Novel67 ha scritto: Io sono d'accordo con bibba quando sostiene che non può essere criterio assoluto il fatto di aver letto un libro per partecipare alle discussioni, se queste - come successo - tirano in ballo temi non strettamente inerenti alla lettura.
Non sono d'accordo col vademecum nemmeno poi quando sostiene, a proposito delle riletture, che dovremmo "essere nel gioco adesso, con le impressioni dell’adesso", nel senso che anche le impressioni ricevute in passato su quel libro potrebbero benissimo essere rispolverate senza bisogno d'una ripassata, se ancora vivide.
Oltretutto, se riferita al nostro Club, questa regola pare inapplicabile, a meno di non chiudere le discussioni al termine di ogni mese. Se invece le lasciamo aperte per i posteri, ci sarà sempre una discrepanza temporale tra gli "adesso" dei vari utenti che lasciano impressioni a distanza di tempo. Insomma, dipende dall'importanza che il Club vuole dare: conta più la discussione del momento, o che ciascuno possa lasciare la propria impressione in momenti anche diversi?
Sono contento di aver acceso l'ennesimo dibattito sull'argomento "club del libro". Ogni volta che ci troviamo qui alla fine svisceriamo ancor più l'argomento e credo che questo, alla luce del fatto che vivendo il club quotidianamente si cresce con esso, ci faccia affrontare ogni volta il discorso in maniera più matura e profittevole per la nostra esperienza e quella degli altri, quindi quella del club in generale.
Dobbiamo però tenere presente che chi scrive gli articoli che pubblico saltuariamente in questo topic li scrive rivolgendosi ai gruppi di lettura tradizionali. Noi dobbiamo essere bravi ad estrapolare quanto riteniamo possa essere utile, a livello di consigli, per il nostro club on line.
Ad esempio, abbiamo sempre detto che il bello del nostro club è quello di essere sempre disponibile, ad ogni ora, in ogni momento. Il fatto di trovarsi a RI-discutere di un libro letto soltanto perché qualcuno che non lo aveva letto con noi, poi lo ha letto (vedi Beatrice che ha osato parlare male dei coccodrilli...

).
Insomma, a quegli articoli c'è da farci un po' di tara...
E' ovvio che se prendo parte ad un gruppo di lettura tradizionale decidendo di incontrarmi per 2 ore al mese con persone che non conosco per parlare di un libro... almeno devo averlo letto quel libro! Possono non averlo letto la prima volta, magari la seconda volta... ma poi, a tendere, si perde un po' il senso.
Declinandolo nel nostro caso, mi piace il fatto che la discussione del Libro del Mese generi spunti di riflessione tali da interessare/far partecipare alla discussione anche chi non sta leggendo il libro. L'importante però è che chi sceglie di fare questo, lo faccia con criterio e maturità, tenendo presente che si sta parlando di un qualcosa che deriva da una lettura che non si sta affrontando. Chi più chi meno, dovremmo avere questa "sensibilità" nell'approcciarsi ad un dibattito (mi verrebbe da dire "in punta di piedi"), con umiltà.
Non sto accusando nessuno è! Non sto dicendo che qualcuno di noi non lo fa. Faccio una discussione di carattere generale.
Sulla rilettura mi trovo in difficoltà anche io... fortunatamente (o dovrei dire sfortunatamente...) non mi è mai capitato di dover ri-leggere un Libro del Mese perché i Libri del Mese per me sono stati tutti prime letture (tranne Il signore delle mosche che in effetti non rilessi con voi). Argomento ostico. Secondo me una rilettura va affrontata quando ce lo sentiamo. Non mi piace pensare in maniera fondamentalista del tipo: ci sono tanti libri, perché dovrei rileggere lo stesso? Dico così perché ho spesso accostato i libri ai viaggi e, soltanto recentemente, mi sono reso conto che talvolta si può aver amato così tanto un luogo da volerci tornare (cosa che qualche anno fa ritenevo impensabile). Quindi perché non rileggere? Però credo ci sia un momento per la rilettura che ognuno di noi deve valutare e potrebbe non coincidere con il momento della lettura del Libro del Mese. Quindi, in questo caso, anche io mi trovo in difficoltà a valutare quanto scritto dall'autore di quell'articolo come un qualcosa di ragionevole al 100%.
In fin dei conti la lettura può essere condivisa (e noi lo sappiamo bene qui sul Forum!

) ma resta pur sempre un qualcosa di personale. Un viaggio interiore. E' bello affrontare un viaggio insieme a tanti amici ma durante il viaggio stesso chiunque ha i suoi tempi per riflettere e prendere coscienza di ciò che sta vivendo. Credo che questi tempi, nei viaggi come nella lettura, vadano rispettati. Quindi obbligarsi ad una rilettura potrebbe non essere la strada migliore se non lo si fa con estrema volontà e consapevolezza.