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SINOSSI

Tra le mura del Grave, l'orfanotrofio in cui Nica è cresciuta, si raccontano da sempre storie e leggende a lume di candela. La più famosa è quella del fabbricante di lacrime, un misterioso artigiano dagli occhi chiari come il vetro, colpevole di aver forgiato tutte le paure e le angosce che abitano il cuore degli uomini. Ma a diciassette anni per Nica è giunto il momento di lasciarsi alle spalle le favole tetre dell’infanzia. Il suo sogno più grande, infatti, sta per avverarsi. I coniugi Milligan hanno avviato le pratiche per l’adozione e sono pronti a donarle la famiglia che ha sempre desiderato. Nella nuova casa, però, Nica non è da sola. Insieme a lei viene portato via dal Grave anche Rigel, un orfano inquieto e misterioso, l'ultima persona al mondo che Nica desidererebbe come fratello adottivo. Rigel è intelligente, scaltro, suona il pianoforte come un demone incantatore ed è dotato di una bellezza in grado di ammaliare, ma il suo aspetto angelico cela un’indole oscura. Anche se Nica e Rigel sono uniti da un passato comune di dolore e privazioni, la convivenza tra loro sembra impossibile. Soprattutto quando la leggenda torna a insinuarsi nelle loro vite e il fabbricante di lacrime si fa improvvisamente reale, sempre più vicino. Eppure Nica, dolce e coraggiosa, è disposta a tutto per difendere il suo sogno, perché solo se avrà il coraggio di affrontare gli incubi che la tormentano, potrà librarsi finalmente libera come la farfalla di cui porta il nome.

RECENSIONE

Erin Doon, questo lo pseudonimo di una giovane scrittrice italiana, ha esordito su una piattaforma social reading molto famosa, se non la più famosa al mondo e cioè Wattpad. L'autrice ha una capacità narrativa accattivante e travolgente, le parole scorrono come lame su ghiaccio e ti lasciano saldamente ancorata alla sua narrazione. Le protagoniste dei suoi romanzi sono delle giovani adolescenti e la passione che vivono travolge il lettore e lo riporta alla propria adolescenza. Il racconto, ambientato in Alabama, ci porta lontano dal nostro Paese, dove le leggi e la vita sono così diverse, eppure così ben raccontate dalla narratrice. Nica è una ragazza diversa dalle altre perché ha dovuto affrontare la cosa più dura in assoluto per un bambino, la perdita dei genitori quando aveva solo cinque anni. Non si è mai pronti ad una tragedia del genere, specialmente a quell'età, ma dover affrontare le avversità della vita dentro un orfanotrofio rende tutto ancora più difficile, anche perché la direttrice dell'istituto è una donna senza cuore e rappresenta il peggior incubo per tutti i bambini, cerca di spezzarli, distruggerli e annientarli. Unico mero spiraglio di qualcosa che assomiglia all'amore materno, ma che ha più l'aria di qualcosa di morboso/insano, viene mostrato dalla tutrice a Rigel, un neonato di pochi giorni di vita, ritrovato in una notte di stelle dentro una cesta. Proprio lui subisce il lato più oscuro di questo macabro amore e manifesta un dolore nero, che lo rende insicuro nonostante il suo aspetto e i suoi modi diano l'idea di un ragazzo forte. La sua unica vera forza sarà proprio Nica, così fragile, ma con dentro una forza che sarà la sua unica salvezza. Questi due ragazzi sono e saranno sempre legati, da un odio, da un amore, da una passione che coinvolge il lettore di qualunque età. Tutti noi siamo stati adolescenti, o giovani uomini e donne, con i nostri silenzi, le nostre paure, tutti ci siamo sentiti non adatti. I protagonisti di questo romanzo, però, hanno provato tutto perché la vita non gli ha risparmiato nessun dolore e l'amore, per quanto possa essere difficile da vivere, alla fine muove le file della vita. Romanzo consigliato a tutti ma, soprattutto, a chi sa ancora lasciarsi trasportare dai sogni e dalle passioni e riesce a metabolizzare esperienze passate e future senza alcuna reticenza perché, in fondo, dentro di noi abbiamo ancora un lato adolescente, che ha paura di esporsi, ma vuole sentirsi travolto dall’amore.

[RECENSIONE A CURA DI CARNEMOLLA]