Finalmente l´ho finito anche io, e come la maggior parte id voi, ne sono rimasta soddisfatta.
È il terzo libro di Terzani che ho letto, e anche in questo ho ritrovato solo un paio di aspetti negativi: il primo È personale,ovvero che purtroppo la struttura del saggio non riesce a prendermi. Io cerco di leggere ogni volta che ho 5 minuti liberi,e con i libri di Terzani questo mi È impossibile, quindi la lettura va sempre molto a rilento,visto che ho bisogno di un po´ di tempo a disposizione per prendere in mano il suo libro e entrare nella narrazione. Il secondo aspetto è che Tiziano Terzani ha avuto una vita a mio parere bellissima,perchè estremamente ricca di esperienze, e lui ne è consapevole e trovo che spesso affronta questo suo "privilegio" non con molta modestia. Anche in questo libro ho trovato spesso questa sua "superioritÀ",tra cui proprio nell´affrontare e raccontare la malattia., In vari punti,soprattutto all´inizio, dice come molti si abbandonino all´idea del cancro,mentre lui ha voluto cogliere l´occasione di questa malattia per vivere un´altra esperienza di vita e andare alla ricerca di sè stesso. Diciamo però che molti di coloro cui viene diagnostico un cancro non hanno proprio fisicamente la possibilità di farsi viaggi intorno al mondo a trovare loro stessi,e che lui è stato molto fortunato.
Per il resto,libro molto bello,che fa riflettere tanto su come conduciamo le nostre vite e che fa venire voglia di svegliarsi domattina e cambiare tutto. Quello che mi è piaicuto molto è il fatto che affronta tutto senza pregiudizi,nonostante dica sempre che la sua mentalità occidentale ed europea influenza il suo lasciarsi andare, dà comunque la possibilità a tutti di convincerlo. Mi è piaciuta molto la sua mancanza di estremismi, spesso presenti in persone che si lasciano andare a certe esperienze (come il vegetarianismo o tutte le pratiche di meditazione orientale, che vanno molto di moda).
Sulla questione allopatia vs omeopatia il mio pensiero È in linea con quello di Terzani: sono convinta che bisogna affidarsi alla medicina, che spesso è da incoscienti e testardi non volersi lasciar curare; l´omeopatia ha un altro ruolo fondamentale, che non è la cura di malattie come il cancro,ma il vivere meglio. Quindi sono due aspetti che devono coesistere e non mettersi in opposizione.
"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert