Blue ha scritto: Ciao Katya,
io per principio finisco sempre i libri che comincio, ma devo dire con che questo faccio fatica.
Non perché sia ostico, semplicemente non mi prende più di tanto così mi lascio distrarre da altre letture.
Sono a poco più della metà, continuerò fino alla fine, ma con calma...

Realmente ho già finito il libro di settembre quindi riattacco con questo. All'inizio andava meglio ora con la storia della partenza per la guerra non riesco più a seguire. Sto faticando

Blue ha scritto: Ciao Katya,
io per principio finisco sempre i libri che comincio, ma devo dire con che questo faccio fatica.
Non perché sia ostico, semplicemente non mi prende più di tanto così mi lascio distrarre da altre letture.
Sono a poco più della metà, continuerò fino alla fine, ma con calma...

Mai farsi sopraffare dai principi!!!

Come facente parte del club "Lettori Liberi di Scegliere e di Decidere di Lasciare a Metà un Libro" (sigla LLSDLML) non mi sono mai sentito in dovere di portare a termine una lettura se per qualche motivo questa non mi è congeniale i quel momento. Magari lo sarà domani o tra un mese o tra un anno....o mai.

I libri sono così...ti attraggono, ti conquistano, ti ammaliano...e la magia può scattare e durare fino alla fine o cessare prima della fine o non scattare proprio. Nessun obbligo!

Sono giunto al termine, finalmente!

Come Claudia, anch’io ho avuto l’impressione che il romanzo - dalla metà in poi, perlomeno - potesse essere sfrondato in più punti, onde alleggerirlo di tanti orpelli francamente inutili e ripetitivi e – soprattutto - della fastidiosa presenza di qualche Mr. e Mrs. di troppo ... La lettura in effetti, pur rimanendo scorrevole, rischiava di annoiare un po’. Ma gli ultimi capitoli – devo ammettere – mi hanno conquistato: finalmente Dobbin ha parlato ... finalmente Amelia ha reagito ... finalmente Rebecca ha avuto uno slancio – per quanto breve e fugace – di generosità disinteressata!
E così un lampo di sana e sincera passione ha fatto capolino in una vicenda dominata da interessi e sentimenti fin troppo prosaici, che ben s’addicono alla “qualità” dei personaggi che popolano questa Fiera delle Vanità.
I personaggi, appunto: a me son sembrati tutti ben delineati. Per Becky, purtroppo, non riesco a nutrire alcuna simpatia (l’unico suo atto che ricordo con piacere è quando – all’inizio del romanzo - scaraventa il dizionario dal finestrino della carrozza ), mentre – è una mia debolezza, lo ammetto – mi son ritrovato a trepidare per le sorti dell’“insulsa” Amelia.
Ma tutto sommato, a me è piaciuta molto la caratterizzazione anche di quel mascalzone di George, di quell’essere senza cuore di suo padre, di Jos il vanesio e di Rawdon, lo zoticone dal cuore buono. E poi c’è l’onesto e leale Dobbin, che da solo smentisce la dichiarata asserzione dell’autore di aver scritto un romanzo senza eroe …

Insomma: questo romanzo non apparterrà al novero ristretto dei miei preferiti, ma certamente mi lascia soddisfatto. Il film non mi aveva per nulla convinto: il libro, invece, sotto una patina ironica, leggera e superficiale, cela momenti di riflessione profondi. Come la definizione di "classico" comanda!

Come Giacovet ed EmilyJane discordo con il commento di Elle sia su Amelia che su Rebecca: a me è sembrato che l´autore parlasse in modo molto ironico anche nei confronti di Amelia,"prendendola in giro" per la sua ingenuità, per la sua purezza d´animo quasi ridicola, per il patetico attaccamento al marito, non mi è sembrato affatto che l´esaltasse. È un personaggio che non mi ha preso per niente,piatto, meno complesso e interessante di Rebecca, ma che preferisco senza dubbio. All´inizio Rebecca sembrava il personaggio stereotipato di molti romanzi e fiabe della povera ragazza che grazie alla sua intelligenza riesce a fare strada, con cui il lettore simpatizza perchè spera che ce la faccia. Qua invece si va avanti e lei ai miei si definisce sempre più l´antagonista arcigna,alla quale si spera alla fine arrivi una lezione.
Comunque è piaciuta molto anche a me la caratterizzazione dei personaggi e concordo che Dobbin è l´eroe del romanzo!
Non mi è sembrato troppo pesante e non mi ha dato fastidio l´invadenza dell´autore,ma come avevo già detto all´inizio, per me si potevano tagliare molti di quei pezzi su vari Mr. e Mrs. (cit. Novel ) con cui l´autore interrompe la narrazione per fare altri esempi della società dell´epoca!

Ed eccomi qua, finalmente sono riuscita a terminare la lettura di questo favoloso romanzo, che tranne alcuni capitoli decisamente troppo lunghi, ho apprezzato! e tra tutti ovviamente la voce narrante... perché patteggiare per uno dei protagonisti (o antagonisti ) è pressapoco impossibile!

Che dire veramente una bella lettura, che non avrei mai affrontato senza il club grazie! e complimenti a Claudia per averlo proposto