Dopo un lungo blackout, torno a leggere ed a lasciare un breve commento relativo ai primi 15 capitoli di questo romanzo, partendo dalla traduzione.
Ho letto con interesse le raccomandazioni di Pier al riguardo e dell’invito a ricorrere – se possibile - all'edizione più recente: quella a mia disposizione tuttavia è Garzanti, e dunque presumo di stare leggendo la versione di P. Zveteremich, che al momento mi soddisfa pienamente. Ma come sempre, quando trattiamo di quest’argomento, resto perplesso sulle nostre capacità di comuni lettori di saper giudicare con cognizione di causa.
Davvero vogliamo riprendere la discussione sulle traduzioni? La faccio breve perché magari annoiamo gli altri.
1) Non ho consigliato specificatamente la traduzione della Zonghetti, conosco bene le critiche che le sono state rivolte. Tanto è vero che io sto leggendo la versione di Gianlorenzo Pacini (Feltrinelli).
2) Sicuramente ho consigliato una traduzione moderna (dagli anni novanta del secolo scorso ad oggi). Questo perché gli studiosi di traduzioni ci dicono (e ne portano le prove) che le traduzioni della prima metà del secolo scorso in gran parte sono inaffidabili oltre che parziali (e non ne elenco i motivi per non stancare).
3) La traduzione di Pietro Zveteremich (Garzanti) che io considero stupenda ha il solo limite di essere stata effettuata in un'epoca in cui non esistevano i computer, le email e quindi internet ossia di tutti gli strumenti oggi a disposizione dei traduttori. Per il resto non solo è considerata valida ma sicuramente tra le migliori in assoluto.
4) La polemica sugli "ottocentismi" era nata su una interpretazione sbagliata di quello che avevo scritto. Una traduzione italiana di inizio secolo scorso di un capolavoro russo dell'ottocento usa un lessico che certamente rispecchia il modo di scrivere (e di tradurre) in italiano di quell'epoca che nulla hanno a che fare con il lessico russo tolstojano. Quindi di che parliamo?
MA godiamoci questo capolavoro ognuno leggendolo da una delle decine di diverse traduzioni moderne che esistono. Esso è bello comunque.
RIPETO: E' BELLO COMUNQUE!!!
Semplicemente alcune versioni sono più "farraginose" da leggere rispetto ad altre e se uno preferisce leggere una versione di inizio '900 perché la trova in bancarella per un euro e mezzo...ben gli stia. BUONA LETTURA!