Annus Mirabilis, Geraldine Brooks.
Anna, sposatasi prestissimo e perso il marito in miniera, rimasta con due figli a carico, accoglie come affittuario un sarto che le regala un vestito, con il quale lei per la prima volta dopo moltissimo tempo torna a guardare il proprio corpo allo specchio e a percepire la propria femminilità e il desiderio. Tema che, anche se non è il principale, viene sviluppato fino alla fine del romanzo, che si rivela una grande sorpresa!
Bibi ha scritto: Libro numero 7: Cleapatra la regina che conquistò Roma e sfidò l'eternità di Alberto Angela.
A pagina 34 si parla della toitelle di Cleopatra, di come la sua assistente fidata che rimarrà con lei fino alla morte è impegnata a truccare gli occhi della sua regina, così caratteristici e così imitati fino a oggi.
Grazie, Cleo per aver lanciato la moda della matita negli occhi!

Che bello! Quante volte youtube mi propone la pubblicità di questo libro, deve essere interessante! L'hai letto tutto?
@davpal tranquillo niente ban xD parlaci di più di questo libro se l'hai già letto: di cosa parla in realtà, con la scusa dell'uomo trasformato in mostro?
@Federico non conoscevo quest'opera, mi incuriosisce!
nicoletta ha scritto: 3) Possiamo salvare il mondo, prima di cena - Jonathan Safran Foer
Volevo leggerlo questo libro, vediamo cosa ci riserva!
mulaky ha scritto: Inizio da pagina 35 perché la 34 è bianca... ed è proprio la prima pagina di Ruth, scritto da Elizabeth Gaskell. Premessa, non ho idea di cosa parli il romanzo, non ho letto neanche la trama.
In questa prima pagina, l'autrice descrive un villaggio di una contea inglese soffermandosi sulle strade. Le case di villeggiatura del ceto alto erano costruite con balconi e finestre sporgenti, ma anche con rampe di scale che finivano quasi sulla carreggiata. Queste costruzioni non tenevano conto dei bisogni della classe media (cioè praticamente la maggior parte dei cittadini) che non poteva permettersi né le carrozze né le portantine. Le strade, infatti, erano strette e trafficate da vetture, quindi i pedoni dovevano spingersi verso i muri per non essere travolti ma, allo stesso tempo, dovevano anche stare attenti a dove mettevano i piedi perché le strade erano dissestate con grossi ciottoli. La situazione non era agevole, come si può intuire, neanche la notte perché le strade erano al buio e i rapinatori in agguato.
Insomma, benvenuti nell'epoca vittorina!
mi piace questo passo! Un'altra scrittrice da mettere in lista
EmilyJane ha scritto: Libro 7: Generazione perduta di Vera Brittain
La scena avviene qualche anno prima della prima guerra mondiale (presumo il 1910 visto il riferimento alla cometa) e rende molto bene il senso di quiete prima della tempesta:
"Una delle nostre passeggiate preferite nelle sere d'estate era quella che conduceva tra i campi in pendenza addolciti dal timo e dalle rose, tra Kingswood e Chipstead: laggiù, mentre il sole tramontava, guardavamo con una certa inquietudine il cielo che si oscurava alla ricerca di un segno della cometa di Halley, che si diceva portasse enormi sventure, oppure ascoltavamo beate gli usignoli, in un'atmosfera immobile, interrotta di tanto in tanto dai minuscoli treni, sporadici e pigri, che procedevano a passo lento lungo la piccola ferrovia che attraversa la valle."
Questa scena mi dà proprio un senso di quiete serale piacevole
Marialuisa ha scritto: Ed è proprio quest'ultimo a teorizzare la forza dell'attrazione dell'amore nata dal fatto che in origine esistevano tre sessi: maschi, femmine e androgini...tutti dotati di organi genitali doppi maschili i primi, doppi femminili le seconde e uno maschile e uno femminile negli androgini...teoria interessante per spiegare la ricerca dell'anima gemella?
Mi hai troppo incuriosita e sono andata a cercare questo mito di Aristofane:
Tempo addietro non esistevano soltanto due sessi, bensì tre: maschile, femminile, androgino. In quel tempo, tutti gli esseri umani avevano due facce orientate in direzione opposta e una sola testa, quattro braccia, quattro mani, quattro gambe e due organi sessuali ed erano tondi. Per via della loro potenza, gli esseri umani erano superbi e tentarono la scalata all'Olimpo per spodestare gli dei. Ma Zeus, che non poteva accettare un simile oltraggio, decise di intervenire e divise, a colpi di saetta, gli aggressori. In questo modo gli esseri umani furono divisi e s'indebolirono. Ed è da quel momento che essi sono alla ricerca della loro antica unità e della perduta forza che possono ritrovare soltanto unendosi sessualmente. Da questa divisione in parti, infatti, nasce negli umani il desiderio di ricreare la primitiva unità, tanto che le “parti” non fanno altro che stringersi l'una all'altra, e così muoiono di fame e di torpore per non volersi più separare. Zeus allora, per evitare che gli uomini si estinguano, manda nel mondo Eros affinché, attraverso il ricongiungimento fisico, essi possano ricostruire “fittiziamente” l'unità perduta, così da provare piacere (e riprodursi) e potersi poi dedicare alle altre incombenze cui devono attendere. «Dunque al desiderio e alla ricerca dell'intero si dà nome amore». Siccome i sessi erano tre, due sono oggi le tipologie d'amore: il rapporto omosessuale (se i due partner facevano parte in principio di un essere umano completamente maschile o completamente femminile) e il rapporto eterosessuale (se i due facevano parte di un essere androgino). La caratteristica interessante del discorso di Aristofane risiede nel fatto che la relazione erotica fra due esseri umani non è messa in atto per giungere a un fine quale potrebbe essere la procreazione, ma ha valore per se stessa, prescindendo così dalle conseguenze.
Erano avanti i greci
@Erszebet anche a me è piaciuto molto: spassoso ma fa anche riflettere!