Se andiamo a non prima di metà marzo ci sono anch'io per Espiazione! 

Ma wow, grazie ragazzi! L'ideale secondo me sarebbe intorno ai primi di marzo che poi si parte con la maratona di Demon Copperhead, voi avete scadenze/preferenze in particolare?

elis_ ha scritto:

Ma wow, grazie ragazzi! L'ideale secondo me sarebbe intorno ai primi di marzo che poi si parte con la maratona di Demon Copperhead, voi avete scadenze/preferenze in particolare?

Ricordate che i primi giorni del mese c’è il libro del mese

elis_ ha scritto:

Ma wow, grazie ragazzi! L'ideale secondo me sarebbe intorno ai primi di marzo che poi si parte con la maratona di Demon Copperhead, voi avete scadenze/preferenze in particolare?

Per me i primi del mese andrebbe bene, ma Lisa scriveva non prima di metà marzo. Quindi potremmo fare inizio aprile ?

Per evitare di andare off-topic, chiunque sia interessato a leggere Espiazione può discuterne qui:

www.ilclubdellibro.it/forum/19-contempor...e-di-ian-mcewan.html

Finito anche io la scorsa settimana. Ammetto che avevo aspettative diverse in base alla trama, pero è stata comunque una buona lettura. Leggera, scorrevole, in alcuni punti emozionante, in altre riflessiva. 

Il racconto che mi è piaciuto di più è quello del bambino prepotente. È quella da cui secondo me si può trarre l’insegnamento maggiore.. Peter ha preso atto che la prepotenza del bambino in realtà è una montatura, e che di conseguenza è inutile temere qualcosa che in realtà non esiste e che non ha altro fondamento che l’etichetta che a volte diamo a qualcosa o qualcuno. Ma ancor di più ho apprezzato il modo in cui si è messo nei panni del bambino ormai “smontato” e alla fine l’ha invitato a giocare insieme a lui, un comportamento davvero da adulto! 

Per quanto riguarda gli altri racconti, in quello delle bambole ho pensato anche io a Toy Story e mi chiedevo se l’autore avesse tratto spunto da lì, quindi grazie Davide per il tuo appunto al riguardo!   

La pomata svanilina in realtà a Peter non serve, riesce benissimo a estraniarsi con i suoi sogni ad occhi aperti e trovare la sua dimensione e la sua pace anche in mezzo al caos.   

Quello del gatto ha fatto maluccio.. so che chi ha animali domestici a casa può capirmi! 

Quello del ladro è stato divertente.. ho apprezzato l'ingegnosità di Peter.

Una cosa bella di questa lettura è che alla fine chiudi il libro e puoi benissimo chiederti quanto di quello che hai letto è vero oppure no, e ti ritrovi in un attimo ad essere Peter per qualche secondo! 

Credo comunque che sia uno di quei libri che a ogni lettura può regalarti qualcosa di nuovo. 

E comunque che la noia è qualcosa da apprezzare e da sfruttare lo capiamo solo da adulti, io da bambina quando mi annoiavo provavo una terribile frustrazione.. non riuscivo a fare niente e più mi dicevano fai questo, fai quello, più diventava frustrante!   Insomma io ero solo annoiata.. mica significava che volevo per forza fare qualcosa! 

Terminata oggi la lettura. 
Non era ul libro che immaginavo, pensavo qualcosa di un po' più crudo, soprattutto con la storia del gatto. 
Invece lascia molto all'immaginazione del lettore., anzi a dire la verità mi ha anche un pochino emozionata.

Grazie a questo libro ho provato a ricordare la mia infanzia: voi eravate così fantasiosi?
Io un po' si e devo ammettere che l'avevo dimenticato.. questo libro me l'ha ricordato e mi ha fatto pensare al fatto che non va dato mai per scontato. Mai questa lezione poteva calzare meglio adesso che ho un figlio piccolo 

Anche io ho terminato l'ascolto dell'audiolibro ed alla fine mi è piaciuto sia per la narrazione scorrevole che per la semplicità, ma non banalità, della scrittura.
Devo dire la verità: all'inizio della lettura mi sembrava un libro un po' infantile, fatto per i bambini, ma continuando nell'ascolto mi sono anche emozionato.
Mi ha emozionato come Peter riesca a superare le proprie debolezze e fragilità, trovando la forza nel mondo dei sogni e dell'immaginazione.
Da concretezza ai sogni, cosa che dovremmo fare un po tutti di più.

Per me il capitolo più bello è stato quello delle bambole assassine 


 

Ho terminato di leggere il libro qualche settimana fa ma solo trovato adesso il tempo di commentarlo.

Concordo con gli altri che è stata una lettura breve, scorrevole e molto piacevole. Dallo stile è proprio un libro per ragazzi, ma come adulta l'ho apprezzato comunque, soprattutto la storia del gatto e quella finale sulla crescita. In alcuni punti fa ridere, in altri fa riflettere. E' uno dei libri preferiti della mia migliore amica, che me lo aveva consigliato insieme a La scomparsa di Majorana per il punto della challenge che richiede un libro amato da una persona a cui si tiene.