Mercoledì, 31 Dicembre 2025

Aprile 2015 - 1984

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08/05/2022 19:24 #59090 da nautilus
Risposta da nautilus al topic Aprile 2015 - 1984

Anche io penso che ci sia un atteggiamento di sfida in Julia, ma non lo vedo negativamente. Secondo me è significativo che sia Julia a fare "il primo passo", a compiere l'atto di ribellione. Trovo bellissimo quel momento, in cui viene descritta la sua paura. Lei ha il coraggio di compiere un gesto che potrebbe costarle la morte, senza neanche essere sicura che Winston ricambi i sentimenti. Ho pensato ad Eva e Adamo. E' Eva (Julia) ad avere il coraggio di ribellarsi a Dio; Adamo (Winston) la segue.
 
La trovo dannatamente bella in questo suo atteggiamento di sfida. Winston invece sembra un po' spaesato dalla determinazione di Julia.

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09/05/2022 08:20 #59091 da silviArki
Risposta da silviArki al topic Aprile 2015 - 1984
a me la figura di Julia non è piaciuta, ho sempre il dubbio che lei voglia attirare Winston in una trappola e sia stata mandata da lui direttamente dal partito per incastrarlo

"Leggendo non cerchiamo idee nuove, ma pensieri già da noi pensati, che acquistano sulla pagina un suggello di conferma"

(Cesare Pavese, Il mestiere di vivere)

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09/05/2022 12:22 #59096 da nautilus
Risposta da nautilus al topic Aprile 2015 - 1984

silviArki post=59091 userid=6944a me la figura di Julia non è piaciuta, ho sempre il dubbio che lei voglia attirare Winston in una trappola e sia stata mandata da lui direttamente dal partito per incastrarlo

A me invece la figura di Julia incuriosisce molto, proprio perché la trovo stravagante nel suo atteggiamento. La sensazione che voglia incastrare Winston ce l'ho anch'io, chissà, vedremo andando avanti con la lettura

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10/05/2022 20:56 - 10/05/2022 21:13 #59111 da davpal3
Risposta da davpal3 al topic Aprile 2015 - 1984
Io ho concluso il libro. Sono molto contento di aver rifatto questa lettura. Non mi capita quasi mai di rileggere libri già letti (a stento riesco a leggerne di nuovi ), però la ritengo una esperienza da fare e che dimostra quanto noi cambiamo nel tempo.
Consiglio di leggere il seguito solo DOPO AVER FINITO IL LIBRO
Nel complesso, l'ho trovato molto cupo e disperato. Mi sembra che Orwell, rilevando alcune linee di tendenza presenti al suo tempo, ponga un avvertimento: guardate che può andare a finire così.
Egli mostra quanto sia importante la tutela di una sfera privata e individuale. Quanto tutto diventa pubblico e l'uomo diventa pura funzione del bene comune, la sua essenza si perde.
La teoria politica esposta da O'Brien e nel famoso libro è in fondo una estremizzazione delle tesi di Platone, che pure si era posto l'obiettivo di assicurare la "cristallizzazione" del potere (ad esempio, a un certo punto si parla di togliere i bimbi ai genitori; anche questo era in Platone). Su questo punto consiglio di leggere le critiche di Karl Popper a Platone.
La teoria del bipensiero secondo me è un po' una presa in giro di certe persone/orientamenti (pensate ai politici che cambiano idea e poi cercano di spiegare che in realtà hanno sembre pensato una cosa; e ai seguaci che li giustificano), un po' la descrizione "scientifica" del fondamento psicologico o cognitivo dei totalitarismi.
Un altro aspetto per me molto interessante è quello relativo alle leggi.  Qualsiasi legge, per quanto restrittiva, pone un limite: entro il limite si è liberi. In Oceania non possono esserci leggi, perché queste ultime garantirebbero una sfera, pur minima, di libertà. Qui si potrebbe fare un discorso sul rapporto tra il diritto e i valori (e la loro "tirannia"), ma mi astengo
Quanto a Julia, io contesto radicalmente l'idea che lei abbia voluto incastrare Winston. Non solo perché il libro ne risulterebbe infinitamente disperato, ma soprattutto perché la storia perderebbe molta della sua forza. Penso solo alla potenza della ultima scena tra i due.
Ultima Modifica 10/05/2022 21:13 da davpal3.
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11/05/2022 13:49 #59114 da Graziella
Risposta da Graziella al topic Aprile 2015 - 1984
@davpAl 13 Mi è piaciuta tantissimo l'analisi che hai postato a fine lettura. Le ragioni che porti sono quelle che condivido con te. Quando leggo gli interventi come il tuo trovo di non aver sprecato il mio tempo e anzi di essermi arricchita
intellettualmente . Grazie. 
consiglio ancora "La fattoria degli animali" dello stesso autore, una distopia amaramente divertente
Purtroppo do Orwell autore, come persona non so nulla, perché 60 anni fa non c'era Internet e io leggevo quei romanzi in edizioni Mondadori/Medusa che non avevano neppure una paginetta introduttiva. 
Le mie letture passate sono molto vaste, ma spesso mancano di approfondimento 

"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)
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12/05/2022 16:03 #59118 da silviArki
Risposta da silviArki al topic Aprile 2015 - 1984
Ho terminato anch'io la lettura alcuni giorni fa ed ho guardato, successivamente, il film "Owen 1984" in cui ho apprezzato la scelta di riportare direttamente i dialoghi del libro ma l’ho trovato di non facile interpretazione per chi non ha prima letto il libro. Nel film non viene approfondito quello che ho trovato essere l’aspetto più inquietante della politica del partito: la creazione della neolingua, l’annullamento della parola come mezzo per esprimere il proprio pensiero, la riduzione ad un SI ed ad un NO potrebbe essere il fine ultimo del nuovo linguaggio.
Le torture subite da Winston mi hanno riportato alla memoria quelle medioevali. Ma Winston viene sottoposto ad elettroshock che è stata sviluppata negli anni ’30, le cui conseguenze erano perdita di memoria, confusione, perdita dell'orientamento spazio-temporale. Nonostante le torture subite, nel momento in cui tutto sembrava perso, Owen fa balenare nel cervello di Winston un barlume di lucidità. Quando il suo viso è ingabbiato nella trappola con i topi si rende conto che deve fornire al suo aguzzino quello che ha sempre voluto da lui: il suo amore per Julia. Ma quello di Winston è soltanto un cedimento apparente, lui non sta tradendo Julia perché è il suo spirito di sopravvivenza a parlare e lo dimostra il sogno (o visione?) che fa poco prima di morire: l’incontro tra le vie fuori dalla taverna dove si rifugiava per dimenticare.

Sicuramente, un libro che lascia molti quesiti aperti e che va riletto a distanza di tempo per capire meglio alcuni passaggi come il capitolo dedicato al “libro”. In ogni caso, Owen ci dimostra che l’essere umano è il vero e “unico animale” che esiste sulla Terra.Lo stesso Owen affermava “Quattro gambe buono, due gambe cattivo”.

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18/05/2022 22:29 #59156 da davpal3
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19/05/2022 10:02 #59158 da nautilus
Risposta da nautilus al topic Aprile 2015 - 1984
Non ci credo! La potenza di questo libro dura nel tempo, è un testo che inevitabilmente smuove le coscienze, ecco perché fa paura.
Purtroppo sto leggendo molto lentamente, ma diciamo che me lo sto gustando.
Sono al punto in cui Winston e Julia si incontrano nella stanza presa in affitto. L'atmosfera è molto bella, perché condividono uno spazio intimo, cosa impossibile in Oceania. Lei si trucca, si veste da donna, prepara il caffé, azioni quotidiane, per noi normali e che invece nel mondo di 1984 sono proibite.
Winston ha avuto un primo contatto con O'Brien, è pensando a lui che scrive le sue pagine di diario, non capisco perché tanta fiducia riposta in questo uomo.

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22/05/2022 19:44 - 22/05/2022 19:46 #59183 da nautilus
Risposta da nautilus al topic Aprile 2015 - 1984
Ho finito la seconda parte e non senza angoscia.
Ho trovato molto interessante la lettura del libro fornito da O'Brein (cap. IX Parte II), in particolare il capitolo I: L'ignoranza è forza.
Orwell infila in questa parte della sua opera tante teorie filosofiche, storiche e politiche, tra cui quelle del filosofo e storico illuminista Giambattista Vico (almeno secondo il mio modesto parere), di cui sono un'appassionata ammiratrice.
Vico sosteneva che la storia, come tutte le scienze, presenta delle leggi, dei principi universali, di un valore ideale di tipo platonico, che si ripetono costantemente allo stesso modo e che costituiscono il punto di riferimento per la nascita e il mantenimento delle nazioni (Teoria dei corsi e ricorsi storici).
Orwell nella parte in cui parla della gerarchia delle persone (Alti, medi e bassi) sostiene che nel corso della storia si ripropone costantemente una lotta sempre uguale a se stessa nelle sue linee essenziali ed ancora Era possibile, adesso, comprendere il movimento ciclico della Storia.
Del resto le teorie di Vico, vissuto a cavallo tra '600 e '700 furono riprese e molto apprezzate alla fine dell'800 e nel '900, quindi potrebbe essere che Orwell ne sia rimasto influenzato e affascinato.
Ho apprezzato molto sempre in questa parte del libro l'exursus storico che Orwell fa riguardo alle rivoluzioni, vi è un richiamo evidente alla rivoluzione francese. I Medi avevano sempre utilizzato termini come libertà, giustizia, fratellanza (Cap. IX, Parte II, p. 223). In passato i Medi avevano fatto delle rivoluzioni sotto la bandiera dell'uguaglianza, salvo poi imporre una nuova tirannia non appena quella vecchia era stata abbattuta (p. 224). Come dimenticare i principi di "liberté, fraternité, egalité", bandiera sotto cui il popolo francese ha scardinato la monarchia assoluta, per poi però ritrovarsi vittima del Regime del Terrore di Robespierre (ma non solo lui). Chiaramente Orwell fa riferimento anche alla Rivoluzione russa. La situazione è sempre analoga, il fine è quello di stabilire la libertà e l'uguaglianza, per poi arrivare alla mancanza di libertà e all'ineguaglianza e ai liberatori che diventano dittatori e su questo argomento vale la pena leggere sempre Orwell con La fattoria degli animali
Capisco il momento storico in cui scriveva Orwell, che non ha fatto altro che osservare la Storia e gli anni drammatici in cui è vissuto; comprendo anche la verità delle sue parole e la sua grande capacità di mostrarci le estreme conseguenze a cui può arrivare il comportamento umano, tuttavia trovo il suo pensiero troppo pessimistico, perché laddove sostiene che comprendendo il movimento ciclico della Storia lo si può anche alterare, dando un significato negativo all'alterazione dei cicli storici, io invece tendo a vederne la positività e ad avere fiducia nell'umanità. Lungi da me voler fare un discorso politico, non è questo il luogo opportuno, ma i libri infondono il sapere e ci devono far riflettere. E allora la guerra tra Russia e Ucraina è un evidente corso e ricorso storico, come negarlo, è una guerra simile a tante altre, sia per le sue origini che per il fine a cui mira, eppure questa volta, e spero che sia realmente così, il buon senso del resto del mondo ha prevalso, non facendola diventare una guerra mondiale. Come tutte le guerre anche questa guerra è ovviamente una catastrofe con ripercussioni negative pesantissime, ma penso sempre che poteva essere ancora peggio (spero di non essere smentita dagli eventi) e che forse la Storia ha insegnato qualcosa all'Uomo, poi certo c'è sempre l'uomo, inteso come singolo individuo, che dalla Storia non ha imparato nulla, però è l'umanità che conta e io in questa umanità voglio avere fiducia
Scusate la digressione, ma di fronte ad un libro come 1984 non puoi non interrogarti e non aprire gli occhi, nel bene e nel male, come ho già detto in un post precedente, smuove le coscienze e quindi fa paura.

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Ultima Modifica 22/05/2022 19:46 da nautilus.
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28/05/2022 18:29 #59246 da nautilus
Risposta da nautilus al topic Aprile 2015 - 1984
Sono riuscita finalmente a terminare il libro e devo ammettere che non pensavo finisse così 
Attenzione: Spoiler!

Sono rimasta scossa 
Attenzione: Spoiler!

Considero questo libro più che un romanzo una sorta di saggio o di manuale e capisco perché Alice (@elis_) di tanto in tanto torna a rileggerlo. Deve essere riletto, è un monito per il futuro 
Sono contenta di averlo letto, perché innanzitutto ho fatto felice mio figlio che era super gasato all'idea che lo leggessi e poi perché penso sinceramente che vada letto, anche se non è un libro nelle mie corde. Non amo il genere distopico, ecco perché finora non ero stata attratta da 1984, fatico a leggerlo e anche in questo caso pur trovando il testo molto interessante, ho faticato.
Per chi sta leggendo o ha letto Limonov di Carrère e naturalmente ha letto anche 1984, segnalo due citazioni che mi hanno fatto riflettere su quanto il genere umano è solito ripetersi. Nel 1948 Orwell scriveva il Partito non aspirava al potere per i suoi fini egoistici, ma per il bene comune, che vi aspirava perché la massa era formata da uomini deboli e pavidi, incapaci di reggere la libertà o la verità, che quindi dovevano essere governati e ingannati in maniera sistematica da individui più forti; che l'umanità poteva unicamente scegliere fra la libertà e la felicità, e che la maggior parte degli uomini preferiva la felicità (Parte III, cap. II, pp 298-299). 
Carrère in Limonov parla della Russia come un paese   In cui nessuno bada granché alle libertà formali, purché sia garantito il diritto di arricchirsi (Prologò, p. 14).

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