Sto procedendo nella lettura, purtroppo sono molto indietro rispetto a voi e quindi non riesco a rispondere alle vostre osservazioni.
Prima di approcciarmi al nono capitolo della prima parte, butto giù un paio di pensieri!
A me la scrittura di Collins piace molto perché non è per niente pesante e se deve tirare una frecciatina tra le righe, lo fa in un modo garbato e divertente che mi ricorda Jane Austen XD
Betteredge continua a piacermi nel suo essere Betteredge, non saprei come altro definirlo. Mi fa morire come descrive l'educazione, a suo dire, troppo europea di mr. Franklin e ben poco inglese. Comunque, a proposito di questo nuovo personaggio, voglio proprio capire che tipo è mr Franklin perché mi sembra faccia un po' lo svenevole con Penelope (che bacia) e poi ci provi spudoratamente con la cugina Rachel. Sono curiosa anche di conoscere l'altro pretendente della ragazza, tale mr Godfrey che viene descritto come un uomo nobile, altruista, ecc. ma io sento già puzza di bruciato (sì, non mi fido di nessuno). Penelope mi pare la più sveglia del romanzo fino a ora, vediamo un po' come procederà il racconto!
Interessante l'idea che il dono, la pietra di Luna, abbia una doppia interpretazione: è davvero un regalo da un uomo che ha perdonato ed è cambiato o è, invece, l'ultimo atto di un uomo malvagio ed egoista che vuole vendicarsi addossando sventure? Non saprei, ma propendo per la seconda ipotesi perché non credo che le persone cambino così tanto la loro natura a meno di un evento super significativo (e non può essere il dover morire a quell'età nell'Ottocento, mi sembrerebbe troppo banale).
Si dice che la maggior parte delle cose ha una morale e che si tratta solo di cercarla. Qual era dunque la morale di questa storia?
Un uomo dovrebbe essere ciò che sembra
e chi uomo non è, uomo non dovrebbe sembrare.
Otello - William Shakespeare