Piripicchio ha scritto: Scusate se mi dilungo ma l'argmento è interessante e ho appena finito di dare il cencio in casa, prendo pausa...
Fai bene a dilungarti! I tuoi post sono molto interessanti e mi pari sul pezzo, pertanto mi fa molto piacere leggere i tuoi contributi!
@Bibi: anche io probabilmente, in teoria, agirei come dici negli esempi che hai descritto. O almeno istintivamente quando mi fu posta la domanda del ramo deviato dissi: tiro la leva!
Ci viene automatico, anche ipotizzando di non avere legami con chi è su quei binari, scegliere quello che sembrerebbe il male minore, anche solo per una mera questione aritmetica. L’autore stesso conferma che molti rispondono così.
Solo che alcuni dicono anche che non è poi così differente decretare la morte di un innocente che, senza il nostro intervento, sarebbe sopravvissuto, dal sacrificarlo gettandolo fisicamente sul binario per bloccare il treno.
In entrambi i casi ne salvi cinque.
In entrambi i casi ne ammazzi uno che, senza il tuo intervento, sarebbe vivo.
Eppure il secondo scenario ci fa titubare!
Addirittura (e magari più avanti lo vedremo), per rispondere a chi dice che nel primo caso tiri una leva mentre nel secondo caso spingi un uomo giù da una balaustra e che le due cose solo molto diverse, un esempio evoluzione dell’uomo grasso prevede che questo caschi dall’alto bloccando il treno non perché lo hai spinto fisicamente dal ponte ma perché hai tirato una leva identica a quella del ramo deviato, che però invece di far deviare il treno serve per aprire una botola che fa cascare l’uomo grasso che blocca il treno.
In questo esempio qua non cambia davvero nulla rispetto al ramo deviato secondo me perché nel momento in cui tiriamo la leva stiamo deliberatamente decretando la morte di un uomo. Ok, per salvarne cinque. Ma è pur sempre la morte di un uomo.
E mi domando: effettivamente in cosa è così diverso dal trapiantare gli organi del singolo che sta bene in cinque uomini che stanno male per salvarli?
Interessante anche notare come qualche filosofo abbia detto che le due cose sono diverse perché nel ramo deviato la morte del singolo è una conseguenza e che se quello scappasse noi saremmo contentissimi.
Nell’uomo grasso invece noi vogliamo che l’uomo muoia, ne abbiamo bisogno per salvare i cinque.
La differenza può essere sottile ma pare che ci sia... però si torna sul concetto di intenzione... che Piripicchio mi pare ritenga secondario. Lo è perché in fin dei conti non fa una grossa differenza visto l’esito?