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SINOSSI

Il mondo diviso tra i saloni sfolgoranti e i piani bassi della servitù, la lotta di classe a colpi di tazze di tè, i pettegolezzi e le tragedie nel racconto sulfureo di una cuoca a servizio dell'aristocrazia inglese negli anni Trenta. La voce ironica e acutissima di Margaret, già aiuto-cuoca a soli quindici anni, racconta il mondo di "loro" e "noi". Dei ricchi aristocratici degli anni Trenta e dei domestici che lavorano nelle case dei facoltosi signori e i loro frivoli salotti e stanze da letto.

RECENSIONE

Nel film "Ritorno al futuro" il Doc Brown avrebbe esultato con il suo classico cavallo di battaglia urlando: "Grande Giove!!!" dopo essere riuscito a costruire con una Delorean una macchina del tempo. Ebbene, questo caso è un simpatico sceneggiato diretto da Spielberg nel 1985 (io non ero ancora nato), ma siamo sicuri che le macchine del tempo non esistano? Se vi dicessi che sono appena tornato dai primi anni trenta del secolo scorso in Inghilterra mi credereste? No, non mi sono servite barre di plutonio o strani macchinari, ma ho letto il libro che vi sto per recensire. Ai piani bassi sono le memorie di Margaret Powell, nata nel 1907 in Inghilterra da una famiglia tanto povera quanto numerosa. Nonostante abbia vinto una borsa di studio, Margaret non può proseguire con la sua istruzione e alla tenera età adolescenziale di quindici anni, va a servizio di una facoltosa famiglia inglese, iniziando come sguattera di cucina, il grado più basso del personale della servitù. Il tema che ricorre maggiormente nel testo è quello della differenza sociale. L'autrice infatti distingue i personaggi del suo racconto con noi (il personale ai piani bassi) e loro (gli aristocratici, padroni ai piani alti), riportando alla luce i suoi pensieri di giovane, spesso rabbiosi per le ingiustizie della vita che la porta a lavorare in uno scantinato buio con un salario da fame e non a sorseggiare tè che invece serve agli abitanti dei saloni sovrastanti. L'opera è di una piacevolissima lettura. Anche se non rimarrete mai con il fiato sospeso, vi garantirà un intrattenimento fluido e discorsivo e vi sembrerà di essere in quegli scantinati e seminterrati con lei, ad assistere a qualcosa che è sparito quasi del tutto ma che all'epoca era molto diffuso: un mondo di titoli, frivolezze e forma. Consiglio vivamente questa lettura che ho amato e letto in un solo giorno, soprattutto se avete visto come me la serie TV "Downton Abbey". Infatti è anche da questo libro che l'autore, Julian Fellowes, ha tratto importanti spunti per la serie TV. Buona lettura!

[RECENSIONE A CURA DI GAZZI01]