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Pienamente d'accordo, infatti dicevo che comunque la malattia, qualunque essa sia, rimane un'esperienza estremamente soggettiva, ovviamente e giustamente più frequentemente con tendenza negativa. So bene che il mio punto di vista può risultare assurdo e incomprensibile ma adoro gli ospedali fin da quando ero bambina, infatti alla fine ho scelto di intraprendere un percorso lavorativo al suo interno (e da 7 mesi ho aggravato la situazione scegliendo la sala operatoriaSicuramente il ruolo degli operatori sanitari influisce molto sia nel bene che nel male. Ma spesso non é sufficiente a rendere più semplice la situazione per il paziente.
Dobbiamo saperci adeguare a chi abbiamo difronte. Ci sono i pazienti che vogliono silenzio, quelli che vogliono essere ascoltati, quelli che vogliono sfogare la loro rabbia, quelli che vogliono essere trattati con mille attenzioni e quelli che odiano queste attenzioni perché non fanno altro che sottolineare la loro condizione. É più facile sbagliare che fare la cosa giusta. Il dolore é qualcosa che possiamo capire davvero solo quando ci siamo dentro.
Come dicevo in un mio post precedente ho provato sensazioni contrastanti passando da operatore a paziente. Ho vissuto la malattia in solitudine, tagliando fuori tutti, e non ho ricevuto di certo dagli operatori sanitari le attenzioni che in genere io rivolgo ai miei pazienti.
Da tecnico di radioterapia per me prendere i pazienti a cuore é stato inevitabile ma ho visto per chi era l'esatto opposto e serviva a sopravvivere. Io infatti non ho retto.
Purtroppo elis io non vedo nell'ospedale un posto di magia e stupore ma questo é ovviamente soggettivo. Per me é solo un riassunto della vita al di fuori dove la sofferenza però é posta al centro.
Per il resto sono d'accordo con te
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Avete parlato del rispetto che è un fattore cruciale per il benessere del paziente e che fa la differenza nell'esperienza di degenza in ospedale. Mi piace però ricordare che il rispetto deve essere massimo anche verso il personale medico e paramendico. Molto spesso lo stare male sembra dare il diritto di abusare medici e infermieri e questo non è giusto. Qui in UK, ma penso oramai anche in Italia, vi è un regime di tolleranza zero verso tali abusi e penso che sia giusto.
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Spero si tratti di sintomi "lievi", ti faccio i miei migliori auguri di pronta guarigione, tieni duro!Incredibilmente in concomitanza con la lettura del libro di Mattia Torre mi sono ammalato anch'io. Vi lascio immaginare visto il periodo pandemico di cosa si tratta e spero proprio sia una situazione momentanea e di uscirne al più presto.
Nei fumi della febbre ho ripensato molto a questo libro, forse arrivato al momento giusto. Magie della lettura...
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Forza e coraggio, Pier! Siamo tutti con te, ti auguro una veloce guarigione!Incredibilmente in concomitanza con la lettura del libro di Mattia Torre mi sono ammalato anch'io. Vi lascio immaginare visto il periodo pandemico di cosa si tratta e spero proprio sia una situazione momentanea e di uscirne al più presto.
Nei fumi della febbre ho ripensato molto a questo libro, forse arrivato al momento giusto. Magie della lettura...
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Pier coraggio, ne verrai fuori alla grandepierbusa post=56892 userid=1238Incredibilmente in concomitanza con la lettura del libro di Mattia Torre mi sono ammalato anch'io. Vi lascio immaginare visto il periodo pandemico di cosa si tratta e spero proprio sia una situazione momentanea e di uscirne al più presto.
Nei fumi della febbre ho ripensato molto a questo libro, forse arrivato al momento giusto. Magie della lettura...
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Mariachiarart, non hai sbagliato nulla, anzi personalmente ho apprezzato molto l'uso sapiente del tasto spoilermariachiart post=56926 userid=6958Buongiorno a tutte e a tutti, ho recuperato anche io il libro del mese in questi giorni, grazie alla mia biblioteca. Ero molto curiosa di leggerlo avendo letto prima tutti i vostri pareri e le vostre riflessioni, alcune molto intime dato il tema delicato e, come è stato detto, molto personale. Grazie a chi ha condiviso pezzi di vita non proprio semplici e che ci vuole del tempo a metabolizzare. Ero curiosa di vedere anche Mattia Torre, che io conosco come lo sceneggiatore di Boris, alle prese con un'opera di narrativa, perché non l'ho mai letto come romanziere. Vi dico la mia.
Il mio approccio partiva proprio da Boris, era il mio unico punto di riferimento, perciò mi aspettavo di ridere molto di più. Mi ero preparata a una messa in scena della commedia umana a tutta forza, anche se avevo messo in conto anche tutte le riflessioni, i momenti suggestivi, quelli poetici, le oscillazioni tra speranza e disincanto. Invece ho trovato questi ultimi molto prevalenti. Non sono delusa, ma questo "nuovo" Torre mi ha molto interessata. Credo abbia una grande capacità nel dipingere le scene, di suscitare sensazioni precise a partire da dettagli piccoli, di muoversi bene nel quotidiano, e non è mai pesante, passa con leggerezza. Una cosa che ho amato particolarmente sono stati i tocchi surreali, che metto sotto spoiler perché non si sa mai...
Attenzione: Spoiler!Come le apparizioni di Zamagna (c'era o non c'era?) o la presenza della Morte che segue fedelmente l'oncologo Aliprandi, e di cui Luigi non si stupisce affatto, come se fosse normale vederla lì. Anche i dialoghi tra Amed e Marcello, e poi con Peppe, sulle rinunce alimentari che dovrebbero fare i malati oncologici, hanno assunto delle tinte surreali con quei crescendo che, come sempre quando si esagera, magari perché in preda al panico, arrivano a sforare nel regno dell'assurdo...
Finito il libro mi è rimasta una certa sensazione che sia scorso troppo in fretta, che ci fossero troppi personaggi, alcuni medici e pazienti tra i personaggi secondari non riuscivo proprio a distinguerli, forse andavo di fretta io; ho pensato che avrei preferito guardare la serie TV, che secondo me Torre era proprio portato per quel genere di mezzo espressivo (infatti credo che la guarderò, se è disponibile).
Ma ora, che è passato un giorno e ho digerito il libro, devo ammettere che mi piace questa sensazione sospesa che mi ha lasciato, dopotutto come già è stato detto in questo ritratto ospedaliero i confini umani sono sfumati: nessuno è infallibile, nessuno ha una risposta certa, si fa del proprio meglio e si incrocia le dita. A volte quel meglio fa bene, addirittura i miracoli, a volte no. In questo senso penso che sia coerente col messaggio che (credo) volesse trasmettere.
Non so, forse lo rileggerò, è breve e si presta... voi che ne pensate, sono l'unica a cui ha lasciato quest'impressione oppure no?
P.S. Ho usato bene la sezione spoiler o in questo tipo di topic non è necessario? Sono nuova, istruitemi sugli usi e costumi del forum!
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Votate la foto più bella per Scatti del mese di Agosto? Tema: La pietra di Luna! Venghino siori
Avete votato per il libro del mese di Settembre? Avete tempo fino al 16, vi aspetto qui!
Palermo a Settembre?
Non tutti insieme è... buahahahah!
Qualcuno vorrebbe leggere il romanzo "Lady Macbeth" di Isabelle Schuller?
Ciao Yuman, ho visto che hai già scritto nella sezione del gruppo di Torino. Speriamo di vederti anche sul forum
Buonasera, mi sono appena trasferito a Torino. Mi piacerebbe partecipare. Dove e a che ora si tiene l’appuntamento di luglio/agosto e che libro verrà discusso. Grazie
Ciao Ludofrog, per contattare il gruppo di Lecce, scrivi in questo TOPIC
Ciao a tutti! Chi posso contattare per avere delle info sui prossimi incontri dei Pasticciotti Letterari? Grazie ✨
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