Martedì, 04 Novembre 2025

Marzo 2022 - Thérèse Desqueyroux

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26/02/2022 11:08 #58165 da guidocx84
Marzo 2022 - Thérèse Desqueyroux è stato creato da guidocx84
Sono aperte le discussioni sul Libro del Mese di marzo 2022: "Thérèse Desqueyroux" di François Mauriac.

Questo mese modera la discussione per la sua prima volta Vincenzo (gavi).

Buona lettura a tutti! 

«Heaven goes by favor. If it went by merit, you would stay out and your dog would go in.» Mark Twain
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26/02/2022 11:57 #58168 da gavi
Risposta da gavi al topic Marzo 2022 - Thérèse Desqueyroux
Grazie Guido! Hai aperto in anticipo la discussione e ne sono felice come lo è anche Thérèse che non vedeva l'ora di raccontarsi.
Già alcuni di voi si sono attrezzati e allora amici vi aspetto con la lettura e i commenti che seguiranno.
A presto!

 

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26/02/2022 14:53 - 26/02/2022 16:55 #58173 da marcoatl
Risposta da marcoatl al topic Marzo 2022 - Thérèse Desqueyroux
Ho iniziato oggi la lettura di Thérèse, motivato sia dall’apertura anticipata della discussione che dall’abitudine, alla quale ormai mi sono rassegnato, di svegliarmi troppo presto il fine di settimana.
Quello che mi ha subito colpito e piaciuto, da un punto di vista strutturale, è l’apertura “in medias res” del primo capitolo. Quasi ci tovassimo di fronte all’inizio di un racconto breve e non di un romanzo. Questa tecnica, insieme a quella dei flashback di cui Mauriac farà anche uso, e che egli stesso ammette di aver “preso in prestito” dalla pratica diffusa del cinema muto di allora, conferisce al libro una certa modernità. E lo rende anche più vicino alla mia sensibilità di lettore contemporaneo, ormai abituato a trame non lineari o che non seguono una logica troppo rigida.
Il personaggio di Thérèse ci viene presentato da subito come una figura trascurata e di secondo livello nella società maschilista di quell’angolo di provincia francese del tempo. Il padre, elemento simbolico della famiglia, e connotato negativamente da un volto sfigurato dalla collera e da una barba incolta, non l’abbraccia e neppure la degna di uno sguardo quando escono dal tribunale. L’avvocato, con le sue "unghie sporche", e rappresentativo della società più in generale, discute col padre come se Thérèse non fosse neppure presente, entrambi camminando al suo fianco ed urtandola coi loro gomiti.
E come interpretare la figura misteriosa della nonna "scomparsa" che Thérèse non ha mai conosciuto e che appare, improvvisamente, nei suoi pensieri? È il simbolo minaccioso di una fatalità alla quale anche lei potrebbe soccombere oppure un "destino" al quale, forse ancora inconsciamente, aspira?
Un capitolo ricco di simbolismi, questo, che sembra impostare il tono della storia e avvenimenti successivi.
Ultima Modifica 26/02/2022 16:55 da marcoatl.
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27/02/2022 10:07 #58187 da gavi
Risposta da gavi al topic Marzo 2022 - Thérèse Desqueyroux
Grazie Marco per aver dato inizio alla discussione.

Anch’io questa mattina ho iniziato la lettura del primo capitolo e le tue osservazioni le trovo interessanti, in particolare l’aspetto del tempo narrativo della retrospezione che citi, a cui ricorre Mauriac, e che rende per me questo romanzo ben costruito. E lo fa dal mio punto di vista in modo avveduto perché già dalla trama si scorge come il fine dello scrittore qui è dare voce al personaggio perché la vicenda non ha risposte precise e allora si serve dell’espediente narrativo del flashback per necessità, perché lei si racconti attraverso un viaggio nei ricordi lasciando poi al lettore dedurre le ragioni che appaiono apparentemente inspiegabili.

È, dunque, una necessità funzionale allo sviluppo di un racconto che cerca risposte più che darle, un modo per rendere la storia avvincente, caricarla di suspense, descrivere nei particolari il tratto psicologico del personaggio, creargli attorno un alone di mistero attraverso il non detto, e che stimola la partecipazione del lettore nella loro ricerca ed è questo l’aspetto che io trovo interessante, che tu già inizi a cogliere con la presenza di simboli, e che rende il romanzo sempre attuale. Offre continui spunti di riflessione e pur se le pagine sono poche, esse preannunciano a mio giudizio un contenuto ricco d'informazioni e chiavi di lettura apparentemente senza importanza ma che un occhio vivace può renderle cariche di significato e aprire a nuove connessioni nella ricerca di una verità che è sempre in continua formazione.
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28/02/2022 20:26 - 28/02/2022 21:02 #58219 da marcoatl
Risposta da marcoatl al topic Marzo 2022 - Thérèse Desqueyroux
Ieri ho terminato il secondo capitolo di Thérèse. Qui l’atmosfera onirica che Mauriac abilmente crea (le strane ombre, il conducente addormentato sulla carrozza che incrociano, la densa oscurità dei pini) fa da sfondo ideale al “viaggio” interiore, e “senza maschere”, che Thérèse sta per intraprendere. Quello che la spinge è il bisogno di capire le motivazioni che l’hanno portata a compiere quell’atto nei confronti del marito ma forse, più in generale, la necessità di comprendere sé stessa. Thérèse si rende però conto della difficoltà di questa impresa e, con un'immagine figurativa che mi è molto piaciuta, compara l’origine delle nostre azioni a quelle piante che non riusciamo mai a sradicare con tutte le loro radici intatte.
 
In questo capitolo Mauriac introduce anche il personaggio di Anne, cognata di Thérèse ma anche, e soprattutto, sua amica d’infanzia. Dalla descrizione di alcuni ricordi di Thérèse, notiamo come le due fossero particolarmente legate, e complementari l’una all’altra, durante gli anni della loro fanciullezza. 
Anne penso simboleggi quella semplicità di carattere, quella innocenza e purezza di sentimenti che mancano in Thérèse e a cui sembra inconsciamente attratta. Anche se nel profondo sembra intuire di non poter ottenere. Anne è tanto pura e innocente quanto Thérèse si sente oscura e complicata. E tormentata da un vago e indefinito malessere dovuto alla condizione esistenziale in cui è costretta a vivere. Thérèse è “prigioniera” di un matrimonio che non la soddisfa e di una società che la opprime e la giudica ad ogni occasione.
 
Ho notato che anche in questo capitolo Mauriac fa abilmente uso di quelle tecniche narrative del romanzo moderno introdotte all’inizio del secolo scorso e diffuse tra alcuni scrittori suoi contemporanei. Come ha sottolineato Vincenzo, queste tecniche ben si addicono al processo di autoanalisi al quale Thérèse si sottopone. In particolare il monologo interiore, utilizzato sia da Joyce nella stesura dell’”Ulisse” (pubblicato nella sua interezza soltanto nel 1922) sia da Virgina Woolf in “Gita al faro” (romanzo pubblicato lo stesso anno di Thérèse). Ma anche la trasposizione narrativa del concetto di memoria involontaria, introdotto da Proust con la sua “ricerca” e innescato in Thérèse da luoghi ed atmosfere suggestive, da una frase pronunciata in passato da Anne o da profumi ai quali la protagonista sembra essere particolarmente sensibile.
Ultima Modifica 28/02/2022 21:02 da marcoatl.
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28/02/2022 23:24 #58220 da vanna
Risposta da vanna al topic Marzo 2022 - Thérèse Desqueyroux
Ho finito in due giorni questo piccolo romanzo ispirato ad una storia vera come riportato in appendice e sono rimasta piacevolmente colpita dallo stile raffinato, preciso con un forte rigore espressivo nonché dalla profonda investigazione psicologica.Come già sottolineato da Marcoati si ritrovano nel libro molte caratteristiche della narrativa coeva allo scrittore e procedendo nella lettura mi sono venuti spontanei certi collegamenti.
Per quanto riguarda l'incomunicabilità fra Therese e il marito , praticamente due mondi agli antipodi per tanti aspetti ,mi hanno ricordato Madame Bovary e Charles anche se siamo a metà dell' Ottocento e le personalità sono diverse.Mauriac,essendo cattolico ha il coraggio di mettere in discussione l' istituzione " famiglia" che all'apparenza ,di fronte ai conoscenti deve mostrarsi integra e forte ,ma nella realtà si è trasformata in un carcere dove soprattutto Therese, una donna viva,libera,con una interiorità ingombrante,piena di debolezze e contraddizioni, si sente sola e soffocare.Cio' mi ha fatto pensare a Pirandello che definiva " la famiglia come una trappola" dove scontri ,incomprensioni, ipocrisie, odi e menzogne imprigionano l' uomo .
Ho trovato ben descritto il paesaggio della profonda provincia francese, le lande rimboschite con i pini dove si andava a caccia,tutto l' ambiente è in sintonia con la solitudine e la desolazione che alberga nell'intimo di Therese,personaggio davvero complesso che si rivela a poco a poco con cui non sono riuscita ad immedesimarmi,troppo enigmatica e controversa che si dimentica di essere mamma e si cura solo dei suoi pensieri.
Certo è anche colta ,intelligente, raffinata, lettrice, ma annoiata, solitaria e di fronte a tutto questo marasma interiore alla fine ho provato tanta angoscia e compassione.
Ti ringrazio tanto Vincenzo di aver proposto questo breve ma intenso romanzo!

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01/03/2022 09:28 #58222 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Marzo 2022 - Thérèse Desqueyroux
Ma rallentateeeee Io se ce la faccio a unirmi alla lettura, lo farò non prima di una decina di giorni e sarebbe bello se ci fosse ancora qualcuno con cui commentare

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert
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01/03/2022 13:36 #58226 da Graziella
Risposta da Graziella al topic Marzo 2022 - Thérèse Desqueyroux
Io sono al V Capitolo di questo bellissimo breve romanzo. Non conoscevo Muriac. Per me è stata una piacevole sorpresa. Ho apprezzato tanto i commenti di VAnna,  e spero di dire il nome giusto si Marco, nonché quello di Vincenzo. Ovvio per ora, sono ancora con Therese sul treno per ritornare a casa. Si qui c'è molto della memoria involontsris poustiana. Sul treno Therese ricorda molti episodi del suo pastato,  soprattutto ricorda il suo rapporto con Anna che a mio avviso mi pare di tipo saffico. L'autore è molto bravo a tenere il lettore in tensione. Penso che solo alla fine avrò, forse, compreso il personaggio Therese. 

"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)
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01/03/2022 14:09 #58231 da gavi
Risposta da gavi al topic Marzo 2022 - Thérèse Desqueyroux

bibbagood post=58222 userid=1044Ma rallentateeeee

Io se ce la faccio a unirmi alla lettura, lo farò non prima di una decina di giorni e sarebbe bello se ci fosse ancora qualcuno con cui commentare


Non preoccuparti Bea, a parte Vanna stiamo cercando di andare a rilento, almeno Io e Marco, per dare modo agli altri d'inserirsi e tenere il passo. So che è difficile perché la brevità del romanzo  ti spinge a raggiungere velocemente la fine però sarebbe interessante soffermarsi almeno su ogni capitolo e commentarlo per cogliere meglio i diversi aspetti e gli indizi suggeriti dalla scrittura e rifletterli con più respiro.
Ti aspettiamo!
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01/03/2022 14:15 #58232 da gavi
Risposta da gavi al topic Marzo 2022 - Thérèse Desqueyroux

vanna post=58220 userid=1329
Ti ringrazio tanto Vincenzo di aver proposto questo breve ma intenso romanzo!

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Vanna sei molto cara! Le tue riflessioni non passano mai inosservate. Devo io ringraziarti perché proponi sempre a ogni discussione un punto di vista attento e ricco di particolari interessanti.
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Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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