Mercoledì, 05 Novembre 2025

Il vademecum del buon club del libro

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28/09/2015 17:32 #18997 da guidocx84
Il vademecum del buon club del libro è stato creato da guidocx84
Ciao a tutti!
Vorrei condividere con voi una serie di articoli molto interessanti che ho trovato in rete qualche tempo fa relativamente alla creazione di un gruppo di lettura.
Ne parlavo con qualcuno di voi ieri durante il nostro quarto raduno nazionale e mi piaceva l'idea di inserire questo topic qui, dove arrivano e vengono accolti i nuovi iscritti.
Questo perché credo che questi articoli, benché facciano riferimento a gruppi di lettura tradizionali piuttosto che on line come il nostro, contengano alcune indicazioni importanti, se non fondamentali, che ci permettono di "inquadrare" bene cosa è un club del libro o un gruppo di lettura (sinonimi) e come deve essere gestito/frequentato affinché i partecipanti possano trarne il massimo beneficio possibile.
Abbiamo tutti da imparare e credo che chi ha scritto questi articoli abbia avuto una grande esperienza relativamente ai gruppi di lettura. L'autore è bravissimo nell'evidenziare quali sono le pratiche consigliate e sconsigliate da intraprendere o non intraprendere quando si vive la vita di un gruppo di lettura.
Questa lettura quindi è dedicata a tutti noi, che viviamo quotidianamente la vita del Club del Libro, il più grande gruppo di lettura on line in Italia, nonché a tutti i nostri gruppi di lettura tradizionali e agli utenti che quotidianamente vorranno intraprendere con noi questa stupenda avventura.

Fatemi sapere cosa ne pensate, discutiamone qui. Ci sono alcuni aspetti che secondo me meritano anche più attenzione di altri ma lascio che siate voi a decidere di cosa parlare, in base alle impressioni che la lettura di questi articoli vi susciterà. Però mi piacerebbe confrontarmi con voi su questi aspetti. Vi aspetto qui, se vorrete. Grazie! ;)

1. Gruppi di lettura: come crearne e uno e farlo vivere felice

2. Gruppi di lettura, come crearne uno. Parte seconda: il lettore che distrugge

3. Come creare un gruppo di lettura: parte terza, la discussione

4. Scegliere il libro: il vero ostacolo alla lettura condivisa (ovvero: guardatevi dalla coazione a consigliare)

«Heaven goes by favor. If it went by merit, you would stay out and your dog would go in.» Mark Twain
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28/09/2015 21:17 #19014 da porthosearamis
Risposta da porthosearamis al topic Il vademecum del buon club del libro
letto... ;) ;) ;) ;)

ma rileggendo mi sono accorto di una mancanza... :ohmy: :ohmy: :ohmy:
nell'articolo si parla del "lettore che distrugge", cioè colui che propone di leggere libri che ha già letto.... :( :( :(

ma non si parla del "lettore che unisce"....e cioè.... :huh: :huh: :huh:
il "lettore che non legge"....e quindi è disposto ad ascoltare tutti....
in pratica il mio identikit :pinch: :whistle: :whistle: :whistle: :whistle: :whistle:

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29/09/2015 08:31 #19024 da EmilyJane
Risposta da EmilyJane al topic Il vademecum del buon club del libro
Molto interessanti davvero questi articoli, si vede che sono scritti da qualcuno che ha parecchia esperienza di gruppi alle spalle. Riporto i passaggi che mi hanno copito di più.

1. La lettura non è un’attività sociale.
Non date retta a chi si ostina a sostenere il contrario. Un gruppo di lettura non fa letture di gruppo. Ciascuno si legge il libro scelto e poi, in un incontro a una data stabilita, si discute di quel libro. Si parla di ‘lettura condivisa’ per distinguerla, appunto, dalla lettura di gruppo. [cfr. Ferrieri, La lettura condivisa, Alberto Manguel, Una storia della lettura].
Parlare ad altre persone di un libro letto non sempre viene facile, naturale. Discutere di un libro, in modo pertinente e interessante, significa molto spesso aprire una finestra sulle proprie idee e i propri sentimenti. Ho conosciuto persone che hanno lasciato il gruppo, del quale pensavano di sentirsi felicemente parte, perché pesava troppo emotivamene parlare dei libri letti, con sincerità.
In un certo senso, il gruppo di lettura è una specie di ‘riduzione del danno’ causato dall’introspezione e dalla solitudine (parziale) provocata dalla lettura ed è anche un modo per pulirsi la coscienza da parte di individui che sono orgogliosi del tempo in solitudine dedicato alla lettura. È un modo per trasformare il discorso attorno alla lettura in uno spazio pubblico.


Questo punto offre un paio di spunti davvero interessantii: innanzitutto il fatto che la lettura non sia un'attività sociale. Visto la recente esperienza di gdl su guerra e pace che stiamo facendo qui sul club divisa in tappe (e viste altre esperienze che ho avuto su anobii) posso dire che io in realtà mi trovo molto meglio con il metodo ufficiale del club, ovvero leggere il libro del mese per intero, ognuno con la propria velocità e decidendo se commentare prima o solo alla fine quando si ha la completezza. Per dire Guerra e pace a volte è sembrato una gara, con i continui aggiornamenti "io ho finito", "io sono a tot punto", a volte questo può essere deleterio e scoraggiare qualcuno che legge più lentamente e si sente magari escluso. Inoltre il fatto di commentare solo su una parte a me riesce più difficile, soprattutto quando è "forzato", nel senso che essendo un percorso a tappe è quasi obbligatorio fare un commento allla fine di ogni tappa. Al contrario con il libro del mese ognuno può sentirsi libero di leggere a che velocità vuole e di commentare solo quando si sente pronto o ne sente l'esigenza. (sia ben chiaro che le mie non sono assolutamente critiche, visto che ci sono in mezzo, ma solo il mio modo di sentire).
Secondo punto: parlare di un libro significa aprire una finestra sulle proprie idee e sentimenti.
In effetti io a volte faccio davvero tanto fatica, sarà che nella vita sono un'introversa, dover spiegare le emozioni e le sensazioni private che senz'altro provo leggendo un libro mi risulta difficile, non so se a volte dò l'impressione di fare commenti impersonali, spero di no visto che m'impegno per esprimere le mie emozioni ma, a dir la verità, spesso mi domando "a chi interessa quello che provo o quello che sento?" "perchè dovrei andare nello specifico quando a volte faccio così fatica a capirmi pure io?"
In ogni caso penso che il gruppo online aiuti molto a sentirsi più liberi, molte volte sono stata tentata di partecipare al gruppo che si ritrova nella biblioteca del mio paese ma mi immagino già a fare scena muta perciò ogni volta desisto. Online ci si sente più liberi, ognuno ha il suo spazio, nessuno ti parla sopra, non importa il tono di voce (nel mio caso basso) e nessuno ti chiede di ripetere perchè tutti sono in grado di leggere. Poi si riesce a conoscersi pian piano, attraverso i vari post, così poi magari anche in un incontro "fisico" non si è dei perfetti sconosciuti.

Decidere di interrompere la propria catena più o meno programmata di letture o rinunciare al piacere di farsi cogliere dall’ispirazione-innamoramento per un certo libro, o ancora far posto a un libro “forzato” sul comodino aggiunge uno strato di fatica alla lettura che rende la decisione di condivisione un atto di forte volontà che andrebbe sempre premiato da una discussione, relativa al libro scelto, completa, aperta e ricca.

Altro punto da sottolineare, in effetti è faticoso a volte dover leggere un libro "a forza" quando ce ne sono molti altri che ci chiamano col canto di sirena. Però trovare una discussione approfondita e che ti arricchisca ti ricompensa della fatica nel leggere un libro che non si è scelto.
Poi nulla vieta ogni tanto di prendere una pausa, io in questo periodo mi sono lasciata prendere la mano e sono così impelagata in vari gruppi di lettura che sto raggiungendo il mio punto limite. In questi giorni perciò sto leggendo un libro solo per me stessa, penso che ogni tanto sia doveroso verso se stessi. Anche perchè poi si riprende la lettura condivisa con più energia.

Scusate se mi sono dilungata e magari ho detto cose inutili ma mi hanno molto colpito questi articoli. :blush:

"Tutto ciò che possiamo decidere è come disporre del tempo che ci è dato" (Il signore degli anelli - Tolkien)
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29/09/2015 10:14 #19034 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Il vademecum del buon club del libro
Credo commenterö un po´ a pezzi mano mano che leggo.
Nel primo articolo si afferma subito che la lettura non è un´attivitä sociale, perchè alla fine si legge sempre ognuno per conto proprio; questo È vero fino ad un certo punto, basti vedere il nostro esempio durante la lettura del libro del mese o di Guerra e pace in cui si commenta anche durante la lettura, condividendo il processo di lettura stesso. Concordo che possa essere a volte difficile parlare piü nello specifico di alcuni temi trattati nei libri scelti perchè ci si esporrebbe troppo e sia ha paura di essere giudicati, e questo l´ho notato anche nel nostro Club, in cui spesso la discussione del libro del mese potrebbe offrire spunti di discussione stimolanti,che vengono perö abbandonati perchè forse troppo...impegnativi? Si ha magari paura di affrontare alcune tematiche con persone che a malapena si conosce. Viceversa perö credo molto nell´idea di base secondo cui chi vuole far parte di un Club del Libro e ne cerca uno lo fa perchè interessato a confrontarsi con altre persone altrettanto interessate; quindi il problema è piü che altro iniziare ad aprirsi al confronto, creare una discussione stimolante senza paura di ricevere critiche e senza criticare, solo con la voglia di poter dire la propria ed avere la possibilitä di cogliere altri aspetti del libro che da soli non avremmo colto (a me è successo tantissimo con Zivago, in cui ero stata netta nel mio giudizio riguardo l´assenza di una storia d´amore e sono stata contraddetta piü volte e alla fine ho capito che in effetti nella lettura mie ro concentrata su altri aspetti!)

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert

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29/09/2015 10:15 #19035 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Il vademecum del buon club del libro

EmilyJane ha scritto: Molto interessanti davvero questi articoli, si vede che sono scritti da qualcuno che ha parecchia esperienza di gruppi alle spalle. Riporto i passaggi che mi hanno copito di più.

1. La lettura non è un’attività sociale.
Non date retta a chi si ostina a sostenere il contrario. Un gruppo di lettura non fa letture di gruppo. Ciascuno si legge il libro scelto e poi, in un incontro a una data stabilita, si discute di quel libro. Si parla di ‘lettura condivisa’ per distinguerla, appunto, dalla lettura di gruppo. [cfr. Ferrieri, La lettura condivisa, Alberto Manguel, Una storia della lettura].
Parlare ad altre persone di un libro letto non sempre viene facile, naturale. Discutere di un libro, in modo pertinente e interessante, significa molto spesso aprire una finestra sulle proprie idee e i propri sentimenti. Ho conosciuto persone che hanno lasciato il gruppo, del quale pensavano di sentirsi felicemente parte, perché pesava troppo emotivamene parlare dei libri letti, con sincerità.
In un certo senso, il gruppo di lettura è una specie di ‘riduzione del danno’ causato dall’introspezione e dalla solitudine (parziale) provocata dalla lettura ed è anche un modo per pulirsi la coscienza da parte di individui che sono orgogliosi del tempo in solitudine dedicato alla lettura. È un modo per trasformare il discorso attorno alla lettura in uno spazio pubblico.


Questo punto offre un paio di spunti davvero interessantii: innanzitutto il fatto che la lettura non sia un'attività sociale. Visto la recente esperienza di gdl su guerra e pace che stiamo facendo qui sul club divisa in tappe (e viste altre esperienze che ho avuto su anobii) posso dire che io in realtà mi trovo molto meglio con il metodo ufficiale del club, ovvero leggere il libro del mese per intero, ognuno con la propria velocità e decidendo se commentare prima o solo alla fine quando si ha la completezza. Per dire Guerra e pace a volte è sembrato una gara, con i continui aggiornamenti "io ho finito", "io sono a tot punto", a volte questo può essere deleterio e scoraggiare qualcuno che legge più lentamente e si sente magari escluso. Inoltre il fatto di commentare solo su una parte a me riesce più difficile, soprattutto quando è "forzato", nel senso che essendo un percorso a tappe è quasi obbligatorio fare un commento allla fine di ogni tappa. Al contrario con il libro del mese ognuno può sentirsi libero di leggere a che velocità vuole e di commentare solo quando si sente pronto o ne sente l'esigenza. (sia ben chiaro che le mie non sono assolutamente critiche, visto che ci sono in mezzo, ma solo il mio modo di sentire).
Secondo punto: parlare di un libro significa aprire una finestra sulle proprie idee e sentimenti.
In effetti io a volte faccio davvero tanto fatica, sarà che nella vita sono un'introversa, dover spiegare le emozioni e le sensazioni private che senz'altro provo leggendo un libro mi risulta difficile, non so se a volte dò l'impressione di fare commenti impersonali, spero di no visto che m'impegno per esprimere le mie emozioni ma, a dir la verità, spesso mi domando "a chi interessa quello che provo o quello che sento?" "perchè dovrei andare nello specifico quando a volte faccio così fatica a capirmi pure io?"
In ogni caso penso che il gruppo online aiuti molto a sentirsi più liberi, molte volte sono stata tentata di partecipare al gruppo che si ritrova nella biblioteca del mio paese ma mi immagino già a fare scena muta perciò ogni volta desisto. Online ci si sente più liberi, ognuno ha il suo spazio, nessuno ti parla sopra, non importa il tono di voce (nel mio caso basso) e nessuno ti chiede di ripetere perchè tutti sono in grado di leggere. Poi si riesce a conoscersi pian piano, attraverso i vari post, così poi magari anche in un incontro "fisico" non si è dei perfetti sconosciuti.




Scusa Erica, non avevo visto che avevi giä commentato anche tu il primo punto :blush:

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29/09/2015 10:44 #19038 da EmilyJane
Risposta da EmilyJane al topic Il vademecum del buon club del libro

bibbagood ha scritto: Scusa Erica, non avevo visto che avevi giä commentato anche tu il primo punto :blush:


E meno male che avevo detto che qui nessuno ti parla sopra!! :laugh: :laugh: Ovviamente scherzo Bea.
E' interessante vedere che sull'esperienza del gdl di Guerra e pace (e quindi sulla lettura condivisa) abbiamo pareri proprio all'opposto...mi sa che alla fine quindi è proprio questione di carattere. :blush:

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29/09/2015 11:47 #19040 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Il vademecum del buon club del libro

EmilyJane ha scritto:

bibbagood ha scritto: Scusa Erica, non avevo visto che avevi giä commentato anche tu il primo punto :blush:


E meno male che avevo detto che qui nessuno ti parla sopra!! :laugh: :laugh: Ovviamente scherzo Bea.
E' interessante vedere che sull'esperienza del gdl di Guerra e pace (e quindi sulla lettura condivisa) abbiamo pareri proprio all'opposto...mi sa che alla fine quindi è proprio questione di carattere. :blush:



Ahahah hai ragione,scusami :( :( È che ho aperto il topic e ho visto tutti i link di guido e ho pensato di leggermeli prima di commentare,ma mentre leggevo mi è venuto da commentare e quindi.....mannaggia!
Comunque concordo anche con il tuo parere,non ho detto che io mi sia trovata bene con il metodo della lettura passo passo,dico perö che esiste anche il mdo di condividere anche la lettura stessa e non solo il parere finale sul libro come mi sembrava intendesse l´autore. Da qui ne derivava il mio parere secondo cui la lettura può essere un avvenimento sociale a seconda di come li vuole vivere,mentre l´autore si schierava sull´"assolutamente no" !

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29/09/2015 15:49 #19045 da Novel67
Risposta da Novel67 al topic Il vademecum del buon club del libro
Sarà anche vero che ognuno legge per conto proprio, ma la partecipazione ad un GdL sottintende - secondo me - l'esercizio di un'attività sociale. Ed un'attività prospera finché la si coltiva.

Un GdL on line offre parecchi vantaggi, rispetto a quello tradizionale: mette a disposizione una "casa" che resterà sempre aperta, garantisce un "transito" continuo, dispone di mezzi per limitare le esuberanze di un lettore potenzialmente distruttivo e permette a ciascun iscritto di trovare spazio e di prendersi tutto il tempo che vuole per esprimersi.

Ritengo però che un GdL on line abbia ancor più bisogno di un moderatore; o meglio, di un "collante", come lo chiama l'articolo: di qualcuno, cioè, che rammenti le scadenze e solleciti gli interventi. Questo perché c'è il rischio che l'entusiasmo iniziale vada progressivamente a scemare, o che qualcuno si eclissi e si perda per strada, e che di fatto il gruppo si vada lentamente a sfaldare, senza nemmeno rendersene conto.

Affermare che un gruppo di lettura non fa letture di gruppo non vuol dire che non si possano fare commenti a lettura in corso, anche se riconosco che esprimere giudizi può sembrare - in questi casi - più difficoltoso. E certamente la loro attendibilità sarà ancor più limitata. Ma nel caso citato di Guerra e Pace, che presuppone scadenze assai lontane nel tempo, attendere di completare l'opera per esprimere il proprio parere smentisce l'assunto di partenza, che era quello di leggere - e vivere - l'opera tutti insieme. Perché è vero che non si sta facendo una gara e che "ognuno deve sentirsi libero di leggere a che velocità vuole e di commentare solo quando si sente pronto o ne sente l'esigenza", ma se si seguono solo i propri ritmi e le proprie inclinazioni non si può più parlare di gruppo di lettura, ma solo di singoli lettori che in diversi momenti hanno letto lo stesso libro.
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29/09/2015 19:11 - 29/09/2015 19:15 #19054 da pierbusa
Risposta da pierbusa al topic Il vademecum del buon club del libro
Io poserei l'attenzione sul primo dei post citati da Guido e sul passo ove dice:

10) Molte delle cose che vi verranno in mente a proposito di lettura, le trovate già espresse nel libro di Alberto Manguel, Una storia della Lettura.

Del libro di Manguel ho letto personalmente varie parti. Mi pare un'ottima lettura per chi giovane o vecchio lettore vuole confrontarsi con questa sua passione.

Perché forse ci si dimentica in mezzo a tante parole che la lettura per noi innanzi tutto è, e sempre sarà una passione. Altrimenti, è altro.

Il Gruppo di Lettura serve a condividerla. La mia esperienza mi dice che non tutti i partecipanti ad un Gruppo di Lettura sono però convinti nel loro profondo che questa condivisione sia proprio un bene.

Ma se non c'è condivisione (vera, leale, sincera) che piacere c'è??? :huh:

p.s. Un altro bel libro scritto da Alberto Manguel ha per titolo "Tutti gli uomini sono bugiardi". Che avrà voluto dire? :P

(Su Anna Karenina) È un'opera d'arte perfetta, che arriva assai a proposito; un libro assolutamente diverso da ciò che si pubblica in Europa: la sua idea è completamente russa.Fëdor Dostoevskij
Tanti anni nel Club e nemmeno una medaglia!
Ultima Modifica 29/09/2015 19:15 da pierbusa.

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29/09/2015 19:30 #19055 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Il vademecum del buon club del libro
Concordo sul primo articolo e su quanto citato da Novel sui confini permeabili,anche secondo me necessri in un gruppo di lettura. Spesso sento dire che se si fa parte di un gruppo di lettura allora si è obbligati a leggere ogni mese un libro, ma la mia limitata esperienza mi fa dire esattamente il contrario. I gruppi di lettura servono a coltivare un hobby, una passione, senza impegno.
Su vantaggi e svantaggi di un club online nominati da EmilyJane e Novel non saprei bene come schierrmi, visto che per me il club online era ed è semplicemente l´unica opzione,mentre sarei ben felice di poter partecipare regolarmene ad uno dal vivo. Non perchè uno dal vivo sia meglio,ma perchè il rapporto diretto con le persone del gruppo è diverso. Online ci si mette tanto a conoscere gli altri e quindi si ritorna al punto giä affrontato della "paura" di esprimere le proprie opinioni; dal vivo magari il primo incontro poträ essere difficile,ma poi la spontaneitä di esprimere i propri pareri e confrontarsi si afferma molto facilmente (oltre al fatto che spesso qui sul forum alcune prese di posizione o semplici opinioni vengono intese come critiche dirette,mentre dal vivo i fraintendimenti sarebbero molto piü rari). È pero anche vero che un club online (come il nostro :woohoo: :woohoo: ) permette di affrontare tanti argomenti, libri,generi che in un club tradizionale,in cui ci si incintra e si discute una volta al mese sul libro del mese, non sarebbe possibile!!

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Avatar di mulaky mulaky - 29/10/2025 - 10:03

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Avatar di bibbagood bibbagood - 27/10/2025 - 19:21

Ciao Cristina, in che senso? Oggi sei riuscita a scrivere sul forum :-/ scrivimi una mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) con l'errore che ti esce quando provi a fare cosa ;)

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Avatar di bibbagood bibbagood - 16/10/2025 - 21:24

Ciao!Sìsì lo abbiamo già pubblicato, trovi il link nell'ultimo numero della newsletter :) buona lettura!

Avatar di Marialuisa Marialuisa - 16/10/2025 - 17:22

Ciao! Ma mi sono persa il resoconto dell'ultimo raduno di Bologna?? Mi piacerebbe molto leggere il seguito della "saga" !! Dove posso trovarlo??

Avatar di monteverdi monteverdi - 14/10/2025 - 12:55

Buongiorno, sono un appassionato di cinema e romanzi di vario genere. Il mio autore preferito è John Fante, ultimamnete leggo molto i gialli di Manzini. Mi piace scrivere.

Avatar di Nonna Iaia Nonna Iaia - 10/10/2025 - 10:14

Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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