E' molto diverso Anobii?

Personalmente non leggo le recensioni, che sono un qualcosa di personale (magari spinte dal Dio denaro). Leggo la trama, il numero di pagine, la storia dell'autore e se sono in vena di leggere lo compro. In fin dei conti l'unico a poter recensire un libro è l'autore, che se serio ed onesto, può valutare un suo libro anche negativamente (cosa che di fatto non succede mai pubblicamente), credo che dentro di sé, l'autore sappia se trattasi di un libro a scopo commerciale, perché la casa editrice lo spinge a scrivere. Quindi + biblioteche e - recensioni on line.

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Da brava "vintage", non ho mai lasciato Anobii : continuo ad usarlo come sempre, cioè per tenere traccia di ciò che leggo, in quanto tempo, segnare le stelline di gradimento... ogni tanto ho scritto un breve commento, ma ormai sono anni che non lo faccio più.
Come amici ho vari utenti, molti sconosciuti, che ho aggiunto perché avevamo libri in comune e ogni tanto, nel feed, vado a guardare cosa leggono e recensiscono. Per il resto Anobii lo uso per cercare dei libri su cui sono dubbiosa perché, a dispetto di molti altri siti, mi sembra che le recensioni degli utenti siano veritiere e io ho il grande vantaggio di andare a guardare la libreria di questi utenti-recensori per capire in linea di massima i loro gusti e, quindi, farmi un calcolo sulla recensione dei libro X che mi interessa.

Io uso Goodreads da anni (10 anni in effetti!) ma sinceramente non leggo mai le recensioni degli utenti perché non voglio che influenzino la mia esperienza di lettura, butto ogni tanto un occhio alla percentuale di "stelline" ricevute ma senza darci troppo peso. Mi piace goodreads per l'impostazione che ha, lo utilizzo per tenere traccia delle letture e mi piace la challenge annuale, del lato social mi piace aggiungere persone che conosco (anche se sono in pochi ad usarlo) e mi piace quindi vedere gli aggiornamenti sulle letture, in base alle loro opinioni magari prendo spunto. L'altro motivo è che agli utenti Kindle come me sincronizza le citazioni sottolineate dei libri che hai acquistato e puoi scegliere quali e se condividerle, cosa che trovo carina. Io mi sono sempre trovata bene e continuo ad usarlo come archivio personale fondamentalmente, anche se mi dispiace sentire di questa notizia, spero che molti utenti come me non diano molto peso alle recensioni in modo da non avvantaggiare questo sistema.

Quando ho pensato anche io di tenere traccia dei libri che leggo, mi sono imbattuta nel popolarissimo Goodreads, che però, per i motivi che hai citato e anche per le crescenti lamentele e opinioni negative che ho letto sulle comunità letterarie di Reddit, ho deciso di non utilizzare. Storygraph è stato spesso citato come alternativa, ed è quello che sto utilizzando al momento. Non ho mai usato Goodreads, quindi non posso fare un paragone attendibile, ma secondo gli utenti che li hanno usati entrambi, Storygraph è molto più facile e intuitivo da navigare ed è più accurato nel consigliare nuove letture in base ai propri gusti personali, inoltre si possono creare gruppi di lettura e impostare challenge. A parte questo, ha le funzioni di base, come le recensioni, il monitoraggio delle letture, la visualizzazione di ciò che gli altri stanno leggendo, ecc.

Detto questo, nemmeno io mi affido alle recensioni per scegliere un libro. Al momento mi sto occupando dei classici, quindi libri che sono stati pubblicati tempo fa e che per qualche motivo hanno superato la prova del tempo. Preferisco decidere da me se il libro poi mi piace o no, anche perché le opinioni sono raramente oggettive, quindi quello che a qualcuno piace potrebbe non piacere a me, e viceversa. Ormai ai giorni d'oggi si presenta sempre di più il fenomeno di un libro che diventa popolarissimo grazie ai social, che tutti leggono e recensiscono, ma che alla fine si rivela essere una lettura dozzinale.

Io lo uso in parallelo a The Storygraph al momento, il secondo ha delle funzionalità migliori per quanto riguarda le challenge e alcuni aspetti dei libri, Goodreads punta molto di più sul fattore recensioni, ma tengo conto che queste sono fortemente personali. Il libri più popolari, tipo i "Romantasy" per dirne una, hanno un ampio bacino di ragazzi molto dedicati ai social e per forza di cose sono spesso in cima alle classifiche. Chi ama i polizieschi magari mette un 5/5 a Patricia Cornwell e 3/5 a Asimov etc..

Io mi sono trovata bene creandomi un circoli di lettori con gusti affini e un po' prendo spunti da cosa è piaciuto a loro, un po' se un libro mi interessa guardo le recensioni e le soppeso in base a come sono scritte, cosa trovano di positivo etc. Come su tripadvisor, magari a qualcuno piace la tua cucina, a qualcun altro no, ma se tutti scrivono che sei lento nel servizio il dubbio che un fattore oggettivo mi viene