Martedì, 04 Novembre 2025

Maggio 2018 - Lolita

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15/05/2018 15:21 - 15/05/2018 15:36 #36611 da Graziella
Risposta da Graziella al topic Maggio 2018 - Lolita
Nabokov dà la suo personaggio capacità raziocinante, coscienza i sé stesso, ed è proprio questo modo di essere rappresentato che ce lo rende così vivo, così vero. Entrare dentro la testa di un pervertito forse non per tutti è cosa facile. Il fatto però che noi ne parliamo come di una persona in carne ed ossa mette ancora più l'accento sul fatto che ci troviamo di fronte (almeno per me) ad un vero e proprio capolavoro di scrittura e narrazione. Certo è ovvio che ognuno di noi si indigni, eppure è proprio questo farci indignare, questo farci disgustare che ci fa dire è autentico. Così come quando guardiamo un attore interpretare naturalmente un certo personaggio magari odioso ma così calzante nel proprio ruolo. Non è facile.
Perché Nabokov fa dichiarare a H.H. di essere un mostro, perché secondo me non vuole in nessuna maniera scusarlo, ne farlo apparire diverso da quello che lui è.
A proposito di un grande attore capace di interpretare svariati ruoli senza farci ricordare quelli precedenti, mi riferisco A Gian Maria Volonté in "Indagini su un cittadino al di sopra di ogni sospetto" dove Volonté interpreta la figura del commissario Calabrese.

"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)
Ultima Modifica 15/05/2018 15:36 da Graziella.

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15/05/2018 17:40 #36614 da vanna
Risposta da vanna al topic Maggio 2018 - Lolita
Finito da qualche giorno e ribadisco l'apprezzamento per la scrittura mai banale, ma elegante e allusiva, del resto l'autore precisa che l'opera di narrativa ha un senso solo se procura quella che lui chiama "voluttà estetica" e quindi bisogna apprezzare il romanzo per quello che è, un'opera d'arte di narrativa senza farsi troppo influenzare dalla morale. Nabokov ho letto che sosteneva che l'amore di H. ,prof.europeo per Lolita, ninfetta americana, rappresenta l'amore dell'Europa per il Nuovo Mondo ed anche l'amore che lui, scrittore di madrelingua russa dimostrava per la lingua inglese, che aveva appreso sin da piccolo. Tali simbologie in verità mi convincono il giusto ....
E' evidente nel libro l' influenza della psicoanalisi per quanto riguarda lo scandaglio nei meandri più reconditi della coscienza dei personaggi anche se N. in diverse occasioni non manca di ironizzare con Freud in modo piuttosto esplicito per cui a questo punto mi viene in mente Svevo che accettava la nuova disciplina per indagare il subconcio umano, ma non credeva assolutamente nella terapia praticata da Freud anche per esperienza diretta non avendo guarito il cognato omosessuale. Per Nabokov mi sembra la stessa posizione, H. è consapevole di essere un mostro e tale rimane, scrive la storia della sua perversione in modo ironico come Zeno, personaggio sveviano della Coscienza scrive le sue memorie su consiglio del dott.S. per guarire, ma sarà altro a farlo uscire dalla sua malattia. Questa è una mia riflessione e non è detto che non possa essere smentita.
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15/05/2018 19:43 - 15/05/2018 19:44 #36615 da Novel67
Risposta da Novel67 al topic Maggio 2018 - Lolita
Young teacher the subject
Of school girl fantasy

Just like the old man in
That book by Nabokov

Don’t stand, don’t stand so
Don’t stand so close to me
Don’t stand, don’t stand so
Don’t stand so close to me


(The Police)

Un romanzo entrato ormai nell’immaginario collettivo è oggettivamente un capolavoro; poi ci sono le impressioni soggettive.

“La giuria ha raggiunto un verdetto?”

“Si, Vostro Onore. Per quanto concerne il principale capo d’accusa, ovvero il contenuto, la giuria dichiara l’imputato: innocente. La scrittura – ironica, allusiva ed elegante, ma anche autocompiaciuta, ampollosa e ridondante, come da più parti sostenuto – consente infatti al lettore di approcciarsi al testo con una sorta di distacco emotivo che limita o annulla il potenziale fastidio o disgusto legato alla vicenda. E data la delicatezza del tema, questo è un pregio.

E' però proprio spostando l’attenzione sul contenitore che scorgiamo un secondo, insospettabile capo d’accusa, per il quale la giuria – pur riconoscendo tutte le attenuanti del caso – dichiara senz’altro l’imputato: colpevole! Perché dopo una prima parte interessante e coinvolgente, e tutto sommato scorrevole, ne è venuta una seconda che definiremmo, con la stessa molteplicità d’aggettivi di cui fa sfoggio l’artista, stancante … estenuante … snervante … sfibrante … sfiancante … spossante … massacrante.

Il protagonista – lo ha ammesso egli stesso - sarà anche un pedofilo, e pure un assassino. Ma di questi reati, sepolti sotto un fiume di parole ed arzigogoli, adesso più non ci importa: se li ha commessi, saranno ormai caduti in prescrizione. Il fatto è che è passato troppo tempo, perché come narratore il signor Humbert Humbert s'è dimostrato tanto ... tanto ... ma tanto prolisso. Ed anche noioso. Anzi, di più: noioso noioso … o tedioso tedioso … o anche lagnoso lagnoso. Insomma: barboso barboso, al quadrato o all’ennesima potenza. Sicché a un certo punto non siamo nemmeno più riusciti a seguirlo parola per parola … frase per frase … capitolo per capitolo: importante era solo voltar pagina!

E finalmente ci siamo accorti d’aver voltato l’ultima: ed è stata un’autentica liberazione! Per noi, ovviamente, non per lui: che per quanto ci riguarda se ne rimarrà in gattabuia per l’eternità, senza sconti, appelli, ricorsi o riletture. Perciò addio, Lolita: tu sarai stata anche la luce della sua vita, ma la nostra pazienza è veramente finita ...”
Ultima Modifica 15/05/2018 19:44 da Novel67.
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15/05/2018 20:05 - 15/05/2018 20:40 #36616 da remembrandt
Risposta da remembrandt al topic Maggio 2018 - Lolita
Pagina trecentosessanta. Poco più di cento pagine alla fine del libro. Ci sono quasi anche io. Mi preme, più brevemente e sinteticamente che posso, una correzione concettuale in merito al mio precedente post. Ho parlato, come ha del resto fatto anche Nabokov, per quanto letteralmente quasi accennandone soltanto, di concepimento e di nascita in merito alla procreazione umana. Nella teorizzazione della nascita umana che ho esposto nel mio post "notturno".. di qualche giorno fa parlavo di formazione della retina, suo attraversamento da parte della luce e conseguente stimolazione della materia cerebrale, del cervello insomma. In questa teorizzazione da me esposta la retina si forma si, alla 24ma settimana, ma la sua effettiva esposizione alla luce avviene solo al momento effettivo del parto. Non prima. Ne consegue.. parto, la luce traversa la retina, raggiunge il cervello.. ed avviene la prima fondamentale reazione umana psichica. E con essa, nel neonato, non più feto all'interno del ventre materno, nasce il pensiero. E con quest'ultimo tutti i diritti e doveri, anche legislativi.., del caso. Punto.
Ne consegue, dalla necessita di questa correzione.. che, un po' l'ora del precedente post era tarda.. ma più probabilmente.. che per quanto razionalmente possano interessarmi certe, più o meno recenti correnti di pensiero psichiatriche, irrazionalmente è innegabile e a volte è dura a morire, una mia giovanile appartenenza di pensiero freudiana. Comunque, ogni strafalcione è bello ' a "papa'" soja.. se cosi si può dire.
Se provo interesse per molte delle teorizzazioni di una corrente psichiatrica piuttosto che un altra, non prendo mai nulla per oro colato e rimango vigile, ove dovessi non concordare concettualmente al 100%.
Più per me che per altri insomma. E' che se mi è capitato di citare certi argomenti, era giusto perlomeno farlo bene e senza errori. Ari.. punto.
Tornando a Lolita, che l'off-topic è dietro l'angolo, se non è già ahimè in mezzo alla strada.. il libro mi sta in generale piacendo. E in molti passaggi anche molto.
Peccato però per le 50/80 pagine circa dedicate al primo girovagare americano di H.H. e Lo. Eccessivo e alla fine qualitativamente, narrativamente sterile secondo me. Noioso. Sono d'accordo che possa essere piuttosto importante e funzionale alla patologia di H.H. E infatti nulla H.H. poteva vedere e notare dei paesaggi sconfinati americani visto quanto era, è.. ossessionato da Lolita. Come dalla possibilità di essere scoperto, denunciato e finalmente "per noi lettori" fermato.
Ma bastavano, se posso.. anche 10/20 pagine. Insieme, magari.. all'ottima sintesi di circa pagina 268. Cito.
"Eravamo stati dappertutto. E in realtà non avevamo veduto nulla."
Più chiaro di così...
Anche secondo me poi il fatto di sapere di essere un mostro, ma di volersene alleggerire con le più svariate, improbabili, inveritiere, assurde scuse è concettualmente finalizzato alla realtà del personaggio. Alla fine, in qualche modo, nella sua malattia, deve pur svegliarsi la mattina. Lavarsi, vestirsi, mangiare e "andare avanti". Se nel suo personaggio esistesse solo la consapevolezza della sua mostruosità senza, a volte, le paradossali scuse che si rivolge, non potrebbe procedere il racconto.
Humbert si ucciderebbe e punto.
O almeno questo penso fino a qui. Vedo come termina il libro con le prossime cento pagine.
Intanto. Trama, contenuto malato a parte.. non sono poche le sottolineature e appunti che ho fatto come esempi, secondo me, di grande forma espressiva, letteratura. Due tra esse. Intorno a pagina 340. Cito. "Le montagne color malva, decise a non compromettersi, che cingevano a mezzo la cittadina, mi sembravano brulicare di Lolite ansimanti, inerpicantisi, ridenti, ansimanti, che si dissolvevano nella loro bruma (quando H.H. perde una volta di vista "la sua Lo.."). E. Poche pagine più avanti.
Tormentato, H.H., all'idea di essere seguito, fermato.. magistrale come viene visualizzata da Nabokov la labile, evanescente memoria di una targa di macchina che H.H. si era appuntato su un foglio e che lo stesso, non potendola ricordare, ricercherà poi inutilmente in un cassettino della loro macchina.
Mi fermo qui. E anche se sono alle ultime pagine e penso di aver superato il punto in cui lo abbondonai ormai secoli fa.. non si sa mai.
Procedo in punta di piedi. . . .

Novel67 ti leggo ora sul cellulare che sto quasi per postare dal pc e li non ti vedo ancora, ma il tuo post è uno spasso. Magari non lo condivido nel merito della qualità espressiva e piacere nello scorrimento finora della maggioranza delle pagine che ho letto del libro, ma il tuo post è uno spasso.
Un vero spasso. :laugh: :laugh:
Ultima Modifica 15/05/2018 20:40 da remembrandt.

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15/05/2018 21:48 #36618 da VFolgore72
Risposta da VFolgore72 al topic Maggio 2018 - Lolita

remembrandt ha scritto: Novel67 ti leggo ora sul cellulare che sto quasi per postare dal pc e li non ti vedo ancora, ma il tuo post è uno spasso. Magari non lo condivido nel merito della qualità espressiva e piacere nello scorrimento finora della maggioranza delle pagine che ho letto del libro, ma il tuo post è uno spasso.
Un vero spasso. :laugh: :laugh:

Quoto.

”NON RINNEGARE, NON RESTAURARE”

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18/05/2018 18:46 #36651 da Ariel
Risposta da Ariel al topic Maggio 2018 - Lolita
Ho finito ieri di leggere Lolita, che dire?? Mi ritrovo molto nello spassosissimo post di Novel. Sono contenta di averlo letto, ma non posso dire che questo libro mi abbia coinvolto o appassionato...
Come già scritto nel post precedente non ho provato fastidio nell'entrare nella mente di Humbert, un po' perché a me Lolita non appare come una bambina, un po' perché quella di Humbert non mi sembra la perversione di un pedofilo, ma una vera e propria ossessione nei confronti di lolita...


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19/05/2018 09:33 #36658 da Ariel
Risposta da Ariel al topic Maggio 2018 - Lolita
Al salone del libro ho comprato un libro simpatico "Guida tascabile per maniaci dei libri" edizioni Clichy, dove sono raccolti gli incipit più famosi, i premi, i best seller, le stroncature, curiosità ecc.. Sfogliandolo questa mattina ho trovato la stroncatura del New York times e due curiosità sul libro.

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19/05/2018 11:22 #36659 da EmilyJane
Risposta da EmilyJane al topic Maggio 2018 - Lolita
Ahahah, grazie Giulia, è fantastica la stroncatura del New York times!! :D :D

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19/05/2018 20:04 #36665 da pierbusa
Risposta da pierbusa al topic Maggio 2018 - Lolita

EmilyJane ha scritto: Ahahah, grazie Giulia, è fantastica la stroncatura del New York times!! :D :D


La vera cosa ripugnante è la stroncatura. Probabilmente il giornalista aveva letto (forse) la versione russa tradotta in inglese dalla CIA. :S

(Su Anna Karenina) È un'opera d'arte perfetta, che arriva assai a proposito; un libro assolutamente diverso da ciò che si pubblica in Europa: la sua idea è completamente russa.Fëdor Dostoevskij
Tanti anni nel Club e nemmeno una medaglia!

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20/05/2018 11:47 #36668 da Graziella
Risposta da Graziella al topic Maggio 2018 - Lolita
La vera cosa ripugnante è la stroncatura. Probabilmente il giornalista aveva letto (forse) la versione russa tradotta in inglese dalla CIA. :S (scritto da Pierbusa)

Sono d'accordo con te, certo il Times non è alla sua prima volta, ci vorrebbe un elenco lungo :cheer: da qui a Roma. Inoltre ci sono tanti modi per mascherare la propria "beghineria" e dovremmo sapere bene che i giornalisti e i nostri insegnanti nelle diffamazioni.
Poi, voglio dire abbiamo detto che ognuno esprime il suo gradimento o non nei confronti di un dato romanzo. Di solito si dice perché non è piaciuto, si portano delle tesi a proprio favore, oppure si sta zitti, ma perché rischiare di trasformare tutto ciò con "hai visto, avevo ragione io, c'è scritto anche sul Times". Comunque questa è solo una mia osservazione e vale per quello che vale, non voglio entrare in una nuova polemica. :cheer: :cheer:

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Avatar di mulaky mulaky - 29/10/2025 - 10:03

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Ciao!Sìsì lo abbiamo già pubblicato, trovi il link nell'ultimo numero della newsletter :) buona lettura!

Avatar di Marialuisa Marialuisa - 16/10/2025 - 17:22

Ciao! Ma mi sono persa il resoconto dell'ultimo raduno di Bologna?? Mi piacerebbe molto leggere il seguito della "saga" !! Dove posso trovarlo??

Avatar di monteverdi monteverdi - 14/10/2025 - 12:55

Buongiorno, sono un appassionato di cinema e romanzi di vario genere. Il mio autore preferito è John Fante, ultimamnete leggo molto i gialli di Manzini. Mi piace scrivere.

Avatar di Nonna Iaia Nonna Iaia - 10/10/2025 - 10:14

Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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