Ho letto le due prefazioni dell'autore e mi è molto dispiaciuto che una parte del libro sia stato scritta quando lui era immobile a letto e la madre stava morendo. Per me è sempre incredibile come ci siano persone che riescano a trovare la luce in fondo al tunnel buttandosi sul lavoro, quando capita a me di attraversare dei momenti così bui, faccio molta difficoltà e se proprio mi devo buttare a fare qualcosa, sono lavori di fatica (molta fatica). Non riesco proprio a concepire come si possa fare un qualcosa di creativo quando si è pieni di sentimenti così penosi, dolore e cupezza nel cuore... forse ci vuole proprio una grandissima forza di volontà o bisogna essere super ligi al dovere. Voi come vi comportate?
Ho trovato interessante il prologo, ma del resto parliamo di Collins! La descrizione delle peripezie del diamante indiano, passato di mano in mano a nuovi "possessori" illeciti e dei tre bramiri sempre presenti, mi ha dato l'idea di una storia infinita, di un cerchio che non si chiude. La fascinazione per l'Oriente, come giustamente ha già scritto Bea, è tipicamente narrativa coloniale inglese di quel periodo.
Comunque, ho visto che nessuno di voi si è soffermato, fino a ora, su quell'invasato del colonnello Herncastle e ciò che chiaramente ha fatto, seppur non venga scritto in modo esplicito dal cugino: ha ucciso indiani, senza farsi scrupoli, pur di rubare il diamante e poi l'ha nascosto facendo finta di niente. Sembra proprio un gradevolissimo personaggio!
In tutta questa parte, la casa editrice Fazi ha inserito un botto di note storiche che, sebbene forse appesantiscano un po' la lettura, per me sono state molto utili per capire il contesto storico e i riferimenti di Collins. Anche in altre edizioni sono presenti?
Ho anche letto pochissimo della prima parte e quindi ancora non posso commentare nulla, ma ho riso moltissimo con Betteredge e la sua idea romanticamente economica sul matrimonio. La cosa assurda è che per lui era tutto sensato, quando invece non lo era proprio e infatti pure la sua padrona gli ha riso in faccia. Sicuramente è la mentalità tipica del tempo o di chi era più attempato, non credo proprio che sia quella di Collins perché nei suoi romanzi ci sono eroine e le donne sono sempre più sagaci degli uomini. Di Betteredge non capisco perché usare "Robinson Crusoe" come se fosse una sorta di Bibbia, ma immagino che i segni del destino si possano manifestare come si vuole, basta crederci e vederli! Comunque quel libro ancora devo leggerlo e quindi mi sa che lo metterò rapidamente in wishlist, se non altro per capire la fascinazione che ha su Betteredge!
Un uomo dovrebbe essere ciò che sembra
e chi uomo non è, uomo non dovrebbe sembrare.
Otello - William Shakespeare