Sono aperte le discussioni sul Libro del Mese di Agosto 2020: "Il grande mare dei sargassi" di Jean Rhys.

Modera per noi, per la sua prima volta, Gretaaaa!!! (da leggere urlandolo come ai tempi di OK, il prezzo è giusto)

Buona lettura e buona discussione a tutti

Grazie Guido!

Come introduzione inizio ripetendo ciò che ho detto nell'altra sezione, ovvero che il romanzo sarà diviso in tre parti: le prime due sono "inedite" e spiegano la storia di Rochester e la moglie Antoinette prima dal punto di vista di lei, poi da quello di lui. La terza parte sarà di nuovo dalla parte di Antoinette e si incrocerà con la vicenda di Jane Eyre. Quindi chi ha già letto l'opera di Charlotte Brontë avrà già un'idea degli eventi in questa terza parte, ma niente spoiler! Infatti il libro può essere apprezzato anche da chi non ha letto "Jane Eyre"

Per chi l'ha già letto, ho pensato che potrebbe essere carino scriverlo qui e poi tramite l'opzione SPOILER dire cosa pensa al momento dei due personaggi. Potrebbe essere un esperimento per capire quanto effettivamente ci influenzerà!
Poi potremo confrontare le opinioni di chi li ha letti entrambi e di chi avrà letto solo "Il grande Mare dei Sargassi".

Che dite, può essere interessante? Comincio:
SPOILER SU JANE EYRE

ho iniziato con un pò di anticipo e devo dire che ti prende da subito e si, è collegato in maniere velata a Jane Eyre ma cosi velata che in realte te ne rendi conto solo pechè magari hai letto prima l'pera della Brontë ma di sicuro pò essere letto anche come un libro a se ...in ogni caso la completa, Antoinette è una figurà estemamente marginale nell'opera della bronte mentre qui è il personaggio principale dove l'autrice ti apre un mondo completamente diverso e ti mostra il personaggio di lui in maniera così chiara e devo dire che mi fa ancora piu antipatia di quando l'ho incontrato in jane eyre e Antoniette mi fa una gran pena ....comunque mi è venuto una gran voglia di rileggere jane eyre (che è uno dei miei libri preferiti ) quindi appena finisco lo riprendo tra le mani di sicuro lo leggerò con una consapevolezza diversa .....
....grazie per chi ha proposto questa piccola chicca:kiss:

Ho iniziato la lettura del libro e devo dire che, pur essendo abituata a romanzi più descrittivi, mi sta piacendo. Già dalle prime pagine la scrittrice riesce a farti percepire l'infelicità di Antoinette. Considerando quanto da voi scritto sicuramente, alla fine di questo romanzo leggerò Jane Eyre.

Aspettate, si inizia domani!

Un po' di contesto storico per entrare meglio nella storia.

Dopo il primo sbarco di Cristoforo Colombo nel 1494, la Giamaica fu rivendicata dalla Spagna. I coloni spagnoli arrivarono a partire dal 1510, portandosi lo zucchero e gli schiavi. Alla fine del XVI secolo la popolazione autoctona (gli Arawak) furono completamente eliminati, decimati dal duro lavoro, dai maltrattamenti e dalle malattie europee. Nel 1654 l'Inghilterra assunse il controllo dell'isola. Durante questo periodo di dominazione inglese, l'isola divenne la prima nazione al mondo per le esportazioni di zucchero e produsse oltre 77.000 tonnellate di questo prodotto grazie all'uso massiccio del lavoro degli schiavi importanti dall'Africa. All'inizio del XIX secolo la massiccia importazione di schiavi da parte del Regno Unito ebbe l'effetto di aumentare la popolazione dei neri. Le loro insurrezioni erano all'ordine del giorno e coloro che riuscivano a scappare si univano ai discendenti dei Maroon (africani fuggiti dalla schiavitù che hanno creato comunità libere nell'interno montagnoso), per realizzare azioni di guerriglia e i loro attacchi furono così efficaci, che gli inglesi furono costretti a concedere loro l'autonomia nel 1739. L'ultima e più grande ribellione degli schiavi in Giamaica fu denominata la rivolta di Natale del 1831, infusa da Daddy' Sam Scarpe, schiavo istruito e predicatore laico che incitò alla resistenza passiva. La sommossa divenne violenta e circa 20.000 schiavi distrussero le piantagioni e uccisero i latifondisti. Dopo essere stati convinti ad abbandonare le armi con una falsa promessa di abolizione della schiavitù, quattrocento di essi furono impiccati e altre centinaia frustati. Questo evento provocò una ondata di sdegno nella stessa Inghilterra che infine costrinse il parlamento ad abolire la schiavitù con lo Slavery Abolition Act del 1833, entrato in vigore il 1° agosto del 1834, che assicurava agli schiavisti una compensazione di 20 milioni di sterline, il 5% del Pil di allora (ecco la spiegazione del compenso di cui si parla nelle prime pagine). Nonostante questo sistema fosse stato abolito, il governo dei ricchi, che erano i soli ad avere il diritto di voto, mantenne il suo peso politico.
Fonte: www.caraibi.eu/giamaica/storia.asp

Vi auguro buona lettura e immersione nell'ambiente caraibico!

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Un po' di contesto storico per entrare meglio nella storia.

Grazie mille per queste preziose precisazioni storiche!

Grazie per la preziosa ricerca
Sono alle prime 50 pagine . Visto il collegamento a Jane eyre ho visto un film tratto dal romanzo che non ho mai letto .
Ogni libro del mese e una nuova scoperta !

Cri_cos ha scritto: Grazie per la preziosa ricerca
Sono alle prime 50 pagine . Visto il collegamento a Jane eyre ho visto un film tratto dal romanzo che non ho mai letto .
Ogni libro del mese e una nuova scoperta !

Quale film hai visto?

Che ne pensi di queste prime pagine? Trovo che sia una descrizione molto sincera di una società profondamente pervasa da pregiudizi e odio, verso gli schiavi, verso i bianchi, verso i "bianchi negri" e i "negri bianchi", tra neri di diverse etnie.. Non cade nella banalità o nella retorica.

A proposito riporto un dialogo che chiarisce la diversità di visione tra l'inglese appena arrivato e la creola:

- [l'inglese][...] Ti immagini un'ostilità dove non c'è. Sempre da un estremo all'altro. Mi sei saltata addosso come una tigre quando ho detto muso nero. Non devo dire muso nero, non devo dire nemmeno negro. Devo dire gente di colore.
- Quel che c'è di buono, in loro, non ti piace, anzi non lo vedi neanche - disse lei - e ti rifiuti di credere in quel che c'è di cattivo.
- Sono maledettamente pigri, troppo pigri per essere pericolosi - disse Mr. mason - Questo lo so.
- Pigri o no, sono molto più vitali di te, e possono essere pericolosi e crudeli per motivi che tu non capiresti.

E più avanti:
- [l'inglese] Avete passato qui la maggior parte della vostra vita e non sapete nulla di questa gente [parlando degli schiavi]. È incredibile. Sono come bambini, non farebbero male a una mosca.
- Disgraziatamente i bambini fanno male alle mosche - disse zia Cora

La riporto qui
Ho visto un film del 2011 di Cary Fukunaga . L'attrice protagonista e la stessa che ha interpretato alice in wonderland. Tanto odio e pregiudizio e vero . Anche tra bambini le prime vittime, verso i quali la violenza e ancora più difficile da elaborare e gestire .
Un sollievo quando la storia si svolge in convento , al sicuro e protetta , ciò nonostante anche lì il contrasto ....riporto il paragrafo che ha attirato la mia attenzione : "tutto era fulgore o tenebra . I muri , i colori abbaglianti dei fiori nel giardino e i vestiti delle suore erano luminosi , ma i loro veli, il crocefisso che pendeva dalla loro cintura e l'ombra degli alberi erano neri. Ecco com'era, luce e buio, sole e ombra , cielo e inferno .."