Sabato, 06 Settembre 2025

Dicembre 2020 - Kentuki

  • nicoletta
  • Avatar di nicoletta
  • Visitatori
  • Visitatori
01/12/2020 10:58 #48256 da nicoletta
Risposta da nicoletta al topic Dicembre 2020 - Kentuki

Vi lascio con la domanda Vuoi essere un Kentuki o vuoi avere un Kentuki?

Bella domanda, io preferirei non essere nessuno dei due :laugh:
Anche se credo che in realtà ormai sono un po' entrambi; sono davvero tanti i kentuki che mi passeggiano in casa ogni giorno, dai più palesi come i social network a quelli più banali a forma di tessere fedeltà dei supermercati

Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.

Di più
01/12/2020 11:30 #48259 da Gisella
Risposta da Gisella al topic Dicembre 2020 - Kentuki
Ciao a tutti!
Per rispondere alla domanda di Nautilus, penso nessuno dei due.
Quello che si va delineando è un mondo strano, fatto di guardoni e "guardati" a dir poco tremendo. Direi che sembra essere un libro sulle solitudini. E la solitudine può far fare delle cose tremende.
La mia è solo una piccola riflessione sulle sensazioni che mi sta dando.
Ringraziano per il messaggio: nautilus, Margarethe, Floriana.1206

Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.

Di più
01/12/2020 12:07 - 01/12/2020 12:14 #48260 da Margarethe
Risposta da Margarethe al topic Dicembre 2020 - Kentuki

Anche se credo che in realtà ormai sono un po' entrambi; sono davvero tanti i kentuki che mi passeggiano in casa ogni giorno, dai più palesi come i social network a quelli più banali a forma di tessere fedeltà dei supermercati


Anch'io ho pensato subito ai social, dove in effetti mettiamo a disposizione informazioni e qualcuno anche immagini molto private, per chiunque sia dall'altra parte, anche sconosciuti, che possono guardare senza bisogno di interagire, proprio come dei possessori di kentuki! Oppure con delle semi-interazioni come i like o il verso del kentuki...
Mi ha colpita in questo senso la frase di Alina, che dice di essere infastidita dallo sguardo del kentuki e allo stesso tempo indispettita se lui non sta guardando!

Scena della casa di riposo:
Attenzione: Spoiler!

Questa preoccupazione che il kentuki non si spenga mette molta ansia: se si spegne può voler significare che dall'altra parte non c'è la volontà di vedere, quindi che per qualcuno non sei interessante :ohmy:

@Nicoletta interessante la questione delle tessere fedeltà, come mai le vedi come kentuki?

Sicuramente un tema importante come dice @Gisella è quello della solitudine e della necessità di attenzioni.

@Nautilus se dovessi proprio scegliere preferirei essere un kentuki, non potrei sopportare di averne uno :pinch:

"Sentii un peso intollerabile opprimermi il petto, l'odore della terra umida, la presenza invisibile della corruzione vittoriosa, la tenebra di una notte impenetrabile..."

Joseph Conrad, "Cuore di tenebra"

Ultima Modifica 01/12/2020 12:14 da Margarethe.
Ringraziano per il messaggio: guidocx84, nautilus, Floriana.1206

Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.

Di più
01/12/2020 14:54 #48274 da Cri_cos
Risposta da Cri_cos al topic Dicembre 2020 - Kentuki
Io sono incuriosita dalla moltitudine di situazioni e personaggi che volano il racconto .
Attenzione: Spoiler!
Ringraziano per il messaggio: guidocx84, nautilus, Mattia P.

Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.

  • Blache_Francesca
  • Avatar di Blache_Francesca
  • Visitatori
  • Visitatori
01/12/2020 16:09 #48278 da Blache_Francesca
Risposta da Blache_Francesca al topic Dicembre 2020 - Kentuki

Io sono incuriosita dalla moltitudine di situazioni e personaggi che volano il racconto .

Hai ragione Cri_Cos: io sto ritornando con Cecile a Lione in cui trascorsi tanti anni fa un anno di studio universitario e in cui conobbi mio marito!

Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.

  • nicoletta
  • Avatar di nicoletta
  • Visitatori
  • Visitatori
01/12/2020 17:00 #48283 da nicoletta
Risposta da nicoletta al topic Dicembre 2020 - Kentuki

@Nicoletta interessante la questione delle tessere fedeltà, come mai le vedi come kentuki?

La mia prima idea è che il kentuki rappresenti un po' tutti i mezzi attraverso cui rinunciamo ad una parte (più o meno grossa) della nostra privacy, perfino quindi le tessere fedeltà sul cui utilizzo è intervenuto in passato il garante della privacy.
Ammetto che forse il mio era un esempio un po' estremo :)
Sono curiosa di vedere come evolveranno le diverse storie e come reagiranno i personaggi

Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.

  • guidocx84
  • Avatar di guidocx84 Autore della discussione
  • Offline
  • Administrator
  • Administrator
  • Founder, IT & Community Manager
Di più
02/12/2020 16:24 #48313 da guidocx84
Risposta da guidocx84 al topic Dicembre 2020 - Kentuki

Ho iniziato il libro del mese e per ora mi sta incuriosendo molto :)
Sono combattuta sulla divisione in racconti così brevi; da un lato mi piace perché mostra molti scenari diversi, dall'altro mi sembra che frammenti molto la storia rendendomi la lettura un po' meno scorrevole. I personaggi incontrati, li rivedremo più avanti nel libro? Lo scopriremo presto ;)


Ho iniziato anch'io il libro e sono circa al 20%. Avevo buone sensazioni sul titolo e per adesso, ciò che sto leggendo, mi piace, mi intriga e mi fa riflettere :)

Per quanto riguarda la struttura del testo, la divisione in racconti brevi, uniti da un filo conduttore comune (il kentuki, che ritengo essere l'espediente letterario, neanche troppo fantascientifico, che l'autrice utilizza per farci ragionare su aspetti ormai comuni nella nostra vita quotidiana), mi piace molto perché agevola la mia lettura serale, consentendomi di sospendere la lettura del libro prima di abbioccarmi definitivamente :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :P

Avevo già avuto modo nel recente passato di affrontare la lettura di un libro simile come struttura, suggeritomi qui sul Forum proprio da Francesca (si trattava di "Turbolenza" di David Szalay ).
L'effetto che mi fa un libro strutturato come questi non è quello di rendermi frammentata la storia come ipotizzato da Nicoletta inizialmente, bensì quello di spingermi a riflettere su un medesimo argomento da angolazioni ogni volta diverse, con occhi altrettanto diversi (perché diversi sono i personaggi, le loro storie e i luoghi del mondo in cui vivono). Come Cristina, in definitiva anch'io sono incuriosito dalla "moltitudine di situazioni e personaggi che volano il racconto".

Il primo capitolo ci mette subito di fronte a tanti potenziali argomenti che potremmo trattare insieme.

Penso ad esempio all'introduzione del reato di revenge porn nel nostro Diritto, che trovo una conquista fondamentale per l'epoca in cui viviamo.

Un altro spunto di riflessione, che giustamente avete già anticipato anche voi, è la perdita graduale della nostra privacy. Nicoletta, in questo caso sono completamente in linea con il pensiero che hai espresso nel tuo ultimo post.
Se ci pensate infatti, affascinati dalle moderne tecnologie, ci siamo lentamente abbandonati al concetto di "perdita della propria privacy", ritenendolo quasi scontato o addirittura necessario, quanto ininfluente.
Ci siamo abbandonati a tal punto a questo aspetto della nostra vita moderna che ad un certo punto le aziende più grandi della Silicon Valley (Big Tech, also known as the Tech Giants, Big Four, Four Horsemen, Big Five, or S&P 5, are the largest and most dominant companies in the information technology industry of the United States, fonte Wikipedia) hanno preso così tanto piede nelle nostre vite da riuscire ad impossessarsi dei nostri dati (intesi come gusti, ideologie, opinioni, ecc.) utilizzandoli presumibilmente anche per condizionare addirittura le elezioni in alcuni paesi del mondo!
Nulla ha potuto l'Unione Europea con il suo GDPR, che forse è arrivato troppo tardi ma che ha comunque il beneficio importante di consegnare ai propri cittadini qualche arma per proteggersi da una situazione che sta divenendo incontrollata.

Vi lascio con la domanda Vuoi essere un Kentuki o vuoi avere un Kentuki?


Secondo me Francesca, come dice Nicoletta, noi siamo già entrambe le cose, anche se probabilmente diciamo che non vorremmo essere nessuna delle due o addirittura non ce ne rendiamo conto :laugh:

Sono certo che almeno una volta ciascuno di noi abbia provato la sensazione di curiosità nel sapere qualcosa di più sulla vita di qualcun altro, e che al contempo abbia anche avuto il desiderio di mostrare qualcosa in più di sé (come ha ricordato Greta, penso banalmente al pubblicare sui social le foto della propria famiglia o dei propri viaggi, però non limitiamoci solo a questo esempio perché di esempi potrebbero esserne fatti moltissimi).
Questo desiderio credo che ormai possa ritenersi con buona approssimazione "comune" (secondo me non dobbiamo vergognarcene ma dobbiamo riflettere sui motivi che ci hanno condotto a variare certi aspetti della nostra socialità ed imparare a conoscerli per meglio governarli, per non esserne completamente ignari o peggio ancora succubi).

Voi che ne pensate? ;)

Se non lo avete già visto, vi consiglio questo documentario su Netflix ;)


«Heaven goes by favor. If it went by merit, you would stay out and your dog would go in.» Mark Twain
Ringraziano per il messaggio: nicoletta, nautilus, Mattia P., Cri_cos

Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.

Di più
02/12/2020 17:47 - 02/12/2020 17:49 #48314 da Margarethe
Risposta da Margarethe al topic Dicembre 2020 - Kentuki

Se non lo avete già visto, vi consiglio questo documentario su Netflix ;)


Ho visto questo documentario, è estremamente interessante ed inquietante.
Sto leggendo un libro che tratta anche questi argomenti (Cal Newport, Minimalismo digitale), e che in alcuni modi si collega al libro del mese.
Innanzitutto spiega che quando iniziamo ad usare nuove tecnologie acquistiamo dispositivi per motivazioni utilitaristiche o minori, come rimanere in contatto con le persone, avere una fotocamera e un navigatore ecc., e poi ci ritroviamo sottomessi alla loro influenza e sottratti del nostro tempo, controllati nelle nostre emozioni e nei nostri comportamenti, a causa di tutti gli studi psicologici che le aziende svolgono proprio per innescare una dipendenza comportamentale (come è spiegato molto meglio nel documentario). Quindi alla fine lo strumento si rivela anche dannoso.
Nel libro questo si vede continuamente, ad esempio nella storia in cui i genitori assieme alla psicologa decidono di comprare il kentuki al figlio per aiutarlo a socializzare, però poi
Attenzione: Spoiler!
, e in varie storie in cui il kentuki finisce per succhiare tutta l'attenzione delle persone verso la propria vita reale e per condizionare il loro stato d'animo.

Nel libro è spiegato anche che i due fattori dei social media e diversi strumenti tecnologici che danno dipendenza sono l'incertezza del feedback, nel caso di facebook per esempio l'aspettativa delle reazioni a un post o dello scrollare il feed, e il bisogno di approvazione e connessione. è evidente che sono le caratteristiche fondamentali dei kentuki: chi ha il tablet non sa chi capiterà dall'altra parte e cosa farà questa persona, mentre chi ha il pupazzo potrà aspettarsi o no delle interazioni. La questione della connessione vale per entrambe le parti, quella dell'accettazione per chi ha il pupazzo, infatti in alcune storie
Attenzione: Spoiler!


Più o meno a metà libro viene svelata la preferenza degli utenti, essere o avere un kentuki?
Attenzione: Spoiler!

Guido: Sono certo che almeno una volta ciascuno di noi abbia provato la sensazione di curiosità nel sapere qualcosa di più sulla vita di qualcun altro, e che al contempo abbia anche avuto il desiderio di mostrare qualcosa in più di sé (come ha ricordato Greta, penso banalmente al pubblicare sui social le foto della propria famiglia o dei propri viaggi, però non limitiamoci solo a questo esempio perché di esempi potrebbero esserne fatti moltissimi).
Questo desiderio credo che ormai possa ritenersi con buona approssimazione "comune" (secondo me non dobbiamo vergognarcene ma dobbiamo riflettere sui motivi che ci hanno condotto a variare certi aspetti della nostra socialità ed imparare a conoscerli per meglio governarli, per non esserne completamente ignari o peggio ancora succubi).

Voi che ne pensate? ;)


Sono d'accordo, alla fine sono cose legate alla nostra natura di animali sociali. Spesso mi interrogo sulla questione: viviamo in un mondo in cui abbiamo più privacy rispetto al passato, perché tuteliamo sempre più questo diritto, viviamo sempre meno in grandi famiglie e piccole case e perché non dobbiamo più dipendere dall'approvazione della nostra tribù/famiglia/comunità. Eppure dal punto di vista digitale abbiamo sempre meno privacy, come se ci fosse una sostituzione. Che ne dite, è casuale o forse alla fine abbiamo bisogno di questa mancanza di privacy che poi è connessione, e quindi mancata una l'abbiamo sostituita? Se così fosse, quale realtà è migliore, o è indifferente? Diciamo spesso che sarebbe bello tornare alle relazioni di una volta con la famiglia e la comunità ma anche quelle erano in qualche modo soffocanti, e chi ha famiglie possessive o vive in paesini piccoli un po' se ne rende conto. In conclusione, vediamo questi kentuki come inquietanti ma forse solo perché sono una cosa nuova, anche i social network o gli assistenti vocali (Hal) apparivano inquietanti nei romanzi e film di fantascienza prima che esistessero.

"Sentii un peso intollerabile opprimermi il petto, l'odore della terra umida, la presenza invisibile della corruzione vittoriosa, la tenebra di una notte impenetrabile..."

Joseph Conrad, "Cuore di tenebra"

Ultima Modifica 02/12/2020 17:49 da Margarethe.
Ringraziano per il messaggio: guidocx84, Giami23, Blache_Francesca, nautilus, Mattia P., Cri_cos

Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.

  • bibbagood
  • Avatar di bibbagood
  • Offline
  • Staff
  • Staff
  • Responsabile del Forum e dei GdL tradizionali
Di più
02/12/2020 20:50 #48320 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Dicembre 2020 - Kentuki
Anche io mi sono unita alla lettura e sto già al 25%! Come avevo detto nel topic sulla scelta del libro del mese, non sarebbe stato questo un genere nelle mie corde, ma forse gli avrei dato una possibilità perchè al momento avevo decisamente bisogno di staccare e leggere qualcosa di diverso. E si sta rivelando un'ottima lettura per questo scopo! Credo che forse il fatto che sia cosi scorrevole abbia come svantaggio che sia una narrazione un pochino superficiale, ma sinceramente questo tema nell'epoca in cui viviamo o lo si tratta così, ovvero con forse superficialità ma seminando qua e là elementi su cui riflettere, oppure con pesanti riflessioni su questioni morali ed etiche: trovo difficile una vita di mezzo.

Quel che posso dire è che il sentimento di "attesa" definito da Nautilus per me è più che altro un sentimento di angoscia :laugh: Sto prendendo una specialistica in informatica, in linguistica computazionale, in cui il focus tra le altre cose è l'allenamento di motori per la traduzione automatica, l'intelligenza artificiale applicata alla linguistica e in particolar modo nei sistemi di sintesi e riconoscimento vocale (in pratica, come "creare" Siri e Alexa) quindi sono tutti i giorni confrontata con questo tema, ma questo libro ha un qualcosa che mi mette ansia. Questo perchè parla di gente qualunque, di storie che potrebbero capitare tranquillamente già adesso. Nonostante il libro di ottobre già un po' aveva affrontato temi con cui ho a che fare quotidianamente, non mi aveva per niente preso, perchè la forma del saggio me le faceva apparire come cose che sento in continuazione, assolutamente niente di nuovo rispetto ai tanti articoli e video con cui le mie giornate già sono piene. Qui invece è diverso: essendo sotto forma di racconto, quasi di piccole storie che potrebbero dare avvio ciascuna a un romanzo, la percezione emotiva è molto più diretta. Soprattutto perchè io, pur studiando e lavorando in questo settore, sono molto contro la tecnologia (sì, prima o poi farò pace con me stessa :whistle: ) e mi chiedo molto di frequente come sarebbe stato conoscere il mio ragazzo o vivere alcune amicizie in un'altra epoca, dal momento che il mio ragazzo è molto dentro il mondo tec e alcune amicizie pare sia impossibile farle durare se non si ha Instagram o non si risponde entro 30 minuti su whatapp. Spesso il mio ragazzo mi pone quesiti che legge sui vari gruppi di reddit che segue su questo argomento e io quasi sempre gli rispondo "ma sti cavoli? " perchè sono convinta che la maggior parte di queste domande nascono da problemi che noi stessi abbiamo creato e se abbiamo voluto la bicicletta, mi sembra anche ovvio che ora dobbiamo pedalare. Insomma, il libro mi mette angoscia perchè mi sembra di rivederci tanti possibili scenari attuali o del futuro prossimo per gente che conosco.
Una cosa positiva già messa in luce da voi, è che anche secondo me l'aspetto della solitudine in questi racconti, forse un pochino estremi, sia abbastanza determinante. Sono fiduciosa nel fatto che lavorando su quello, rimanderemo il momento in cui abbiamo bisogno di un essere umano per farci da animale di compagnia. Ma purtroppo sono probabilmente tanti a ritrovarsi già ora in alcune situazioni, come la madre che si sente sola e viene filata dal figlio solo per un nuovo gingillo tec di moda, o in ogni caso, data la situazione attuale in sempre piu veloce evoluzione e in cui siamo portati a trovare normali scenari che ci sembravano impensabili un anno fa o meno, chissà di quanto potremo ancora rimandare quel momento.

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert
Ringraziano per il messaggio: nautilus, Mattia P., Margarethe

Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.

Di più
02/12/2020 22:31 #48326 da Mattia P.
Risposta da Mattia P. al topic Dicembre 2020 - Kentuki
Sono al 20% circa.

Sicuramente una lettura che coinvolge, anche se sento questa forma narrativa del racconto breve un po castrante. Della serie che nel momento in cui ci stai cominciando ad entrare dentro...zack! Si interrompe.

Decisamente anche una lettura che mi sta portando a interrogarmi sul tema privacy e tutte le sue varie ramificazioni che sono molto numerose.

Ho, per esempio, già in programma di vedere il documentario segnalato da Guido, molto interessante. Anche se qualcosa ovviamente già ho sentito o letto.

Pensavo a come effettivamente i social (per es. fb), ma anche la rete in genere (Google appunto), se le inventino proprio tutte pur di tenerci attaccati al loro sito.

Prendete fb. Uno potrebbe dire: vabbè, ma sinceramente non mi interessano molto i fatti degli altri. Però a lavoro ti comunicano le cose su fb, i messaggi te li mandano su fb, su fb puoi vendere e comprare, su fb aderisci ad una iniziativa solidale, su fb trovi l'ultima vignetta che ironizza sul covid, ecc. ecc. ecc.

Alla fine della fiera, ci vai per un motivo (anche nobile, pratico, ecc.), ma finisci per restarci incollato per i motivi più disparati che alla fine sono tutti riconducibili al fatto che c'è sempre qualcuno che ha un kentuki e qualcuno che lo è.

Per non parlare di Google che potrebbe essere paragonata alla via Appia nella Roma antica, regina viarium di tutta la nostra navigazione!

"Bea sostiene che leggere è un'arte in via di estinzione e che i libri sono specchi in cui troviamo solo ciò che abbiamo dentro di noi, e che la lettura coinvolge mente e cuore, due merci sempre più rare"

Carlos Ruiz Zafon
Ringraziano per il messaggio: guidocx84, IlariaAngelicchio, nautilus, Margarethe

Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.

Newsletter

Shoutbox

Avatar di mulaky mulaky - 24/08/2025 - 14:02

Votate la foto più bella per Scatti del mese di Agosto? Tema: La pietra di Luna! Venghino siori

Avatar di callmeesara callmeesara - 12/08/2025 - 14:16

Avete votato per il libro del mese di Settembre? Avete tempo fino al 16, vi aspetto qui!

Avatar di mulaky mulaky - 08/08/2025 - 15:43

Ciao Marigiò, ti linko il gruppo di Palermo: QUI :)

Avatar di Marigió Marigió - 08/08/2025 - 00:43

Palermo a Settembre?

Avatar di guidocx84 guidocx84 - 26/07/2025 - 10:53

Non tutti insieme è... buahahahah! :P :D lol

Avatar di mulaky mulaky - 21/07/2025 - 16:25

Qualcuno vorrebbe leggere il romanzo "Lady Macbeth" di Isabelle Schuller? :D

Avatar di mulaky mulaky - 17/07/2025 - 08:32

Ciao Yuman, ho visto che hai già scritto nella sezione del gruppo di Torino. Speriamo di vederti anche sul forum ;)

Avatar di Yuman4 Yuman4 - 15/07/2025 - 22:02

Buonasera, mi sono appena trasferito a Torino. Mi piacerebbe partecipare. Dove e a che ora si tiene l’appuntamento di luglio/agosto e che libro verrà discusso. Grazie

Avatar di mulaky mulaky - 13/07/2025 - 17:10

Ciao Ludofrog, per contattare il gruppo di Lecce, scrivi in questo TOPIC

Avatar di ludofrog95 ludofrog95 - 13/07/2025 - 15:06

Ciao a tutti! Chi posso contattare per avere delle info sui prossimi incontri dei Pasticciotti Letterari? Grazie ✨

Accedi per utilizzare la Shoutbox.

Ultimi commenti

  • Post office
    GigiMala GigiMala Mercoledì, 03 Settembre 2025 13:06
    Aggiungo un'ulteriore considerazione. Bisogna riconoscere una certa genialità perversa in Bukowski. Si ...
     
  • Post office
    GigiMala GigiMala Mercoledì, 03 Settembre 2025 07:35
    La genialità di Bukowski emerge da questo romanzo che a me pare abbia il sapore della sfida. L'autore ...
     
  • I viaggi di Gulliver
    GigiMala GigiMala Domenica, 31 Agosto 2025 19:32
    Ho terminato ieri sera questo romanzo davvero incredibile. Mi hanno colpito in particolare due aspetti ...
     
  • Gruppo di lettura di Catania (La marcia degli Elefanti) - Incontro di Settembre 2025
    Sabrienza Domenica, 31 Agosto 2025 18:21
    Salve! Mi piacerebbe partecipare al prossimo incontro a Catania con alcuni amici che come me hanno ...
     
  • Dentro il libro - La paura secondo John Williams
    Ornitorinco Ornitorinco Sabato, 02 Agosto 2025 23:29
    Grande John Williams, omaggiato anche da Morricone in sede di ritiro dell'oscar. Di lui ha adorato ...

audible adv