Io ho finito il libro. ho fatto anche le ore piccole, ma non ne potevo più di finirlo.
Alla faccia di quello che ha detto che l'Adolescente era meglio intitolarlo "La confusione".
Già perché qui in questo di confusione ce n'è poca!
Posso sintetizzando molto dire, sicuramente Smith ha voluto fare di fatti possibili, dei fatti di fantasia. Io credo che in Russia le cose andavano, se non addirittura vanno così ancora. In questo romanzo tutta la classe dirigente è corrotta, avida di cose e di lusso, pare che nessuno riesca a vivere in pace con quello che ha.
Anche gli Americani non fanno certo una bella figura, anzi. siamo a dei livelli pazzeschi. Quelli del KGB corrotti, quelli dell'FBI pure. I film ci hanno abituati a vedere queste cose e noi ci crediamo. siamo bombardati da fil americani di cassetta che per decine di anni ci hanno fatto vedere la pericolosità dei Federali e degli uomini della CIA. Noi beviamo tutto, mandiamo giù tutto per due ore di divertimento. Difficile, molto difficile per chi non è stato oltre la "cortina di ferro" sapere come butta veramente da quelle parti. si rischiano delle stereotipie, perchè quello è un mondo troppo lontano da noi, una lingua difficile da imparare. Questi romanzi ci ossessionano con le loro pseudo verità, la loro pseudo storia.
Andiamo invece a vedere un qualsiasi romanzo di Dostoevkij, li con tanto di Zar e servitori della gleba non troviamo nulla di questo. Nei Fratelli Karamazof, assistiamo a un bellissimo processo, in piena regola, con avvocati non corrotti, regole chiare, pubblico ministero, prima di mandare in galera uno con l'accusa di aver ucciso il padre lo si processa regolarmente.
In Delitto e Castigo c'è un bellissimo braccio di ferro fra l'investigatore che vuol far confessare Raskolnikov, che non ha nulla da invidiare ai nostri paesi così detti democratici, e civili.
Certo la vita post Rivoluzione di ottobre ha visto montare una sporca schiuma fra le varie classi. Molti proletari ignoranti si sono travati a dirigere fabbriche e a comandare su persone laureate e colte. E' stato un brutto periodo per la Russia e i suoi abitanti, e magari lo è ancora. Però a me questo romanzo con delle pretese storiche, al dì la dei puri fatti che riguardano i momenti chiamiamoli da giallo, che ovvio hanno creato tensione nel lettore che si è detto "vediamo come va a finire" e lo ha spinto ad andare avanti non mi è piaciuto
Siamo sempre lì come per la musica e l'arte pittorica, dove barare è pur facile, non potrò mai mettere sullo stesso piano della soddisfazione uditiva o visiva, una canzonetta con il Requiem di Mozart, un quadro del che so io, con uno del Tiepolo.
Vale anche molto per l'arte teatrale, dove lì poi entrano in gioco molti altri fattori non di secondo piano, come l'interpretazione degli attori e la composizione del regista.
"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)