Io sono andata molto avanti nella lettura ieri, dopo giorni di pausa, e credo che mi manchino un centinaio di pagine per finire la tappa, ma di questo parlerò in un altro post perché al momento non ho tempo. Segno qui le frasi che mi hanno colpito e che mi faranno anche da promemoria giacché il libro è di mio padre e non voglio sottolinearglielo
«Non si è mai pari con chi ci ha reso un favore – ribatté Dantès – giacché quando non si deve più denaro, si deve gratitudine»
«E' proprio questo che mi atterrisce», rispose Dantès. «Mi sembra che l'uomo non sia fatto per essere felice con tanta felicità! La felicità è come quei palazzi delle isole magiche le cui porte sono custodite dai draghi. Per conquistarle occorre battagliare, e io a dire il vero non so in cos'abbia meritato la felicità di essere il marito di Mercédès»
«[...] Di certo voi conoscete gli uomini meglio di me, e ciò è possibile. Ma se questi invidiosi dovessero trovarsi fra i miei amici, vi confesso che preferisco non conoscerli per non essere costretto a odiarli»
Il prigioniero seguì la sua guida, che lo condusse in una sala pressoché sotterranea le cui mura spoglie e stillanti sembravano impregnate di un vapore di lacrime.
«Blacas, amico mio, voi non capite nulla. Vi ho detto che Villefort era ambizioso: per fare carriera sacrificherà qualsiasi cosa, perfino suo padre»
«Il re! Lo credevo abbastanza filosofo da capire che in politica non vi sono omicidi. In politica, mio caro, voi lo sapete al pari di me, non vi sono uomini, bensì idee; non sentimenti, bensì interessi. In politica non si uccide un uomo: si elimina un ostacolo, tutto qui.»
Dantès rimase frastornato; era questa in effetti la spiegazione di quanto a sua insaputa gli era accaduto nella mente, o piuttosto nell'animo, giacché vi sono pensieri che nascono dalla mente e altri che nascono dal cuore.
«Voi mi date i brividi, parola d'onore!», esclamò Dantès. «Il mondo è dunque popolato di tigri e coccodrilli?»
«Sì. Solo che le tigri e i coccodrilli a due zampe sono più pericolosi degli altri.»
«Mi rincresce avermi prestato manforte nelle vostre ricerche e avervi detto quel che vi ho detto», fece.
«Perché mai?», chiese Dantès.
«Perché vi ho instillato nel cuore un sentimento che non c'era: la vendetta»
“[...] Il cuore si spezza quando, dopo essere stato dilatato a dismisura dalla speranza col suo tiepido fiato, torna e si chiude nella fredda realtà!”
«[...] La felicità o l'infelicità sono il segreto dei muri. I muri hanno orecchie, ma non hanno lingua.»