Roby, grazie mille per il link al canale youtube: è davvero interessantissimo!

Anche se guardando il primo video fa sembrare vivessero in un letamaio

mentre poi ho visto quello sui capelli e tutto sommato sembra che avessero altri metodi per mantenere una sorta di igiene.
Comunque basta pensare che anche nel libro una soluzione dei medici retrogradi ai malanni è ancora il prelievo con le sanguisughe (sembra di essere nel medioevo).
Vittorio, a me Middlemarch non ricorda per nulla Ritratto di signora però è curiosa questa tua osservazione perché nel libro succitato di Francesco Marroni, La verità difficile, Ritratto di Signora viene messo in relazione ad un altro romanzo della Eliot ovvero Daniel Deronda.
Cito:
"Secondo il critico inglese [Leavis], Henry James non avrebbe scritto The Portrait se non avesse letto Gwendolen Harleth [uno dei personaggi protagonisti in Daniel Deronda], che è stato, per il romanziere americano, più di una semplice ispirazione. Anzi, la somiglianza e i paralleli tra le due opere sono così straordinari ed evidenti che potremmo definire il romanzo jamesiano una variazione sul tema di Gwendolen Harleth; che ha il merito non solo di essere stato scritto per primo ma anche di essere tra le due opere la più grande. Se esiste una differenza tra Isabel Archer - la protagonista di The Portrait of a Lady - e Gwendolen Harleth, essa trova una spiegazione nel fatto che la creazione jamesiana ha i limiti e l'incompletezza di un personaggio femminile ideato da un uomo."
Tornando a Middlemarch, io sono quasi a metà e continuo ad aprezzare la caratterizzazione dei personaggi e la loro lenta evoluzione anche in relazione ai rapporti che intercorrono tra gli uni e gli altri. Non ci sono personaggi totalmente positivi o totalmente negativi ma di ognuno sono evidenziati i lati buoni o meno anche se poi una certa idea ce la facciamo senza dubbio. Personalmente non sopporto il rinsecchito, invidioso e malevolo Mr Casaubon e neppure la pretenziosa Rosamond mentre mi fa un sacco ridere lo zio di Dorothea che mi ricorda lo zio di Emma nel romanzo omonimo di Jane Austen.
Ho apprezzato tanto la scena del funerale e della lettura del testamento di Mr Featherstone, in cui tutti gli ipocriti parenti rimangono con un palmo di naso.
Vi lascio un link ad un articolo molto interessante
unaspeciedisolitudine.wordpress.com/2019...6K7tIpqXw7ffWnQRdC08