bibbagood post=60152 userid=1044
Atto secondo
Comincia a esser introdotta la figura di Rossana, che per il momento è solo tratteggia, dichiara il suo amore, ma non si capisce ancora molto che tipo di persona sia.
Diversa invece è l'entrata in scena di Cristiano, che anche se aveva già detto alcune battute nel primo atto, inizia qui a far vedere la sua arroganza, il suo credersi superiore, tanto da non farsi scrupoli a mancar di rispetto a Cirano prendendolo in giro.
E poi c'è Cirano, che qui dimostra nuovamente la sua dolcezza; all'inizio non crede di esser così fortunato che le parole di Rossana sian rivolte a lui, e infatti la speranza gli muore sul nascere appena capisce. Quindi non dimostra rabbia o gelosia, forse un pochino di rassegnazione, ma soprattutto una certa volontà a dimostrare il proprio amore, anche se attraverso Cristiano.
Ieri ho letto il
secondo atto in prosa, non ho ancora fatto la comparazione con la versione in rima Mondadori ma pazienza

Concordo in toto con Bea: il carattere di Rossana ancora non è chiaro, ma voglio pensare che il confessare l'amore per Cristiano (che neanche conosce XD) a Cirano sia avanti per quei tempi, così come il parere negativo sul potente Valvert e del suo galoppino De Guiche. Durante la confessione Cirano mi ha fatto un po' pena perché mi sono immedesimata e ho ricordato alcuni episodi della mia giovinezza in cui mi è successo qualcosa di simile
Mi è molto piaciuto il dialogo (quasi monologo, in effetti) tra Cirano e l'amico Le Bret sull'indipendenza, essere se stessi... lo riporto qui
CIRANO: [...] Ma invece... cantare, ridere, sognare, essere indipendente, libero, guardare in faccia la gente e parlare come mi pare, mettermi - se ne ho voglia - il cappello di traverso, battermi per un sì per un no o per un verso!
Lavorare senza curarsi della gloria e della fortuna alla cronaca di un viaggio cui si pensa da tempo, magari nella luna!
***
Non scrivere mai nulla che non sia nato davvero dentro di te! Appagarsi soltanto dei frutti, dei fiori e delle foglie che si sono colte nel proprio giardino con le proprie stesse mani! [...]
LE BRET: Da solo, d'accordo! Ma non contro tutti! Si può sapere come diavolo t'ha preso questa mania sfrenata di farti sempre e dovunque dei nemici?
CIRANO: A forza di vedere gli altri smaniare per farsi degli amici e scambiarsi sorrisi che fan sembrare la bocca a culo di gallina. Preferisco vedere diradarsi sulla mia strada i saluti della gente e poter dire ogni volta: ecco un nemico di più.
LE BRET: Che pazzia!
CIRANO: Sì, lo ammetto. E' il mio vizio . Mi piace non piacere. Adoro essere odiato. Sapessi, amico mio, come si cammina meglio sotto il fuoco eccitante degli sguardi ostili! Che macchie piacevoli ti lasciano addosso il fiele degli invidiosi e la bava dei vigliacchi!
*** Questa cosa della luna, secondo me, Rostand l'ha inserita di proposito perché il vero Cyrano scriverà "L'altro mondo o Stati e Imperi della luna".
Detto questo, dubito fortemente che a Cirano piaccia non piacere, vale lo stesso discorso che ho fatto l'altro giorno sulle frasi sarcastiche che il nostro eroe rivolgeva al proprio naso. A tutti piace piacere, tant'è che lui vorrebbe piacere ed essere amato da Rossana e, diciamolo pure, gli piace essere elogiato per i suoi duelli e le sue rime... tutti questi discorsi sono fatti come auto protezione.. chi disdegna il proprio aspetto fisico si fa scudo proprio così.
Ritiro tutte le cose carine che avevo detto su Cristiano, nel secondo atto merita di essere schiaffeggiato a più riprese. Cirano è stato fin troppo magnanimo e no, non doveva proprio aiutarlo a conquistare (la già conquistata) Rossana. E' sbagliato in primis perché così facendo entrambi mentono a Rossana, e poi perché - voglio ribadirlo - Cristiano avrebbe meritato minimo minimo due schiaffi invece di aiuto.
Che ne pensate del pasticciere-poeta che fa mangiare a sbafo gli artisti? La moglie forse fa bene a utilizzare le poesie per fare gli incarti