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Con la lettura del Libro del Mese di Marzo 2024 abbiamo avuto modo di approfondire la vita di Mary Shelley e la genesi della sua opera più celebre, Frankenstein. Ma c'è un aspetto della sua vita in cui non siamo scesi in profondità e che vale la pena di essere raccontato: la storia d'amore tra Mary e Percy Shelley.

Dopo un lungo scambio epistolare, il giovane ed eccentrico Percy Shelley riesce finalmente ad instaurare un rapporto con William Godwin, di cui diventa ospite abituale. È qui che il poeta incontra per la prima volta Mary Wollstonecraft Godwin e se ne innamora perdutamente - nonostante sia ancora sposato con Harriet Westbrook. Un matrimonio, quello con Harriet, ormai giunto al capolinea a causa delle diverse visioni ideologiche.

Mary e Percy spesso si incontrano segretamente sulla tomba della madre - morta per le conseguenze del parto dopo aver dato alla luce Mary - e qui si dichiarano il loro amore. Un amore fortemente contrastato da Godwin che teme per la reputazione "immacolata" della figlia e anche un po' per la propria immagine, nonostante un tempo fosse un sostenitore dell'amore libero.
I due giovani quindi decidono di fuggire segretamente, portando con loro Claire Clairmont, sorellastra di Mary. Ma i soldi finiscono presto e appena un mese e mezzo dopo, senza soldi e pieni di nostalgia, fanno ritorno in Inghilterra.

Inizia per la coppia un periodo molto lungo e buio, in cui soltanto per brevi sprazzi di tempo riusciranno a vedere la luce.
Mary è in attesa del suo primo figlio ed è spesso malata, inoltre il rapporto con la sorella Claire diventa difficile; Percy ha appena avuto un figlio dalla relazione precedente con Harriet e, come se non bastasse, è senza un soldo ed è spesso costretto a lasciare l'abitazione per sfuggire ai creditori, rischiando di essere arrestato.
Mary, sopraffatta degli eventi, si rifugia nell'affetto dell'amico Hogg e, incoraggiata da Percy, pensa di instaurarci una relazione nel nome dell'amore libero in cui credono. Non si ha nessuna prova di questa relazione. In una lettera che Mary scrive a Hogg si legge:

"So quanto mi ami e con quale tenerezza, e mi piace pensare che posso costituire la tua felicità. (...) ma la nostra ancora più grande felicità sarà in Shelley - che io amo così teneramente e interamente, la mia vita è nella luce dei suoi occhi e la mia intera anima è completamente assorbita da lui".

La prima figlia di Mary e Percy nasce prematura e muore circa due settimane dopo, ad un anno di distanza i giovani amanti riescono ad avere un altro bambino: William, in onore del nonno William Godwin.
È il 1816 quando Harriet si toglie la vita annegando in un laghetto. Percy, sciolto dal vincolo matrimoniale con Harriet, sposa Mary nonostante entrambi fossero contrari ai vincoli istituzionali dell'amore.
Un anno dopo nasce la loro terza figlia, Clara Everina e l'anno dopo ancora sono in giro per tutta l'Italia. Qui sia Clara Everina che William trovano la morte, la prima per dissenteria e il secondo per malaria. Mary si rifugia nella scrittura e poco dopo dà alla luce il suo quarto figlio, Percy Florence.

In questo periodo Mary è spesso malata e cade molto facilmente in depressione. A influire è anche il rapporto tra i coniugi, che si incrina a causa del fatidico amore libero di cui sono sostenitori. Mary infatti è costretta ad affrontare l'interesse di Percy verso altre donne - una tra le tante è Jane William, a cui Percy dedicò la maggior parte delle sue poesie.

Nel 1818 gli Shelley sono diretti a Napoli. C'è un mistero attorno al periodo trascorso a Napoli che vede protagonista una bambina. Alcuni biografi dicono che Percy ha adottato una bambina a Napoli per lenire il dolore di Mary dopo la perdita dei figli; altri sostengono che la bambina fosse figlia di Percy ed Elise, domestica degli Shelley; altri ancora che fosse nata da un rapporto tra Percy e Claire. Mary dichiara più volte che se Claire fosse stata incinta lo avrebbe saputo, tuttavia i fatti rimangono avvolti nel mistero. L'unica cosa certa è che né Mary né Percy sono i genitori biologici della piccola Elena Adelaide Shelley, morta anch'essa dopo circa due anni.

Gli Shelly si stabiliscono a San Terenzio, nella baia di Lerici. Mary è di nuovo incinta ma l'ennesimo evento tragico sconvolge la loro quiete: Allegra, la figlia che Claire ha avuto da Byron - amico di Percy - è morta di tifo. Le due sorelle accusano ancora una volta il colpo, Mary perde il bambino e rischia di morire dissanguata. Percy interviene prontamente immergendo Mary in una vasca con ghiaccio per rallentare l'emorragia prima dell'arrivo del medico, salvandole così la vita.

Poco prima che Percy compia trent'anni, mentre sta navigando sulla sua goletta "Ariel" insieme agli amici, vengono sorpresi da una violenta tempesta in cui perdono la vita. I corpi vengono ritrovati parecchi giorni dopo sulla costa di Viareggio.
Le leggi dell'epoca non permettevano la sepoltura dei corpi ritrovati in mare per motivi di sanità pubblica e, nemmeno dopo una lunga trattativa, si riesce a riportare il corpo di Percy nel cimitero inglese di Livorno. Si decide, dunque, di celebrare per Percy un funerale in stile ellenico. Il corpo del poeta viene cosparso di profumi, incensi e oli aromatici e dato alle fiamme nella stessa spiaggia in cui era stato provvisoriamente sepolto.
Sul cuore di Percy Shelley circola un aneddoto che dà alla storia d'amore con Mary un finale davvero gotico. Alla morte di Mary, Percy Florence, unico figlio sopravvissuto, insieme alla moglie Jane apre lo scrigno che da sempre è sulla scrivania della madre. Al suo interno vi troveranno le ciocche dei capelli dei figli che la vita le ha strappato e, avvolto in un panno di seta insieme a una delle sue ultime poesie, il cuore ormai calcificato dell'amato Percy.


(articolo a cura di Roberta Failla)

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