Riporto alla luce questo topic per fare a tutti, ai nuovi utenti e a quelli quelli più vintage, alcune domande:
1) Cosa vi aspettate da un club di lettura? Se ci sono differenze di aspettative tra quello fisico e virtuale, specificatele per piacere.
2) Come scegliete il libro del mese da proporre in un gruppo? (per istinto, perché piace a voi, per i temi, ecc.)
Ho letto TUTTO il topic, compresi i link allegati, e avevo già un'idea che poi ho confermato. Frequento da quasi due annetti due gruppi di lettura (GdL) fisici e, solo da pochissimi mesi, questo club virtuale in modo più attivo. Nel corso di questi due anni ho assistito, per fortuna, a poche scene ma comunque sicuramente ci sono state e temo ci saranno sempre: gente polemica, libri proposti senza criterio da lettura condivisa (a mio parere), lettori che non leggono, gente che sparisce senza motivazione. Sui polemici c'è poco da dire, di base non hanno il senso della comunità e vogliono imporre le loro idee su tutti, per fortuna sono i primi che vanno via perché si trovano male non potendo comandare.
Premetto che non sto facendo nessuna critica a nessuno, ma è giusto per far capire perché mi sono posta e vi pongo quelle domande. Secondo me, il fulcro di tutto sta proprio nelle risposte che ognuno di noi fa a quelle domande, nel caso queste risposte non trovino condivisione con quelle di altri.
Personalmente, ho scelto i gruppi di lettura perché mi piace leggere e volevo vedere se, da questo hobby, poteva nascere qualcosa di condivisibile con altri. Mi sono iscritta contemporaneamente a due GdL della mia città: uno è quello nato da qui e l'altro è un gruppo tematico. Nonostante la diversità dei due gruppi, mi trovo benissimo, sono nate amicizie, insomma tutto procede per il meglio ma, ciclicamente, in entrambi i gruppi si presentano gli stessi problemi:
- lettori che non leggono
Ok ogni tanto ci può stare. Penso, ad esempio, ai nuovi iscritti che prima di buttarsi vogliono vedere come è fatto un gruppo di lettura e che gente c'è, avere cioè un'idea di che aria tira. Però, se su 10 incontri non leggi 7-8 volte, forse il concetto di "club del libro" non è molto chiaro. Per me è un impegno che si prende e nei limiti del possibile bisogna rispettarlo. Ovviamente ci sta non beccare il libro che piace, ma neanche provare a leggerlo... insomma! Mi è capitato di leggere libri che mi hanno fatto proprio schifo (non esagero) ma li ho letti perché il senso è parlarne insieme, confrontarsi e come ci si può mai confrontare se non si legge l'oggetto della discussione?
- libri proposti senza un senso logico
Questa è una cosa che noto soprattutto nei nuovi iscritti, probabilmente perché non sanno come funziona un club o gruppo che sia. Sono dell'idea che un libro da lettura condivisa debba essere non dico serio nella accezione più rigorosa del termine, ma quantomeno sensato a livello di discussioni, di argomenti. E' inutile imbrogliarci tra noi, ci sono libri che si prestano a letture solitarie perché riempiono le ore senza pensare e altri libri che, invece, fanno riflettere. Non faccio un discorso snob, faccio un discorso di qualità e volendo anche di rispetto del tempo altrui. Non dico che questi libri "riempitivi" non possano essere letti, pure io ogni tanto li leggo di proposito, ma non mi sogno di proporli in un club di lettura perché so che sono "vuoti" a livello di argomenti. Capisco il lettore inesperto, ma già dalla trama si intuisce se un libro ha o meno delle qualità da lettura condivisa e, se anche non fosse chiaro, si cercano le recensioni online. Attenzione, non è questioni di gusti personali ma di cose che si adattano meglio a una discussione di gruppo. Certo, può capitare che un libro valido sulla carta, possa poi rivelarsi inadatto ma quello è un altro discorso. Non è neanche questione di generi perché pure i libri per ragazzi - che tanti classificano come "robetta" - possono dar luogo a scambi interessanti in un gruppo (per esempio reputo "Pat di Silver Bush" molto più adatto rispetto a "Mary Poppins").
Proporre un libro significa, tra l'altro, chiedere alle persone di investire del tempo su quel libro e il tempo è tra le cose che non tornano indietro, quindi - secondo me - sarebbe giusto proporre libri che sì piacciono a chi li propone ma che al contempo possano dare adito a dei dibattiti in un gruppo di lettori.
- lettori che saltano a piè pari alcuni generi
E' una cosa che, vi giuro, mi fa impazzire.
Un conto è non avere tempo per leggere per vari motivi (io stessa ho talvolta difficoltà a leggere il libro del mese del Club perché faccio già parte di due gruppi di lettura della mia città e vorrei anche leggere i "miei"), un conto è non leggere un libro a priori perché si hanno preconcetti, non piacere il genere, ecc. Il senso di un gruppo di lettura è di spaziare tra i generi, autori, confrontarsi insieme... o no? Pure io ho dei generi preferiti e che leggo più volentieri, come tutti, ma non capisco l'utilità di fossilizzarsi solo su quelli. Sì, ok, si può fare ma allora perché ci si è iscritti a un gruppo di lettura? Qual è il senso logico di far parte di una comunità se poi la partecipazione è intermittente sulla base del libro?
Per concludere, aggiungo solo che, ovviamente queste sono le mie idee e spero di non aver offeso nessuno perché non è il mio scopo.
Intervento molto interessante, mi sono ritrovata moltissimo in alcune cose, meno in altre.
1) Cosa vi aspettate da un club di lettura? Se ci sono differenze di aspettative tra quello fisico e virtuale, specificatele per piacere.
Anche io non ho mai partecipato ad un club fisico. Ho partecipato a un incontro del vecchio gruppo di Roma (quello che c'era prima di quello attuale) e durante la quarantena la magnanima Alessandra mi ha proposto di partecipare agli incontri che hanno avuto su skype, dal momento che essendo io originaria di Roma già avevo incontrato alcuni membri in varie occasioni. Ma essendo stata in entrambe le esperienze più un'ospite che altro, non sento di aver fatto veramente l'esperienza di essere parte di un gdl fisico. Ho pensato più volte se dovrei cercarne qui, ma non ho voglia di seguirne uno in tedesco visto che il mio hobby per la lettura si rivolge prettamente all'ambiente letterario italiano (non letteratura italiana, ma nel senso che seguo il panorama letterario italiano e quasi per niente uscite editoriali o articoli letterari di qua); ho pensato ai circoli culturali/gruppi letterari offerti dal consolato, ma la mia esperienza con gli italiani all'estero è cosi negativa da non volermi infliggermi una pena simile. Preferisco molto di più dedicare tempo e letture qui. Trovo il club fisico possa offrire molto di più di uno virtuale e gli incontri su skype a cui ho partecipato lo hanno confermato, anche perchè Alessandra ha sempre moderato molto bene, quindi ognuno aveva ampiamente spazio per esprimere la sua opinione e allo stesso tempo però era anche possibile intervenire per rispondere direttamente alle opinioni degli altri e instaurare così un vero e proprio confronto, un dialogo e un'analisi a tutto tondo sul libro e sull'autore in questione. A volte questo su un club virtuale si perde: sono contenta di vedere che soprattutto negli ultimi mesi c'è uno scambio più attivo sulle riflessioni che fanno altri utenti, perchè invece molto spesso i commenti nelle varie sezioni si limitano ad una personale recensione del libro, interessante perchè comunque mette in luce aspetti che magari altri non hanno colto, ma che rimane fine a sè stessa. Di positivo c'è però che i vari commenti li si possono rileggere anche in un secondo momento e si può recuperare il libro anche dopo e dire comunque la propria, perchè i topic rimangono aperti e si può sempre ritornare su un libro, cosa che invece manca negli incontri dal vivo, dove la discussione sul libro si esaurisce nell'incontro.
Un altro punto a favore di un club virtuale è ovviamente che la scelta è molto più varia. In gdl fisico ha per forza di cose solo un libro del mese, mentre su un club virtuale si possono creare tanti gdl a seconda di quel che si vuole leggere, di quel che si vuole approfondire. Se si ha già letto il libro del mese o non si è interessati a leggerlo, si può partecipare comunque a tante altre letture condivise con gli stessi utenti che ormai si è imparato a conoscere.
Un'ultima cosa: dici che ti è capitato in gdl fisici di avere a che fare con partecipanti arroganti, che si sono create situazioni spiacevoli, e cosi via. In realtà credo che i club fisici in questo senso hanno un enorme vantaggio rispetto a quelli virtuali, perchè online è mooooolto più facile fraintendere toni di alcuni commenti e decidere di sparire per un po' perchè offesi dall'interpretazione che noi stessi abbiamo dato a un commento, che magari non era minimamente inteso come un'offesa. Dal vivo trovo sia molto più semplice evitare certe situazioni (essendo un problema più che risaputo, al raduno di Firenze se ne è parlato e Guido ha condiviso con noi le riflessioni contenuto nel libro presentato appunto al raduno:
www.ilclubdellibro.it/forum/20-realistic...uno-mastroianni.html )
2) Come scegliete il libro del mese da proporre in un gruppo? (per istinto, perché piace a voi, per i temi, ecc.)
Avevo già detto la mia opinione durante il sondaggio per cambiare i criteri di proposte del libro del mese e ribadisco anche qua che le motivazioni "per istinto" o "perchè piace a voi" dovrebbero ricoprire un ruolo limitato quando si propone un libro del mese da leggere in gruppo: è vero che le proposte devono rispecchiare i nostri gusti, sia perchè siamo noi che proponiamo e vogliamo condividere qualcosa dei nostri interessi con gli altri, sia perchè siamo tutti sommersi da libri che vogliamo leggere e proporre è anche un'occasione per togliersi un libro che si vuole leggere leggendo contemporaneamente anche il libro del mese (a volte uno non legge il libro del mese perchè si hanno cosi tanti libri in lista che non si vuole "perdere tempo" con uno che invece non ci interessa molto), però bisogna ricordare che non è una lettura individuale e che non ha molto senso prendere automaticamente i prossimi libri che abbiamo in lista. La lettura di gruppo dovrebbe differenziarsi da quella individuale e trovo sensato che uno spenda qualche momento a riflettere quali libri possano essere più adatti per una lettura simile: quindi non dico di proporre libri che in realtà non ci interessano molto, ma che probabilmente offriranno spunti di discussione, quanto invece riflettere un attimo tra i libri che si vogliono leggere quali potrebbero essere i più adatti per condividerne la lettura.
Ovviamente si sa che se non si ha letto i libri in questione, è un po' una proposta al buio e anche per questo abbiamo detto tante volte che se il libro scelto poi si rivela non piacere alla maggior parte degli utenti, chi ha proposto non deve sentirsi offeso o non avere il coraggio di proporre di nuovo per paura di sbagliare, non viene crocefisso o bannato nessuno per questo