Martedì, 04 Novembre 2025

Novembre 2022 - Gli innamoramenti

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06/11/2022 18:41 - 06/11/2022 18:42 #61076 da Francis
Risposta da Francis al topic Novembre 2022 - Gli innamoramenti

Ho letto circa il 42%  Vi condivido (per sicurezza nella sezione "Spoiler") una cosa che nei primi capitoli della seconda parte non ho particolarmente apprezzato ...

 
Non ci sono arrivato, ma non ho resistito e ho letto lo spoiler! 
Sinceramente a me gli atteggiamenti di Maria sembrano quelli di una persona disturbata. Penso che se l'autore abbia voluto aggiungere questo particolare all'inizio della seconda parte, forse vuole dare ad intendere proprio questo.
A me personalmente questa Maria convince davvero poco! 

...in medio stat virtus...
Ultima Modifica 06/11/2022 18:42 da Francis.
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06/11/2022 20:10 #61077 da guybrush
Risposta da guybrush al topic Novembre 2022 - Gli innamoramenti
Ho finito la prima parte e mi sto inoltrando nella seconda parte.

Trovo che in questo libro ci sia un "qualcosa" di disturbante, che mi mette a disagio. Una vena di cinismo in quello che scrive riguardo all'abbandono, alla perdita. All'inizio è un pò sottotraccia e l'ho notata durante il dialogo tra Javier e Miquel. Non so se qualcun altro ha questa sensazione. Per fare un esempio uso la frase citata da michxk.4 che si trova all'inizio della seconda parte:

michxk.4 post=61058 userid=7064...
"L’errore di credere che il presente sia per sempre, che quel che c’è in ogni istante sia definitivo, quando tutti dovremmo sapere che niente lo è, fino a che ci resta un po’ di tempo. Ci trasciniamo dietro abbastanza capovolgimenti e giri, non soltanto della sorte ma del nostro animo. Impariamo a poco a poco che quanto ci era apparso gravissimo un bel giorno ci sembrerà neutro, soltanto un fatto, soltanto un dato. Che la persona senza la quale non potevamo stare a causa della quale non riuscivamo a dormire, senza la quale non potevamo concepire la nostra esistenza, dalle cui parole e dalla cui presenza dipendevano giorno dopo giorno, verrà un momento in cui non ci occuperà un solo pensiero, e anche se ciò avverrà, di tanto in tanto, sarà per uno stringersi nelle spalle, e il massimo cui potrà giungere quel pensiero sarà chiedersi per un attimo: “Che ne sarà stato di lei?”, senza nessuna preoccupazione, senza nessuna curiosità.
...



Nel seguito questa frase viene applica sia a vivi (per esempi i vecchi compagni di scuola, gli amori terminati) e sia ai morti.

Penso che buona parte di noi abbia sperimentato (o almeno abbia conosciuto qualcuno che lo abbia sperimentato) la perdita, l'abbandono. E' la vita con i suoi dolori (certi) e le sue gioie (meno certe). Potremmo ricordare una persona (viva o morta) con una emozione la cui forza dipende dal posto che la persona aveva nella nostra vita. Un vecchio compagno di studio potrebbe essere solo un fatto. Anche se personalmente una punta di apprensione la provo. Però una persona che abbia occupato un posto importante nella nostra vita come potrebbe essere ricordata solo come un fatto, addirittura un semplice dato, magari registrato dalla nostra personale Istat? Come potremmo solo alzare le spalle?
Mio ricollego alla mia personale esperienza che non corrisponde al pensiero nel libro. Ho notato che ognuno reagisce in modo molto diverso, ma comunque penso che quello che esprime con la frase precendente non sia universale. Il tempo attutisce il dolore, il dolore può anche scomparire. Quello che siamo dipende da quello che abbiamo vissuto, anche le perdite. Essere indifferenti alle perdite del passato è come essere indifferenti a noi stessi.
Trovo disturbante come passa dall'estremo dell'idealizzazione del morto (quello che rischierebbe la figlia Carolina) all'estremo opposto. Il dolore della perdita si estingue nell’indifferenza, anzi no addirittura diventa in un vantaggio. Verso la fine della prima parte:

"Voglio dire che, se lo fosse, dopo avermi perduto da qualche tempo potrebbe cominciare a vedere qualche vantaggio o compensazione nella perdita".

Vantaggio? Insomma un pò come vincere alla lotteria  Comunque sul "vantaggio" ritorna anche nella seconda parte. E mette la frase in bocca ad un altro personaggio.  Ho pensato che fosse un personaggio che fosse tanto cinico, ma mi sa che è un motivo del libro.

Una nota sui dialoghi. Mi sembrano tutti  innaturali e artificiosi. In alcuni casi sembrano dei filosofi che discutono. Mi immagino un mio amico, che entra nel libro, e alle spalle dei dialoganti mi fa il gesto di impiccarsi 

Ho letto la biografia di Marias su wikipedia. Era laureato in filologia ed ha insegnato per all'università. Come Luisa. E un suo zio lavorava ne il cinema. Chissà se c'è qualcosa di autobiografico nel libro.

 
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06/11/2022 20:32 #61078 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Novembre 2022 - Gli innamoramenti
@guybrush, quel che ben sintetizzi del pensiero di Maria e del libro riguardo al valore della perdita mi sta disturbando di più nella seconda parte, nella prima mi sembrava un aspetto appena accennato, insieme a tante altre riflessioni inerenti il tema della perdita e della morte, ma nella seconda sia Javier che Maria ci si dilungano con considerazioni decisamente troppo ciniche. Penso che possa esser vero che ci destabilizzerebbe se una persona che riteniamo morta possa improvvisamente riapparire, una volta che ci siamo ripresi dalla perdita e la nostra vita è continuata, proprio perchè quella vita é continuata senza quella persona, o ne è iniziata una nuova, e forse ci destabilizzerebbe improvvisamente tornare il noi di prima, dover portare nella nostra vita presente dinamiche e relazioni che non ci sono più famigliari. Ma la mia condivisione con tutte le riflessioni fatte si ferma qui, perchè anche a me sembra troppo negativo relativizzarsi alla perdita in questo modo, sarebbe veramente deprimente.

Anche io ho cercato di segnarmi alcune cose nella prima parte, ma un po´ ne avete giá parlato, un po´ non ritrovo i punti. Sicuramente mi son fermata a pensare quando Luisa dice che non le importa il motivo per cui il marito é morto, che nella sua condizione non riesce più a provare rabbia come invece può averla provata in altre occasioni, quando la ragione di un torto era fondamentale e le permetteva di superare un dolore o una delusione con la rabbia. In questo caso dice che quel che le è successo è così grave che il perchè per lei è indifferente. Questo mi ha colpito perchè anche io penserei che spesso il modo migliore per superare un dolore é reagire e la rabbia è spesso parte di questo processo. Ma probabilmente ci sono casi in cui il dolore é così forte che nulla conta, non ci interessa niente.
Sempre durante la conversazione tra Luisa e Maria quest´ultima ha un altro pensiero cinico nel cercare di capire il modo confidenziale con cui Luisa si sfoga. Dice quindi che questo "è un altro degli inconvenienti di subire una disgrazia: per chi la soffre gli effetti durano molto di più di quel che dura la pazienza di quanti si mostrano disposti ad ascoltarlo e a stargli vicino". Secondo me dipende un po´ dal tipo di disgrazia e di rapporto che si ha, sono convinta che io non avrei problemi a restare accanto a una persona che mi è molto vicina e che ha subito una grave perdita; un altro conto è se questa persona forse non si sente a suo agio a sfogarsi in continuazione con amici e famigliari. Forse proprio per questo vi sono gruppi di sostegno anche in questi casi, perchè si hanno meno scrupoli, ci si sente più liberi e meno giudicati con sconosciuti.

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert
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06/11/2022 21:43 #61083 da martinapotito
Risposta da martinapotito al topic Novembre 2022 - Gli innamoramenti
Grazie moltissimo per tutto!

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06/11/2022 22:40 #61085 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Novembre 2022 - Gli innamoramenti
Credo che il libro a cui mi riferivo prima, ovvero dove un autore maschio descrive i pensieri e l´animo di una protagonista femmina, fosse in realtà un libro di quest'anno, ovvero Therese Desqueyroux di Mauriac, ma là il punto di vista era esterno, il narratore onnisciente. Chissà perchè la scelta di avere un io narrante donna? Per adesso non trovo molte motivazioni, se non forse quel che succede nella seconda parte,ovvero
Attenzione: Spoiler!


Secondo voi perchè questa scelta? O forse perché ci sarebbe stato più elementi per empatizzare con Luisa?

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07/11/2022 10:36 #61087 da guybrush
Risposta da guybrush al topic Novembre 2022 - Gli innamoramenti

bibbagood post=61085 userid=1044
Secondo voi perchè questa scelta? O forse perché ci sarebbe stato più elementi per empatizzare con Luisa?

Prima di addormentarmi ho continuato a leggere la seconda parte, sono arrivato verso la fine del dialogo tra Javier e Maria. Forse una chiave di lettura potrebbe essere questa. Il lato oscuro della forza ehm la parte più oscura, cupa, senza speranza e cinica appartiene ai personaggi maschili. Javier legge Balzac a Maria cercando di convincerla che il male pervade il mondo. Maria non riesce ad opporsi alla sua visione, perché ne è innamorata sinceramente e gli innamorati pendono dalle labbra dalla persona amata, si fanno influenzare dai loro pensieri, e ne diventano partecipi. Avere una voce narrante femminile permette di descrivere questo processo di corruzione del male. L'altro tipo (non ricordo il nome) con cui Maria passa il tempo aspettando che Javier si innamori di lei, sembra messo li per fare da contrasto, e dare più risalto alla relazione con Javier.

Ho difficoltà ad attribuire i pensieri ai vari personaggi per via della lunghezza sia delle frasi che dei capitoli. Leggendo nei momenti buco, per esempio attendendo l'autobus, quando riprendo faccio fatica a capire chi sta parlando.
 
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07/11/2022 15:34 - 07/11/2022 15:36 #61092 da michael.h04
Risposta da michael.h04 al topic Novembre 2022 - Gli innamoramenti

bibbagood post=61085 userid=1044Credo che il libro a cui mi riferivo prima, ovvero dove un autore maschio descrive i pensieri e l´animo di una protagonista femmina, fosse in realtà un libro di quest'anno, ovvero Therese Desqueyroux di Mauriac, ma là il punto di vista era esterno, il narratore onnisciente. Chissà perchè la scelta di avere un io narrante donna? Per adesso non trovo molte motivazioni, se non forse quel che succede nella seconda parte,ovvero

Attenzione: Spoiler!


Secondo voi perchè questa scelta? O forse perché ci sarebbe stato più elementi per empatizzare con Luisa?

Io ho percepito una velata critica verso una parte del mondo maschile, per esempio nel dialogo angosciante alla fine della seconda parte, quindi forse l'io narrante donna si confà meglio a tutte le sensazioni che vengono descritte nella storia. Trovo, però, molto più sensate le ipotesi che avete proposto tu e guybrush 

"Ogni lettore, quando legge, legge se stesso." (Marcel Proust, Alla ricerca del tempo perduto)
Ultima Modifica 07/11/2022 15:36 da michael.h04.

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07/11/2022 16:17 #61093 da Kheper
Risposta da Kheper al topic Novembre 2022 - Gli innamoramenti
Ciao a tutti!
Sono a poco più di metà e che dire... un libro sicuramente complesso. Sia per il modo in cui è scritto, sia per il tema centrale che sta venendo fuori. 
Non conoscevo Marias e quindi non ha senso criticarne lo stile prolisso e le elucubrazioni infinite che a quanto pare sono proprio la sua peculiarità.
A me non sta piacendo il personaggio principale. Lo trovo totalmente costruito. Finto. Un uomo vestito da donna. E se invece mi sforzo di immaginarlo realmente come una donna, lo trovo anche io disturbante come alcuni di voi hanno scritto. Ecco, una da cronaca nera, per allacciarmi ad altri post 
Chiedo proprio alle lettrici femminili, voi riuscite ad immedesimarvi con i suoi pensieri, le riflessioni e le azioni?

Il tema che ne sta venendo fuori invece è molto affascinante, sono curioso di vedere dove vuole andare a parare.

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07/11/2022 16:40 #61094 da Kheper
Risposta da Kheper al topic Novembre 2022 - Gli innamoramenti

bibbagood post=61074 userid=1044
Riguardo al fatto che la voce narrante sia un personaggio femmina: mi ci sono soffermata anche io, in Domani nella battaglia pensa a me la narrazione è molto, molto simile (e anche il tema più o meno, visto che anche là c'è una morte iniziale che "sconvolge" la voce narrante, che è di fatto uno sconosciuto per la vittima), ma è un uomo e in effetti secondo me era riuscito meglio. Non mi ricordo più in quale libro del mese, ma un paio di anni fa ci eravamo soffermati proprio a discutere sul perchè autori maschi scelgano voci narranti femminili (e viceversa), cosa che premette un grado di identificazione spesso non semplicissimo da raggiungere, visto che al di là delle questioni di genere, sicuramente può capitare che in tanti aspetti una voce narrante femminile pensi diversamente da una maschile e l'autore deve quindi attuare un forte processo di identificazione. A me il libro sta piacendo molto, ma la voce narrante era secondo più riuscita nell'altra sua opera.
 


Forse sono partito prevenuto io, ma questa cosa mi ha fatto storcere il naso fin dalle prime pagine. 
Io non so se un uomo possa realmente scrivere da un punto di vista femminile (e viceversa), ma nel mio intimo credo di no. Forse può farlo per alcuni aspetti... ma nel profondo, come può un uomo di 60 anni, sapere cosa prova nel suo Io una donna di 30?
Non lo so... Sto cercando anche di ricordare altri libri simili, cioè raccontati in prima persona con soggetto femminile ma scritto da un uomo ed in effetti non so se ne ho letti. Mi viene in mente Kundera, ma se non ricordo male, i suoi personaggi femminili sono descritti comunque in terza persona, che è diverso.

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07/11/2022 16:49 #61095 da Kheper
Risposta da Kheper al topic Novembre 2022 - Gli innamoramenti

bibbagood post=61060 userid=1044Tuttavia proprio per il caso del podcast Indagini mi sono un po´ ricreduta, forse perchè il podcast è fatto bene, ma in ogni caso capitano molto spesso occasioni di confronto con tanti amici riguardo ai casi delle puntate, perchè le puntate ti fanno pensare ai molteplici aspetti della giustizia e della natura umana e si creano sempre belle discussioni. Quindi in questo caso non so, non mi sembra curiosità morbosa perchè i dettagli continuerei a risparmiarmeli volentieri, però è magari una occasione per interrogarsi su molte questioni. Alla fine i delitti sono una cosa macabra, ma mettono anche in luce aspetti inquietanti della società e della nostra natura. Voi che ne pensate?


Prima pensavo fosse una questione di stati d'animo e di momenti. Ad esempio in questo momento ho più voglia di ridere e di stare bene che di tirarmi addosso più malessere del dovuto.
In realtà inizio a pensare che sia proprio uno stile di vita. Benessere e malessere si coltivano! Quindi continuo a star lontano dai vari talk di cronaca nera, air disaster, malattie imbarazzanti, io e i miei parassiti e da un po' di anni anche dai talk di politica! 
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Buongiorno, sono un appassionato di cinema e romanzi di vario genere. Il mio autore preferito è John Fante, ultimamnete leggo molto i gialli di Manzini. Mi piace scrivere.

Avatar di Nonna Iaia Nonna Iaia - 10/10/2025 - 10:14

Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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