al topic Re:Marzo 2024 - Frankenstein
Io sono al quinto capitolo del libro. Ho un po' di difficoltà nella lettura (ho un'edizione del 1994 della biblioteca universale Rizzoli), poiché è stampato con un carattere molto piccolo e le pagine sono ingiallite.

Non mi piace il fatto che l'autrice utilizza, in qualche occasione, la forma epistolare per portare avanti la storia, perché sicuramente rallenta l'azione e non mi è piaciuto che già al quinto capitolo Frankenstein si è già materializzato (avrei preferito una maggiore descrizione degli studi compiuti e della sperimentazione, magari con qualche disastro e qualche scena più fantascientifica).

Leggendo i vostri commenti, non posso che essere che fiducioso per i restanti capitoli.






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Ultima Modifica 11/03/2024 16:22 da Frankie. Motivo: Correz

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11/03/2024 19:04 #66391 da mulaky
Risposta da mulaky al topic Re:Marzo 2024 - Frankenstein
So che la "nascita" della creatura può far storcere un po' il naso o fa sorridere, però dobbiamo calarci nel contesto storico di quel tempo. A fine Settecento, Galvani scoprì quelle che fu da lui chiamata "elettricità animale" (vedere galvanismo ) e pochi anni dopo, siamo nel primo decennio dell'Ottocento, il nipote fece un esperimento di fronte a un pubblico: lui e altri studiosi presero un cadavere, lo dissezionarono, fecero passare l'elettricità all'intero di esso e, secondo il pubblico, sembrò che il corpo avesse preso vita perché un occhio si aprì, un muscolo si contrasse, la mano si mosse, ecc. ecc. Da qui l'ipotesi fantascientifica secondo cui un corpo morto poteva tornare in vita e altre cose del genere, insomma questa teoria ebbe una grande risonanza nonostante gli scettici e gli studiosi che andavano contro. Da questo è facile capire come la Shelley fosse influenzata dal contesto scientifico di quel tempo e che lo utilizzasse per scrivere il suo Frankeinsten. Forse alcuni non sanno che la giovane Shelley era una frequentatrice dei salotti intellettuali del periodo (non solo letterari), grazie al padre e poi alla combriccola dei poeti.
Comunque, stando alla teoria fantascientifica dell'epoca secondo cui un corpo/cervello morto conserva in realtà una sorta di "vita a bassissimo dosaggio" (non so spiegare meglio) e che serve una forte scarica elettrica (a mo' di defibrillatore) per riportarla "alla vita attiva" (quella che viviamo normalmente), non ho trovato così assurdo che la creatura prendesse vita, che parlasse (è come se il cervello ricordasse parte della vita precedente, non essendo davvero morto), che imparasse a leggere e, che addirittura si pensasse potesse forse essere in grado di procreare: per me la Shelley ha cercato una specie di ipotetica conformità a quelle che erano le teorie del tempo, portate però molto più avanti e in senso negativo.
E' chiaro che se guardo la "creatura" con gli occhi di oggi sorrido di fronte a certe cose, specie la procreazione, ma non le ho trovate più assurde e irreali rispetto a vampiri, licantropi e compagnia simile. Ripeto, mi fa sorridere, ma se si pensava che ci fosse vita nei vari pezzi di cadaveri, per me è congruente che si pensasse pure che un morto poteva figliare se riportato in vita


Qualcuno ha parlato del rapporto padre-figlio e penso che possa essere un pochino autobiografico perché l'autrice era amata dal padre, che poi si allontanò da lei quando si risposò e per la matrigna esistevano solo le sue "vere" figlie, non Mary. Comunque, Mary fu parecchio sfortunata nella vita, già Percy era quello che era, ma pure suo papà non è che fosse 'sta meraviglia.


Il sottotitolo del romanzo, cioè "il Prometeo moderno", per me è riferito proprio a Victor. Nella versione greca, Prometeo disobbedisce agli Dei e ruba il fuoco per donarlo agli uomini; nella versione romana, è Prometeo il creatore degli uomini. Se guardiamo a entrambi le versioni, abbiamo il "nuovo Prometeo" nella figura di Victor: disobbedisce a quelle che sono le leggi che regolano il mondo in fatto di vita e di morte, ruba l'elettricità per plasmare un essere vivente.
Qualcuno ha fatto notare come la "creatura" non conoscesse il fuoco, secondo me è collegato al sottotitolo perché Prometeo lo dona agli uomini, non alle "creature" (o magari sono io a vederci un collegamento facendomi dei film mentali).

Ad ogni modo, per me il tema centrale del romanzo è quanto ci si può spingere "oltre" con la scienza a livello etico e morale, un tema fortemente intrecciato con il concetto di responsabilità (che Victor, come ho già detto in un commento precedente, non ha manco per sogno, per capirlo necessita di una strage di morti) . Certamente oggi vediamo altri temi, come la diversità, ma non sono sicura che fosse nell'idea della Shelley parlare di questo come elemento principale: ho sempre visto questo romanzo come un monito a ipotetici uomini di scienza spregiudicati e, allo stesso tempo, una analisi più psicologica del bene e del male, sebbene la Shelley non giudichi mai all'interno del romanzo. E' un romanzo gotico a tutti gli effetti, con un elemento un po' fantascientifico se vogliamo, di horror non c'è nulla almeno nell'accezione che abbiamo oggi del termine.

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11/03/2024 22:11 #66399 da muchentuchen
Risposta da muchentuchen al topic Marzo 2024 - Frankenstein
Finito anch'io di leggere il libro!

Sulla domanda "Chi è il vero mostro?" è difficile rispondere. Da un lato si ha Victor, che spinto da un'ambizione sfrenata e sconsiderata, fa nascere una creatura di cui poi si rifiuta di prenderne le responsabilità,
Attenzione: Spoiler!


E qui sorge anche la domanda: si nasce buoni o cattivi? Appena prende vita, la creatura prova subito un bisogno di affetto, che si denota dal fatto che va subito a cercare il suo creatore senza mostrare aggressività. Viene subito respinta, ma malgrado la sua sofferenza, continua a desiderare amore e affetto, riesce ad ammirare le cose belle, prova compassione per gli altri e aspira a una vita pacifica. Essendo però mostruosa nell'aspetto, incontra solo ostilità nei suoi confronti, e questa ostilità alimenta la sua rabbia e il suo desiderio di vendetta. Risulta quindi ovvio che se Victor non avesse abbandonato la sua creatura, negandole la guida e l'amore di cui aveva bisogno, avrebbe evitato tutto il male avvenuto dopo. Come dice bene @bibbagood, qualunque creatura, umana o animale, se viene respinta e maltrattata, viene a conoscere solo la crudeltà.

In questo senso Victor ha pagato più del dovuto per la sua scelleratezza. Ha voluto così tanto raggiungere il suo obiettivo che non si è fermato neanche un secondo a pensare alle conseguenze. Non posso fare a meno però di provare compassione per lui. Non ce la faccio a pensare "Ben gli sta!", soprattutto se penso che
Attenzione: Spoiler!


La questione della colpa da attribuire è davvero complessa. Sia Victor che la sua creatura possono essere considerati responsabili delle tragedie che si susseguono.
Attenzione: Spoiler!


Non esiste quindi un vero colpevole, ma solo due vittime di una tragedia causata dall'egoismo. Ma la bellezza di questo libro sta proprio in questo suo tema provocatorio, che invita alla discussione e al confronto.

Non so come la pensate voi altri, ma lo stile di scrittura mi è sembrato a tratti un po' troppo patetico e melodrammatico, rivelando così la giovane età dell'autrice. Non nego però che il talento ce l'aveva. Belle le descrizioni delle Alpi, che oggi purtroppo non si ritrovano più come all'epoca, quando il mondo era ancora incontaminato. Se solo si pensa ai ghiacciai menzionati, che oggi quasi non esistono più…

Un'ultima cosa: mi trovo d'accordo con @guidocx84 sul fatto che la creazione della creatura è stata trattata in modo troppo superficiale. Viene solo descritto vagamente come Victor si procura l'occorrente (né cosa, né come) e la creatura che a un tratto si sveglia e apre gli occhi. Ma credo abbia ragione @bibbagood che la scrittrice non conosceva bene la teoria dietro alla pratica di portare in vita un essere umano "assemblato", e che quindi ha messo tutto sul vago per non esprimere troppo assurdità.
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12/03/2024 08:55 #66403 da lettereminute
Risposta da lettereminute al topic Marzo 2024 - Frankenstein
Ciao! Io ho iniziato il libro da poco, ho aspettato di procurarmelo nell'edizione che volevo e non sono pentita, nell'introduzione di Nadia Fusini per Einaudi c'è un bellissimo commento che ci aiuta a calarci sia nella vita di Mary Shelley che nel contesto storico dell'epoca e mi ha fatto venire molta voglia di leggerlo! Quando sarò più avanti e potrò commentare con più consapevolezza vedrò se ripescare qualcosa da lì.

Ora sono appena entrata nel vivo della storia, cioè appena prima della creazione di Victor. Sì, ci sono delle ingenuità. Tipo, mi ha fatto molto ridere come il nostro scienziato riesca ad allestire un laboratorio all'università dove assembla serenamente cadaveri e nessuno ne sa niente... molti passaggi sono affrettati, Shelley vuole arrivare al dunque e non ha tempo da perdere nel documentarsi approfonditamente o per farla più verosimile. E forse non le interessa! :D

Comunque, qualcuno ha commentato che questa è la produzione di una ragazza di 19 anni, e salute! Per quanto colta (e si sente) ha comunque tirato fuori una prima prova eccezionale, che ci fa discutere di etica e rabbrividire, quindi tanto di cappello. Sicuramente della giovane età si percepisce l'entusiasmo, travasato anche a mia opinione nelle descrizioni del giovane Frankenstein e dei suoi studi matti e ossessivi. Non ti ossessioni mai più come a vent'anni, non so se la pensate anche voi così.

Avrei già tanto da dire ma aspetto un altro po', anche perché la lettura, quando ho tempo, scorre veloce. Mi sto sottolineando tanti bei passaggi.

Aggiungo che a me le lettere del capitano Walton non hanno dato fastidio, anche se all'inizio mi chiedevo questo chi fosse e che c'entrasse, però ora che vado avanti nella lettura percepisco molti parallelismi tra lui e Victor, specialmente nell'essere, come dire... fissati sull'obiettivo. Per ora il capitano mi stava anche discretamente simpatico per l'affetto con cui scriveva alla sorella, ma i vostri commenti sul finale non sono incoraggianti! :D

Continuo e vi leggo, anche se ho saltato le parti sui punti della storia che ancora non conosco, dopo potrò intervenire meglio. Bellissima lettura, comunque!!

Maria Chiara | Redattrice editoriale e per il Web | Social: @lettereminute
Anch'egli sarebbe invecchiato, anch'egli un giorno sarebbe dovuto morire [...]. Ma oggi egli era giovane, era un bambino, il nuovo Siddharta, ed era pieno di gioia. (Siddharta, Herman Hesse)
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12/03/2024 10:47 #66404 da Bibi
Risposta da Bibi al topic Marzo 2024 - Frankenstein
Per me è chiaro che molte volte il mostro si nasconde dentro la gloria, dentro il pensiero dell'onnipotenza, dentro idee orribili come quelle messe in atto da Victor. Poi entra in gioco l'etica e il buonsenso, cose che Victor non ha, e ciò lo rende veramente mostruoso. Facile dare del mostro a un esperimento di laboratorio riuscito male e distrutto dal dolore del rifiuto. 

Comunque il fatto che questa lettura ci fa discutere così è un ottimo segnale, leggo molto volentieri i vostri commenti, ben vengano Libro del Mese come questo! 
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14/03/2024 02:49 #66422 da greenintro
Risposta da greenintro al topic Marzo 2024 - Frankenstein
Salve a tutti: Intervengo in ritardo in questo topic, Frankenstein è uno dei miei romanzi preferiti, letto una decina di anni fa. Mi farebbe molto piacere rileggerlo e discuterlo qua, avendo già letto il libro, la lettura dovrebbe essere scorrevole e spero di recuperare i giorni persi.

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Avatar di mulaky mulaky - 29/10/2025 - 10:03

Buongiorno! Se qualcuno avesse ancora problemi di login, dovete prima cancellare la cache del pc/smartphone, ricaricare la pagina, riaccettare i cookies e poi fare il login ;)

Avatar di bibbagood bibbagood - 27/10/2025 - 19:21

Ciao Cristina, in che senso? Oggi sei riuscita a scrivere sul forum :-/ scrivimi una mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) con l'errore che ti esce quando provi a fare cosa ;)

Avatar di Cri_cos Cri_cos - 27/10/2025 - 15:37

Ciao a tutti non riesco ad accedere al forum ne con pc ne con il cellulare :(

Avatar di mulaky mulaky - 27/10/2025 - 09:21

Siamo di nuovo ONLINEEEEEEE!!! :D

Avatar di guidocx84 guidocx84 - 20/10/2025 - 16:44

Ciao Marialuisa! Sezione "News & Eventi" del sito: ;)

Avatar di bibbagood bibbagood - 16/10/2025 - 21:24

Ciao!Sìsì lo abbiamo già pubblicato, trovi il link nell'ultimo numero della newsletter :) buona lettura!

Avatar di Marialuisa Marialuisa - 16/10/2025 - 17:22

Ciao! Ma mi sono persa il resoconto dell'ultimo raduno di Bologna?? Mi piacerebbe molto leggere il seguito della "saga" !! Dove posso trovarlo??

Avatar di monteverdi monteverdi - 14/10/2025 - 12:55

Buongiorno, sono un appassionato di cinema e romanzi di vario genere. Il mio autore preferito è John Fante, ultimamnete leggo molto i gialli di Manzini. Mi piace scrivere.

Avatar di Nonna Iaia Nonna Iaia - 10/10/2025 - 10:14

Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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