Dopo aver letto il Libro del Mese di Ottobre 2017,
La foresta di Lansdale, Vittorio (VFolgore72) ha commentato la mia forte autocritica in merito alla scelta di quel Libro del Mese come segue (incollo e rispondo qui al tuo post Vittorio per non andare off topic nella discussione dedicata al Libro del Mese):
Leggo che Guido ha fatto una dura autocritica per la proposta di questo libro, il che mi ha lasciato personalmente basito e sorpreso. Poi leggendo più avanti, ho capito anche i motivi che hanno portato ad una scelta così dura e drastica, sopratutto in merito alla funzione che ricopre il "gruppo di lettura". Funzione di cui ne ignoravo l'esistenza (perdonatemi ma non avevo letto il vademecum sulla scelta del libro del mese e di cui ringrazio Guido per averlo riproposto in auge).
Ciò non toglie che mi ha portato a diverse considerazioni :
- un libro per essere proposto come libro del mese deve per forza essere serio?
- per chi propone la lista dei 3 libri, deve averli già letti tutti e tre perché possa soddisfare l'esistenza e le funzionalità del gruppo di lettura?
- in un libro "leggero" come questo di Lansdale, siamo proprio sicuri che abbia non fornito strumenti di riflessione, pur ovviamente con i distinguo del caso?
- il "gruppo di lettura" con i suoi obblighi e doveri, di per se non diventa culturalmente razzista, proprio perché evita certi tipi di libri? Penso, rimanendo sempre a Lansdale, a certi utenti che non lo conoscevano, ma che sono rimasti comunque folgorati e che vogliono leggere altri libri dello scrittore, dove se si fosse attenuto agli obiettivi del "gruppo di lettura, non avrebbero mai potuto conoscere questo autore.
Voi cosa ne pensate"
Provo a risponderti per punti ma ti ricordo che queste sono soltanto mie opinioni personali. Chi propone i libri per essere letti come Libri del Mese (quindi per essere letti nel gruppo di lettura on line) spende i propri crediti per farlo e pertanto può fare ciò che desidera. Tant'è che la mia fu un'autocritica. Non mi permetterei mai di infamare le scelte di altri lettori
- Secondo me l'aggettivo "serio" non è quello più esatto. Un libro può essere tutt'altro che serio ma comunque entrare di diritto nella rosa dei Libri del Mese. Secondo me chi propone i Libri del Mese dovrebbe semplicemente porre l'attenzione al fatto che tali libri dovrebbero come minimo generare spunti di riflessione, agevolando le discussioni e gli approfondimenti, magari insegnandoci qualcosa di nuovo. E' questo il bello di un gruppo di lettura! Il libro di Lansdale, per quanto possa essere stato divertente, secondo me non ha dato grandi spunti di riflessione (tranne quelli riportati da Emiliano che poi non sono stati approfonditi, probabilmente perché un po' forzati). L'ho definito un "libro da ombrellone" perché è il classico libro con il quale svagarsi qualche ora.
Immaginatevi di incontrarvi con altre 20 persone e di dover discutere di questo Libro del Mese. Di cosa parlereste? Abbiamo fatto fatica a parlarne on line, figurarsi dal vivo. Invece pensate al Libro del Mese di gennaio 2018,
Niente ci fu. Mi pare di vedere un esito del tutto diverso e molto più soddisfacente... e siamo solo a metà mese

Questi sono i libri che vorrei leggere in un gruppo di lettura. Tutti gli altri potrei leggerli anche da solo e poi parlarne insieme nella sezione Parliamo di libri come ne parlerei al bar con un amico.
Chi propone la lista dei tre libri del mese può averli letti o non letti. Non c'è una regola a riguardo. Il mio consiglio è sempre quello di non proporre libri già letti (altrimenti si rischia "l'effetto recensione") ma di lasciarsi ispirare studiando trame, autori, ambientazioni, stili, ecc. Dopodiché, una volta proposti, discutere con la Community del perché si sono proposti quei titoli. Cosa abbiamo visto in loro in un'ottica di lettura condivisa e approfondimento da parte di un gruppo di lettura.
Gli spunti di riflessione forniti dal libro di Lansdale sono quelli forniti da Emiliano in un post pubblicato dopo la mia autocritica e non durante la lettura del libro. Argomenti che poi non sono stati approfonditi perché, sempre secondo me. erano spunti di riflessione forzati.
Difficile fare un esempio: è come se andassimo a vedere una partita di calcio e, usciti dal match, invece di discutere del risultato, riflettessimo insieme sulla fotosintesi clorofilliana (quanto era verde quel bel manto erboso!)
- Infine, definire un gruppo di lettura "culturalmente razzista" è una delle cose più strane che ho sentito dire relativamente ad un gruppo di lettura... forse la più strana... sicuramente in quasi dieci anni di club del libro sei il primo che arriva ad una considerazione del genere, altrimenti me ne sarei ricordato
Se hai letto i link che ho postato in questo topic e i miei vari commenti capirai che l'obiettivo di un gruppo di lettura è tutt'altro