Sono quasi a metà libro. Non è di facilissima lettura, eppure non mi lascia indifferente ma sopratutto non mi annoia. Certo che capire questo Gosta, personaggio stranissimo, ambizioso, sfuggente e particolarissimo (è un prete spretato!) è impresa non indifferente.

Il libro mi entusiasma!!!! Bellissimo! Mi piace il modo in cui scrive, crea un nuovo genere e ti trascina.

VFolgore72 ha scritto:

Sono quasi a metà libro. Non è di facilissima lettura, eppure non mi lascia indifferente ma sopratutto non mi annoia. Certo che capire questo Gosta, personaggio stranissimo, ambizioso, sfuggente e particolarissimo (è un prete spretato!) è impresa non indifferente.

Tutti i personaggi sono molto particolari. Anche io sono non metà ma a 167 pagine. Leggo sEnza pormi particolare giudizio tranne quello di osservare il mito e la parte favolistica del racconto. Essendo una saga credo di capire che sia un racconto di "come erano i nostri vecchi" una specie di apologia forse. Ho.bisogno di qualcuno più prantico di me che definisca meglio.
A me piace. Non mi annoia mai

Comunque, vorrei sottolineare che nel racconta spiccano anche i contadini, i poveri che però possiedono la loro importanza, hanno vece in capitolo. Quella che ci viene descritta è si una società con poveri ma dignitosi. I ricchi non sono particolarmente arroganti. Già noto una coralità, una sorta di social democrazia considerando l'epoca in cui vengono descritti i fatti miei sembra notevole
Anche la libertà delle donne. Il.fatto che alcune di loro comandano, come pure alcune fanciulle che possono amare senza essere insultare per questo motivo. Insomma quella società del 1800 era molto diversa dalla nostra della stessa epoca.

In fondo alla mia edizione Iperborea ho trovato una postfazione dello scrittore svedese Lars Gustfsson. Qualcun'altro l'ha?

Stamattina sono andata in biblioteca ma non sono riuscita a trovare il libro, mi toccherà leggerlo sul Kobo, pazienza. Mentre aspettavo una ragazza mi ha additata... sei quella del Club del Libro? che ridere!

VFolgore72 ha scritto:

Sono quasi a metà libro. Non è di facilissima lettura, eppure non mi lascia indifferente ma sopratutto non mi annoia. Certo che capire questo Gosta, personaggio stranissimo, ambizioso, sfuggente e particolarissimo (è un prete spretato!) è impresa non indifferente.

Vittorio, leggendo su Wikipedia ho trovato che: "dalle vicende narrate dalla Lagerlofè stata tratta l'opera lirica I cavalieri di Ekubù composta da Riccardo Zandonai su libretto di Arturo Rossato. La prima dell'opera fu il 7 marzo 1925 alla Scala di Milano.
Eh....che ne dici?

Bibi ha scritto:

Stamattina sono andata in biblioteca ma non sono riuscita a trovare il libro, mi toccherà leggerlo sul Kobo, pazienza. Mentre aspettavo una ragazza mi ha additata... sei quella del Club del Libro? che ridere!

C'è la versione Kindle a mi pare € 3,99.

Blache_Francesca ha scritto:

In fondo alla mia edizione Iperborea ho trovato una postfazione dello scrittore svedese Lars Gustfsson. Qualcun'altro l'ha?

Si io ce l'ho. Uguale. E' in tutta l'edizione Iperborea. Ma io sono ancora a un terzo del romanzo. Poi alla fine leggerò anche la post prefazione.