Come prima lettura effettuata in questo Club del Libro non è stata affatto semplice e anche dare un mio giudizio mi crea non pochi problemi. Ma voglio provarci.
Pasternak con la sua meravigliosa scrittura e con il suo linguaggio poetico riesce a catturare il lettore e gli da (almeno nel mio caso) la forza principale per andare avanti. Premettendo che di storia russa non ne so un fico secco, quando mi sono trovata dinanzi a capitoli interi che descrivevano la guerra e la rivoluzione mi sono persa totalmente per ignoranza sull argomento ma il voler sapere come tutti i tasselli del puzzle avrebbero trovato il loro posto e come sarebbero vissuti e andati avanti i nostri personaggi mi ha indotta a proseguire.
Superata la prima quarantina di pagine non ho riscontrato nessun problema con i lunghissimi nomi russi grazie in parte,anche, alla lista dei personaggi principali che si trovava all'inizio del volume. Ho trovato invece problemi con i nomi delle milioni di vie,strade e paesi che ormai chiamavo in modo inventato.
Nessuno dei personaggi mi ha colpita nel profondo.
Zivago: uomo che,secondo il mio punto di vista, si lascia trascinare come un fuscello nel vento senza che prenda mai,nemmeno una singola volta,una decisione sicura e inamovibile sulla sua vita. Si lascia trascinare dalle situazioni che lo circondano senza muovere un muscolo come se fosse un ameba. Tanto che nella sua breve vita si ritrova sposato due volte più una relazione con Lara che porta ad un conto di 5 figli a cui lui, a nessuno, ha mai fatto da padre.
Tonia: donna che non ha mostrato forza e che avrebbe e ha (tramite lettere) lasciato più volte il marito Zivago ad un altra, ancor prima che lui si fosse realmente reso conto di amare Lara. Non ha combattuto forse sperando che fosse lui a combattere per loro.
Antipov: uomo che secondo falsi ideali,credendo di arruolarsi in guerra per far del bene alla famiglia per poi con la convinzione di ritornarvi nel momento in cui fosse stato "degno". Nel momento in cui Zivago gli rivela che Lara se lo avesse rivisto si sarebbe addirittura trascinata da lui in ginocchio, invece di tentare un ultimo sforzo di ricongiungimento, dato che ormai era in pericolo di morte (e da perdere non aveva nulla),da vigliacco si suicida.
Lara: Lei diciamo che è la più complicata e che molti di voi hanno apprezzato. Lei mi ha dato più degli altri personaggi ma non mi rimarrà nel cuore. E' riuscita a prendere decisioni difficile e a superare situazioni drammatiche con una forza disumana ma anche lei agli inizi ha preso delle strade nella convinzione che fossero nel suo migliore interesse. Per Antipov non ha mai provato amore ma solo un enorme affetto ma, si è legata a lui nella convinzione che fosse la cosa migliore da fare in quel momento. Ed è andata,secondo il mio di vista, a ricercarlo in guerra non per una prova d 'amore ma perché in lui aveva riposto i migliori auspici e la sua stabilità interiore che, quando lui se n'è andato, ha cominciato a traballare. Comunque è il miglior personaggio a cui Pasternak entra nel profondo. La storia con Zivago secondo me è presente, anche se non la considererei una storia d'amore con i fiocchi, perché entrambi nonostante l'amore hanno sempre avuto riserve sul lasciarsi andare completamente.
Infine non so se lo consiglierei. Nonostante la mole e la pesantezza di alcuni capitoli scivola più velocemente di altri libri e questo è un punto a suo favore ma non mi ha soddisfatta pienamente ed anche i capitoli finali non mi hanno entusiasmato. Comunque anche se probabilmente non lo rileggerò son orgogliosa di me per averlo portato a termine nella speranza, di aver finalmente ucciso il mio blocco del lettore.
p.s Scusate per il prolisso giudizio, spero solo di non aver sbagliato totalmente la chiave di lettura e che siate clementi con me
Con stanchezza mentale
Lena