Piccola risposta off-topic, ma non ho potuto non abboccare, era troppo interessante. Secondo me l'ingrediente per una vita felice, più che "non desiderare altro oltre quello che si ha" è non vivere nel futuro pensando che si sarà felici solo una volta ottenuto qualcosa. è normale avere obiettivi e desideri, ma bisogna assaporare il viaggio verso questi, in questo modo si può essere felici tutto il tempo, anche se l'obiettivo poi non si raggiunge. Non dico che sia facile ma è possibile, e vale la pena provarci, è bello!
Piccolo OFF TOPIC. L'ideale per vivere sereni e forse felici sarebbe quello di non desiderare altro oltre a quello che si ha, ma è una teoria che mi convince poco, perché l'uomo per natura non si accontenta, ma desidera, come forse è giusto che sia. Sinceramente aderisco all'idea che la felicità sia nel desiderio (non nella sua realizzazione), teoria di leopardiana memoria che affonda le sue radici in Shopenhauer. In questo modo il tempo per essere felici è poco, tra la realizzazione di un desiderio e l'altro, però credo che sia l'unica vera felicità possibile per l'uomo, destinato per natura forse ad essere più infelice che felice.elis_ post=58025 userid=6006
Parte quinta
Vronskij ci offre intanto una bellissima riflessione sulla felicità:"gli era apparso chiaro l'eterno errore che fanno gli uomini immaginandosi la felicità come la realizzazione di un desiderio". Siamo convinti che la felicità stia tutta nella ricerca e/o nel possesso di qualcosa, di materiale o di spirituale, ma non è così, perché l'essere umano non smetterà mai di desiderare qualcos'altro ed è qui che va ricercata la chiave per essere felici: non desiderare null'altro rispetto a quello che si ha già.
Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.
Piccola risposta off-topic, ma non ho potuto non abboccare, era troppo interessante. Secondo me l'ingrediente per una vita felice, più che "non desiderare altro oltre quello che si ha" è non vivere nel futuro pensando che si sarà felici solo una volta ottenuto qualcosa. è normale avere obiettivi e desideri, ma bisogna assaporare il viaggio verso questi, in questo modo si può essere felici tutto il tempo, anche se l'obiettivo poi non si raggiunge. Non dico che sia facile ma è possibile, e vale la pena provarci, è bello!
Piccolo OFF TOPIC. L'ideale per vivere sereni e forse felici sarebbe quello di non desiderare altro oltre a quello che si ha, ma è una teoria che mi convince poco, perché l'uomo per natura non si accontenta, ma desidera, come forse è giusto che sia. Sinceramente aderisco all'idea che la felicità sia nel desiderio (non nella sua realizzazione), teoria di leopardiana memoria che affonda le sue radici in Shopenhauer. In questo modo il tempo per essere felici è poco, tra la realizzazione di un desiderio e l'altro, però credo che sia l'unica vera felicità possibile per l'uomo, destinato per natura forse ad essere più infelice che felice.elis_ post=58025 userid=6006
Parte quinta
Vronskij ci offre intanto una bellissima riflessione sulla felicità:"gli era apparso chiaro l'eterno errore che fanno gli uomini immaginandosi la felicità come la realizzazione di un desiderio". Siamo convinti che la felicità stia tutta nella ricerca e/o nel possesso di qualcosa, di materiale o di spirituale, ma non è così, perché l'essere umano non smetterà mai di desiderare qualcos'altro ed è qui che va ricercata la chiave per essere felici: non desiderare null'altro rispetto a quello che si ha già.
Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.
Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.
elis_ post=58025 userid=6006Parte quinta
Capitoli 1 - 8
Attenzione: Spoiler!Finalmente il tanto atteso matrimonio! Mi è piaciuta tantissimo la descrizione dei luoghi, degli invitati e dell'ambiente in generale: dal gossip all'emozione passando per i piccoli intoppi, continuo a ripetere che trovo incredibile come le descrizioni siano talmente dettagliate da riuscire perfettamente a immaginarmi tutto, è una cosa che mi piace moltissimo, poi personalmente adoro i matrimoni quindi ho apprezzato molto questi capitoli.
Nel frattempo, Anna si separa dal marito, fortissima la metafora con cui paragona il suo divorzio ad "affogare con un altro", per cui lascia morire il compagno al fine di salvare la propria vita, "era un male ma era l'unica salvezza", dice, esprimendo esattamente quanto si sentisse annegare in quel rapporto che ha finalmente avuto il coraggio di lasciar andare, scegliendo il male minore. Mi sembra, però, che non abbia ancora ben metabolizzato la cosa, è in totale negazione, oltre a provare questa estrema felicità che suona un po' innaturale, forzata, soprattutto considerando che ha dovuto dire addio anche al figlio, a questo punto mi aspetto a breve o un crollo psicofisico o una rivelazione della vera natura di Anna.
Vronskij ci offre intanto una bellissima riflessione sulla felicità:"gli era apparso chiaro l'eterno errore che fanno gli uomini immaginandosi la felicità come la realizzazione di un desiderio". Siamo convinti che la felicità stia tutta nella ricerca e/o nel possesso di qualcosa, di materiale o di spirituale, ma non è così, perché l'essere umano non smetterà mai di desiderare qualcos'altro ed è qui che va ricercata la chiave per essere felici: non desiderare null'altro rispetto a quello che si ha già.
Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.
Leggo te e Alice sul matrimonio di Levin e Kitty e capisco sempre di più quanto sono poco romantica... lo sapevo, ma con il tempo peggiorobibbagood post=58141 userid=1044Anche a me son piaciuti molto i primi capitoli sul matrimonio, l´agitazione di Levin che passa da un estremo all´altro, vedere come sono emozionati e che loro stessi si stupiscono della loro emozione, non riescono a capire cosa sta succedendo tanto sono sopraffatti. E poi divertenti i pettegolezzi, le impressioni dei presenti, cosa che secondo me avviene ancora spesso
Su Anna invece non concordo molto; ho trovato anche io riuscita la metafora con l´uomo che annega, ma mi sembra comunque ancora vuota, preda degli entusiasmi o sconforti del momento. Il fatto che è felice dell´infelicità del marito, dopo che il marito si è rivelato più comprensivo di quel che lei pensava; dicendo che era tanto innamorata della nuova bambina che all´altro figlio non ci pensava proprio. Bo vabeh.
E lo stesso anche Vronskj, già annoiato dopo tre mesi in giro per l´Europa con la donna che in teoria dovrebbe amare; se non fosse per le scenate di Anna, lui vorrebbe fare le serate da scapolo a cui era abituato prima; anche se si dimostra fiero di lei, nella maggior parte del tempo sembra che per lui sto viaggio e Anna siano una palla al piede.
Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.
Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.
Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.
Decisamente! La felicità è una condizione limitata a un momento, appena abbiamo elaborato l´evento sentiamo il bisogno di qualcos´altro. Invece credo che la serenità si più una condizione dell´animo, una sorta di stare bene con se stessi.Come a molte di voi, anche a me ha dato da pensare la riflessione sul concetto di felicità comunemente associato all’idea di realizzazione dei desideri. Personalmente, mi ritrovo sulle posizioni leopardiane assunte da Nautilus, ma trovo opportuna anche la distinzione apportata da Elis tra felicità e serenità, ritenendo in effetti quest’ultima obiettivo ben più concreto, duraturo e per certi versi addirittura più appagante della prima.
Mamma mia, no! Che tristezza! Le vite di Vronskij e Anna sono completamente inutili, senza il minimo sentimento, solo capricci individuali e il piangersi addosso, zero trasporto, solo vuoto e superficialità di emozioni. Meglio vivere un anno normale, senza particolare romanticismo, che sprecare un giorno della mia vita a vivere una giornata cosi vuota dal punto di vista emotivo come le loro!però, da un punto di vista prettamente romantico, un giorno di Vronskij e Anna mi pare possa valere quanto un anno almeno di Levin e Kitty.
Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.
Lorenzo parlava di un punto di vista prettamente romantico e quindi sono d'accordo con lui.bibbagood post=58162 userid=104
Mamma mia, no! Che tristezza! Le vite di Vronskij e Anna sono completamente inutili, senza il minimo sentimento, solo capricci individuali e il piangersi addosso, zero trasporto, solo vuoto e superficialità di emozioni. Meglio vivere un anno normale, senza particolare romanticismo, che sprecare un giorno della mia vita a vivere una giornata cosi vuota dal punto di vista emotivo come le loro!però, da un punto di vista prettamente romantico, un giorno di Vronskij e Anna mi pare possa valere quanto un anno almeno di Levin e Kitty.
Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.
Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.
Votate la foto più bella per Scatti del mese di Agosto? Tema: La pietra di Luna! Venghino siori
Avete votato per il libro del mese di Settembre? Avete tempo fino al 16, vi aspetto qui!
Palermo a Settembre?
Non tutti insieme è... buahahahah!
Qualcuno vorrebbe leggere il romanzo "Lady Macbeth" di Isabelle Schuller?
Ciao Yuman, ho visto che hai già scritto nella sezione del gruppo di Torino. Speriamo di vederti anche sul forum
Buonasera, mi sono appena trasferito a Torino. Mi piacerebbe partecipare. Dove e a che ora si tiene l’appuntamento di luglio/agosto e che libro verrà discusso. Grazie
Ciao Ludofrog, per contattare il gruppo di Lecce, scrivi in questo TOPIC
Ciao a tutti! Chi posso contattare per avere delle info sui prossimi incontri dei Pasticciotti Letterari? Grazie ✨
Accedi per utilizzare la Shoutbox.