Ho finito di leggere il romanzo e devo dire che, nonostante scorra sempre bene, l'ho trovato noiosetto nella parte centrale e questo non mi ha fatto progredire molto velocemente. Il problema credo sia proprio il protagonista che non mi è piaciuto né all'inizio, né durante, né alla fine. In realtà non mi è piaciuto nessun personaggio, non sono entrata in empatia con nessuno e devo dire che, da parte mia, non c'è stato alcun trasporto emotivo.
A differenza di Bea, non ho trovato il romanzo angosciante, ma certamente è permeato di negatività: è una società bigotta fatta solo di apparenze, sia a livello sociale sia a livello fisico. La storia è cruda, senza possibilità di vero miglioramento né di redenzione. Non solo, tutta la gente che gravita vicino a Jim è e rimane infelice, vedi l'unica donna che gli piace ma per la quale non ha attrazione sessuale, ma anche l'attore e lo scrittore... è come se tutti pagassero, più o meno, uno scotto per la vita che fanno.
Capisco che la storia possa aver fatto scalpore e ci mancherebbe, è parecchio cruda diretta, soprattutto nel penultimo capitolo, però non è nemmeno questa "grande" storia. Mi spiego meglio: tutta la vita di Jim si regge su una ossessione (perché tale è, ne abbiamo la prova), ma nemmeno è così fissa nella sua mente perché lui comunque si fa la sua vita, non sta lì a provare a vedere come cercare Bob (personaggio che, peraltro, vediamo in nemmeno 15 pagine totali dell'intero romanzo) e diciamo anche che non si strugge manco un po' per lui. Insomma, di amore manco l'ombra, eh! Non solo, Jim nemmeno cerca il suo posto nel mondo perché è convinto di essere diverso, di non essere come gli altri, e anche quando si rende perfettamente conto che è simile ad altri omosessuali alla fine si convince di no, che lui è come è e vede Bob come amante e fratello (fratello soprattutto

); non vuole nemmeno accettare di essere ciò che è e se la racconta pure (questo posso capirlo, specialmente visto il contesto storico), solo che tutto questo lo rende scontroso, arrabbiato...
La parte finale
Inoltre, una volta che è successo quello che è successo, è come se Bob scomparisse perché Jim l'ha cancellato, ma questo non è chiudere una situazione rimasta aperta, significa solo scappare sempre, far finta che non sia successo nulla. Cosa farà adesso Jim? Immagino che vivrà la vita vuota che ha sempre avuto.
Il pregio del libro è che narra l'omosessualità vissuta con naturalezza e in modo diretto. Vidal fa capire quali erano le problematiche sociali dell'epoca (che, in parte, abbiamo anche oggi) e il concetto della "diversità", vissuta sia dagli altri sia da chi si sente appunto diverso. Per me il romanzo inizia in modo molto bello, quasi poetico, e man mano è una caduta verso la bruttura umana, non so se avete avuto anche voi questa percezione.