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Febbraio 2022 - Memorie di Adriano

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07/02/2022 20:58 #57752 da callmeesara
Risposta da callmeesara al topic Febbraio 2022 - Memorie di Adriano

bibbagood post=57750 userid=1044Ho terminato, con molta difficoltà, il terzo capitolo. Difficoltà per la lentezza della narrazione e la quantità di temi, l´autrice scandaglia nei minimi dettagli tutti gli aspetti che hanno arricchito la vita di Adriano e con cui lui ha arricchito l´epoca in cui viveva. 

Io mi trovo più o meno a metà del secondo capitolo e mi trovo d’accordo con te, ci sono momenti in cui mi scorre e non trovo lentezza e altre volte la tua stessa difficoltà. Chissà come sarà andato avanti. Però, nonostante ciò, mi sta piacendo forse perché, nonostante questa difficoltà che a volte trovo, riesco a prendere in considerazione molte riflessioni. Vado avanti molto speranzosa.

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08/02/2022 11:51 #57767 da vanna
Risposta da vanna al topic Febbraio 2022 - Memorie di Adriano
Sono giunta alla quarta parte,lette poche pagine, si rievoca la relazione pederasta fra Adriano e Antinoo, oggi sarebbe oggetto da codice penale, all'epoca dei greci molto diffusa, ai tempi dei romani accettata.Io fatico a leggere di queste pratiche ma la scrittura ricercata, perfetta, quasi poetica rende tutto più affascinante in questa opera di alta letteratura la cui elaborazione è durata trent'anni.Leggendo i taccuini per quanto riguarda il genere dell' opera l' autrice scrive che per lei il romanzo storico è ricostruzione di mondi interiori e modi di pensare passati .["Ai tempi nostri,il romanzo storico o quello che per comodità si vuol chiamare così,non può essere che immerso in un tempo ritrovato: la presa di possesso di un mondo interiore."] La voce dell' imperatore Yourcenaur la ricrea ricorrendo all' invenzione letteraria che poggia su delle fonti storiche e che mi ha fatto pensare al "vero poetico " di manzoniana memoria.Il risultato è un misto fra "vero storico" (definizione manzoniana) ed immaginazione storicamente verosimile.In verità nelle prime tre parti ho avuto in certi momenti l' impressione di essere di fronte ad un saggio storico,- filosofico dove lo Stoicismo che ha influenzato Adriano e Marco Aurelio si può cogliere chiaramente ma anche il quadro storico per quel che so io è tratteggiato molto bene, affresco di un' epoca di relativa pace ma nel corso della quale già si percepiscono gli sconvolgimenti a venire
della crisi del 3° secolo .Gli dei stanno tramontando,il Cristianesimo ancora non del tutto affermato, è il tempo dell',' Uomo, si legge in qualche pagina.
L' imperatore Adriano si staglia in questa opera come una grande figura nonostante la sua provenienza dalla provincia e il non essere un romano doc,colto,stoico
buon gestore dell' impero grazie ai suoi innumerevoli viaggi per capirne le necessità, tollerante,ricerca del divino nei culti,accettazione del tempo che passa e delle conseguenze...
La rilettura mi ha fatto apprezzare maggiormente l' opera!

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08/02/2022 15:23 #57787 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Febbraio 2022 - Memorie di Adriano
Terminato il quarto capitolo dove, sì, come dice Vanna, si approfondisce molto il rapporto di Adriano con Antinoo e finalmente ho capito un po´ di più alcuni riferimenti dei capitoli precedenti. Come Vanna, anche a me la descrizione di alcune cose mettono a disagio, nonostante il cercare di contestualizzare; oltre alla differenza di età, trovo brutto il concetto di potere, dell´influenza di Adriano, della completa soggezione nei suoi confronti che deve essere visto come un dio. Ripeto, è ovvio che bisogna contestualizzare, tuttavia mi mette sempre a disagio leggere di rapporti di "amore" o "intimi" in cui il rapporto di forza sia così sblianciato e, a mio parere, sbagliato.

Un altro aspetto che mi ha molto colpito all´inizio del capitolo quarto è quello del suicidio. Veramente strano come bisognasse chiedere il consenso scritto, come venisse accettato, come fosse una pratica normale, più che comprensibile. Credo che il suicidio abbia forse cominciato ad avere una valenza morale e quindi un peso diverso anche dal punto di vista sociale con il cristianesimo, altrimenti non mi spiego la semplicità con cui veniva trattato. Tuttavia si parla sempre di togliersi la vita, quindi indipendentemente dalla religione trovo comunque inquietante che fosse visto come un pratica normale.

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08/02/2022 21:08 #57804 da vanna
Risposta da vanna al topic Febbraio 2022 - Memorie di Adriano

bibbagood ha scritto:
Un altro aspetto che mi ha molto colpito all´inizio del capitolo quarto è quello del suicidio. Veramente strano come bisognasse chiedere il consenso scritto, come venisse accettato, come fosse una pratica normale, più che comprensibile. Credo che il suicidio abbia forse cominciato ad avere una valenza morale e quindi un peso diverso anche dal punto di vista sociale con il cristianesimo, altrimenti non mi spiego la semplicità con cui veniva trattato. Tuttavia si parla sempre di togliersi la vita, quindi indipendentemente dalla religione trovo comunque inquietante che fosse visto come un pratica normale.




La filosofia stoica difende il suicidio visto come l'ultimo distacco dall'attrattiva delle cose terrene( atarassia) per cui il suicidio diventa atto di libertà,di dignità e controllo di se stesso. Gli antichi romani influenzati dallo Stoicismo consideravano il suicidio un'azione legittima.
Del resto Dante mette Catone,un pagano suicida a custodia del Purgatorio (canto I),egli si tolse la vita per protesta contro Cesare accusato di aver soffocato la libertà repubblicana.Dunque un atto di coraggio non di vigliaccheria, e atto esemplare della libertà politica quale valore supremo. Catone comunque diviene simbolo della libertà in assoluto ,anche di quella dal peccato.
Il suicidio pur condannato dalla Chiesa era in qualche caso giustificato ad esempio per dimostrare coraggio e fortezza di animo di fronte alla morte come dice anche San Tommaso,per cui il gesto diventa quello di un martire, del testimone di un valore etico- religioso.



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09/02/2022 07:54 #57807 da silviArki
Risposta da silviArki al topic Febbraio 2022 - Memorie di Adriano
sono arrivata alla seconda parte di questo spettacolare libro, grazie per avermi dato la possibilità di leggerlo insieme (da sola avrei arrancato in certe parti non avendo una base di studi classici ma mi appoggio ai vostri commenti sempre precisi). Conoscevo l'imperatore Adriano per le grandi opere architettoniche, ricordiamo che fece costruire edifici pubblici, ma soprattutto per la realizzazione del Pantheon (opera dal punto di vista strutturale ed architettonico unica e geniale....ma mi fermo per non andare off- topic).

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09/02/2022 09:57 #57811 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Febbraio 2022 - Memorie di Adriano

silviArki post=57807 userid=6944Conoscevo l'imperatore Adriano per le grandi opere architettoniche, ricordiamo che fece costruire edifici pubblici, ma soprattutto per la realizzazione del Pantheon (opera dal punto di vista strutturale ed architettonico unica e geniale....ma mi fermo per non andare off- topic).

Da quel che appare nel libro, l´opera edilizia rivestiva un´enorme importanza per Adriano, quindi se vuoi parlarne di più, non credo sará off-topic :-)
Più vado avanti, più trovo affascinante l´occhio con cui Adriano guardava le varie città: non come terra di conquista, provincia sotto il suo controllo, bensì è come se la scandagliasse a raggi X, cercando di analizzare da un parte l´impianto urbanistico funzionale, quindi come rendere la cittá il più vivibile possibile in base alla sua grandezza, alla sua posizione e alle sue esigenze; dall´altra, si sofferma anche moltissimo su come rendere la città bella, facendo sì che gli edifici, le strade, i luoghi pubblici rispecchiassero una certa spiritualità, una certo elemento culturale.
Sono stata un paio di volte a Villa Adriana, non ricordo purtroppo la parte dedicata a questo libro, ma avendo adesso la possibilità di guardare un po´ con gli occhi di Adriano verso l´epoca in cui ha vissuto, riesco a immaginarmi molto di più come dove essere la villa originariamente e il perchè di alcune scelte, tra cui la scelta proprio di Tivoli.

 

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09/02/2022 13:46 #57814 da silviArki
Risposta da silviArki al topic Febbraio 2022 - Memorie di Adriano

bibbagood post=57811 userid=1044

silviArki post=57807 userid=6944Conoscevo l'imperatore Adriano per le grandi opere architettoniche, ricordiamo che fece costruire edifici pubblici, ma soprattutto per la realizzazione del Pantheon (opera dal punto di vista strutturale ed architettonico unica e geniale....ma mi fermo per non andare off- topic).

Da quel che appare nel libro, l´opera edilizia rivestiva un´enorme importanza per Adriano, quindi se vuoi parlarne di più, non credo sará off-topic :-)
 

grazie mille, allora sarà nelle parti successive (sono all'inizio della seconda)

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09/02/2022 13:46 #57815 da silviArki
Risposta da silviArki al topic Febbraio 2022 - Memorie di Adriano
Ho letto un po’ la storia di questa scrittrice che ha impiegato quasi trent’anni a scrivere questo libro: l’opera di una vita come la “Recerche” per Proust.Potrei fare mia la frase che fa dire al suo Adriano “il vero luogo natio è quello dove per la prima volta si è posato uno sguardo consapevole su se stessi: la mia prima patria sono stati i libri”.Ho letto più volete quest’affermazione, che definirei poetica:La lettura dei poeti produsse in me effetti ancor più conturbanti: non sono del tutto certo che conoscere l’amore sia più inebriante che scoprire la poesia. Quest’ultima mi trasformò: l’iniziazione alla morte non mi inoltrerà più avanti in un mondo diverso di quanto abbia fatto un crepuscolo virgiliano.Un Adriano ancora giovane che modella il suo “io” attorno ad un pensiero o un’idea “come i pampini al fusto d’una colonna”.Nel secondo capitolo, mentre si trova nel Caucaso a seguito del cugino Traiano, descrive se stesso in vari modi: un giovincello, un parlatore frivolo, un soldato, un direttore di compagnia…. Varie personificazioni per adattarsi a luoghi e situazioni che mi hanno rimandato la memoria a Pirandello di “uno, nessuno e centomila”.Non mi conoscevo affatto, non avevo per me alcuna realtà mia propria, ero in uno stato come di illusione continua, quasi fluido, malleabile; mi conoscevano gli altri, ciascuno a suo modo, secondo la realtà che m’avevano data; cioè vedevano in me ciascuno un Moscarda che non ero io non essendo io propriamente nessuno per me: tanti Moscarda quanti essi erano.Chi di noi in talune situazioni non è “attore” di sé stesso?!

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09/02/2022 16:08 - 09/02/2022 16:21 #57822 da marcoatl
Risposta da marcoatl al topic Febbraio 2022 - Memorie di Adriano
Ho iniziato il quinto capitolo, “Disciplina Augusta” ed ho trovato interessante la riflessione di Augusto sul nascente cristianesimo. Dopo aver affermato la sua politica di tolleranza nei confronti delle diverse religioni praticate nell’impero, riflette brevemente sul pensiero di questo nuovo culto ed evidenzia, mi pare di capire, come una religione monoteista porti con sé il pericolo di “precetti troppo rigidi [...] costrizioni e ipocrisia”. In particolare mi ha incuriosito la critica al comandamento di amare il prossimo come sé stesso. Adriano afferma che questa ingiunzione è “troppo contraria alla natura umana”. Le persone comuni hanno la tendenza ad amare se stesse ed il saggio, conclude ironicamente, “non ama particolarmente neppure se stesso”  Traspare qui forse anche una critica amara della Yourcenar nei confronti dei sui contemporanei e avvenimenti che hanno sconvolto gli anni immediatamente precedenti alla pubblicazione delle Memorie di Adriano. Sono infatti passati solo sei anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, non certo un evento esemplare di amore nei confronti del prossimo.
In questa prima parte dello stesso capitolo mi è piaciuto anche il parallelo tra Orfeo e Gesù quando Adriano afferma che gli insegnamenti di quest'ultimo “arieggiano” quelli del mito greco. Non sono un esperto di religioni ma leggo in questo passaggio, e forse forzatamente, l’idea della nascita ed evoluzione storica delle religioni come un influenzarsi e scambio reciproco e continuo di precetti, miti e filosofie. Non esisterebbe quindi una sola "vera" religione ma tante quante sono le varie culture dominanti che si sono succedute ed influenzate nei secoli e che tuttora coesistono.
Ultima Modifica 09/02/2022 16:21 da marcoatl.
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09/02/2022 16:48 #57824 da Margarethe
Risposta da Margarethe al topic Febbraio 2022 - Memorie di Adriano

In questa prima parte dello stesso capitolo mi è piaciuto anche il parallelo tra Orfeo e Gesù quando Adriano afferma che gli insegnamenti di quest'ultimo “arieggiano” quelli del mito greco. Non sono un esperto di religioni ma leggo in questo passaggio, e forse forzatamente, l’idea della nascita ed evoluzione storica delle religioni come un influenzarsi e scambio reciproco e continuo di precetti, miti e filosofie. Non esisterebbe quindi una sola "vera" religione ma tante quante sono le varie culture dominanti che si sono succedute ed influenzate nei secoli e che tuttora coesistono.

In merito a questo potresti trovare interessante il saggio "Sapiens. Da animali a dèi: Breve storia dell'umanità" di Yuval Noah Harari, tra le varie cose parla anche dell'evoluzione delle religioni.

"Sentii un peso intollerabile opprimermi il petto, l'odore della terra umida, la presenza invisibile della corruzione vittoriosa, la tenebra di una notte impenetrabile..."

Joseph Conrad, "Cuore di tenebra"

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