Mercoledì, 05 Novembre 2025

Una vita come tante - Discussione

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27/08/2021 19:43 #54170 da elis_
Risposta da elis_ al topic Re:Una vita come tante - Discussione
Ho terminato il secondo capitolo della seconda parte e mi sono resa conto di non aver ancora commentato veramente la storia qui sul forum, mi ha assorbita troppo! 
Per quanto riguarda il rapporto tra loro quattro, ma soprattutto quello tra i tre e Jude, la mia idea è che JB e Malcom siano un po' più egocentrici, a differenza di Willem, per curarsi di ciò che succede a Jude e penso inoltre che lo reputino un buon amico ma lo vedano più come una cosa che gli è capitata e che ormai fa parte della loro vita, più che una persona verso cui provano vero e proprio affetto, non so se ho reso bene l'idea!    D'altro canto, Willem non chiede e non insiste per paura di turbarlo, so cosa vuol dire essere amica di una persona autolesionista e posso dirvi che sembra di essere un elefante in una cristalleria: la persona in questione sembra così fragile e delicata che si evita di compiere qualsiasi gesto per timore di peggiorare le cose, Willem lo tiene d'occhio e se ne prende cura in modo silenzioso, lasciandogli spazio, ed è una cosa che comprendo benissimo, anche se ci si ritrova spesso a chiedersi se si sta compiendo la scelta giusta per il bene dell'amico o per vigliaccheria. 

La seconda parte finalmente approfondisce la storia di Jude, metto tutto sotto spoiler per chi non ci è ancora arrivato:
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Infine, mi piacciono molto le figure di Harold e Andy, mi rincuora sapere che Jude ha accanto delle persone che tengono davvero a lui e hanno le possibilità e il coraggio di fare qualcosa di concreto per aiutarlo.
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06/09/2021 23:50 #54307 da nautilus
Risposta da nautilus al topic Re:Una vita come tante - Discussione
Ho finalmente terminato la lettura e devo dire che dalla quinta parte (Gli anni felici) ho amato di più la storia e il finale mi è piaciuto, forse perchè termina con le riflessioni di Harold, personaggio che ho tanto amato.
Purtroppo non sono riuscita ad empatizzare con Jude, nonostante tutto quello che gli sia capitato. Ho trovato il suo personaggio fastidioso, sempre a commiserarsi con l'aria però del primo della classe. Accecato dalla sua storia non è riuscito ad apprezzare come doveva le tante persone che lo hanno amato e si è chiuso nel suo egoismo facendo vivere nella frustrazione chi ha sempre cercato di aiutarlo.
Vorrei fare una riflessione sul rapporto tra Willem e Jude
Attenzione: Spoiler!

In questo romanzo mi ha colpito l'assenza quasi totale di donne, i protagonisti sono tutti uomini, Julia ha un ruolo assolutamente marginale. Non lo dico come critica, la mia è solo una costatazione.
Alla fine i tanto annunciati pianti sono arrivati. Ho pianto dalla quinta parte fino alla fine
Attenzione: Spoiler!

Il finale non può definirsi un coup de theatre, perchè era piuttosto prevedibile, sembra piuttosto la conferma dell'assioma dell'uguaglianza, particolarmente caro a Jude.

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07/09/2021 13:59 #54328 da callmeesara
Risposta da callmeesara al topic Re:Una vita come tante - Discussione
Io alla fine non ho fatto sapere più nulla, ma il motivo è uno: l'avevo iniziato a leggere, e devo dire che mi stava piacendo anche, ma ero arrivata in un punto dove mi stava risultando molto pesate. Stavo facendo fatica a leggerlo. Ora l'ho messo in stand-by. Lo riprenderò al 100%, magari in un momento più calmo dove la mia sensibilità non si farà sentire troppo. Mi dispiace questa cosa mi stava piacendo molto, ma purtroppo proprio non riuscivo a proseguire . Appena riprenderò la lettura, tornerò qui a commentarlo.

“Tu sei la mia amica geniale, devi diventare la più brava di tutti, maschi e femmine.”
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07/09/2021 17:21 #54339 da nautilus
Risposta da nautilus al topic Re:Una vita come tante - Discussione
Sara capisco perfettamente, sei una ragazza molto giovane e le tematiche affrontate in questo libro sono pesanti, lontane dalla spensieratezza di un'adolescente che vive una vita normale. Avrai modo di riprenderlo più in là.

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10/09/2021 20:43 #54385 da elis_
Risposta da elis_ al topic Una vita come tante - Discussione
Ho terminato il primo capitolo della IV parte, anche se durante la lettura, in un avvenimento specifico, ho dovuto fermarmi per alcuni minuti perchè non riuscivo ad andare avanti. E' una cosa che mi ha colpita perchè mi considero una persona dallo "stomaco forte", caratteristica che si è formata col tempo facendo l'infermiera e vedendo sofferenze di ogni tipo, quindi non mi aspettavo di avere una reazione del genere, però è scioccante vedere come la vita, ma soprattutto gli esseri umani, possano essere crudeli.

Attenzione: Spoiler!

Riguardo a quello che diceva Beatrice, qualche commento fa, sull'egoismo di Jude e sull'estenuante considerazione che ha di sè: come vi avevo accennato, la mia migliore amica ha sofferto di episodi di autolesionismo, quindi mi rivedo pienamente nei comportamenti di Willem e di Harold, ma capisco anche molto bene l'autocommiserazione di Jude, è una cosa di cui non riescono a fare a meno e se sapessero che ai nostri occhi risultano, a volte, degli egoisti li distruggerebbe ulteriormente perchè in realtà è davvero l'ultima cosa che vogliono. La mia amica non ha avuto, nemmeno lontanamente, un'infanzia come quella di Jude, solo con una famiglia un po' problematica, e anche lei è brillante e meravigliosa ma rivedo molto di lei in Jude, non so se è questo a farmi entrare così in empatia con il personaggio però vi chiedo di essere indulgenti con lui, penso che tutto quello che ha subito è eradicato in lui nel profondo, data la giovane età che aveva durante gli abusi, che ormai niente e nessuno potrà fargli cambiare idea. Ai nostri occhi è irrazionale, esasperante, ma loro credono davvero, profondamente, di essere così deplorevoli, si odiano per questo ma non possono farne a meno. Comunque, devo ammettere che speravo fino all'ultimo che Jude tirasse un bel calcio nei testicoli a Caleb! Attendo speranzosa che la storia abbia dei risvolti positivi, anche se appunto credo che l'animo di Jude sia spezzato in modo irreparabile..

Drammi a parte, sto amando follemente questo libro!

Colgo, inoltre, l'occasione per dire la mia su quanto detto in questo frangente:

bibbagood post=53800

Mi sono imbattuta nel personaggio di Caleb, veramente disumano. Jude ha messo a nudo tutte le sue fragilità e i suoi timori. L'autrice è stata brava a trasmettere la frustrazione di Jude e della sua convinzione che non si possa diventare qualcosa di diverso da quello che si è stati. 
Sono abbastanza combattuta sul dare credito all'assioma dell'uguaglianza di cui parla Jude. Voi cosa ne pensate? Si rimane sempre uguali a se stessi? Eppure sono convinta che l'essere umano tenta sempre di essere diverso da sè. Non credo che esista al mondo chi si accetti completamente, anzi nella mia visione della vita l'uomo lotta continuamente per cambiare, per essere diverso nel senso di migliore. Secondo la teoria di Jude però ogni tentativo appare vano perché comunque torni sempre ad essere quello che sei. Visione pessimistica che mi convince poco.
Che bello che hai riportato questa parte, io ho riletto almeno due volte le pagine in cui descriveva le due diverse teorie, quella di Jude e quella del professore, perchè mi sembrava un concetto con più sfaccettature e non ero sicura di sapere in cosa mi ritrovassi.  Il tuo commento e molti passi del libro mi hanno fatto pensare alla questione sollevate da Greta qualche giorno fa  qui  , e quindi ribadisco anche in questo contesto che secondo me è possibile cambiare, e il contesto più o meno già predefinito in cui ci ritroviamo nella vita da adulti è frutto di scelte fatte fino a quel momento e soggetto ad ulteriori cambiamenti (e menomale!). Quindi in questo non mi sono trovata per niente con Jude, che per tutto il libro deve sottolineare fino all´esaurimento (per il lettore  ) che lui non si merita quello che ha perchè in realtà è una persona orribile e blablabla. Quando tipo l´80% della vita lo ha passato circondato da persone che gli hanno dimostrato affetto, rispetto, ammirazione: e questo perchè lui ha coltivato quei rapporti, ha dedicato loro attenzioni ed energia, rivelandosi (quasi) sempre un buon amico. Purtroppo questa sua autocommiserazione fatalista lo rende spesso effettivamente egoista, aspetto del suo carattere che altrimenti non uscirebbe se si godesse e fosse grato di quel che ha. Ma chissà, alla fine è anche questa una scelta, e il voler decidere di non cambiare mentalità e atteggiamento può significare il voler rimanere attaccato alla propria natura; o rifiutarsi di cambiare.


Io credo invece che sì, nel profondo non si possa cambiare veramente, credo che pur quanto ci sforziamo di essere diversi e/o migliori, sotto sotto rimaniamo sempre gli stessi, perchè siamo il frutto di quello che abbiamo vissuto, che ci è stato detto, fatto, insegnato, tramandato geneticamente anche. Mia mamma mi diceva sempre, citando la saggezza popolare: "chi nasce tondo non può mica morire quadrato". Jude si vede come un mostro ma in realtà è una cosa più relativa all'aspetto fisico, sappiamo bene che non ha alcuna colpa degli abusi subiti, è un animo buono, lo è sempre stato e continua ad esserlo, sarebbe scioccante invece se un bel giorno Caleb si svegliasse e diventasse uno stinco di santo, per esempio! Anche nel corso della storia, passano gli anni ma la natura dei protagonisti rimane intatta. E' giusto cercare di migliorarsi, cercare di ammorbidire qualche tratto della nostra personalità che non ci piace o che non è bello, ma credo che in fondo sia appunto sempre una recita, uno sforzo, pur quanto ci si abitui non riusciremo mai a cambiare la nostra vera natura. 
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13/09/2021 10:18 - 13/09/2021 10:19 #54400 da nautilus
Risposta da nautilus al topic Una vita come tante - Discussione
Grazie Alice per questo bel commento, sono curiosa di leggerti in seguito quando terminerai il libro.
Mi stupisco sempre di quanto un romanzo possa dare in termini di emozioni e di quante vite possa avere sotto gli occhi appassionati di un lettore.
Io non ho empatizzato con Jude, non sono riuscita a credere alla sua storia, mi è sembrato tutto troppo quello che gli è capitato. Invece tu @elis_ che hai avuto esperienze diverse dalle mie, che hai toccato con mano cosa possa voler dire l'autolesionismo, tratti Jude come se fosse un oggetto di cristallo, con enorme delicatezza. Ho visto Jude dal mio punto di vista, non sono riuscita a mettermi nei suoi panni, me ne dispiace.
Per quanto riguarda l'assioma dell'uguaglianza mi sono espressa anche nel mio ultimo post, al termine del libro, perché la storia di Jude sembra esserne una conferma. In cuor mio spero sempre che si possa diventare migliori di quello che si è anche se sono perfettamente consapevole che la natura più profonda di un individuo non si possa modificare; però ci credo in un'evoluzione in meglio e nella possibilità di riscattarsi, altrimenti ogni individuo è già classificato sin dalla nascita.

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Ultima Modifica 13/09/2021 10:19 da nautilus.
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13/09/2021 15:32 #54405 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Una vita come tante - Discussione

elis_ post=54385
Riguardo a quello che diceva Beatrice, qualche commento fa, sull'egoismo di Jude e sull'estenuante considerazione che ha di sè: come vi avevo accennato, la mia migliore amica ha sofferto di episodi di autolesionismo, quindi mi rivedo pienamente nei comportamenti di Willem e di Harold, ma capisco anche molto bene l'autocommiserazione di Jude, è una cosa di cui non riescono a fare a meno e se sapessero che ai nostri occhi risultano, a volte, degli egoisti li distruggerebbe ulteriormente perchè in realtà è davvero l'ultima cosa che vogliono. La mia amica non ha avuto, nemmeno lontanamente, un'infanzia come quella di Jude, solo con una famiglia un po' problematica, e anche lei è brillante e meravigliosa ma rivedo molto di lei in Jude, non so se è questo a farmi entrare così in empatia con il personaggio però vi chiedo di essere indulgenti con lui, penso che tutto quello che ha subito è eradicato in lui nel profondo, data la giovane età che aveva durante gli abusi, che ormai niente e nessuno potrà fargli cambiare idea. Ai nostri occhi è irrazionale, esasperante, ma loro credono davvero, profondamente, di essere così deplorevoli, si odiano per questo ma non possono farne a meno. Comunque, devo ammettere che speravo fino all'ultimo che Jude tirasse un bel calcio nei testicoli a Caleb! Attendo speranzosa che la storia abbia dei risvolti positivi, anche se appunto credo che l'animo di Jude sia spezzato in modo irreparabile..

Drammi a parte, sto amando follemente questo libro!
 

Sì, hai ragione, e il tuo commento mi ha fatto ricordare un altro libro commentato quest'anno,  Moulin Rouge , una biografia romanzata di Toulouse-Lautrec. Mi era piaciuto molto, ma avevo trovato irritante come il protagonista continuasse a piangersi addosso, e diversamente da Jude, provare una rabbia cosi forte nei confronti del destino, da non riuscire ad apprezzare quel che destino gli ha offerto e che ha ottenuto in buona parte con le sue forze, e di cui dovrebbe quindi esser fiero. Toulouse-Lautrec non ha mai accettato le sue malformazioni e ha fatto si che ciò gli impedisse di godersi quel che di buono aveva costruito, che era di molto superiore a quel che molti altri, in perfetta salute, neanche si avvicinano a raggiungere. Rabbia a parte, Jude anche è purtroppo accecato dal suo sentirsi inadeguato e non riesce a godersi la vita. La cosa triste è che Jude non lascia proprio speranze: il non voler neanche provare ad affrontare il problema rivolgendosi a degli esperti trasmette soltanto un enorme sentimento di impotenza verso chi gli sta accanto, che può solo stare a guardare una persona cara che si autodistrugge :-(

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert
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30/09/2021 23:27 #54641 da elis_
Risposta da elis_ al topic Re:Una vita come tante - Discussione
Ho terminato la IV parte, non ho molto da commentare perché gli avvenimenti descritti in questi capitoli mi hanno davvero lasciata senza parole, prosciugata, con un profondo senso di tristezza. C'è stato un momento in cui anch'io sono arrivata a dire "eh no dai, adesso l'autrice sta esagerando!"
Attenzione: Spoiler!


So che è una storia che non si basa su fatti realmente accaduti, eppure non riesco a smettere di pensare che potrebbero esistere vite non diverse da quelle descritte qui. Alla luce della recente condanna all'ergastolo del poliziotto inglese, per aver stuprato e ucciso una ragazza, non posso fare a meno di credere che esista davvero il male in questo mondo, ha il volto delle persone che compiono questi gesti e temo che non avrà mai fine, però prego ogni giorno che l'umanità rimanente si impegni a fare più bene possibile in modo da riequilibrare le cose e darci una speranza per il futuro. Per quanto riguarda il libro, invece, continuo a sperare che Jude si rivolga a qualcuno per confidare il suo passato e liberarsi, almeno in parte, di questo enorme fardello.
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26/10/2021 20:00 #55028 da elis_
Risposta da elis_ al topic Una vita come tante - Discussione
Ho (forse è il caso di aggiungere "finalmente?"   ) terminato il libro! In breve posso dire, senza ombra di dubbio, che si piazza dritto dritto tra i miei libri preferiti: mi ha emozionata come pochi altri, mi ha fatta riflettere, mi ha fatta immergere completamente nella storia, mi è piaciuto tutto di questo libro. Se proprio devo cercare un difetto, trovo che in effetti alcune parti potevano essere rimosse per snellire un pochino la storia che, soprattutto verso la fine, risultavano un po' superflue e davano la sensazione di voler "allungare il brodo". Anche per questo ho evitato di commentare il libro avvenimento per avvenimento e ho deciso di farlo solo alla fine, metto sotto spoiler le considerazioni finali, prendendola un po' larga: 
Attenzione: Spoiler!


Concludo dicendo che capisco perchè il personaggio di Jude possa risultare indigesto ma per me non è stato affatto così, l'ho compreso, pur non potendo mai realmente capire cosa si prova ad avere una vita del genere, ho avuto voglia di accarezzarlo, di abbracciarlo, sono riuscita ad entrare davvero in sintonia con i suoi pensieri e le sue azioni quindi le capisco e le giustifico tutte. Pur avendo i suoi limiti, è un personaggio che mi rimarrà per sempre nel cuore, e la sua storia, pur essendo così cruda da sembrare irreale, mi ha scossa al punto da costringermi a guardare la mia vita e dire "sì, sono veramente fortunata". E' stata una lettura che mi ha fatta crescere, grazie per averla proposta.


Scusate la prolissità 
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26/10/2021 20:35 #55030 da elis_
Risposta da elis_ al topic Una vita come tante - Discussione
Rispondo ai commenti precedenti perchè mi fa molto piacere confrontarmi con voi sul finale della storia

bibbagood post=53982Un´altra riflessione che si trova nell´ultimo terzo del libro che mi è piaciuta e che secondo me rimanda al titolo "Una vita come tante", la fa Willem, quando ripensa a un testo che aveva dovuto studiare:

Seth: Ma non capisci, Amy? Ti sbagli. Una relazione non può mai darti tutto ciò di cui hai bisogno. Può darti qualcosa. Di tutte le cose che puoi volere da una persona - l´alchimia sessuale, diciamo, o una conversazione brillante, un sostegno economico, compatibilità intellettuale, gentilezza, lealtà - puoi sceglierne al massimo tre. Tre, capisci? Forse quattro se sei molto fortunata. Il resto devi cercarlo altrove. Solo nei film puoi trovare una persona che ti dia tutto ciò di cui hai bisogno. Ma qui non siamo al cinema. Nel mondo reale, devi scegliere quali sono le tre qualità con le quali vuoi trascorrere la tua vita, dopodichè puoi cominciare a cercarle. La vita è così. Non ti rendi conto che stai per cadere in una trappola? Se continui a pretendere di trovare tutto, finirai per rimanere senza niente.

Secondo me è questa la chiave di ogni relazione. Essere realisti e accettare che la persona "perfetta" non esiste, bensí quasi perfetta, ovvero colei con le cui mancanze (o che tali sono ai nostri occhi) possiamo scendere a compromessi perchè ci rendiamo conto che alla fine non sono aspetti cosi rilevanti e determinanti come altre cose, che quella persona invece, rispetto ad altre, è in grado di offrirci. Ogni coppia "perfetta" è una coppia che ha capito quali erano le qualità con cui voler trascorrere la vita e che è riuscita a dare la giusta importanza e a mettere in secondo piano altre cose. Chi invece si sforza di trovare la persona perfetta perchè sente di meritare di più, o si sforza magari di cambiare la persona con cui sta per renderla più simile a quel che si vorrebbe, difficilmente troverà serenità. Questo non vuol dire doversi accontentare, quanto prendere consapevolezza di cose è per noi importante.
Secondo me Willem lo ha capito, mentre Jude no.


Ho terminato il libro ormai da qualche settimana, e rimango dell´opinione che sia stata una bella lettura. Purtroppo continuo anche a pensare che l´autrice avrebbe potuto evitare di oltrepassare quella linea su cui si era tenuta in bilico per più di metà del libro, visto che voler far succedere tragedie una dopo l´altra rende il libro stucchevole ed è impossibile empatizzare. Calcolando però la mole e l´arco di una vita o più vite che l´autrice descrive, direi che il mio giudizio finale è positivo. Le ultime pagine mi sono piaciute, ma avrei voluto che ci si soffermasse un pochino di più. Lo so che erano già 1000 pagine che scriveva, ma è stata una fine un po´ troppo veloce (intendo la parte di Harold).
Rimango molto scettica riguardo al comportamento di Jude:

Attenzione: Spoiler!


Comunque, mi è piaciuto il forte sentimento di amicizia, di affetto, che secondo me traspare in molte delle pagine. Avrei forse preferito un´atmosfera meno ostentatamente ricca e glamour che secondo me non c´entra molto e toglie profondità a molte delle scene.

Per quanto riguarda l'aspetto delle relazioni (che ha fatto parecchio riflettere anche me durante la lettura), sono d'accordo, pur essendo cresciuta con il mito del principe azzurro e avendo speso diversi anni della mia vita a cercarlo, alla fine mi sono legata ad una persona che inizialmente non consideravo nemmeno, proprio perchè ho seguito questo principio: non era perfetto, non aveva per niente l'aspetto fisico dell'uomo dei miei sogni, ma ci incastravamo così bene caratterialmente da non poterlo ignorare. Oggi, 6 anni dopo, continuiamo ad incastrarci giorno dopo giorno, sempre di più, colmando le lacune reciproche, e quei "difetti" che prima mi sembravano rilevanti adesso sono totalmente oscurati dai pregi e dalle migliorie che apportano alla mia vita.
Concordo con la fine un po' troppo veloce, ho avuto la stessa sensazione in effetti, e concordo col fatto che forse l'autrice ha calcato troppo la mano con i drammi, ma devo ammettere che, da persona fortemente emotiva, me ne accorgo solo adesso a lettura conclusa, durante mi sono sorbita tutto quello che mi propinava perchè troppo immersa nella storia   il gesto finale invece lo trovo coerente con il personaggio.

Noto che la mia è una voce fuori dal coro per quanto riguarda il personaggio di Jude e non posso fare a meno di chiedermi se ciò sia dovuto alla mia esperienza personale, avendo vissuto (e vivendo tutt'ora) accanto ad una persona con molte caratteristiche simili a lui e dovendomi sforzare di comprenderne i pensieri. Capisco che venga considerato egoista, ma come si fa a cambiare una mentalità eradicata in lui fin dall'infanzia? Lui stesso dice che è come un cancro, ormai metastatizzato, che avrebbe dovuto curare tempo fa e per cui ormai non c'è più nulla da fare. Come possiamo considerare egoista una persona che vive con un bagaglio simile, talmente pesante che va oltre ogni nostra immaginazione? Credo che lui ci provi a cambiare, ci provi a credere alle parole dei suoi cari, ma la considerazione che ha di sé è stata plasmata e intaccata in un'età cruciale e sia talmente forte ed eradicata da non riuscite più a cambiarla, nonostante la volontà. Vi pongo una prospettiva diversa: 
Attenzione: Spoiler!
  
Credo che l'incidente risulti meno credibile solo perchè è susseguito a tutta una serie di eventi, pur essendo quello statisticamente più probabile ci porta comunque a dire "e che cavolo, anche questo adesso?"   quindi, a parer mio, poteva essere evitato per questo motivo, ma trovo azzeccatissimo il tuo punto di vista, per me il limite è arrivato con lo psichiatra, potendo scegliere avrei evitato di inserire quella parte nella vita di Jude.
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Avatar di mulaky mulaky - 29/10/2025 - 10:03

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Avatar di monteverdi monteverdi - 14/10/2025 - 12:55

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Avatar di Nonna Iaia Nonna Iaia - 10/10/2025 - 10:14

Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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