Sabato, 06 Settembre 2025

TAPPA 2 - Parti dalla 5 alla 8

Di più
24/02/2022 10:55 #58115 da Margarethe
Risposta da Margarethe al topic TAPPA 2 - Parti dalla 5 alla 8

elis_ post=58025 userid=6006
Parte quinta
 Vronskij ci offre intanto una bellissima riflessione sulla felicità:"gli era apparso chiaro l'eterno errore che fanno gli uomini immaginandosi la felicità come la realizzazione di un desiderio". Siamo convinti che la felicità stia tutta nella ricerca e/o nel possesso di qualcosa, di materiale o di spirituale, ma non è così, perché l'essere umano non smetterà mai di desiderare qualcos'altro ed è qui che va ricercata la chiave per essere felici: non desiderare null'altro rispetto a quello che si ha già.  

Piccolo OFF TOPIC. L'ideale per vivere sereni e forse felici sarebbe quello di non desiderare altro oltre a quello che si ha, ma è una teoria che mi convince poco, perché l'uomo per natura non si accontenta, ma desidera, come forse è giusto che sia. Sinceramente aderisco all'idea che la felicità sia nel desiderio (non nella sua realizzazione), teoria di leopardiana memoria che affonda le sue radici in Shopenhauer. In questo modo il tempo per essere felici è poco, tra la realizzazione di un desiderio e l'altro, però credo che sia l'unica vera felicità possibile per l'uomo, destinato per natura forse ad essere più infelice che felice.

Piccola risposta off-topic, ma non ho potuto non abboccare, era troppo interessante. Secondo me l'ingrediente per una vita felice, più che "non desiderare altro oltre quello che si ha" è non vivere nel futuro pensando che si sarà felici solo una volta ottenuto qualcosa. è normale avere obiettivi e desideri, ma bisogna assaporare il viaggio verso questi, in questo modo si può essere felici tutto il tempo, anche se l'obiettivo poi non si raggiunge. Non dico che sia facile ma è possibile, e vale la pena provarci, è bello!

"Sentii un peso intollerabile opprimermi il petto, l'odore della terra umida, la presenza invisibile della corruzione vittoriosa, la tenebra di una notte impenetrabile..."

Joseph Conrad, "Cuore di tenebra"

Ringraziano per il messaggio: Giami23, nautilus, elis_

Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.

Di più
24/02/2022 11:38 #58117 da elis_
Risposta da elis_ al topic TAPPA 2 - Parti dalla 5 alla 8

elis_ post=58025 userid=6006
Parte quinta
 Vronskij ci offre intanto una bellissima riflessione sulla felicità:"gli era apparso chiaro l'eterno errore che fanno gli uomini immaginandosi la felicità come la realizzazione di un desiderio". Siamo convinti che la felicità stia tutta nella ricerca e/o nel possesso di qualcosa, di materiale o di spirituale, ma non è così, perché l'essere umano non smetterà mai di desiderare qualcos'altro ed è qui che va ricercata la chiave per essere felici: non desiderare null'altro rispetto a quello che si ha già.  

Piccolo OFF TOPIC. L'ideale per vivere sereni e forse felici sarebbe quello di non desiderare altro oltre a quello che si ha, ma è una teoria che mi convince poco, perché l'uomo per natura non si accontenta, ma desidera, come forse è giusto che sia. Sinceramente aderisco all'idea che la felicità sia nel desiderio (non nella sua realizzazione), teoria di leopardiana memoria che affonda le sue radici in Shopenhauer. In questo modo il tempo per essere felici è poco, tra la realizzazione di un desiderio e l'altro, però credo che sia l'unica vera felicità possibile per l'uomo, destinato per natura forse ad essere più infelice che felice.

Piccola risposta off-topic, ma non ho potuto non abboccare, era troppo interessante. Secondo me l'ingrediente per una vita felice, più che "non desiderare altro oltre quello che si ha" è non vivere nel futuro pensando che si sarà felici solo una volta ottenuto qualcosa. è normale avere obiettivi e desideri, ma bisogna assaporare il viaggio verso questi, in questo modo si può essere felici tutto il tempo, anche se l'obiettivo poi non si raggiunge. Non dico che sia facile ma è possibile, e vale la pena provarci, è bello!


Rileggendomi, potrei non essermi espressa come volevo, il concetto che pensavo era più "bisogna apprezzare di più quello che si ha piuttosto che ignorarlo guardando sempre a desideri futuri", ecco :)
Riguardo quando detto da voi, personalmente tendo a scindere i concetti di "desiderio" e "felicità": pur credendo che la totale e duratura felicità non esista, credo che si possa ambire a raggiungere una sorta di equilibrio, di serenità che dir si voglia, che comunque non sarà mai privo di desiderio poiché impossibile, come hai fatto notare, Francesca, ma il desiderio non dovrebbe minacciare quest'equilibrio, poiché più superfluo. Per fare un esempio più concreto, riporto la mia esperienza personale: ritengo di essere in un periodo felice dalla mia vita da diversi anni perché ho raggiunto degli obiettivi importanti che hanno costituito quello che per me erano le fondamenta della mia felicità (l'amore, il lavoro che sognavo, l'essere in salute), ciò non toglie che abbia comunque dei desideri quali, ad esempio, la progressione di carriera, ma non per questo sono infelice né lo sarò se non raggiungerò quell'obiettivo, perché giorno per giorno cerco di tenere a mente quanto io sia comunque fortunata nell'avere le cose che ho sempre sognato e che mi rendono felice. Ecco il succo di quello che volevo dire con le mie affermazioni, concordando in parte con quando detto da Greta.
Grazie per queste meravigliose riflessioni ragazze, chiedo scusa agli altri se sono andata off topic per un pochino!
Ringraziano per il messaggio: Novel67, Giami23, nautilus, Margarethe

Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.

Di più
24/02/2022 16:17 #58119 da nautilus
Risposta da nautilus al topic TAPPA 2 - Parti dalla 5 alla 8
Parte V
capitoli VII-XI

Che tristezza la coppia Vronskij e Anna! Si annoiano. Dopo tutto quello che hanno affrontato e perso per stare insieme, si scoprono annoiati dal loro ménage. Sono in Italia, con la loro bimba, cosa potrebbero desiderare oltre? Eppure l'insoddisfazione serpeggia tra i due.
Lui tenta di distrarsi con la pittura, lei lo spinge a dipingere pur di trovargli un'occupazione che lo distragga, ma niente li appaga.
Forse lui avrebbe fatto bene a non impegnarsi con Anna e continuare a fare la vita da ragazzotto superficiale che si diverte nei salotti a corteggiare le ragazze. Non lo riesco ad immaginare padre e al momento Tolstoij non ce l'ha descritto come tale.
Anna invece credo che sia destinata ad essere infelice. Cosa vuole Anna? Non di certo la tranquillità che cerca solo a parole. Anna forse per sentirsi viva deve essere dilaniata dalla passione, dai sentimenti forti, quando tutto è quieto non mi pare lei ne tragga giovamento.
 

MEMENTO AUDERE SEMPER

Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.

  • bibbagood
  • Avatar di bibbagood
  • Offline
  • Staff
  • Staff
  • Responsabile del Forum e dei GdL tradizionali
Di più
25/02/2022 09:24 #58141 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic TAPPA 2 - Parti dalla 5 alla 8

elis_ post=58025 userid=6006Parte quinta

Capitoli 1 - 8 

 

Attenzione: Spoiler!

 Vronskij ci offre intanto una bellissima riflessione sulla felicità:"gli era apparso chiaro l'eterno errore che fanno gli uomini immaginandosi la felicità come la realizzazione di un desiderio". Siamo convinti che la felicità stia tutta nella ricerca e/o nel possesso di qualcosa, di materiale o di spirituale, ma non è così, perché l'essere umano non smetterà mai di desiderare qualcos'altro ed è qui che va ricercata la chiave per essere felici: non desiderare null'altro rispetto a quello che si ha già.  



Anche a me son piaciuti molto i primi capitoli sul matrimonio, l´agitazione di Levin che passa da un estremo all´altro, vedere come sono emozionati e che loro stessi si stupiscono della loro emozione, non riescono a capire cosa sta succedendo tanto sono sopraffatti. E poi divertenti i pettegolezzi, le impressioni dei presenti, cosa che secondo me avviene ancora spesso
Su Anna invece non concordo molto; ho trovato anche io riuscita la metafora con l´uomo che annega, ma mi sembra comunque ancora vuota, preda degli entusiasmi o sconforti del momento. Il fatto che è felice dell´infelicità del marito, dopo che il marito si è rivelato più comprensivo di quel che lei pensava; dicendo che era tanto innamorata della nuova bambina che all´altro figlio non ci pensava proprio. Bo vabeh.
E lo stesso anche Vronskj, già annoiato dopo tre mesi in giro per l´Europa con la donna che in teoria dovrebbe amare; se non fosse per le scenate di Anna, lui vorrebbe fare le serate da scapolo a cui era abituato prima; anche se si dimostra fiero di lei, nella maggior parte del tempo sembra che per lui sto viaggio e Anna siano una palla al piede.

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert
Ringraziano per il messaggio: nautilus

Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.

Di più
25/02/2022 10:52 #58144 da nautilus
Risposta da nautilus al topic TAPPA 2 - Parti dalla 5 alla 8

bibbagood post=58141 userid=1044Anche a me son piaciuti molto i primi capitoli sul matrimonio, l´agitazione di Levin che passa da un estremo all´altro, vedere come sono emozionati e che loro stessi si stupiscono della loro emozione, non riescono a capire cosa sta succedendo tanto sono sopraffatti. E poi divertenti i pettegolezzi, le impressioni dei presenti, cosa che secondo me avviene ancora spesso


Su Anna invece non concordo molto; ho trovato anche io riuscita la metafora con l´uomo che annega, ma mi sembra comunque ancora vuota, preda degli entusiasmi o sconforti del momento. Il fatto che è felice dell´infelicità del marito, dopo che il marito si è rivelato più comprensivo di quel che lei pensava; dicendo che era tanto innamorata della nuova bambina che all´altro figlio non ci pensava proprio. Bo vabeh.
E lo stesso anche Vronskj, già annoiato dopo tre mesi in giro per l´Europa con la donna che in teoria dovrebbe amare; se non fosse per le scenate di Anna, lui vorrebbe fare le serate da scapolo a cui era abituato prima; anche se si dimostra fiero di lei, nella maggior parte del tempo sembra che per lui sto viaggio e Anna siano una palla al piede.

Leggo te e Alice sul matrimonio di Levin e Kitty e capisco sempre di più quanto sono poco romantica... lo sapevo, ma con il tempo peggioro
Invece concordo su tutta la linea per quanto riguarda Anna e Vronskij, li ho sempre difesi, ma al momento mi sembrano indifendibili

MEMENTO AUDERE SEMPER

Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.

Di più
25/02/2022 17:07 #58151 da Novel67
Risposta da Novel67 al topic TAPPA 2 - Parti dalla 5 alla 8
Nonostante le intenzioni, alla fine ho preferito attendere per poter ripartire tutti insieme, anziché proseguire in solitaria.  

Ho dunque letto solo una ventina di capitoli, che dopo una quarta parte scoppiettante mi aspettavo potessero rappresentare una pausa d’assestamento nello svolgimento dell’azione. In effetti è così, anche se la narrazione scorre sempre piuttosto piacevolmente.

Come a molte di voi, anche a me ha dato da pensare la riflessione sul concetto di felicità comunemente associato all’idea di realizzazione dei desideri. Personalmente, mi ritrovo sulle posizioni leopardiane assunte da Nautilus, ma trovo opportuna anche la distinzione apportata da Elis tra felicità e serenità, ritenendo in effetti quest’ultima obiettivo ben più concreto, duraturo e per certi versi addirittura più appagante della prima.

Quanto all’essere più o meno romantici, credo di aver finora scorto nella storia tra Levin e Kitty tanto romanticismo quanto in quella tra Vronskij ed Anna, anche se di stampo differente.

Per Levin (e quindi anche per Kitty, pur in misura magari meno evidente) si è romantici solo in senso languido e sognante: e questo esclude il dramma, la tensione; per Vronskij ed Anna lo si può essere invece solo in senso passionale: in questo caso l’elemento drammatico (gli ostacoli, le difficoltà) è imprescindibile, mentre la quotidianità (anche quando apparentemente serena) risulta una gabbia insopportabile.  

Forzando un po’ il paragone, in Levin e Kitty rivedo un Mr. Darcy ed una Elizabeth Bennet che hanno già superato orgoglio e pregiudizi e si trovano ormai nella fase del “vissero felici e contenti”; Vronskij ed Anna me li immagino invece come Jack e Rose sul Titanic, per i quali non c’è futuro e forse nemmeno ce ne sarebbe stato se l’avessero scampata, tanto poco pareva avessero in comune.

Ora, tra le due situazioni, non dico che sia preferibile affondare (per quanto – nel caso della coppia in questione – potrebbe essere un finale da prendere seriamente in considerazione, al posto d'una lenta agonia); però, da un punto di vista prettamente romantico, un giorno di Vronskij e Anna mi pare possa valere quanto un anno almeno di Levin e Kitty.

Ho terminato ora il capitolo XX, che ha per titolo La morte. Chissà perché Tolstoj - in questo caso - non ha semplicemente pensato a numerarlo, come aveva fatto con tutti gli altri ...
Ringraziano per il messaggio: Graziella, nautilus, elis_

Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.

Di più
25/02/2022 19:37 - 25/02/2022 19:37 #58159 da elis_
Risposta da elis_ al topic TAPPA 2 - Parti dalla 5 alla 8
Parte quinta

Capitoli 16 - 20


Ed ecco che anche Levin, da uomo perfetto e innamorato, inizia a mostrare il suo lato peggiore! Devo ammetterlo, al momento è il personaggio che più detesto: confuso, incontentabile, dalla scarsa personalità. Aggredisce Kitty senza alcuna ragione, non ha ancora capito bene cosa vuole dalla vita e tende sempre ad incolpare gli altri per questo. Kitty, d'altro canto, credo che sia il personaggio che sta avendo l'evoluzione migliore: sta crescendo, maturando, e fa tesoro delle sue esperienze (il suo comportamento con il fratello di Levin sembra come se l'avesse assimilato dalla sua amica al tempo dei bagni all'estero). Nonostante sia la più giovane, ci offre un meraviglioso esempio di come dovrebbe essere un matrimonio basato sull'amore, supporto e rispetto reciproco. 

Riguardo Anna e vronskij, non la vedrei in modo così pessimistico come avete fatto voi, nonostante io non sia mai stata particolarmente favorevole alla loro relazione, credo che ci sia comunque un sentimento forte di base e che, passata la fase iniziale dell'infatuazione, si stia assestando. Non c'è niente di male se Vronskij cerca dei passatempi, d'altronde ha sempre avuto una vita piuttosto attiva, ciò non vuol dire che si sia stancato di Anna (incredibile sentirlo dire da me, che gli ho sempre remato contro, lo so! :P), al contrario di Levin, al quale adesso non basta più essere "monogamo" nonostante prima non desiderasse altro! :laugh: 
Concordo però su Anna, scrissi tempo fa che credo che la vita tranquilla non faccia per lei, ha proprio bisogno di stimoli emotivi, di passioni forti. 


Comunque, arrivata al 60% del libro, inizio seriamente a dubitare delle mie capacità di comprensione ma sopratutto della mia stabilità di pensiero dato che Tolstoj mi fa cambiare continuamente idea sui personaggi! Sono io o lui è un maestro in questo? :laugh:

Infine, un commento a parte sul capitolo 20: crudo, straziante, sincero. Tolstoj ci mostra le due principali fazioni riguardo il lutto, quella realista e scientifica di Levin e quella idealista e religiosa di Kitty, ci mostra senza filtri cosa vuol dire morire, analizzando bene anche le diverse fasi del morente. È stato un capitolo complesso ed emotivo, sicuramente d'impatto per chiunque si sia trovato in una situazione simile.
Attenzione: Spoiler!
 
Ultima Modifica 25/02/2022 19:37 da elis_.
Ringraziano per il messaggio: nautilus, Margarethe

Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.

  • bibbagood
  • Avatar di bibbagood
  • Offline
  • Staff
  • Staff
  • Responsabile del Forum e dei GdL tradizionali
Di più
26/02/2022 08:21 - 26/02/2022 14:38 #58162 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic TAPPA 2 - Parti dalla 5 alla 8
Il matrimonio tra Levin e Kitty non  mi ha suscitato particolare romanticismo, mi è sembrato semplicemente descritto bene e in modo realistico. Dalla poca esperienza che ho di matrimoni, mi è già capitato più volte di vedere come nei giorni precedenti gli sposi o uno dei due metta in discussione tutto, non che non si voglia sposare, ma che improvvisamente percepisce l´importanza di quel che avverrà nei prossimi giorni e si agita, non sa se sta facendo tutte le cose giuste, se stanno correndo troppo, vanno in agitazione per qualsiasi dettaglio della festa; problemi che non sussistono, dati solo dall´agitazione dei preparativi.  E mi sembra Levin rispecchi bene questo sentimento. Inoltre, sempre nella mia limitate esperienza mi è già successo di vedere come gli sposi o uno dei due improvvisamente durante il rito si commuova/no, inaspettatamente, perchè dopo tutti i preparativi magari superficiali in cui ci si è concentrati più sulla forma della festa che sulla sostanza dell´evento, oppure in coppie che si sposano dopo tanti anni di relazione e che fino all ultimo pensano che il matrimonio sia solo una formalità, improvvisamente, in quel momento lì, si rendono conto di vivere un momento unico, della cui importanza non si erano resi completamente conto fino a quel momento, e improvvisamente tutto comincia a correre velocissimo e anche nei giorni dopo non ci si riesce a ricordare con esattezza delle singole cose fatte, dei singoli discorsi, ecc, perchè il ricordo è offuscato dalle emozioni di quel giorno, che non hanno permesso di rendersi conto con lucidità di tutto quel che accadeva intorno. È successo a me, ma anche a tutte le coppie di amici che per ora si sono sposate. E secondo me come si sentono Levin e Kitty rispecchia fedelmente questa cosa.

Come a molte di voi, anche a me ha dato da pensare la riflessione sul concetto di felicità comunemente associato all’idea di realizzazione dei desideri. Personalmente, mi ritrovo sulle posizioni leopardiane assunte da Nautilus, ma trovo opportuna anche la distinzione apportata da Elis tra felicità e serenità, ritenendo in effetti quest’ultima obiettivo ben più concreto, duraturo e per certi versi addirittura più appagante della prima.



 

Decisamente! La felicità è una condizione limitata a un momento, appena abbiamo elaborato l´evento sentiamo il bisogno di qualcos´altro. Invece credo che la serenità si più una condizione dell´animo, una sorta di stare bene con se stessi.

però, da un punto di vista prettamente romantico, un giorno di Vronskij e Anna mi pare possa valere quanto un anno almeno di Levin e Kitty.

Mamma mia, no! Che tristezza! Le vite di Vronskij e Anna sono completamente inutili, senza il minimo sentimento, solo capricci individuali e il piangersi addosso, zero trasporto, solo vuoto e superficialità di emozioni. Meglio vivere un anno normale, senza particolare romanticismo, che sprecare un giorno della mia vita a vivere una giornata cosi vuota dal punto di vista emotivo come le loro!


Ho letto anche i capitoli IX e X dove continuano a dimostrare una sempre maggior superficialità d´animo , con Vronskij che vuole fare il mecenate nonostante non gli importi nulla dell´artista giusto perchè si annoia e magari potrebbe essere una buona cosa, e Anna che lo sostiene perchè vede che al momento lui è interessato a fare il mecenate, quindi sostenendo qualsiasi sua fissa del momento visto che tanto non hanno niente da dirsi, non hanno niente da fare, e qualsiasi cosa viene fuori è benvenuta in quella noia pazzesca che a quanto pare provano.

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert
Ultima Modifica 26/02/2022 14:38 da bibbagood.
Ringraziano per il messaggio: elis_

Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.

Di più
26/02/2022 17:45 - 26/02/2022 17:46 #58178 da nautilus
Risposta da nautilus al topic TAPPA 2 - Parti dalla 5 alla 8

bibbagood post=58162 userid=104

però, da un punto di vista prettamente romantico, un giorno di Vronskij e Anna mi pare possa valere quanto un anno almeno di Levin e Kitty.

Mamma mia, no! Che tristezza! Le vite di Vronskij e Anna sono completamente inutili, senza il minimo sentimento, solo capricci individuali e il piangersi addosso, zero trasporto, solo vuoto e superficialità di emozioni. Meglio vivere un anno normale, senza particolare romanticismo, che sprecare un giorno della mia vita a vivere una giornata cosi vuota dal punto di vista emotivo come le loro!

Lorenzo parlava di un punto di vista prettamente romantico e quindi sono d'accordo con lui.
Levin e Kitty vivono serenamente la loro vita coniugale, lei si occupa della casa e lui si stupisce che la moglie a pochi giorni dal matrimonio sia già così presa da alcune incombenze, insomma che noia e che barba. Non c'è nulla di romantico.
Vuoi mettere Anna e Vronskij che partono all'estero, in Italia, lasciano tutto e tutti per vivere il loro amore? Certo che da un punto di vista romantico un giorno di Anna e Vronskij vale come un anno di Levin e Kitty.
Non so se ti ricrederai Bea, ma andando avanti con la lettura capisco sempre di più perché il romanzo si intitola Anna Karenina. Lei nel bene e nel male catalizza l'attenzione di tutti, non passa mai inosservata, lei è passione pura, istintività. Le altre donne, per quanto virtuose e migliori di lei, non reggono il suo confronto.
Sono pronta alle critiche

MEMENTO AUDERE SEMPER
Ultima Modifica 26/02/2022 17:46 da nautilus.
Ringraziano per il messaggio: Novel67, elis_

Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.

Di più
26/02/2022 18:40 - 26/02/2022 18:43 #58180 da nautilus
Risposta da nautilus al topic TAPPA 2 - Parti dalla 5 alla 8
Terminata la Parte Quinta
Sono d'accordo con Alice quando parla di un'evoluzione in senso positivo di Kitty, non appare più come una ragazzina capricciosa e superficiale, ma sembra più matura ed è ammirevole come abbia accudito il fratello del marito in punto di morte. Mostra di avere ottime doti organizzative e senso pratico. Non riesco però a farmela piacere, mi sembra tanto una brava donnina che assolve perfettamente ai suoi compiti. Prima come la bella ragazza nobile che deve maritarsi ora come la perfetta moglie. La ciliegina sulla torta è il suo fanatismo religioso.
Mi ha rattristato molto leggere che ad un certo punto quando la morte di Nikolaj tardava ad arrivare, tutti non desideravano altro che morisse, anche Kitty ormai stremata e Levin che da dieci giorni era al capezzale del fratello. Mi rattrista ma so che è la realtà, Tolstoj ha descritto perfettamente ciò che accade quando si ha a che fare con malati terminali, la malattia logora non solo il malato, ma anche chi gli sta accanto.
Capitoli XXI-XXV
Ritroviamo Karenin la cui preoccupazione più grande è sempre il disonore e la vergogna. Diplomato e laureato con il massimo dei voti ha consacrato la sua vita ad un lavoro di grande prestigio e all'ambizione. A che pro? La sua parabola è in fase discendente, abbandonato dalla moglie anche dal punto di vista della carriera sta perdendo colpi, nessuno se lo fila più, nessuno dà più credito ai suoi progetti. Forse avrebbe fatto bene a dedicarsi di più ai sentimenti e alle emozioni. Ha sposato Anna senza amarla e questo già la dice lunga sulla sua personalità e come dice Tolstoj diede alla sua fidanzata prima e a sua moglie poi tutto l'affetto di cui era capace aggiungo io "POCO".  Ci stiamo chiedendo ancora perchè Anna sia fuggita da costui?
Sappiamo che però Tolstoj ci rivela luci ed ombre dei suoi personaggi, quindi apprezzo che Karenin non sia un fanatico religioso, ma anzi è contrario all'esaltazione mistica che stava prendendo piede in Russia in quel periodo (in questo sicuramente possiamo rivedere Tolstoj) e apprezzo anche la magnanimità che ha nei confronti di Anna, fosse per lui le farebbe vedere il figlio.
Capitoli XXVI-XXVII
Viene approfondita la figura del piccolo Sereza che si capisce essere identico caratterialmente alla madre. Lui è empatico, si rapporta alla servitù in maniera cordiale come fa Anna, ha un rapporto di confidenza con il portiere e il precettore. Sereza è un bambino che cerca affetto, che ha bisogno di baci e abbracci che la mamma gli ha sempre dato e non comprende perché il padre lo respinga. Padre che pensa che per crescere un figlio bisogna leggere i libri, imparare la teoria da mettere in pratica. Sereza con il padre prova tutta la frustazione che può provare un bimbo che non riesce ad essere all'altezza delle aspettative.
Capitoli XXVIII-XXXIII
Non c'è nessuno come Anna che mi fa provare sentimenti tanto amplificati. Passo da amarla ad odiarla con estrema facilità.
La amo quando corre dal figlio, contro la volontà dell'odiosa contessa e di Karenin; la odio quando mette a confronto l'amore che prova per Sereza e quello che prova per la piccola Anna; la amo quando decide di sfidare l'alta società russa andando a teatro; la odio quando dubita dell'amore di Vronskij, quando attribuisce a lui tutta la colpa delle sue sofferenze, quando a parole dichiara di non interessarsi dell'opinione altrui ma invece vorrebbe essere riabilitata dalla società che conta.
Anna in questi capitoli mi è apparsa fragile, molto instabile, isterica, sull'orlo di una crisi di nervi, spero sinceramente che non crolli.
 

MEMENTO AUDERE SEMPER
Ultima Modifica 26/02/2022 18:43 da nautilus.
Ringraziano per il messaggio: elis_

Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.

Newsletter

Shoutbox

Avatar di mulaky mulaky - 24/08/2025 - 14:02

Votate la foto più bella per Scatti del mese di Agosto? Tema: La pietra di Luna! Venghino siori

Avatar di callmeesara callmeesara - 12/08/2025 - 14:16

Avete votato per il libro del mese di Settembre? Avete tempo fino al 16, vi aspetto qui!

Avatar di mulaky mulaky - 08/08/2025 - 15:43

Ciao Marigiò, ti linko il gruppo di Palermo: QUI :)

Avatar di Marigió Marigió - 08/08/2025 - 00:43

Palermo a Settembre?

Avatar di guidocx84 guidocx84 - 26/07/2025 - 10:53

Non tutti insieme è... buahahahah! :P :D lol

Avatar di mulaky mulaky - 21/07/2025 - 16:25

Qualcuno vorrebbe leggere il romanzo "Lady Macbeth" di Isabelle Schuller? :D

Avatar di mulaky mulaky - 17/07/2025 - 08:32

Ciao Yuman, ho visto che hai già scritto nella sezione del gruppo di Torino. Speriamo di vederti anche sul forum ;)

Avatar di Yuman4 Yuman4 - 15/07/2025 - 22:02

Buonasera, mi sono appena trasferito a Torino. Mi piacerebbe partecipare. Dove e a che ora si tiene l’appuntamento di luglio/agosto e che libro verrà discusso. Grazie

Avatar di mulaky mulaky - 13/07/2025 - 17:10

Ciao Ludofrog, per contattare il gruppo di Lecce, scrivi in questo TOPIC

Avatar di ludofrog95 ludofrog95 - 13/07/2025 - 15:06

Ciao a tutti! Chi posso contattare per avere delle info sui prossimi incontri dei Pasticciotti Letterari? Grazie ✨

Accedi per utilizzare la Shoutbox.

Ultimi commenti

  • Post office
    GigiMala GigiMala Mercoledì, 03 Settembre 2025 13:06
    Aggiungo un'ulteriore considerazione. Bisogna riconoscere una certa genialità perversa in Bukowski. Si ...
     
  • Post office
    GigiMala GigiMala Mercoledì, 03 Settembre 2025 07:35
    La genialità di Bukowski emerge da questo romanzo che a me pare abbia il sapore della sfida. L'autore ...
     
  • I viaggi di Gulliver
    GigiMala GigiMala Domenica, 31 Agosto 2025 19:32
    Ho terminato ieri sera questo romanzo davvero incredibile. Mi hanno colpito in particolare due aspetti ...
     
  • Gruppo di lettura di Catania (La marcia degli Elefanti) - Incontro di Settembre 2025
    Sabrienza Domenica, 31 Agosto 2025 18:21
    Salve! Mi piacerebbe partecipare al prossimo incontro a Catania con alcuni amici che come me hanno ...
     
  • Dentro il libro - La paura secondo John Williams
    Ornitorinco Ornitorinco Sabato, 02 Agosto 2025 23:29
    Grande John Williams, omaggiato anche da Morricone in sede di ritiro dell'oscar. Di lui ha adorato ...

audible adv