Si sa, capita a tanta gente, ma non si pensa mai che potrebbe capitare a noi. Questo era sempre stato anche il mio atteggiamento. Così, quando capitò a me, ero impreparato come tutti e in un primo momento fu come se davvero succedesse a qualcun altro. «Signor Terzani, lei ha il cancro», disse il medico, ma era come non parlasse a me, tanto è vero - e me ne accorsi subito, meravigliandomi - che non mi disperai, non mi commossi: come se in fondo la cosa non mi riguardasse.

Consiglio a tutti coloro che si apprestano a leggere o come me rileggere questo magnifico libro di Tiziano Terzani a dotarsi oltre che del cartaceo (o ebook) anche dell'audiolibro con la splendida voce di Edoardo Siravo. Sono 22 e più ore di magico ascolto che ci possiamo portare dietro sul tablet o smartphone...

Oggi dunque si parte in quest'avventura che dall'incipit fulminante ci porterà a conoscere santi, santoni, medici, guaritori, fattucchieri, fachiri, pozioni, cure, incantesimi in giro per il mondo: New York, India, Thailandia, Stati Uniti, Hong Kong, ancora India, Filippine, Himalaya...arrivo.

Non è un romanzo, non è un saggio: è un viaggio nel mondo delle medicine ufficiali, tradizionali o ipotetiche e in ultimo attraverso se stessi in cui Terzani ci prende per mano e ci accompagna pagina dopo pagina.

Buona lettura a tutti!

Essendo appena ventenne,non ho una grande conoscenza del personaggio; però come mio padre ha visto che tornando dalla biblioteca avevo con me "Un altro giro in giostra"mi ha detto di assaporarne ogni pagina.
A questo punto non mi resta che cominciare questo nuovo viaggio assieme a voi, miei compagni più "esperti"!!

Io l'ho iniziato due giorni fa, sono già al 10%. Lui si perde in discorsi, considerazioni, emozioni e ti fa scoprire cose che non immagini. Sto accompagnando la lettura all'audio libro, fin'ora è così scorrevole e piacevole ma con tanti punti di amarezza. Oltre allo stato del suo male ti fa vivere nei luoghi dove lui vive temporaneamente con squarci di quotidiano incredibili. Un'analisi netta e ben distinta.

So già che mi piacerà

Io lo inizio oggi!
Sapete che parto prevenuta, perchè di solito quando parlano tutti bene di un autore a me passa la voglia di leggerlo, lo so che è un controsenso!
Però sono curiosa di scontrarmi con i miei pregiudizi e confrontarmi qui con voi.

Non può non piacere: questo non è un libro bensì la storia di un uomo che apre il proprio cuore!

anch'io ho cominciato a leggerlo ieri e ad utilizzare come molti di voi l'audiolibro!!

l'audiolibro è una bella esperienza, in effetti.. non l'avevo mai provato.. ascolto la voce e seguo nella lettura sul testo...
però secondo me il merito della buona riuscita di questo esperimento sta nell'ottima interpretazione del lettore..

le recensioni degli altri libri di Terzani non mi avevano mai entusiasmato, per questo partivo un po' prevenuto.. ma il modo di scrivere è quello che io preferisco, con digressioni e spiegazioni e con un tono semplice di rapido impatto anche quando si parla di cose complicate (come quando spiega che cos'è un cancro secondo il capo dell'istituto newyorkese dov'è in cura, ad esempio...)

una cosa molto interessante, per esempio, è come Terzani cerchi una spiegazione priva di pregiudizi per la gente che si affida a terapie alternative per curare il cancro..
senza pregiudizi perché ha avuto la mente aperta e questo gli ha permesso infatti di fare il viaggio che poi è la base di questo romanzo..

sono ancora ai capitoli su New York, ma sono già conquistato!!

Non so spiegarvi perché, ma anch'io partivo prevenuta su Terzani... non mi ci ero mai avvicinata e senza il club credo che non l'avrei fatto...
Invece... ho iniziato a leggerlo da due giorni e sono già pazza del suo modo di scrivere! Ti trascina letteralmente nella sua vita e nelle sue avventure in mezzo mondo!!!
Sono ancora a New York... ci aggiorniamo più avanti!
Sono curiosa di provare anche l'audiolibro... credo coglierò l'occasione!
A presto...!

Devo dire che anche a me sta piacendo,trovo molti spunti di riflessione sui quali peraltro nel corso della mia vita mi sono già soffermata. Il suo linguaggio è diretto e piacevole nonostante l'argomento "triste" (sono ancora a New York).
Delle volte lo trovo destabilizzante: <Anche loro frutto di quella società contro la quale a volte,fra me e me, mi accanivo così tanto e alla quale mi ero ora affidato per sopravvivere.>
Ecco mi sarei aspettata che avesse delle idee già precise visto le tante esperienze precedenti,ma forse ci arriverà alla fine di questo percorso o comunque man mano che procede il libro.

Angolo stupidaggine: Guido,ma è un abitudine dei toscani dire "ci vediamo a giro"? Perché prima di te e Terzani non l'avevo mai sentito dire.